Rigenerarsi alle Maldive
Partenza da Malpensa (ormai siamo di casa poiché è da anni che i nostri aerei decollano sempre da qui!) dopo aver avuto il piacere di salutare Leonardo e Braida, dirigenti della mia squadra del cuore. Il viaggio si prospetta fortunato! Dopo 9 ore di volo atterriamo a Malè, la capitale. L’esperienza in idrovolante è elettrizzante: gli atolli e il mare limpido che si susseguono dal finestrino mi fanno dimenticare che ho le orecchie “intombate” per via dell’altitudine. Che meraviglia. Sto sognando? Finalmente eccoci alla nostra isola: Moofushi. Ci accoglie Alberto il nostro simpatico referente del tour operator. Dopo pranzo ci dirigiamo alla nostra stanza: una straordinaria overwater! Pavimento di legno scuro come il mobilio e un lettone matrimoniale dalle lenzuola bianche con sopra 2 asciugamani blu disposti a farfalla. Bagno molto simpatico: la tavoletta del wc è trasparente con disegni di pesci! E poi…. Apriamo la portafinestra e… terrazzino con amaca e il panorama che abbiamo sempre sognato: acque cristalline e un cielo azzurro. C’è anche una scaletta che consente l’accesso diretto al mare. Una brezza leggera ci risveglia, ma non è un sogno. Noi siamo qui: alle Maldive. Wow! Il mio fidanzato ed io ci guardiamo: si’, ci vuole un bacio per coronare questo momento di pura gioia! A Moofushi non c’è la tv, c’è calma e tranquillità e il regolamento esige di camminare scalzi! Relax, relax, relax. Qui ho ritrovato la pace dei sensi. Il pomeriggio lo trascorriamo in spiaggia e poi visitiamo l’isola. Moofushi significa isola delle radici. Infatti, sono prevalenti piante come le mangrovie, mentre le palme sono in minoranza. L’isola è spesso meta di vacanza dei vip. Durante la nostra settimana c’è Ornella Vanoni. La successiva arriverà la mia omonima Vanessa Incontrada. Nell’isola c’e’ anche una Spa: è il centro benessere Frangipani. Ci vado subito dopo la doccia. Un massaggio rilassante all’olio di gelsomino è proprio quello che mi ci vuole! Il lettino ha il “buco” dove appoggiare il viso. Particolare che chi soffre i cervicali, come me, apprezza molto. Al termine del massaggio mi viene offerto un ottimo the allo zenzero. Il centro è costituito da 4 bungalow, una reception e un angolo del the. In ogni bungalow ci entrano solo il cliente e la massaggiatrice balinese. C’è un sottofondo di musiche orientali che contribuisce al rilassamento. La sera al ristorante facciamo amicizia con i nostri compagni di tavolo: Sara e Alessandro, una simpaticissima coppia emiliana. Un giretto alla boutique e alla sartoria, dove gli abiti sono fatti a mano e su misura. Nei giorni seguenti, dopo un’abbondante colazione, ci dedichiamo al dolce far niente in spiaggia e vi assicuro che è bellissimo. Noi non ci annoiamo affatto! Sulla sabbia bianca camminano indisturbati degli adorabili paguri ed io rimango a osservarli divertita. La sabbia delle Maldive è corallina per questo non scotta come la nostra dell’adriatico. Facciamo snorkeling con le nostre maschere, anche se le fornisce anche il villaggio. La barriera è vicinissima per cui non c’è pericolo e può nuotare anche chi, come me, è poco esperto e ha poca resistenza. E’ straordinario trovarsi attorno miriadi di pesci multicolori: pesce angelo, napoleone, farfalla, chirurgo, pappagallo. Quest’ultimo lo senti sgranocchiare il corallo! Il mio preferito è il pesce pagliaccio che purtroppo ho visto da lontano, poiché vivendo in simbiosi con l’anemone, si trova a una profondità più elevata. L’importante è averlo, anzi, averli visti. Che carini! Ci piacerebbe frequentare la scuola di diving del villaggio, ma la nostra vacanza dura solo una settimana. Il sole picchia, bisogna stare attenti a non scottarsi, anche se a volte si nasconde. Noi usiamo le protezioni 20 e 15 e un po’ di 30 sulle spalle nelle ore di punta. Non ci siamo scottati, a parte lievemente il mio ragazzo i primi giorni, ma perché non metteva la crema dopo lo snorkeling! Al ritorno in Italia la nostra abbronzatura sarà invidiabile! Come escursioni abbiamo scelto la pesca al bolentino di giorno e l’isola dei pescatori. La pesca si svolge poco lontano dall’isola su di un dhoni, tipica imbarcazione maldiviana e dura un pomeriggio. All’inizio si sta facendo sentire il mal di mare, ma poi quando i primi pesci iniziano ad abboccare, mi distraggo e mi passa tutto. Anche all’isola dei pescatori ci andiamo di pomeriggio. Qui la mia amica Sara ed io ci scateniamo nello shopping: parei e pantaparei colorati, magliette, collare, bracciali, pesci di legno dipinti a mano e tanti bellissimi oggetti di artigianato locale. Trovo persino un album per fotografie! La nostra guida ci mostra alberi di papaya, del pane e palme da cocco. Vediamo anche una scuola e una moschea. Qui alle Maldive la religione è la musulmana. Infatti, le donne portano il velo e non amano farsi fotografare. Noi, per rispetto, non lo facciamo. Il giovedì in occasione del compleanno del mio ragazzo prenoto un tavolo al ristorante Bouganville, situato su una palafitta sul mare. Cenetta molto romantica sotto le stelle…con sorpresa: portano di loro iniziativa una torta con la scritta Buon Compleanno Max! Io avevo riferito che si trattava del suo compleanno per essere sicura di avere uno dei pochissimi e ambiti tavoli sul mare. Non mi, anzi, ci aspettavamo un simile trattamento. Grazie di cuore! Il giorno seguente il cielo è di un blu profondo che in contrasto con la sabbia bianca sembra un dipinto. E poi: temporale. Per fortuna alla sera tutto finisce e poi il tempo è magnifico fino alla fine della vacanza. Dopo cena assistiamo allo spettacolo di Bodu Beru, tipici canti e balli accompagnati da tamburi. Il nostro cameriere personale Alibè è presente nel gruppo musicale. Ah, ci tengo a ricordare che la sera niente zanzare e insetti. Arriva l’ultimo giorno. Snorkeling e riposo in spiaggia. Le ultime foto. E che foto! Con pose da calendario! Ci sentiamo felici, ci sentiamo speciali! Prima di cena dopo la doccia mi concedo l’ultimo massaggio. Il profumo di gelsomino mi avvolgerà per tutta la serata. Un po’ di relax sull’amaca del terrazzino ammirando un tramonto infuocato e cantando le canzoni di Vasco e poi a cena. Sulla tavola c’è disegnato con il riso un delfino. E’ opera di Alibè, un ragazzo straordinario. Il mattino seguente sveglia presto, colazione osservando l’ultima incredibile alba e via, si parte verso Malè. Naturalmente le ultime foto, come se le centinaia fatte non fossero sufficienti. Eh lo so, ma sono fatta così! La Vanoni è in idrovolante con noi. All’aeroporto ritardo di circa 4 ore. Volo cancellato. Che si fa? Come avevo intuito all’inizio, la fortuna è dalla nostra parte. Al ritorno viaggiamo in business class senza pagare extra. Che lusso! Ci sono persino i fiori in toilette! Tornati in Italia salutiamo Sara e Alessandro promettendo di vederci presto (e così sarà). Ogni volta che riguardo le foto i ricordi iniziano a scorrere nella mia mente. Mi basta chiudere gli occhi e ricordo come se fosse ieri: il sorgere del sole dalla terrazza dell’overwater, i bagni nell’acqua tiepida e cristallina, i tramonti infuocati sull’oceano, i paguri che camminano sulla riva, il profumo di gelsomino, il melodico suono dell’Oceano Indiano, la brezza leggera che mi accarezza. E in un attimo ritorno in paradiso. Un paradiso chiamato Maldives.
P.S.: non è vero che una settimana è sufficiente perché poi ci si annoia. La prossima volta che ci ritorneremo trascorreremo due settimane! Alla faccia di chi non la pensa così!!!