Bali fai da te

Il nostro viaggio low cost
Scritto da: sbirulino
bali fai da te
Partenza il: 11/10/2009
Ritorno il: 25/10/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Vi voglio raccontare il nostro viaggi a Bali. Tutto ha inizio in un pomeriggio di luglio, la mia passione è viaggiare sia fisicamente che mentalmente, cosi’ quando ho tempo libero guardo le offerte di volo in internet, mi sono imbattuta in un volo scontato della China per Bangkok, ma siccome li c’eravamo già stati ho cercato qualche collegamento scontato da Bangkok e ho trovato Bali con la Thai, volo andata e ritorno Roma Denpasar con scalo a Bangkok e cambio aereo euro 700,00 a testa, date fisse pero’ 11 ottobre 25 ottobre, ne parlo con la mia dolce metà e con il mio datore di lavoro e così tutti d’accordo prenoto.

Prima tappa fatta, ora bisognava organizzare il viaggio interno, mi sono studiata vari racconti di turisti per caso e dalla guida lonley planet noleggiata in biblioteca è così fatto anche l’itinerario principale. L’11 ottobre partenza da Roma aereo e staff molto cordiali, gli orientali hanno una marcia in più rispetto ai nostri vettori, scalo veloce a Bangkok e poi arrivo a Denpasar alle 14.00 mamma mia che caldo, cambiati i primi soldi al bancomat dell’aereoporto ci dirigiamo all’uscita, versione più comoda prendere un taxi, altrimenti fuori dall’area dell’aereoporto ci sono i taxi più economici, la vita a Bali non è cara, quindi bando all’avarizia (95.000 rupie) e partenza per Sanur, posto meno caotico di Kuta perfetto per rilassarsi dopo tante ore di volo. A Sanur abbiamo dormito allo Swastika Bungalows, prenotato tramite asiarooms.com per la modica cifra di euro 15,00 a camera con colazione. E’ una struttura un po’ vecchiotta, ci danno un bungalow con il bagno fuori, che ridere fare la doccia sotto il sole stellato , è caldo e siamo distrutti, dormiamo un po’ e verso sera facciamo una lunghissima camminata sul lungo mare è bassa stagione e c’è poca gente, vediamo un matrimonio nella chiesa super moderna sulla spiaggia, che strano effetto, erano dei giapponesi, dopo entriamo in un negozio di telefonia e acquistiamo la tessera (sim) telefonica balinese che ci permettera’ di telefonare ai loro costi, la consiglio vivamente. Cena in un classico ristorantino balinese, il cibo è tipo quello thai a noi piace molto soprattutto noodles, riso ecc. Mattina ci siamo svegliati è nuvoloso così decidiamo di stare in piscina, ci siamo bruciati, il sole frega. Sera relax con massaggio, consigliamo i massaggi, costano poco e sono fantastici, scegliete i posti professionali, li capite dal negozio. Lo staff dell’hotel è gentilissimo ci prenotano il transfer x la fermata del bus, domani andiamo a Ubud con la Perama. (rupie 50.000 a testa con il transfer) Viaggio in bus da ridere eravamo pieni uno sopra l’altro, mancavano solo le galline e sembravamo quei documentari che passano in tv, era meglio andare con il taxi, si spendeva quasi uguale e si viaggiava comodi, a noi piace pero’ l’avventura. Arriviamo a Ubud che non si respirava, io che ho sempre freddo è stata la mia prima vacanza dove ho patito il caldo. Li abbiamo dormito in monkey forest road la via principale di Ubud, al Ubud Terrace Bungalows, per fortuna che c’era la piscina, perche’ in ottobre è veramente caldo ( 3 notti con colazione 825.000 rupie, i lenzuoli sono opzional la colazione la portano in camera sul balconcino). Lasciato il bagaglio ci siamo diretti subito alla foresta delle scimmie. Non avevamo mai visto tante scimmie in una sola volta, dentro alla foresta ci sono dei tempi, il fiume e cose carine da vedere, inoltre è abbastanza fresco grazie all’ombra. Dopo a piedi, Ubud non è molto grande e si gira bene, andiamo in fondo alla via monkey, sulla sinistra c’è l’ufficio del turismo e prenotiamo per il giorno seguente una gita all’interno di Bali, per vedere la vera isola (400.000 rupie a coppia escluso pranzo). Al mattino arriva la guida con l’auto parla solo inglese, speriamo di capirci, in coppia con noi ci sono due Francesi che alloggiano nel nostro hotel, lei ha studiato in Italia e parla un po’ di italiano così ci siamo fatti compagnia. E’ giovedì giornata di festa, migliaia di balinesi in motorino per strada, non si riusciva a passare, abbiamo visto uno scooter con 5 persone, tutta una famiglia, erano diretti tutti al tempio per la processione. Prima tappa a Pura Luhur Batukau, è festa dobbiamo parcheggiare giu’ dal monte, a piedi con la guida raggiungiamo il tempio ci sono tutti i balinesi con i loro vestiti tipici, anche i bambini, portono offerte, che spettacolo, si purificano alla sorgente, pregano, cantano, ballano è uno spettacolo inimmaginabile, che fortuna che abbiamo avuto. Bisogna mettersi il sari, ovvero un pareo che copre le gambe, anche gli uomini, se non lo avete ve lo noleggiano, c’è molto rispetto per le loro tradizioni. Seconda tappa le risaie a scalino di Jtiluwih, è mezzogiorno un caldo infernale, per fortuna che avevamo il cappellino, la nostra guida è impazzita invece che fare la strada per gli stranieri ci fa passare in mezzo alle risaie e io perdo l’equilibrio e cado nel fango, ho una scarpa piena di terra, sono tutta sporca, sogno una doccia ma prima di sera niente. Siamo nel verde più totale, una atmosfera celestiale, pace, silenzio, ogni tanto c’è una coppia di mucche che mangiano, il loro letame serve per concimare il riso, l’acqua scorre in mezzo agli scalini, non ci sono zanzare perché in ogni fila di riso c’è una fila di citronella il cui profumo tiene lontano gli insetti, sopra le nuvole svetta il monte più importante di Bali, che paesaggio, non melo dimenticherò mai. Finalmente si mangia così posso anche lavarmi i piedi e mettermi le infradito, siamo cotti ho il segno della canottiera e dei calzettoni. Terza tappa il tempio di Ulu Danu sul lago Beratan, anche qui siccome è festa è pieno di famiglie, ci sono bancarelle che vendono le fragole, tipiche di questa zona, data la stanchezza i tempi ci sembrano tutti uguali, ci dirigiamo poi al giardino botanico, devo dire la verità tenuto un po’ male, ci sono tante varietà di fiori. Finalmente si torna a casa, viaggio lungo perché la strada è invasa di motorini che fanno rientro ai loro paesi. Attraversiamo citta’ a festa con festoni, bandiere, decorazioni tutte colorate. Arrivati in hotel mega doccia e poi massaggio, pedicure e manicure che figata. Il mattino dopo decidiamo di noleggiare un motorino e di avventurarci nei dintorni di ubud, in hotel prendiamo una cartina e via all’avventura. Visitiamo la grotta dell’elefante, sinceramente ci ha deluso un po’. Non riusciamo a capire perché i balinesi vanno in motorino con le maniche lunghe, i guanti, i pantaloni lunghi, lo scopriamo alla sera, siamo arrostiti. Seconda tappa, la migliore del nostro giro il tempio Gunug Kawi, che è in mezzo alle risaie a scalini, che fatica arrivarci, merita però la fatica, anche li si respira una aria mistica, meno affollamento, è un giorno normale per loro, che panorama. Ci sono dei negozietti che vendono le stoffe, bisogna tirare di prezzo, ci siamo comperati dei foular in seta. Ultima meta di passaggio le risaie in pianura dove battono il riso come una volta e poi alle sorgenti di Tirta Empul anche qui aria di relax, stanno smontando gli addobbi della festa del giorno prima, c’è una processione di preghiera, visitiamo la vasca dove si lavano per purificarsi e tutti i tempi attorno. E’ stata una bella avventura, in motorino bisogna stare un po’ attenti soprattutto agli incroci. Non mi sono molto soffermata sul cibo, ovunque se vi piace l’orientale si mangia bene e si spende poco, se vi viene voglia c’è anche la pizza decente. Sempre con i motorino abbiamo girato tutta Ubud e la zona dei pittori. Tappa fondamentale per le spese il mercato di Ubud è in fondo alla strada a dx, si compera di tutto e di più con prezzi veramente bassi, contratte sempre. Alla sera dopo un meraviglioso massaggio andiamo a vedere le danze balinesi dentro al tempio di Ubud, siete a Bali non perdetevele, spettacolo eccezionale per i trucchi i balli la musica che bella cultura e che popolo pacifico. Finalmente arriva la vacanza di mare, partenza con un taxi (basta bus visto l’esperienza precedente) per kuta, che casino che c’è per strada. Arrivati a kuta non riusciamo a trovare l’hotel che ci ha consigliato un italiano, Bali Sorgawi Hotel, kuta è piena di vicoli stretti, di motorini con il surf attaccato, gente a piedi, colti dalla disperazione ci facciamo lasciare in una stazione di taxi per prenderne uno della zona e a fatica arriviamo all’hotel, che per fortuna è all’interno perché trova sulla strada principale(Jl. Legian). Stanza grande accogliente con frigo aria condizionata e la TV, per la modica cifra di 19,00 a camera con colazione sempre prenotata con asiarooms, dobbiamo starci solo una notte e una notte al ritorno, ci catapultiamo subito in spaggia, è pieno di italiani e di surfisti, ci sono delle bellissime onde, noleggiamo due lettini e un ombrellone e ci diamo alla pennichella, dopo aver mangiato un panino, Kuta è più cara rispetto alle altre città. Alla sera abbiamo visto il monumento dei morti dell’attacco di qualche anno fa e ci siamo fatti un rilassatissimo massaggio (angelina spa in Jl Legian davanti all’hotel) Mattina lasciato il bagaglio più ingombrante alla reception dell’hotel partenza per Gili, il transfer della barca ci viene a prendere per portarci al porto di Benoa, il mare è calmo ma per precauzione prendo la xamamina, svolte le formalita’ ci imbarchiamo con la lancia veloce (getaway island)e dopo quasi due ore siamo a destinazione. A Gili trawagan ci sono solo biciclette e carrozze con il cavallo, nessun mezzo a motore che film… Su consiglio di un nostro amico soggiorniamo al Dream Villane, gestito da un italiano, è un posto molto caro la cosa bella è la spiaggia privata davanti, nel punto di mare fantastico, sembra di essere ai carabi, il bungalow è quello classico con il tetto di paglia e il bagno fuori, l’incoveniente che è molto caldo, l’airia condizionata va poco perche’ a Gili manca la corrente e il generatore è insufficiente per tutte le camere, dormiremo con la porta del balcone aperta A Gili sono mussulmani e a qualsiasi ora del giorno c’è il muezzin che prega con il microfono, a lui la corrente non va mai via, altra cosa strana le galline e i galli cantano anche di notte. Il centro è molto turistico ci sono persone di tutte le razze e da tutte le parti del mondo chissa’ che confusione quando è alta stagione. Siamo andati con la barchetta a visitare Gili Meno, sempre turistica ma meno affollata della nostra. L’isola è molto cara rispetto alla vita di Bali, si mangia molto bene il pesce, in crisi di astinenza da Mc donald abbiamo trovato un posticino sulla spiaggia che facevano degli hamburger fantastici e anche in fondo all’isola (si gira tutta a piedi e in bici) una pizzeria con il forno a legna. I nostri cinque giorni senza far niente sono volati e al mattino ripreso la lancia, con mare mosso siamo tornati a Kuta. Non stanchi noleggiamo un auto con autista e andiamo a vedere il famoso tempio del tramonto Pura Luhur Uluwatu e qui c’è stato l’episodio che “ha rovinato la vacanza”, ci avevano avvertiti che le scimmie erano dispettose e pericolose, non ci abbiamo creduto perché ad Ubud erano simpatiche, ci danno un bastone per allontanarle e ci consigliano di toglierci gli occhiali e cappellino, Enrico non fa in tempo e una scimmia gli strappa gli occhiali dalla faccia e scappa, arrivano le guardie che a pagamento “ritrovano” gli occhiali, purtoppo rotti e con il nasello mangiato, che rabbia e che coglioni che siamo stati, ormai il danno è fatto e continuiamo la visita. Sempre con l’autista ci dirigiamo nella spiaggia dei surfisti (dreamland), molto turistica e poi a Jimbaran, anche questo posto e’ solo per gli stranieri. Decidiamo di tornare in hotel, abbiamo ancora il mal di mare, nostro solito massaggio, questa volta me lo fa un ragazzo, che imbarazzo, ma devo dire che è stato il migliore, mi ha fatto passare la cervicale. Ultimo giro per i negozi di kuta e a preparare la valigia, domani si torna in Italia. Forse perché è stato un viaggio fai da te è quello che mi è più rimasto nel cuore. Bali la consiglio a tutti, anche a famiglie con bambini In totale non abbiamo neanche speso tanto con tutto compreso (aereo, parcheggio a Roma, benzina, autostrada, regali) 1.300,00 euro a testa. E adesso sognamo la prossima meta Ciao Roberta ed Enrico



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche