Francia e la Provenza
Escursione sul Rodano e visita al Pont de Saint-Benezet
Il 5 maggio abbiamo costeggiato Saint-Mairies de la Mer, una graziosa cittadina situata nella Camargue navigando sulle calde e calme acque del Piccolo Rodano circondato da tamerici. Il fiume Rodano, vicino alla foce, infatti, si divide in due parti: piccolo Rodano posto ad est e grande Rodano situato ad ovest. Il clima é ventilato dal maestrale. Sulle sponde sono presenti “retoni” con cui si possono pescare ciompi e muggini con attrezzature chiamate Gran Filetti quadrati (carrèe). Sempre sulle sponde sono presenti animali tipici camarghesi come l’airone cenerino (può arrivare fino a 1,10 metri di altezza), la garzetta, il gabbiano reale, i cavalli camarghesi (che si distinguono per il loro colore bianco) ed i tori. Noi abbiamo avuto l’occasione di vedere i tori camarghesi infatti, un mandriano, vestito in modo tradizionale, accompagnato da una mandria di animali imbizzarriti, è arrivata sulle sponde del fiume ai quali ci siamo avvicinati con il battello. Inoltre nella mandria erano presenti dei teneri vitellini non ancora marcati, infatti, procede la alla marcatura attraverso un cartellino solo dopo l’età di un anno. Questi ultimi possono essere camarghesi, che pesano 300 Kg e sono usati per la gara della Coccarda (il palio locale) o spagnoli, che possono arrivare fino a 700 Kg e che sono spesso usati per le corride dove vengono uccisi. Passato il confine tra allevamento e coltivazioni abbiamo visto estese piantagioni di riso. Infatti nella zona della Camargue,si producono dalle 5 alle 7 tonnellate di riso per ettaro annue. Il totale rappresenta il 30% della produzione nazionale. Sulle rive si trovano alberi rosi da castori; questo fenomeno è abbastanza frequente in Provenza ma anche difficile fotografare vista la velocità del battello e le “teste” dei passeggeri che parano la visuale. Purtroppo,non abbiamo avuto la possibilità di vedere dal vivo il ponte di Saint-Benezet perciò la guida ci ha parlato di quest’ultimo che aveva la funzione di collegare la terra ad un’isola in mezzo al Rodano. Esso era di tipo romanico ed è stato quindi costruito intorno all’anno 1000 d.C.,era lungo circa 228m. Nel 1500 circa venne indebolito dall’acqua che passava attraverso fori. Nel 1800 venne definitivamente distrutto.Insomma,la città di Avignone ha conservato varie tradizioni e monumenti di duemila anni di storia romana e medioevale. Consigliamo questa gita perché interessante,divertente e istruttiva. E’ stata un’esperienza, per noi, educativa perché siamo rimasti senza genitori e ciò ci ha aiutato a crescere. Inoltre c’è da dire,comunque sia,tre giorni non sono stati sufficienti per vedere una città con così tanta storia come Avignone. Simone Martini, Leonardo Tonelli, Andrea Orsini
classe 2°A ins. Alessandra Gori scuola G.Pascoli istituto comprensivo G.Falcone di Cascina(Pi)