Bicentenario Argentina
Manifestazioni per il Bicentenario
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Questo non é un diario di viaggio propriamente, ma non sapevo dove mandarlo. Il 25 di maggio ricorre il Bicentenario della Prima Giunta (Primera Junta) quando l’Argentina, o meglio le Province Unite del Sud si dichiararono indipendenti da Madrid (la indipendenza effettiva sará nel 1816). I festeggiamenti sono iniziati il venerdí in tutto il paese. Ci sono state tante manifestazioni a Buenos Aires. La 9 de julio é stata interrotta perché sono stati messi molti stand, delle varie province e di organizzazioni dei Diritti Umani, soprattutto di Madres, Hujos e Abuelas de Plaza de Mayo. L’affluenza della gente é stata enorme. Una vera e propria festa di popolo, il cui centro era, appunto, il popolo, quello reale che ha fatto il paese, la prima sfilata é stata quella dei popoli originari seguita da quella delle comunitá di emigranti. Il primo concerto era incentrato sul rock nazionale, che ha caratteristiche molto particolari che lo contraddistinguono sia dal rock europeo, da quello statunitense e da quello messicano. Il secondo concerto é stato un omaggio alla musica latinoamericana: una vera festa con cantanti argentini, colombiani, brasiliani, boliviani, cubani, tra gli altri. Il terzo é stato un omaggio al “sabor de la tierra”: il folclore, non solo argentino ma anche latinoamericano. E’ un tipo di musica che amo moltissimo, veramente popolare con cantanti e musicisti enormi. Ed é stato il concerto che ha visto piú affluenza, con la gente che cantava (ballava no, non c’era spazio, batteva le mani, quasi impediva ai cantanti di limitarsi alle canzoni in programma. Anche il concerto di tango ha visto un’affluenza enorme. Non sono potuta andare a Bs As ma anche visto alla TV era emozionante, l’entusiasmo della gente ti si trasmetteva ugualmente. A latere c’é stata l’inaugurazione della galleria dei Patrioti Latinoamericani. Accanto agli artefici dell’indipendenza politica (tra cui tre indios) c’erano quei personaggi che hanno lottato per l’indipendenza economica ed i diritti sociali dei piú poveri (spesso uccisi o deposti da colpi di stato): Monsignor Romero, Sandino, F. Martí, Zapata, Villa, Arbenz, Vargas, Allende e Che Guevara. Con la scelta di questi personaggi, con lo spazio dato alla musica latinoamericana, con la scelta d’invitare Zelaya (il, deposto da un golpe, presidente dell’Honduras) l’Argentina mostra di non guardare piú tanto all’Europa ma a se stessa e di essere “tornata a casa”, come disse la presidente quando assunse. L’altra grande manifestazione é stata la sfilata storica ed artistica che rappresentava i vari momenti del paese: dall’importanza dei popoli originari all’arrivo degli emigranti, dalle lotte sociali (industriali e contadine) al golpe e al ritorno della democrazia con un omaggio bellissimo alle Madri de Plaza de Mayo. Ma la cosa piú bella é stata la gente, entusiasta, partecipativa, con tanto tanto calore umano. Mi rendo conto che non riesco a rendere l’idea dell’emozione provata. Veramente un’emozione enorme. PS il range di spesa non é effettivo, solo dovevo mettere una cifra.