Sarajevo, piccola guida

Come muoversi a Sarajevo.
Scritto da: Dingo80
sarajevo, piccola guida
Partenza il: 15/04/2010
Ritorno il: 02/05/2010
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
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Capita a volte che luoghi molto interessanti e inaspettatamente belli rimangano sconosciuti ai piú, ed è per certo vero che non tutti i posti famosi meritino in realtá una visita… Cosí si puo dire della Bosnia Erzegovina, rimasta isolata molto spesso a causa di pregiudizi infondati ed etichettata come paese non sicuro e drammaticamente violento. Quale sia il motivo che spinga il visitatore a farlo venire fin qui a Sarajevo resta del tutto personale. Di fatto una volta attraversato il confine bosniaco ci si rende conto di esser entrati in un mondo completamente diverso dal resto d’Europa. Il vero spirito balcanico sopravvive qui.

Sarajevo oggi è una cittá straordinariamente tranquilla e moderna al tempo stesso, la calma e la cortesia delle persone non permette all’indifferenza e alla fretta di prosperare come invece avviene ormai ovunque nel mondo occidentale. Una cittá che non è una cittá, dove si conoscono tutti tra i vari quartieri, dove la gente non si autoisola malfidandosi del prossimo ma, anzi, dove un aiuto concreto quando serve lo si trova sempre. E’ cosi rilassante per la mente vedere bambini di sette anni andare a scuola da soli, vederli camminare per la cittá e prendere l’autobus in autonomia, sapere che tutti gli abitanti vigilano su di loro ed è altrettanto ammirevole notare che le porte delle case sono di norma aperte durante il giorno. Questo giá basterebbe ad azzerare le convinzioni personali verso una capitale distrutta da troppe guerre ma sempre rinata con lo stesso spirito di convivenza e amicizia.

Dal punto di vista pratico per il viaggiatore si puo’ dire che Sarajevo è una cittá piccola e le principali attrazioni sono a portata di gamba. Non occorre servirsi dei mezzi pubblici a meno che non si trovi alloggio distante dal centro o non si voglia visitare i posti nelle immediate vicinanze come il parco della sorgente del fiume Bosnia o il museo del tunnel entrambi nelle vicinanze dell’aeroporto. Per dormire il posto piú pratico e meno caro è presso le abitazioni di privati cittadini che mettono a disposizione una stanza della loro casa. Di norma sono i cittadini che vengono a cercare i turisti ad esempio alla stazione ferroviaria o alla stazione degli autobus, percio’ è consigliato fermarsi in zona qualche minuto se si arriva a Sarajevo via terra e vedere che succede prima di partire per il centro cittá. Diversamente tutto il centro storico chiamato Baščaršija offre camere a partire da 10-15 euro in piccoli ostelli.

Il mangiare è un esperienza da non perdere, i piatti bosniaci sono eccellenti ed unici. In tutta la Fehradija, la via pedonale principale di Sarajevo e in tutta la Baščaršija si trovano piccole tavole calde dai nomi impronunciabili: Buregžinica per la Pita, una sottilissima pasta ripiena di verdure o carne, cotta sotto il carbone ardente e servita con yogurt, Čevabžinica per il Cevapi, pane arabo imbottito di carne alla brace, Aščinica per zuppe e verdure ripiene. La pita viene servita a peso, in certi posti lo yogurt è compreso nel prezzo e se si ordina un bicchier d’acqua è gratuito.. Si puo’ cosí pranzare con due o tre euro. Invece dei soliti pub, uguali in tutto il mondo, si potrebbe optare per un locale bosniaco: te’, musica orientale e narghilè non andrebbero persi. Fumare il narghilè costa 5 marchi (2.50 euro) e dura mediamente un’ora. I principali caffè orientali si trovano nella Baščaršija.

Dovesse servire una scheda Sim bosniaca per il cellulare, la si puo’ comprare nei chioschi senza nessun documento, costa 15 marchi (7 euro). La compagnia Ultra della BH Telecom offre servizi vantaggiosi.

Toalette gratuite si trovano nei centri commerciali, dove l’unico presente nel centro cittá è il BBI Centar davanti al Parkuša, il parco cittadino dedicato ai bambini caduti in guerra. L’Ambasciata italiana si trova a 10 minuti a piedi dal Parkuša.

Per quanto riguarda la barriera linguistica, la lingua italiana è poco conosciuta, molti parlano il tedesco ma l’inglese resta il padrone indiscusso.

I mezzi pubblici funzionano dalle 6:00 alle 23:00, la domenica dalle 7:00 alle 22:00; i biglietti si possono fare a bordo dei mezzi o si comprano nei chioschi, costano 1.60 marchi ma valgono solo per la corsa, se si scende e si cambia mezzo bisogna rifare il biglietto.

Sarajevo pur fondata dai turchi non è mai stata una cittá musulmana e non lo è tuttora. Essendo stata un’importante punto d’incontro tra Oriente ed Occidente ha saputo convivere con tutte le religioni monoteistiche, mettendo al primo posto rispetto e coesione nell’incredibile varietá di culture che vivono in un luogo cosí ristretto. Venire a Sarajevo è come ripercorrere piú di mezzo millennio di storia slavo-cristiano-musulmana unica al mondo.

Per qualunque informazione su Sarajevo e su come arrivare, potete contattarmi o visitare il sito www.dingoforum.it/sarajevo ci sono tutte le informazioni corredate di mappe per vivere l’avventura nel piú sconosciuto e tranquillo paese d’Europa!



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