Tre giorni a Barcellona 3
La capitale Catalana del magico Gaudì
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Riesco a convincere Roby dopo mille preghiere ad andare a Barcellona, già era tra le mie mete e dopo le letture di Zafon e della Cattedrale del Mare il mio desiderio aumenta sempre di più. Fine gennaio inizia la ricerca del volo, troviamo offerte interessanti con Ray nair, ma attenzione anche se più economica solo eur 35 atterra però a Girona a circa 120 km dalla città e bisogna prendere una paio di bus e spendere circa 20 eur. Invece con easy jet atterri direttamente ad Elprat, dove trovi sia un autobus che ti porta in Placa Catalunya o un treno velocissimo (soli 15 min) che ti porta alla stazione, dietro placa d’Espanya. Optiamo cosi per quest’ultima compagnia, prenotiamo i primi di febbraio volo andata e ritorno per due persone a eur 91,96. Orario voli perfetti, partenza domenica 2 maggio ore 7,25 e ritorno martedì 4 maggio ore 21.05. Tre giorni pieni!!! Fate attenzione a quando prenotate i voli, capita spesso che durante il fine settimana hanno un prezzo e durante il w.e. sono più cari, l’ho notato più e più volte, quindi un consiglio prenotate in settimana! La scelta dell’hotel è più complicata non conosciamo la città, ci consigliano di evitare la Rambla e la Ciutat Vella, perchè la sera è un caos di gente e di localini aperti fino a notte fonda e di stare nella zona dell’Eixample. Tra i vari hotel optiamo per l’Axel hotel un 4 stelle a soli eur 141 senza colazione per tutta la durata del soggiorno. Prima di partire come sempre, compriamo la ns Spiral guide che oramai ci accompagna in tutti i ns viaggi e leggiamo con avidità tutte le avventure di turisti per caso. Stiliamo più o meno un piano di visita ….quindi siamo pronti per partire ma…… a 3 giorni della partenza ci contatta l’hotel Axel per comunicarci che purtroppo causa lavori l’hotel rimane chiuso fino al 5 maggio ahimè dove ci mandano, è la mia prima domanda????!!!! Ci prenotano la camera al Catalunya Plaza in placa d’espagne!! L’hotel è di categoria superiore ma a noi non piace perché è la classica struttura dove alloggiano gli uomini d’affari! Racconto senza peli sulla lingua la ns grande delusione e per accontentarci ci regalano la colazione ….. mica male visto che in questi alberghi costa come minino 16 eur a testa al giorno…… tristi e sconsolati accettiamo! Però questo ci conferma ancora una volta che prenotare con i servizi di internet, in questo caso con booking, la loro serietà ed efficienza! Ora sperando che non erutti nessun vulcano e non succeda niente, siamo prontissimi a partire! 1°giorno – domenica 2 maggio 2010 Sveglia ore 5, ci vestiamo rapidamente e corriamo all’aereoporto. Lasciamo come sempre la macchina al Travel Parking, spendiamo eur 16 per 3 giorni! Facciamo colazione e c’imbarchiamo. Il volo è perfetto e in orario. Arriviamo a Barcellona, andiamo alla stazione dei treni RENFE e con soli eur 3 facciamo il biglietto per la fermata BARCELLONA SAINTS. Arriviamo all’hotel a piedi, purtroppo non si trova perfettamente in centro e come immaginavamo è una struttura da business class. Non ci danno subito la camera ma sono solo le 10 del mattino, cosi visto la bellissima giornata decidiamo d’iniziare il ns tour, proprio da Placa d’Espagna. La piazza è enorme e le fontane che ci sono ci regaleranno uno spettacolo serale magnifico, ma ve lo racconterò più avanti! Per salire sul monte c’e’ una scalinata lunghissima ma per i più pigri ci sono anche le mobili. Arrivati fin su, non visitiamo il MNAC, purtroppo in 3 giorni abbiamo dovuto rinunciare a qualcosa, comunque per gli interessati, e’ il museo d’arte e possiede le migliori collezioni europee di arte medioevale. Andiamo a piedi fin su allo stadio. Dopo di che ci dirigiamo a piedi fino al castello di Montjuic. A piedi sono 20 minuti , attraversi il parco, una lunga scalinata e sei arrivato, lo spettacolo dall’’alto è bellissimo, si vede tutto il porto. Ovviamente è possibile anche prendere la funicolare, ha un costo di eur 9 a/r. Sempre a piedi raggiungiamo la Funivia Miramar che da Montjiuc ti porta fino al porto, questa attraversata è da fare, sei sospeso sul mondo….Arrivi fino alla Torre S. Sebastian praticamente in spiaggia (il viaggio di sola andata è di eur 9). Passeggiamo per la Barcelloneta , il quartiere marittimo della città: è un alveare di animate viuzze fiancheggiate da case di pescatori con numerose piazzette. La spiaggia è gremita di gente, e finalmente vediamo i molteplici chiringuitos, uno dietro l’altro. Decidiamo di mangiare proprio in un ristorante sulla spiaggia “La vinya del mar in Calle l’alrmirall : mangiamo due paelle buonissime a eur 39. Attraversiamo poi, gelato alla mano, la Cittadella Olimpionica (costruita proprio per le olimpiadi che si sono tenute a Barcellona nel ’92). Arriviamo fino al parco della Ciutadella, è una verde oasi di tranquillità, la giornata è splendida e ovunque vedi ragazzi intenti in qualche loro personale espressione gestuale…. Siamo rimasti incantati!! Passeggiamo per il quartiere la Ribera fino ad arrivare al museo di Picasso e scopriamo per caso, che oggi è la prima domenica del mese, quindi l’ingresso è gratuito! Facciamo un po’ di coda ed entriamo. In questo museo è conservata la più vasta collezione di opere dell’artista, ma non solo, troviamo anche ceramiche, disegni e litografie. Per ultimo ci rechiamo a Santa Maria del Mar, che per chi ha letto la Cattedrale del mare è una tappa d’obbligo! La chiesa è imponente e soprattutto è praticamente attaccata alle case, la gente si affaccia alla finestra di casa e quasi sfiora le pareti della cattedrale! Pensare a come è stata costruita ed essere cosi maestosa fa venire la pelle d’oca! Da qui decidiamo, stanchi morti, di dirigerci verso l’hotel e visto che abbiamo camminato davvero moltissimo prendiamo il metro. Per il metro noi abbiamo acquistato 2 tessere 7-10, le quali danno la possibilità di fare 10 corse a eur 7,85 e il biglietto potete condividerlo (cioè usare lo stesso biglietto in più persone). Ma non andiamo in camera, vicino all’hotel cerchiamo ed esploriamo il Pablo Espaniol, che pero’ scopriamo essere a pagamento quindi rinunciamo alla visita e finalmente ci rechiamo in hotel. Il Pablo Espaniol è un villaggio costruito di circa 100 edifici e venne costruito del 1929 in occasione dell’esposizione universale. Dentro ci sono botteghe, negozi, bar ristoranti, insomma abbiamo ritenuto senza senso l’entrata a pagamento. Andiamo infine a cena sulle Rambla, una via frequentatissima dove gli artisti di strada si battono a suon di fantasia e scegliamo il ristorante Trobador in Ferrar e con eur 36 mangiamo Tapas, salmone e crema catalana. Facciamo un giretto rapido sulle Ramblas, perchè vogliamo tornare presto in placa d’espanya per assistere al magnifico spettacolo delle fontane con luci e suoni. Purtroppo questo spettacolo nn c’e’ tutte le sere, vi ricordo qui gli orari e i giorni (da ottobre ad aprile dalle 19 alle 21 / da maggio a settembre dalle 21.30 alle 23.30). Inizia a piovere e cmq veramente esausti ci rechiamo in hotel. 2°giorno – lunedi 3 maggio 2010 Ahime piove……. La città è grigia e ci svegliano i clacson assordanti della piazza piena di traffico. Facciamo una colazione gratuita abbondantissima per affrontare al meglio l’umida giornata, prendiamo il metrò e scendiamo a Passeig de Garcia per fare un pezzo a piedi nell’ampio viale. Anche se piove da lontano vediamo sbucare la magnifica Manzana della Discordia. Il quartiere dell’Example è in contrasto con la congestionata e caotica città vecchia, è un quartiere ordinato, residenziale della borghesia benestante. La bellissima via centrale Passeig de Gracia è un susseguirsi di eleganti ristoranti ed ancor di più eleganti boutique. Ma torniamo alla Manzana della Discordia che non è altro che l’isolato al quale contribuirono tre grandi architetti tra i quale Gaudi. Vedi per prima all’angolo, Casa Morera che non è visitabile essendo occupata da uffici poi subito dopo la coloratissima casa Ametller. Ricorda molto le fantasiose case fiamminghe con frontoni a gradini, ma non vi dico troppo altrimenti vi perdete il bello di vederle. E poi per ultima appare nella sua magnificienza casa Battlò. Qui fortunatamente si può entrare, il biglietto è parecchio costoso eur 17.80 compresa d’audio guida e di visita sulla terrazza. Io non ho parole per descrivere questa casa è un insieme di forme e colori incredibili e all’interno persiste un profumo di lavanda. La terrazza con il suo solaio poi è qualcosa di così naturale e genuino. Terminato il tour decidiamo di prenderci una pausa in un caffè per recuperare un po’ di calore dalla giornata umida. Troviamo un posticino davvero carino di fianco alla Casa Mila o Pedrera come la chiamano i locali. È bellissimo quando ti appare da lontano con le sue maestose balconate. Facciamo una coda sotto la pioggia abbastanza rapida, per entrare con la guida eur 13 a testa (cavoli anche questa non di certo economica). L’esterno è molto bizzarro, accattivante e caratterizzato dalle morbide curve ma cosa non lo è di Gaudì? Le finestre di aprono su elaborati balconi in ferro battuto e il portone d’ingresso principale a ragnatela ha attirato in passato commenti feroci. Non saprei sceglierne una tra le due, sono così tanto simili e cosi completamente diverse. Casa Battlò batte Casa Mila per i colori, la prima è un triupudio di azzurri, verdi, aranci……… Da non perdersi la terrazza di Casa Mila, un susseguirsi si scale e scalette e camini e torrette! In questa casa invece persisteva un profumo di fiori di arancio! A piedi attraversiamo tutto il quartiere residenziale per arrivare fino alla tanto discussa Sagrada Famillia. Penso che la parte più bella sono le guglie, da sotto le vedi cosi diverse cosi colorate cosi diverse ma peccato che a causa delle forti piogge questa terrazza è chiusa, strano quella delle case erano aperte. Noi siamo entrati ben eur 12 senza guida, sono sincera per quello che dentro NON si vede (è davvero solo ed un unico cantiere) non ne vale la pena a meno che non si sale anche sulla terrazza, ma non solo per il paesaggio, ma per poter ammirare da vicino le sue guglie! Anche all’esterno puoi solo vedere le due facciate (quella della natività e quella della passione) le altre due sono in restauro. Abbiamo anche visionato brevemente il museo, che ti porta poi all’ingresso della Sagrada, che dire, è tutto maestoso, queste colonne immense e altissime, pero’ vedi proprio solo quello non puoi gironzolare, ci sono uomini al lavoro con trivelle, martelli e piccozze…! Sono decenni che la restaurano e forse la leggenda che i Barcellonesi lo fanno apposta per attirare attenzione e turisti mi fa iniziare a pensare! Prendiamo il metrò, piove ancora molto per arrivare in hotel a piedi. Ceniamo in Placa Catalunya, una piazza enorme con la pavimentazione colorata con disegni geometrici e fontane. Scegliamo un ristorante buffissimo con un cameriere/proprietario che ci ricorda parecchio Totò (Hosteleria Alemana all’angolo con la Rambla) Spendiamo eur 47 per una sangria e una paella. Non la troviamo buonissima come quella del giorno prima, quindi a parte Totò io non lo consiglio, preferirei scegliere altro. Proviamo a fare una passeggiata sulla Rambla che anche se sono le 11 di sera di lunedì e piove è comunque affollata di gente! Pigramente poi torniamo in hotel. 3°giorno – martedi 4 maggio 2010 Anche oggi piove, che sfortuna………. Ci dirigiamo con la metropolitana in Placa Catalunya e prendiamo proprio dall’inizio la Rambla. La Rambla è un viale alberto percorso da un flusso incessante di folla anche in una giornata piovosa come questa e porta giù fino al mare al Port Vell. Sulla destra si estende il Barri Gotic cuore della Ciutad Vella dominato dalla Cattedrale. Ma partiamo dall’inizio del nostro giro mattutino. Iniziamo dal El Raval a ovest della Rambla poi scendiamo giù fino alla Boqueria dove è d’obbligo anche in questa giornata di pioggia un frullato di frutta! La Boqueria è un mercato coperto pieno di colori e ti mette allegria solo a vederlo,ho fatto un sacco di foto alle bancarelle multicolori di frutta, di spezie di pesce…… è assolutamente da vedere! Andiamo avanti fino al Palau Guell, anch’esso di Gaudi. Il palazzo ha camini decorati con maioliche colorate, dà la sensazione di una fortezza medioevale rivisitata con fiabesca fantasia! Ma decidiamo di gustarcela solo in esterno. Attraversiamo la Rambla proprio nel punto corrispondente alla Placa Reial, passeggiamo sotto i portici perché piove e ammiriamo le alte palme, i lampioni a forma di alberto progettati dal giovane Gaudi e la fontana del tre grazie che danno alla piazza un’atmosfera tropicale. Arriviamo cosi per caso alla Cattedrale. Vi dico subito che per i turisti il costo e’ di 5 euro! Io non entro nelle chiese a pagamento, mi urtono letteralmente il sistema nervoso, sono dei luoghi di culto e che la chiesa ne approfitti per ottenere guadagno non mi sembra una cosa giusta, quindi ci limitiamo a vederla da fuori. La grande cattedrale di Barcellona si trova nel cuore di Barri Gotic. Ci perdiamo nelle viuzze e passiamo per caso davanti al Palau de la Musica Catalana. È uno splendido palazzo sia in esterno che in interno ma purtroppo non ci fanno fare delle foto……. arriviamo comunque al mare fino al Monumento di Colombo e da lì raggiungiamo rapidamente il Mare Magnum che non è altro che un centro commerciale. Visto che ha smesso di piovere decidiamo di andare al Parc Guell, l’ultimo pezzo artistico che ci manca per completare la Barcellona di Gaudì. Per raggiungere il parco si può scendere alla fermata del metro Lesseps e poi fare la salita con le scale mobili oppure scendere a Vallcarca e fare una salita meno ripida ma a piedi! Quando arrivi e lo vedi da lontano sembra di arrivare in un parco di divertimenti con i suoi comignoli colorati a mosaico! Il cancello in ferro battuto è fiancheggiato da due fiabesche casette: una ha la forma di un elefante, con quattro tozzi pilastri al posto delle zampe e il tetto piastrellato e il suo camino ricorda la proboscide sollevata del pachiderma, mentre l’altra ha le fattezze di un fungo. All’entrata del parco c’e’ la doppia e imponente scalinata dai colori vivaci ed è dominata da due allegre fontane, una a forma di salamandra e l’altra rappresenta un serpente cornuto. All’interno del parco merita la vista dall’alto dalle tre croci, la balconata con le panchine ondulate a forma di bocca spalancata , la sala delle 100 colonne e i vari pilastri in pietra che sostengono le varie balconate e il soffitto decorato da quattro dischi solari, simbolo delle stagioni, realizzati con caleidoscopici di frammenti di piastrelle, cocci di bottiglia e pietruzze. E’ tardi a malincuore lasciamo il parco e ci dirigiamo ancora sulle Rambla per un ultimo aperitivo a base di sangria e tapas (vi ricordiamo di non esagerare con la scelta delle tapas, perchè poi il conto risulterà salato, quindi non abbuffatevi come hai ns happy hours). Torniamo all’hotel per recuperare i bagagli attraversando il Poble Sec. A malincuore ci dirigiamo all’aereoporto, il treno èrapidissimo e arriviamo con parecchio anticipo e ci accingiamo tristemente ad attendere il ns volo che ci riporterà perfettamente in orario a Malpensa. Che dire, a Barcellona bisogna tornarci per vivere la Movida con il sole!!! Abbiamo speso in totale in due eur 560!