La Capitale Magiara
Dopo una lunga ed interminabile giornata lavorativa e soprattutto parecchio piovosa, ci avviamo verso l’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, sotto una pioggia quasi “monsonica”, partiremo con la compagnia lowcost Wizz Air. Il volo parte con circa 2 ore di ritardo, probabilmente a causa delle condizioni meteorologiche e giungiamo a Budapest alle 1.30 chiamiamo un taxi e ci dirigiamo in albergo, situato a circa 4 Km dal centro città.
L’Hotel Carmen Panzio è un categoria 3 stelle, a mio modesto parere è molto più vicino ad un categoria 1 stella e sono ancora troppo gentile… Apprezzata l’ottima disponibilità dello staff e la possibilità di acquisire informazioni e poter acquistare la “Budapest Card” presso la struttura, ottimo anche dal punto di vista della location, l’hotel è sito in zona tranquilla e ben servito da mezzi pubblici. La pulizia ha lasciato un po’ a desiderare, non tanto per la stanza quanto per corridoi e scale, la moquette sembrava non venisse pulita da mesi, inoltre la doccia della nostra camera perdeva, allagando il pavimento del bagno.
Iniziamo l’avventura nella Capitale Magiara visitando la Basilica di Santo Stefano in stile barocco-neoclassico. E’ una Basilica a navata unica e dalla pianta a forma di croce greca, la sua imponenza domina la piazza, al suo interno domina il colore rosso sui vari marmi e nelle colonne delle pareti. Da qui ci siamo diretti nella parte est de Danubio (parte di Pest): Si può infatti affermare che la città sia divisa in due parti dal fiume, sul lato ovest è possibile ammirare i monumenti della parte di Buda che visiteremo nel giorno seguente mentre oggi andiamo a riscoprire tutto quello che offre la sponda est. Dirigendoci a nord est rispetto a Santo Stefano, troviamo il Teatro Lirico Nazionale magiaro (Magyar Allami Operhaz) con la sua facciata in stile neoclassico. Torniamo indietro alla Dèak tèr ossia la piazza a cui siamo approdati uscendo dalla metropolitana dove ammiriamo il Lutheranus Templom (Tempio Luterano), edificio in stile neoclassico opera di Mihàly Pollack del 1799-1808 con facciata del 1856. Proseguendo verso sud imbocchiamo la Vaci Utca, splendida isola pedonale ricca di negozi di souvenir nonché di moda e intrattenimento vario, raggiungendo così il Belvarosi Templom, parrocchiale costruita la prima volta in forme romaniche, rimaneggiata in stile gotico e trasformata in moschea dai turchi ed infine barocchizzata nel XVIII secolo. L’interno si presenta a navata unica in stile barocco nella parte iniziale e gotico in quella terminale. Abbiamo sfruttato una delle tante convenzioni che avevamo con la “Budapest Card”, pranzando al ristorante “Karpatia Etterem es Sorozo”, si servono specialità ungheresi ed internazionali in ambiente storico di più di 130 anni. I piatti da noi sperimentati sono i seguenti: Tripe “Pörkölt”: Classico stufato di trippa ungherese con patate Karpatia “Retes”: Varianti di Strudel fatti in casa con amarene, mele e semi di papavero su crema alla cannella
Proseguendo nella parte sud raggiungiamo L’Egyetemi Templom ossia la chiesa dell’università, considerata uno dei monumenti barocchi più significativi della città. La facciata è ornata da due torri laterali, mentre l’interno racchiude arredi in stile rococò riccamente intagliati come il pulpito. Nella strada parallela verso l’entroterra si trova Nemzeti Museum, primo museo Nazionale ungherese costruito in forme neoclassiche nel 1802 e arricchito dalle sculture nel timpano aggiunte successivamente. Il museo è dedicato alla storia nazionale per cui raccoglie reperti storici dall’età paleolitica alla conquista magiara. Tornando verso il Danubio, poco prima di attraversare il Ponte delle catene sulla sinistra è possibile ammirare un’enorme struttura denominata Kozgazdasag tudomanil Egyetem il cui tetto risulta decorato con l’effetto mosaico tipico delle costruzioni slave presenti nell’attuale Croazia. Tale struttura ospita e ricopre interamente i mercati rionali..
Il Ponte delle Catene (Széchenyi Lánchíd), il primo ponte eretto sul Danubio risalente al 1841-49, simbolo di Budapest. E’ sorretto nel mezzo da due piloni gemelli, strutturati a mo’ di archi di trionfo, che reggono le catene fissate sul piano stradale. Alla sinistra del ponte si può ammirare il Palazzo Reale in tutta la sua maestosità.
Il Ponte Elisabetta (Erzsébet hid), dopo i bombardamenti tedeschi del 1945 che lo resero inutilizzabile fu ricostruito nel 1964 sui piloni del vecchio ponte inaugurato nel 1903, è un punto di riferimento preciso sul lungofiume e percorrendolo ci si imbatte in panorami mozzafiato del Danubio. Dirigendosi verso Buda alla destra del ponte si ammira l’imponenza del Palazzo Reale, mentre alla sinistra si può ammirare la collina dove vi è la Cittadella e il monumento alla libertà.
Programmando la visita alla Cittadella, lungo il percorso sulla collina era stata organizzata una manifestazione al quanto spericolata di “Ciclo Cross”, chiudendo qualsiasi stradina che portasse in cima alla collina della Cittadella. La passeggiata ci è stata ulteriormente rovinata da un acquazzone improvviso ed imponente, tanto che siamo dovuti tornare in albergo bagnati dalla punta dei capelli fino alle scarpe, pur avendo avuto gli ombrelli. La Cittadella, una fortezza che fu eretta dagli austriaci negli anni 1850-51 per ottenere il controllo militare della città, oggi offre magnifici panorami. Qui vi si trova anche il Monumento alla Libertà, una statua in bronzo alta 14 metri eretta nel 1947, che rappresenta una donna con una foglia di palma tra le mani.
Il giorno seguente ci siamo diretti verso la collina dove sorge il comprensorio del Castello Reale, con il Palazzo Reale, la Chiesa di Mattia e il Bastione dei Pescatori, rendendoci la vita facile utilizzando la funicolare.
La Chiesa di Mattia sorge al centro della piazza che conduce al Bastione dei Pescatori, eretta negli anni 1255-69, parzialmente ricostruita in stile neogotico nel 1896. Le facciate hanno bellissimi portali, l’interno a tre navate ha preziose vetrate, affreschi e decorazioni.
Il Bastione dei Pescatori è un complesso in stile neoromanico eretto nel 1905, costituito da sette torrette, una duplice scalinata e balaustre, è una sorta di “belvedere” per le magnifiche viste sul Danubio, il Parlamento e la parte di Pest.
Il Parlamento, parallelo al corso del Danubio, fu costruito negl’anni 1885-1904, di ispirazione neogotica, ricco di torri e ornato nella facciata principale da un gruppo di statue. Al Parlamento vi sono anche gli alloggi del Presidente della Repubblica e gli uffici del Primo Ministro. Molto suggestivo l’edificio illuminato quando è sera, lo si può ammirare in tutta la sua maestosità dalla sponda del fiume lato Buda.
Quasi di fronte al Parlamento nella parte di Buda, proprio ai piedi del colle su cui sorge il Palazzo Reale di cui sopra, si erge il Tempio Calvinista, in stile gotico, con alternarsi di sfumature rossicce, si presenta come una struttura di dimensioni ridotte in larghezza, ma con un tentativo ad uno slancio in altezza evidenziato dagli archi rampanti ai lati e dalla torre campanaria sormontata da una cuspide appuntita.
Poco più avanti sullo stesso lato troviamo la chiesa barocco-neoclassica di Sant’Anna, la cui facciata presenta due torri sormontate da capitelli boemi, ma ciò che più colpisce è la struttura interna a navata unica con una copertura a botte riccamente affrescata nella parte iniziale.
Abbiamo pranzato al ristorante “Matyas Pince Etterem”, accoglie i suoi ospiti dal 1904 al centro della città, con genuini sapori ungheresi. Qui abbiamo voluto gustare i seguenti piatti: Filetti di Luccioperca del Lago Balaton alla griglia con salsa di funghi alla crema, verdure stufate e patate al prezzemolo. Spezzatino di Vitello all’ungherese con gnocchi di panino lardati alla Hegyhat. Millefoglie misto della casa: Strudel della casa con mele, amarene e gelato alla vaniglia.
Abbiamo voluto visitare la “Budapest by night” perché se già ci aveva positivamente stupito dalla sua bellezza diurna, volevamo rimanere meravigliati per non dire rimanere a bocca aperta dalla bellezza notturna della città. Abbiamo così voluto visitare Piazza degli Eroi e Castello Vajdahunyad e devo dire che effettivamente ci ha lasciato il segno. Piazza degli Eroi è la piazza più grande della città e nel suo spazio comprende Palazzo delle Esposizioni, il Museo delle Belle Arti e al centro Il Monumento del Millennio eretto nel 1896 per solennizzare il millenario della conquista della patria da parte delle tribù magiare. Il monumento consta di una colonna di 36metri alla cui sommità vi è una statua bronzea dell’arcangelo Gabriele. Il Castello Vajdahunyad, eretto nel 1896, è sito su di un isolotto al centro del parco civico. Spettacolare l’atmosfera e le sensazioni che ti lascia questo castello soprattutto di sera, quando è illuminato.
Che dire, forse 3 giorni saranno stati pochi, soprattutto perché il tempo ha stravolto i nostri programmi, ma possiamo dire di aver visitato gran parte della città e devo dire che ci tornerei perché è una città stupenda. Avevo qualche dubbio sull’ospitalità delle persone, ma mi sono dovuto ricredere, la gente è davvero molto ospitale e simpatica. L’Ungheria fa parte da qualche anno della Comunità Europea, quindi non è necessario il passaporto. Non c’è ancora l’Euro (non so se siano fortunati o meno), il cambio è favorevole (€ 1 = Ft 250) e tutto sommato si compra abbastanza bene. Prodotti locali sono oltre al famoso Salame Ungherese, anche la Paprika ed oggetti artigianali in legno. E per concludere si può dire che abbiamo avuto molto appetito, cioè sempre voglia di mangiare e di “magiare”.