Andalusia e Costa del Sol
Andalusia on the road e un pò di mare
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Prima di iniziare questo racconto occorre fare una premessa, questo è stato un viaggio per me (Ilaria) sfortunato, a metà della vacanza ho cominciato a sentirmi poco bene, i continui cambiamenti di temperatura causati dal forte caldo e dall’utilizzo poco coscienzioso del condizionatore mi hanno provocato una congestione e l’insorgere di un fortissimo raffreddore, sarei riuscita a godermi di più la vacanza se fossi stata meglio…tuttavia, nonostante in alcuni momenti sia stato molto faticoso girare tutto il giorno nelle condizioni in cui ero, ho visto dei posti incantevoli che mi hanno ripagato di tutta la sfortuna incontrata. A tutti coloro i quali stessero programmando un viaggio in Andalusia voglio quindi dare qualche buon consiglio: anzitutto evitate il mese di agosto, le temperature sono veramente esagerate, sicuramente il tasso di umidità è minore rispetto a quello di Roma e questo aiuta a sopravvivere, ma se vi capita di camminare sotto il sole a 43 gradi vi assicuro che la vostra vacanza comincerà a diventare più faticosa del previsto! Se proprio non avete altra possibilità che partire nei periodi più caldi, fate attenzione alle escursioni termiche, se volete evitare di ammalarvi o di farvi venire una congestione coi fiocchi portate sempre nello zaino una giacca da utilizzare nei locali pubblici, dove i condizionatori la fanno da padrone. Un avviso, come sempre, per i fumatori: non c’è bisogno di portarsi scorte, le sigaretto sono meno care che in Italia. I Giorno – Siviglia Partiamo in quattro (Ilaria, Giuseppe, Silvia e Ivan) da Fiumicino con volo abbastanza economico e confortevole della Vueling, arrivo all’aeroporto di Siviglia con immediata consegna dei bagagli, fin qui tutto bene. Una volta ritirati i bagagli cominciano i problemi, in aeroporto non riusciamo a trovare lo stand della Goldcar, ditta presso cui abbiamo prenotato la macchina in affitto, ci sono tutte le altre, ma della Goldcar nessuna traccia. Chiediamo in giro e ci dicono che dobbiamo aspettare perché passano quelli della ditta di tanto in tanto per portare i clienti al parcheggio auto, ma non passa nessuno! Aspettiamo quasi un’ora e poi, dopo ripetute telefonate di sollecito, finalmente ci vengono a prendere e con un pulmino e ci portano al parcheggio delle auto che è fuori dall’aeroporto di qualche chilometro. Comincia finalmente il viaggio con la nostra Ford C-MAX . In meno di mezz’ora raggiungiamo l’albergo: Sevilla Center ), situato poco fuori dal centro di Siviglia (ma tanto abbiamo la macchina), è un quattro stelle decisamente economico e molto bello (in Spagna si trovano ottimi alberghi a prezzi davvero convenienti). In preda alla fame, la prima tappa a Siviglia non può che essere un bar dove pranzare con tapas, ma una volta rifocillati partiamo alla scoperta di questa città meravigliosa. Dopo una lunga passeggiata per le vie del centro decidiamo di andare a vedere i Reales Alcazares (http://www.patronato-alcazarsevilla.es), che offrono ai nostri occhi uno straordinario esempio di architettura mudéjar, i bei giardini del palazzo sono la cornice perfetta di questa affascinante struttura. Facciamo un giro per il Barrio Santa Cruz e Avenida de la Costitution e siamo pronti per la cena. A chiunque visiti Siviglia consiglio di andare a cena, almeno per una volta, alla Casa del Duque (http://www.tabernacoloniales.es/casaduque/casadelduque.html). Questo locale è fuori dal centro( ma c’è il ristorante gemello che è in centro, la Taberna Coloniales che ha lostesso menu) ed è sempre affollatissimo, quindi bisogna prenotare oppure arrivare presto (cioè alle 9, perché in Spagna si cena alle 10), ma ne vale la pena. Qui abbiamo mangiato le tapas più buone di tutta la vacanza, porzioni esagerate di piatti squisiti, ovviamente accompagnate da molti bicchieri di tinto de verano (sorta di Sangria locale), spendendo poco più di 10 € a testa. Mi viene l’acquolina in bocca al solo ricordo… II Giorno – Siviglia Dopo aver fatto una buona colazione decidiamo di andare a visitare i monumenti più celebri di Siviglia: la Cattedrale e la Giralda (è possibile acquistare un biglietto cumulativo). La Cattedrale di Siviglia (http://www.catedraldesevilla.es), dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è la chiesa gotica più grande del mondo ed il secondo monumento cristiano per grandezza dopo S. Pietro. Edificata sopra le rovine di una grande moschea, ad eccezione della Giralda, tuttavia rimane ben poco della precedente costruzione moresca. All’interno della cattedrale si trova la tomba Cristoforo Colombo, ma è nella parte centrale della navata principale che si trova il vero capolavoro della cattedrale, la capilla mayor è infatti dominata dal grande retablo gotico: la pala d’altare più grande e più preziosa del mondo! A fianco dell’abside si erge la Giralda, senza dubbio il monumento più caratteristico di Siviglia. La torre è alta 96 m ed era il minareto della precedente moschea, poi tramutato in campanile per la cattedrale. Per giungere in cima alla Giralda è necessario percorrere 35 rampe in salita, una discreta fatica, ma una volta giunti in cima è possibile godere della vista di tutta la città. Non paghi della sfacchinata ci dirigiamo verso Plaza de Toros (http://www.realmaestranza.com), dove si trova una delle arene più importanti della Spagna che è davvero molto interessante da visitare. Nonostante il caldo torrido decidiamo di proseguire la camminata ed attraversare il fiume oltre il quale si trova il quartiere Triana, differente dal resto della città e ricco di botteghe di ceramica. Finalmente è arrivata l’ora di concederci un po’ di relax…abbiamo prenotato un trattamento ai bagni arabi di Siviglia (http://www.airedesevilla.com) e vista la sfacchinata fatta durante la mattina, il servizio, che comprende l’accesso agli splendidi bagni termali ed un massaggio rilassante di 15 minuti (32 €), è decisamente apprezzato! Consiglio a tutti i visitatori dell’Andalusia una sosta in questo paradiso dei sensi. Concluso il nostro rilassatissimo trattamento di benessere cominciamo a sentire un certo languorino…visto che si è fatto pomeriggio e noi non abbiamo ancora pranzato ci fermiamo a mangiare qualche tapas nella Taberna Belmonte nel Barrio de Santa Cruz; subito dopo siamo di nuovo pronti per una lunga passeggiata per le seducenti vie del Barrio. Questo è il quartiere più tipico di tutta Siviglia, quasi ogni casa possiede un grande patio visibile anche dall’esterno, alcuni sono davvero meravigliosi, vale quindi la pena curiosare attraverso le inferiate dei cancelli, inoltre, in questo quartiere si trovano molti negozi in cui poter acquistare qualche bel regalo e soprattutto molti ristoranti . La tappa successiva è Plaza de Espana, abbiamo avuto un po’ di difficoltà a trovarla perché non adeguatamente segnalata, scordatevi quindi di trovare indicazioni, conviene chiedere a qualcuno! La piazza è grandiosa, uno dei posti più belli di Siviglia, si tratta di un vasto complesso semicircolare con fontane, scalinate monumentali ed un tripudio di piastrelle decorate, un luogo splendido, nonostante alle 5 del pomeriggio sulla piazza batta un sole infuocato. L’ultima tappa prima di cena è un centro commerciale che si incontra sulla strada per Siviglia, qualche acquisto dentro Desigual e siamo pronti per concludere la serata cenando a lume di candela sull’elegante terrazza del Kiosco de las flores (www.kioscodelasflores.com) che si trova nel quartiere Triana, di fronte alla Torre dell’Oro. Il posto è veramente spettacolare anche se la cena a base di pesce è buona ma non è all’altezza delle altre. III Giorno – Jerez de la Frontera – Siviglia Da Siviglia è possibile partire per delle escursioni giornaliere nei paesi circostanti, le località più gettonate sono Cadice, Jerez e Sanlucar. Non avendo il tempo per visitarle tutte abbiamo optato per un’escursione di mezza giornata a Jerez de la Frontiera. Il tragitto è stato piuttosto semplice, le strade che collegano le principali località andaluse sono lunghi rettilinei decisamente poco trafficati, le tariffe autostradali sono buone e anche il prezzo della benzina è accettabile. Appena arrivati a Jerez ci affrettiamo a cercare l’azienda Gonzales Byass che produce il noto marchio Tio Pepe (http://www.bodegastiopepe.com) per prenotare la visita, nel frattempo per ingannare l’attesa, prima che inizi il nostro giro, andiamo a vedere la vicina Cattedrale e facciamo un giro per i giardini che si trovano di fronte ad essa. Finalmente arriva l’ora della visita guidata all’azienda produttrice del famoso vino Tio Pepe e del brandy Lepanto, che poi è il vero scopo della nostra escursione! L’azienda non ci delude, è molto grande, tanto che per girarla tutta veniamo trasportati da una tappa all’altra a bordo di un delizioso trenino. L’interessantissima visita si conclude con una degustazione dei prodotti dell’azienda (molto buono il brandy, molto meno il vino) e con vari acquisti nel grande negozio aziendale. Riprendiamo la strada per Siviglia, una volta arrivati, nonostante i 40 gradi, resta ancora da vedere il Museo delle Belle Arti (http://www.juntadeandalucia.es/cultura/museos/MBASE/?lng=en) che tutto sommato non ci entusiasma più di tanto. La sera siamo di nuovo a cena alla Casa del Duque, mangiamo come disperati…ma è tutto troppo buono! IV Giorno – Cordoba Purtroppo è arrivato il momento di lasciare Siviglia, quindi, dopo una buona colazione nel Barrio Santa Cruz a base di Churros e cioccolata calda ci mettiamo in marcia verso Cordoba. Subito fuori da Siviglia, vicino all’aeroporto, facciamo una breve sosta all’outlet (http://www.factory.es/#/ESP/Centre/SEVILLA-AEROPUERTO), dove mia sorella compra ad un ottimo prezzo una bella borsa Desigual e Giuseppe ed Ivan acquistano delle polo da Ralph Lauren. Il tragitto verso Cordoba è abbastanza agevole, tutta autostrada e niente traffico, arriviamo quindi senza grossi problemi nella città, incontriamo invece qualche piccola difficoltà per trovare il nostro hotel: Macia Alfaros (http://www.maciahoteles.com). L’hotel è molto grazioso, la sua singolare architettura ed i ricercati particolari degli interni lo rendono assai caratteristico. La distanza dal nostro hotel al centro di Cordoba è percorribile a piedi e, se non fosse per il caldo soffocante, la passeggiata sarebbe anche piacevole, ma la giornata è come al solito molto torrida, quindi il cammino verso Cordoba ci sembra essere più faticoso del previsto. Ci accorgiamo di essere arrivati nel centro della piccola cittadina quando ci ritroviamo davanti a cotanto splendore…la Mezquita Questo è il monumento più importante della città, la moschea più grandiosa mai costruita dai mori in Spagna, a testimonianza dell’importanza che doveva un tempo rivestire Cordoba per l’impero islamico occidentale. Purtroppo questo magnifico monumento è l’ennesimo esempio della perversa tendenza dei conquistatori cristiani a rimaneggiare e ad adattare al proprio culto edifici nati per altri utilizzi, sebbene sia necessario riflettere sul fatto che la riconversione della moschea in cattedrale ne ha probabilmente permesso la conservazione evitando che l’edificio fosse abbandonato ed andasse in rovina, risulta evidente come gli innesti cristiani deturpino in maniera imbarazzante la continuità stilistica di un edificio che doveva essere ancor più spettacolare prima delle modifiche cristiane. A parte la Mezquita, Cordoba è una città di grande fascino, pur non possedendo molti altri edifici o piazze di rilievo, è infatti molto piacevole passeggiare lungo il fiuime Guadalquivir ed attraversare il ponte romano, che di notte assume un fascino del tutto singolare. Passeggiando per Cordoba ci imbattiamo in calle de las flores, più volte citata nelle guide, altro non è che una semplice via con qualche vaso di fiori a decorazione, passiamo poi per la Juderia, il vecchio ghetto ebreo, un suggestivo groviglio di vicoli dove sono presenti molti piccoli e graziosi negozi. Ritorniamo in albergo per riposare e, dopo un tuffo in piscina ed un aperitivo, usciamo di nuovo per cercare un posto per la cena. Tra i molti vicoli di Cordoba c’è l’imbarazzo della scelta, alla fine ci sediamo all’aperto lungo la vivace Calleja de las Flores e mangiamo alla Meson de Las Flores. Prendiamo varie porzioni di tapas (molto buona la raba de toro e il pulpo alla gallega) e la solita caraffa di tinto de verano, quando arriva il conto, con nostra gran sorpresa, la spesa è di soli 10 € a testa! Prima di tornare verso l’albergo, ci dirigiamo dall’altra parte del fiume attraversando il ponte romano, qui è in atto una festa locale animata da canti e balli tradizionali. Da questo lato del fiume c’è un bellissimo panorama notturno della Mezquita. V Giorno – Granada Un ultimo giro per Cordoba, di nuovo a zonzo nella Juderia per vedere la Sinagoga e poi subito a bordo del nostro C-Max: destinazione Granada!!! Partiamo molto eccitati alle volte di Granada, quella che a detta di tutti sembra essere la più bella località dell’Andalusia! Questa volta il viaggio è un po’ più lungo! Anche oggi è molto caldo, la temperatura si aggira intorno ai 40 gradi, sopravviviamo al viaggio grazie all’aria condizionata. Il nostro nuovo hotel si chiama Hotel Saray (http://www.h-santos.es/hoteles/Hotel-Granada-Saray), un altro 4 stelle molto bello di cui apprezzeremo soprattutto il bar, gli ottimi aperitivi e la graziosa piscina. L’hotel dista 10-15 minuti a piedi dal centro, eventualmente è anche possibile prendere l’autobus per raggiungere la città, la fermata è proprio sotto l’albergo. Finalmente arriviamo in centro e facciamo un po’ di giri per le vie intorno alla cattedrale, giusto per prendere confidenza con la città, ci fermiamo poi per un pranzo rapido nella grande piazza alle spalle della cattedrale. Subito dopo pranzo veniamo praticamente proiettati in una realtà parallela, non siamo più in Spagna, ma in un suq arabo. Scopriamo infatti un piccolo intrigo di coloratissime vie, piene di piccole botteghe e bancarelle, dove è possibile fare originali acquisti. La mercanzia è per lo più di origine araba: sandali, tappeti, coperte, ma anche i più classici souvenir. Ci dirigiamo quindi verso la Capilla Real per una breve visita, del resto non è questa l’attrattiva più interessante della città. Il nostro giro pomeridiano si conclude con una faticosa scarpinata per raggiungere l’Albacyn, un affascinante quartiere che si trova su un cucuzzolo e che con i suoi stretti vicoli e le sue suggestive piazzette rappresenta quella che era la vecchia città. Questo luogo merita senza dubbio una visita, se non altro per l’impareggiabile panorama che si gode dal Mirador de San Nicolas, una terrazza che affaccia sulle imponenti mura dell’Alhambra. Da menzionare il piccolo chiosco in posizione “provvidenziale” dove è possibile rifocillarsi, dopo la fatica affrontata per arrivare sino al mirador, gustando strepitose bevande prodotte con frutta fresca. I vicoli di Granada di sera brulicano di gente, turisti e locali, che affollano i numerosi ristoranti del centro, pertanto bisogna mettere in conto un bel po’ di fila se si desidera andare a mangiare nei locali più apprezzati. Dopo un’interminabile attesa riusciamo ad appropriarci di un tavolino in una deliziosa quanto affollata pulperia: Fogon de Galicia. Tra le tante cose buone che mangiamo ci sono i pimientos de padrone, specie di piccoli peperoni verdi fritti che sono una delizia, e il pulpo alla Gallega. Spendiamo poco e rimaniamo soddisfatti, ma l’escursione termica tra la temperatura esterna e quella interna al locale, mi provoca una congestione e conseguente influenza che mi porterò dietro per il resto della vacanza! VI Giorno – Granada Il giorno inizia con un’ottima colazione, sorseggiando una cioccolata calda davvero strepitosa seduti all’aperto nella graziosa piazza antistante il cafè futbol. Ci dirigiamo quindi alla fermata degli autobus per iniziare il nostro city sightseeing (http://www.city-sightseeing.com/index.phtml)! Abbiamo infatti già acquistato i biglietti per visitare la città a bordo di questi comodi pullman turistici che fino ad oggi mi erano sembrati essere “troppo turistici”, ma che dopo sei giorni di cammino ci permettono di tirare il fiato e di spostarci comodamente per la città, potendola osservare da un’angolatura diversa, non meno affascinante. Dopo un primo giro completo in cui ci limitiamo ad osservare e ad ascoltare l’audioguida a disposizione, cominciamo a scendere per visitare le varie tappe previste. Nel primo pomeriggio scendiamo finalmente alla fermata che ci conduce verso la visita del monumento più atteso: l’Alhambra (http://www.alhambra-patronato.es). Abbiamo prenotato l’ingresso prima della partenza per la Spagna perché questa è l’attrazione più gettonata dell’Andalusia e in alta stagione si corre il rischio di trovare il tutto esaurito! Dovrei spendere davvero molte parole per descrivere quanta bellezza è racchiusa tra queste mura, dagli splendidi giardini del Generalife al superbo Palazzo de los Nazaries, ma è davvero difficile riuscire ad esprimere le emozioni che questo luogo può suscitare, abbiamo trascorso 4 ore immersi nel fascino di un elegante passato, scoprendo una cultura tanto diversa quanto meravigliosa! Dopo un pomeriggio così ricco di piaceri, abbiamo concluso la serata in bellezza gustando una deliziosa cena nella Taberna Salinas ), locale raffinato che propone ottimi piatti ricercati a prezzi medi. VII Giorno – Granada – Costa del Sol Il nostro soggiorno a Granada si conclude con una passeggiata nei giardini di Garcia Lorca, adesso siamo pronti per trasferirci finalmente al mare! Come sempre il viaggio procede rapido, le autostrade che percorriamo sono al solito scorrevoli e nel pomeriggio arriviamo nei pressi di Marbella. Da premettere che abbiamo affittato un appartamento da sogno in una zona residenziale frequentata principalmente da inglesi che si trova nel bel mezzo di una vasta distesa di campi da golf: Guadalmina Baja (http://www.holiday-rentals.co.uk/p420904). Trovare l’abitazione non è stato affatto facile, nemmeno con il navigatore, però…che spettacolo! L’appartamento fa parte di un bellissimo ed elegante recidence ed è dotato di ogni comfort: piscina, giardino, veranda, barbeque, condizionatori, bagni in camera, lavatrice con asciugatrice, lavastoviglie…non manca proprio niente! Ovviamente il tempo di posare le valigie ed è scattato subito il tuffo in piscina! In serata ci siamo diretti verso Puerto Banus, località vicino Marbella dove attraccano alcuni degli yacht più lussuosi del mondo. Trovare un parcheggio economico non è facile, ci sono molti parcheggi coperti, ma tutti a pagamento e…decisamente cari! Dopo una cena veloce alla Cervezeria Gambrinus facciamo il giro del porto, il lungomare brulica di gente ben vestita che passeggia per i lussuosi negozi che si affacciano sul porto. Poco distante dal porto il lungomare è ancora più bello, dispone di una grande pista ciclabile, con tanto di attrezzi per l’esercizio fisico e lo stretching (sono proprio avanti!), inoltre qui si trovano molti bei locali e ristoranti sulla spiaggia. VIII Giorno – relax! Finalmente oggi solo relax! Passiamo metà della giornata al mare alla San Pedro Playa, dove, a dispetto delle nostre previsioni, per affittare ombrellone e lettini spendiamo meno che a Ostia! La spiaggia è bella, il mare non è eccezionale, ma ci accontentiamo. Prima di tornare a casa ci fermiamo a fare la spesa al carissimo Corte Ingles di Puerto Banus, dove acquistiamo tutto l’occorrente per la grigliata in programma. Passiamo quindi una bella serata nella nostra accogliente veranda mangiando carne alla brace e bevendo birra e tinto de verano. IX Giorno – Gibilterra – Tarifa Il programma della giornata salta, dovevamo andare ad Algiacires e prendere il traghetto giornaliero per la visita a Tangeri che parte alle 9.00 tutti i giorni, ma arriviamo alle 9.05 ed è già partito! Dal momento che si trova poco distante, cambiamo programma e ci dirigiamo a Gibilterra. Troviamo moltissimo traffico per attraversare la dogana, ma finalmente riusciamo ad entrare e piazziamo la macchina nel solito parcheggio coperto a pagamento. Passeggiamo per la main street dove tutto ciò che vendono è tax free, particolarmente conveniente è quindi l’acquisto di sigarette, alcolici e oggetti elettronici. Finito il giro mangiamo velocemente un fish & chips e prendiamo la funivia che porta alla Rocca. Qui è possibile passeggiare all’interno della riserva naturale che ospita una grande colonia di macachi, facilmente visibili lungo la strada, incuriositi (nemmeno troppo) dalla presenza dell’uomo e in cerca di cose da mangiare. Il panorama è davvero bello e la presenza delle scimmie rende la passeggiata molto divertente. Prima di scendere visitiamo anche la St. Micheal’s Cave. Prima di tornare verso casa facciamo un’ultima sosta per vedere la spiaggia di Tarifa, meta preferita dai surfisti per via degli agenti atmosferici particolarmente favorevoli e per il mare limpido. Di nuovo a cena a Puerto Banus, scegliamo un grazioso ristorante sulla spiaggia che si rivela una piacevolissima sorpresa, mangiamo qui la paella più buona dell’intera vacanza! X Giorno – Ronda Trascorriamo nuovamente la mattinata al mare, dopo aver dato un’occhiata alla spiaggia della nueva andalucia, torniamo di nuovo verso le spiaggie di San Pedro, più economiche e meglio attrezzate. Per la serata in programma c’è la visita a Ronda, dove proprio in questi giorni c’è la feria (festa locale). Il tragitto per arrivare a Ronda non è dei migliori, una serie infinita di curve, salite e discese, ma sarebbe anche valsa la pena…se solo fossimo arrivati in tempo per la feria, invece, arriviamo nel tardo pomeriggio e i festeggiamenti sono già pressoché finiti! La cittadina è comunque molto bella da visitare, il ponte d’ingresso (ponte nuevo) è veramente spettacolare e Ronda sembra aver risentito meno delle altre località dell’influenza del turismo. Ci fermiamo per la cena in un buon ristorantino locale e poi di nuovo in marcia per tornare a casa, la strada di notte è ancora peggio di come ci era sembrata all’andata. XI Giorno – di nuovo solo mare In realtà io passo la giornata a letto con la febbre, ma il resto del gruppo si regala una giornata di solo mare a San Pedro e un pomeriggio di relax nella piscina del residence, la sera invece usciamo tutti quanti (io moribonda) per una passeggiata a Porto Banus, facciamo un po’di acquisti nel mercato che si trova nella piazza centrale e ce ne andiamo di nuovo a mangiare una buonissima paella nel ristorante sulla spiaggia. XII Giorno – Malaga L’ultimo giorno è sempre il più triste…ripartamo da Malaga, arriviamo in anticipo per girare un po’ la città prima di andare in aeroporto. Malaga non gode del medesimo fascino delle città andaluse, tuttavia ci sono posti interessanti da visitare come la moresca Alcazaba, la Cattedrale e soprattutto l’interessantissimo Museo Picasso (http://www2.museopicassomalaga.org) che contiene alcune straordinarie opere del pittore. Nel tardo pomeriggio ci trasferiamo in aeroporto dove dopo aver riconsegnato la macchina ci imbarchiamo per tornare a casa. Per ulteriori informazioni e per le foto del viaggio potete consultare il nostro sito
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