Roma alternativa
Nella capitale il primo maggio... ma niente concerto!
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Per il nostro anniversario di matrimonio io e mio marito abbiamo deciso di passare un weekend a Roma, la capitale tanto amata.La scelta è stata fatta fin dal Capodanno, sempre passato nella Caput Mundi, ma con gli amici. Il freddo e la pioggia ci avevano un po’ rovinato il trekking urbano alla scoperta della città, e ci eravamo ripromessi di tornarci in primavera. Quale migliore occasione se non quella del nostro primo anniversario?Solo ora abbiamo scoperto che la data non era delle migliori! Ma andiamo con calma….Prenotiamo da internet una camera in un alberghetto in zona Villa Borghese. Scelta fortunata perchè il Palm Gallery Hotel si rivela veramente un posticino delizioso. Ben defilato dal centro storico caotico romano, il quartiere dell’Hotel ci offre uno spaccato della capitale a inedito ed inaspettato: grandi palazzi d’epoca contornati da rigogliosi e fioriti giardini, pochissime macchine e un silenzio interrotto solo dagli uccellini….posate le valige, ci viene offerta una colazione da pascià (non compresa nel prezzo, gentilmente offerta dalla direzione) con cornetti freschissimi, formaggi, marmellate, spremute e quotidiano del giorno. ci sembra di essere in paradiso.Ritrovate le forze grazie a cotanto ben di Dio, partiamo alla scoperta di Roma.Sfortuna vuole che i mezzi proprio per la giornata del 1 maggio siano stati dimezzati (così ci dicono alla fermata del bus, in realtà scopriremo dopo che sono praticamente inesistenti) il chè ci costringe a muoverci completamente con le nostre gambine.Questo ci fa scoprire quanto la metropolitana a Roma sia inutile, poichè non coinvolgendo i quartieri centrali, non permette di essere usata ad uso e consumo del “turista”.Morale della favola, armati di amore, giovinezza e belle speranze, abbiamo percorso in una giornata (dalle 10 del mattino alle 17 del pomeriggio) circa 16 km a piedi. Tra l’altro abbiamo cercato dei percorsi alternativi che ci conducessero alle destinazioni prescelte (campo dei fiori, via del governo vecchio, trastevere, secondo noi tra i quartieri più suggestivi di Roma) senza incappare nelle fiumane di turisti che si auto trasportano da un super monumento all’altro!Per i pasti ci siamo come al solito affidati alla mitica guida LP, che anche stavolta non ci ha delusi…Come ci è successo in Australia, abbiamo approfittato dell’identità cosmopolita di Roma per provare vari tipi di cucina. A pranzo il 1 maggio siamo stati al Green T, nei pressi di Campo dei Fiori: consigliato a chi pensa che la cucina cinese sia impregnarsi di odore di frittura aspettando enormi involtini primavera di cartone. In questo shop-gallery-restaurant abbiamo conosciuto uno spaccato della cucina cinese creativo e inaspettato. Molto, molto buono! Consigliamo i dolci, veramente eccezionali!Per la cena invece (una volta tornati in albergo ormai distrutti dalla traversata) ci siamo affidati ai consigli della signora Luisa (proprietaria albergo) cenando all’Osteria dell’arco, ristorantino di cucina romana a pochi minuti a piedi dall’albergo. Veramente una bella sorpresa: ambiente intimo e “caloroso”, pochissimi tavoli tra casse di vino e arredi in legno antico. Nel Menù i soliti piatti tipici della cucina romana, ma rivisitati in chiave creativa: ad esempio i classici saltinbocca diventano una millefoglie di fegato, pancetta e rucola. Altissima qualità e vini pregiati, nonché cordialissima cameriera.Il secondo giorno è stato decisamente meno stancante. Essendo l’anniversario day ce la siamo presa con comodo alzandoci tardi, lunga (e prelibata colazione), siamo arrivati nei vicoletti del centro ora di pranzo, questa volta con l’ausilio dei mezzi.Coccolati dal sole e dal caldo, occhialoni e vestiti leggeri abbiamo vagato mano per la mano nei pressi di via del corso, facendo anche qualche acquisto in negozietti scovati tra i vicolini, molto di tendenza, un peccato di gola per una fashion victim come me.Nel pomeriggio, nubi all’orizzonte, ci siamo avviati verso il foro italico per godere entrambi del regalo che la sottoscritta ha pensato per il maritino: la finale dell’internazionale di Tennis, Nadal contro Ferrer!Essere al foro italico, e in prima fila, è stata un’esperienza mozzafiato, emozionante, che neanche le 2 interruzioni del match causa pioggia sono riuscite a rovinare!!!Marito contentissimo, ma coppia molto bagnata grazie all’acquazzone, ritorniamo in albergo in taxi, per godere meritato riposo nella bellissima camera d’albergo, dopo una cena di sushi direttamente in camera. Per la serie, ci piace essere coccolati.Il giorno dopo ci restano poche ore prima che il treno ci riporti a casa e il sogno finisca. Il tempo è ritornato clemente, e ci godiamo qualche ora in pieno centro storico, tra via dei Giubbonari e l’altare della Patria.Ci concediamo l’ultimo peccatuccio di gola con un pranzo tipicamente romano al Grappolo D’oro, in Piazza della Cancelleria. Vivamente consigliato, sia il servizio che la matriciana trasudano Romanità. Il cameriere, tutto schivo ma che ispira simpatia con quell’accento così forte, quasi s’offende perchè gli chiedo se si possono fare gli spaghetti invece dei rigatoni. Capisco di essere capitata nel posto giusto. Infatti il tutto, molto molto tipico, risulta essere veramente ottimo.Sazi di girovagare e fare foto al mercato di campo dei fiori, veramente piacevole per chi ama le forme, i colori, gli odori e i tipi umani che si possono trovare tra le bancarelle di un mercato. Ritorniamo in albergo, dove, dopo aver ringraziato la signora di Luisa per la grandiosa ospitalità e il servizio impeccabile, salutiamo e con un sicuro “Arrivederci”, prendiamo la strada del ritorno…..sicuri di ritornare nella Roma alternativa per un altro soggiorno “a modo nostro”!