Phuket in coppia… anzi in 4

La nostra seconda volta....ma non l'ultima nella Terra del Sorriso.
Scritto da: Gigio & Ceppi
phuket in coppia... anzi in 4
Partenza il: 28/02/2010
Ritorno il: 15/03/2010
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Rieccoci qua, dopo 2 anni dalla nostra prima volta in Phuket abbiamo voluto ritornare su questa meravigliosa isola che tanto ci aveva entusiasmato.

Questa volta siamo in quattro. Si sono aggregati, per la loro prima volta, nostro figlio e mio cognato, un po’ per la curiosità, un po’ per aprire una “calda” parentesi su questo nostro inverno gelido…ma tanto per constatare di persona tutto quello che noi raccontavamo su questi luoghi e soprattutto su questa gente. Il periodo scelto sono state le prime due settimane di marzo e, sinceramente, penso non potevamo scegliere meglio. Tempo stupendo, temperatura dai 36° ai 38° (con una punta di 40°) ma ventilati e secchi e mare sublime. La volta precedente eravamo le prime due settimane di aprile quindi qualche piccolo acquazzone passeggero ce lo siamo presi. Altra cosa che non ha guastato, ma è stata una eccezione, è il fatto di aver acquistato dalla ThaiAir il biglietto Roma – Bangkok A/R ad un prezzo veramente conveniente, in quanto festeggiavano il loro 50° anniversario di presenza in Italia e per un periodo hanno fatto una promozione.

Dopo alcune considerazioni su dove fare base abbiamo optato per la località precedente ossia Karon Beach ed anche per lo stesso albergo che, considerando il periodo di alta stagione, ci ha proposto un prezzo giornaliero buono. Anche questa scelta si è dimostrata azzeccata perché Karon si è rivelata una zona molto piu’ tranquilla di Patong o Kata e la struttura ha confermato gli alti standard qualitativi delle camere, del servizio (pulitissimi), della prima colazione (che non guasta) e di tutto lo staff preposto. Da non sottovalutare, per i piu’ pigri, che la famosa spiaggia dista solamente cinque minuti a piedi (noi ne abbiamo usufruito solo il primo giorno…ahh… magari avercela una così dove viviamo noi!). A due anni di distanza non abbiamo trovato molti cambiamenti sull’isola. I prezzi sono rimasti praticamente invariati sia per il dormire (circa 1000/1200 bath al giorno camera e colazione), per il mangiare (dai 800 ai 1200 bath in quattro, a seconda se cenavi a base di carne, pesce o i loro piatti tipici tipo noodles con qualsiasi condimento o thai pad), per la vita da spiaggia (200 bath per ombrellone e due lettini) o il noleggio dello scooter (200 bath al giorno con la benzina a 30 bath al litro). L’unica cosa un po’ sfavorevole era il cambio dell’Euro, un po’ debole rispetto la volta precedente (noi lo abbiamo trovato a circa 44 bath contro i quasi 50 bath di due anni fà), ma alla fine non ci fai nemmeno caso. Forse una nota stonata riguarda il fatto che stanno costruendo un po’ troppo, soprattutto nelle vicinanze delle spiagge, ma il turismo, primaria fonte di guadagno, purtroppo porta a questo.

Nonostante io e mia moglie eravamo preparati all’accoglienza che riserva la Thailandia e Phuket in particolare, devo ammettere che l’impatto emotivo e climatico ci ha nuovamente colpito positivamente, vi lascio immaginare i due neofiti!!!

Dopo un primo normale periodo d’ambientamento abbiamo pensato di programmare la vacanza un po’ sulla nostra esperienza precedente e tantissimo vivendo alla giornata, con boxer, infradito, cappellino e crema protettiva (assolutamente obbligatoria) e come unico “fastidio” pensare in quale spiaggia andare e cosa mangiare per cena…..era un lavoro duro ma qualcuno doveva pur farlo!!! Quindi, in sella ai nostri scooter, abbiamo girato in lungo ed in largo il piu’ possibile l’isola, ritornando su spiagge a noi già note (Freedom Beach, YaNui Beach e Kata Noi in primis) e scoprendo per la prima volta delle altre come Laem Sing Beach con i suoi ripidi e numerosi scalini (…che fatica la risalita!), passando per Surin fino a quelle ancora piu’ a nord tipo Bang Tao Beach o Nai Yang Beach, tutte però con lo stesso denominatore comune: spiagge paradisiache, mare cristallino simile ad un acquario per la quantità e varietà di pesci presenti, scorpacciate di piatti di frutta, watermelon shake e banana shake a pranzo e massaggi, tanti massaggi rigeneranti, un vero toccasana, i cui benefici si prolungano anche una volta rientrati in Italia. Naturalmente si dice che l’appetito vien mangiando e non contenti, per modo di dire, di ciò che offriva Phuket, abbiamo deciso di visitare una delle tante isole che l’arcipelago propone e quest’anno abbiamo optato per le Phi Phi Island. Ed è proprio in questa circostanza che i due “novizi” hanno toccato con mano un’altra caratteristica culturale tipica dei thailandesi: l’arte di trattare sempre e comunque. Dopo aver scelto una gita che proponeva tre isole diverse in un giorno, ci siamo dilettati con quest’arte e dopo varie proposte di vari information tour (ogni 50 mt. Trovi uno) abbiamo strappato un prezzo incredibile partendo da una cifra di listino di 2800 bath e arrivando a 1100 bath a persona tutto compreso…..orgogliosi e soddisfatti dell’affare fatto, ma ben consapevoli che probabilmente quello era il prezzo giusto. A parte questa estenuante, ma folcloristica fatica (che tornerà utile nel proseguo della vacanza principalmente durante i vari acquisti), dobbiamo riconoscere la professionalità della compagnia organizzatrice dell’escursione: puntualità eccezionale, assistenza perfetta, itinerario azzeccato (praticamente sbarcavamo sulle spiagge piu’ famose tipo Maya Beach quando ancora non c’erano turisti e salpavamo al loro arrivo), tempi di sosta nei vari posti sufficienti per fare le attività connesse in tranquillità (compreso il pranzo), il tutto accompagnato dalla solita cordialità e simpatia…un successo. La sera poi non avevi che l’imbarazzo della scelta. Potevi rimanevi in zona karon/Kata per una serata piu’ soft, passeggiando fra le bancarelle dei numerosi mercatini che alla sera si animano, per poi fermarti a cenare dove piu’ t’ispirava. Piccola e personale considerazione: se volete fare un break dalla cucina thai o dal pesce vi consiglio la pizza da Mario a karon (che poi era anche il nostro albergo) veramente buona.

Altrimenti l’alternativa era prendere un tuc tuc (tipico mezzo di trasporto) e per 300 bath ti facevi portare nella incasinata, ma bella proprio per questo, Patong. Sconsiglio di andarci con lo scooter perché, anche se non è molto distante da karon, le strade sono un po’ buie e sconnesse, il traffico molto sostenuto e con la guida a sinistra e magari una birra di troppo si rischia qualcosina.

Patong di notte và vissuta almeno una volta perché è unica. Svago e spensieratezza allo stato puro soprattutto sulla Bangla Road, una via particolare perché durante il giorno è l’unica strada con la guida a destra (come da noi) e alla sera diventa tutta pedonale. Centinaia di mercatini, negozi, ristoranti, music pub di tutti i tipi dove la parole d’ordine è divertimento.

La cosa piu’ bella comunque resta godersi l’isola in libertà, a volte anche senza una meta predefinita. Nonostante sia la piu’ sfruttata turisticamente trovi ancora angoli incontaminati e genuini. Ovunque andavi rimanevi senza fiato dalla bellezza dei luoghi, delle spiagge, dei paesaggi, della natura rigogliosa ma soprattutto dalla semplicità e cordialità della gente, mai invadente ma sempre pronta ad aiutarti con una naturale gentilezza e rispetto, a volte imbarazzante per noi italiani abituati a stare sulla difensiva di fronte a qualsiasi cosa. Potevi perderti nelle zone piu’ interne dell’isola che trovavi sempre qualcuno che ti indicava la via del ritorno, oppure, come è capitato a noi, bucare la ruota dello scooter (loro hanno ancora la camera d’aria), non sapere a chi rivolgerti per la riparazione ed improvvisamente trovarti letteralmente accompagnato da un meccanico che abbandonava il lavoro in corso per soccorrerti immediatamente.

Questo è quello che noi abbiamo ritrovato per la seconda volta e che mio figlio e mio cognato hanno scoperto per la prima, ripromettendosi seriamente che anche per loro ci sarà una seconda! …. Per noi probabilmente una terza, una quarta, una quinta…se non proprio a Phuket, in Thailandia sicuramente, la Terra del Sorriso. Non sempre si riesce a descrivere al meglio posti o situazioni e, ancor meno, trasmettere tutte le emozioni che anche un semplice viaggio turistico può dare, quindi se qualcuno desiderasse ulteriori informazioni o curiosità non esiti a contattarci, saremmo felici di poter essere d’aiuto.

Sawasdee Khra, Sawasdee Ka…e buon viaggio a tutti. Ugo, Simonetta & C.



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