Istanbul 4 giorni nel cuore della citta vecchia
Il primo giorno: lo abbiamo dedicato alla conoscenza del quartiere e alla presa in esame di come sarebbe stato più pratico muoverci in città, ci siamo subito accorti che il mezzo migliore erano i nostri piedi, avendo l’albergo collocato logisticamente al centro della città con tutti i siti da visitare a poche centinaia di metri.
Il secondo giorno: dopo la colazione sulla terrazza dell’albergo vista Bosforo, abbiamo diviso la giornata in questo modo: ore 9 : palazzo di Topkai è d’obbligo la visita a questo monumentale palazzo, simbolo del potere ottomano; il palazzo è costituito da una serie di edifici e cortili, padiglioni e giardini,il costo di entrata e’ pari a 20 lire T e all’interno si puo’ scegliere di visitare con un altro biglietto l’harem costo 15 LT ( consigliato), la visita richiede circa dalle 3 / 4 ore. Ore 13.00: Santa Sofia distante circa 200 metri dal palazzo di Topkai dove è possibile ammirare superbi esemplari di arte Bizantina, il costo entrata 20 LT, durata della visita 45/60 minuti. Ore 14.00 . Pranzo a base di kebab in zona dove sono presenti moltissimi locali. Ore 15.00: moschea blu edificata nel XVII secolo, viene così definita, in quanto le pareti, le colonne e gli archi sono interamente ricoperti di maioliche di Iznik di colore blu. qui l’ingresso e’ gratuito , però bisogna tener presente che le donne devono entrare con il capo coperto e un abbigliamento adeguato. Si entra tutti scalzi lasciando le scarpe in appositi scaffali. Durata visita 30 minuti. Ore 16.30: la cisterna basilica Ultimo sito del giorno che siamo riusciti a visitare . La Cisterna Basilica,un magico sotterraneo dove i visitatori camminano su passerelle aeree in mezzo a meravigliose colonne e giochi di luci. Nell’antichità questa enorme stanza era completamente riempita d’acqua. La Cisterna Basilica (Yerebatan Saray) fu costruita ai tempi dell’Imperatore Giustiniano I nel 6° secolo d.c., quando i Romani scavarono una gigantesca buca fonda 25 metri e costruirono questa Cisterna di 138 x 64 metri con all’interno 336 colonne. Durata visita circa 30/45 munuti. Tutti gli spostamenti, come ho già scritto, sono stati effettuati solo a piedi. In serata abbiamo cenato in uno dei tanti locali di cucina turca, abbastanza economici, la media di spesa e’ pari a 25/ 35 lire turche a persona. Consiglio anche di fare un salto sotto il ponte di Galata dove potrete vedere il Corno D’oro e mangiare un panino con le sarde, cucinate direttamente su barche ancorate destinate a ristoranti ambulanti! Il terzo giorno: abbiamo fatto la traversata sul bosforo, decidendo di prendere il traghetto di linea , evitando i giri turistici, in modo tale da essere completamente autonomi e con costi molto piu bassi. Il traghetto parte ogni giorno alle 10:35 da Eminonu. Fa piccole tappe prima di arrivare all’ultima destinazione per far scendere/salire la gente, e dove arriva alla fine si ferma circa per 2 ore e poi fa lo stesso tragitto per tornare sempre ad Eminonu. Di solito, fare questo tragitto in senso unico ti da l’idea del Bosforo, non c’é bisogno di farlo 2 volte (andata e ritorno).Infatti cosi abbiamo fatto, ma non dimenticate che se volete fare la mezza giornata (senso unico ), allora si deve scendere a Sariyer e prendere i mezzi pubblici ( subito fuori il molo sulla destra a 50 metri c’e’ la fermata del bus che riporta in centro citta’) oppure un taxi. Questo tragitto fra Eminonu-Sariyer dura circa 1,5 ore. Questi traghetti partono da Eminonu, di fianco al ponte di Galata all’ingresso del Corno d’oro, dal terminale dove é scritto “Bogaz Hatti” in turco. Prendere il biglietto prima di salire, e dire senso unico , costo del biglietto di sola andata 13 Lt. Nel pomeriggio abbiamo visitato il quartiere del Gran Bazar. Spezie, libri antichi, incisioni, tappeti, oggetti in rame, gioielli, cristallerie, mosaici, si trova di tutto e si può comprare di tutto a condizione di trovare il bazar giusto. Il Gran Bazar, che rappresenta da solo un intero quartiere, alle porte del ponte di Galata. È un vero e proprio dedalo di strade traboccante di bottegucce colorate, un labirinto animato da un’attività febbrile, è ciò che rimane dei caravanserragli antichi. È anche il più grande mercato coperto del mondo, con le sue stradine coperte di volte dipinte da cui traboccano mercanzie, una più esotica dell’altra. Il Gran Bazar fu creato dal sultano Mehmet II, nel 1453, restaurato più volte, conta oggi numerose entrate. Le più pratiche sono la porta di Carsikapi, vicino alla fermata del tram di Beyazi, o quella di Nuruosmanyie, vicina alla moschea con lo stesso nome. Niente panico, è impossibile perdersi nel Gran Bazar di Istanbul: si ritrova sempre l’uscita, grazie a un mercante, un cliente o… un cartello indicatore! Dei caffè calorosi permettono di ristorarsi. Per finire una giornata frenetica abbiamo optato di rilassarci in una delle cento meraviglie al mondo da visitare prima di morire, hamman Cagaloglu, che consiglio assolutamente da non perdere. Il quanrto giorno . Prima di partire abbiamo scelto di visitare il bazar delle spezie e una nuova passeggiata sul ponte di Galata e poi siamo tornati in aeroporto con il tram e la metro, scoprendo che oltretutto si ha un accesso senza file , visto che bisogna passare continui controlli .