Danimarca e vecchio continente on the road

Viaggi in macchina verso la terra dei vichinghi, attraversando il vecchio continente
Scritto da: s.spinoglio1976
danimarca e vecchio continente on the road
Partenza il: 17/08/2009
Ritorno il: 25/08/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Partenza il 17/08/09, con macchina attrezzata ore 4.30 circa da Camino, la destinazione è lontana e sono previste tappe intermedie. Prima tappa in autogrill in Svizzera per piccola pausa caffè, Silvia aveva ancora 2 Franchi in borsa chissà da quanto e doveva spenderli ad ogni costo; scopriamo che valgono 1,5 euro sufficienti per un caffè, pausa divertente. Procediamo per Colmar in Alsazia, dove arriviamo per le 10.30 con circa 2 ore di ritardo rispetto alla tabella di marcia; abbondante e ottima colazione, uove sode, panini frutta secca, succhi di frutta, dolcetti,ecc… Passeggiamo per il paese romantico, pieno di angoli graziosi, non si finisce mai di girare lo sguardo e scorgere angoli caratteristici. Case a graticcio, vicino le une alle altre con piccolo corso d’acqua di un grande fascino; stupenda la boulangerie che si affaccia sui piccoli viottoli. Dobbiamo scappare perché la carrozza si trasforma in zucca, prima di partire facciamo un piccolo acquisto di piacere per due. Ci trasferiamo lungo il cammino in un piccolo paesino Obernai, paese dell’Alsazia romantico, racchiuso su vecchie mura medioevale, si presenta come un piccolo borgo pulito e curato con case a graticcio basse e colorate. Il colore del paese è marcato dai numerosi bar e ristorantini che brulicano di turisti e balconi fioriti di gerani, surfigne begognette. Ci mettiamo in moto per percorre la lunga Germania con destinazione Celle per pernottamento; a pochi Km dall’arrivo facciamo tappa a Hildesheim, paese con piazza stupenda e cattedrale con storia di un roseto millenario, osservazione a caldo: “ sembra che l’abbiano appena fatto…” Dopo 1261 Km percorsi siamo a Celle ( bed and Breakfast Die Celle Lunenstadt), Giulio avrebbe ancora guidato ma iniziava a sentire la stanchezza, ma non capiva l’entità fino a che non si sarebbe fermato. Descrizione, senso di smarrimento, capogiro con lieve mal di testa sui lati, lieve senso di insofferenza, pensare che i Romani se la facevano a cavallo….quindi una doccia, ma il capo giro non sembrava diminuire. Facciamo un piccolo spuntino in camera con le nostre provviste, in Germania si cena piuttosto presto “ in orario” “ non è mica come in Italia o la Spagna che si mangia sempre !” qui si può cenare fino alle 20.00. Lo spuntino si svolge in camera quindi con carne in scatola, ( non domandarti mai cosa c’è dentro), formaggio parmigiano, formaggio spalmabile, taralli piccanti pugliesi, una banana e frutta secca. La signorina Silvia per stare leggera aggiunge anche un uovo sodo, alla dieta è così buono e curativo. Al mattino facciamo colazione abbondante e ricca nel B&B, poi visitiamo la città molto carina e famosa in quanto è la città con il maggior numero di case a graticcio di tutta Europa. In tarda mattinata ci mettiamo in viaggio verso il Grande Nord, la Danimarca è ancora lontana….finalmente la Danimarca arriva e finisce il nostro supporto tecnico del navigatore satellitare. La prima tappa Danese è a Ebeltoft una bella cittadina storica fondata nel 1300 con tante case a graticcio vie lastricate, un porto e belle spiagge. E’ famosa anche per la nave in legno più lunga del mondo. Proseguiamo verso Nord per il pernottamento nelle vicinanze di Skagen. Il pernottamento in B&B è presso un ranch, le speranze erano alte invece…. Dopo aver riposato nel ranch ci svegliamo e decidiamo di andare a fare colazione altrove. Il Range era una vecchia stalla dove hanno ricavato delle stanzette circa 4 metri x 2 metri; aleggiava un intenso odore di chiuso misto fuliggine, non credo abbiano mai fatto le pulizie ne tanto meno lavato i pavimenti e neppure passato una scopa. Ci spostiamo verso Skagen, ma poco prima ci fermiamo in un piccolo borgo di casette in mezzo alle dune, Gammen Skagen; qui troviamo una terrazza sul mare attrezzata con tavolini, ci prepariamo un’abbondante e panoramica colazione sul mare del Nord. Abbiamo anche avuto il piacere di vedere una signora di sessanta anni a farsi un bel bagno sulle fresche e rigeneranti onde. Quindi ci spostiamo a Skagen, è più esattamente poco più a nord sull’ultima lingua di sabbia della Danimarca. Qui c’è un bel faro dove parcheggiamo l’auto e procediamo a piedi per l’estremo nord. Per velocizzare il tutto prendiamo un passaggio su un carro trainato da un capace trattore( Sandormen) che ci conduce sulla spiaggia a Green, “ il dito”, che fa da culla tra i due mari del nord. La luce qui giunge molto calda e struggente rendendo tutto romanticamente magico. In fondo questo luogo era la spiaggia prediletta da Plinio il Vecchio. Poco lontano da qui verso il centro di Skagen, si trova una vecchia chiesa insabbiata ( Tilsandede Kirke) di cui si vede solo il campanile. Andiamo a visitarla. Successivamente ci mettiamo in macchina per raggiungere i dintorni di Ribe, dove dormire per due notti in un B&B, l’esperienza è positiva si tratta di un mini appartamento con cucina soggiorno e camera da letto ma soprattutto un bel giardino tutto per noi, infatti i padroni di casa non ci sono e viviamo la casa in libertà. Il giorno successivo ci rechiamo all’isola di Fano, il traghetto è un po’ caro ( 50 euro) ma ne vale la pena. L’isola è molto bella per la natura, per le spiagge e per la sua luce particolare, 2 paesi incantati in mezzo a belle dune di sabbia ricoperta di una fitta brughiera, Norbly e Sonderho. I tetti delle case sono in pagliericcio e cannette fittamente legate, le murature sono a graticcio ben colorate e stuccate di bianco, sembrano paesi di marzapane. Sul lato occidentale dell’isola si estende una lunga spiaggia, è una bella avventura ci si va in macchina e la gente del luogo vive sulla di essa come se fosse una strada, una piazza e una pista. Una piccola deviazione ci porta in un bosco fatato con piccolo stagno colorato con verdi ninfee, una piccola duna ci fa godere un panorama mozzafiato sulla spiaggia argentea che si estende per Km. Una seconda sosta ci permette di gustare alcuni acrobati dell’aria che sono in equilibrio tra il vento e il mezzo meccanico che dirigono con leggerezza magistrale. Quindi ci allontaniamo verso l’imbarcadero a Nordbly visitiamo una chiesetta del settecento leggera semplice e pulita con modelli di nave appesi al soffitto….torniamo sulla terra ferma e ci dirigiamo verso l’isola di Romo di soli 129 Kmq, è un prodotto delle maree e dell’erosione. Il suo porto era in passato usato per la caccia alle balene. Di questa isola vale sicuramente la pena parlare dell’immensa spiaggia che si trova sulla costa occidentale, qui riusciamo a insabbiare la vettura a tal punto che abbiamo bisogno di una forzuta donna danese per farla uscire dal panne. L’avventura ci mette appetito, un enorme temporale ci sorprende e scappiamo verso la storica città di Ribe. Consumiamo una splendida cena in un ristorante caratteristico nel centro di Ribe, proprio di fronte alla superba cattedrale; Ribe è una bella cittadina caratterizzata da strade lastricate e case a graticcio, sede vescovile nel Medioevo. Rientriamo in camera è Giulio compie un piccolo disastro, ovvero durante la copiatura delle foto sul PC cancella tutto…ci addormentiamo con il cuore piccolo piccolo.. Al mattino facciamo una passeggiata nel centro di Ribe, chiediamo informazioni ad un gentile fotografo su come poter recuperare le nostre foto; ci consiglia di provare un programma chiamato DON’T PANIC, sembra fare al caso nostro. Ci mettiamo in macchina e ci dirigiamo verso la regione della Fiona. Attraversiamo il grande ponte che unisce le due penisole danese in direzione Copenagen; ci fermiamo a Trellenborg dove si trova l’ultima fortezza vichinga. Procediamo verso la città vescovile di Roskilde, da non mancare la spendida cattedrale Domkirke, in mattoni rossi, inserita nel patrimonio dell’Unesco.Ci dice che la cattedrale sia stata fatta costruire dal vichingo “Dente blu” dopo la sua conversione. A Roskilde si trova anche il porticciolo trasformato in museo delle navi vichinge. Rientriamo verso la regione della Fiona, e ci fermiamo in un piccolo borgo che si svela meglio dell’attesa, Kerteminde. Paesino sul fiordo, con le sue cse a graticcio e una certa atmosfera di altri tempi definita da alcuni pittori “ la più bella piccola città del mondo”. Case a graticcio e colori a pastello…atmosfera romantica quasi da Belle Epoque… Scendiamo verso sud per visitare uno dei castelli più belli della Danimarca, Egeskov costruito su piloni in legno di quercia sulle rive del lago; purtroppo arriviamo tardi è la visita salta..che peccato! Riprendiamo la macchina per dirigerci verso il nostro nuovo B&B, di Madame Blà, sarà un’avventura…. Arriviamo in un piccolo paese della Fiona terra di Andersen, lungo il tragitto vediamo scorci bellissimi e paesi che sembrano di marzapane. All’arrivo la proprietaria, ovvero Madame Blà in persona, dice che non ci sono prenotazioni a nostro nome dopo qualche minuti di incomprensione riusciamo ad accordarci almeno per una notte. Non ci pensiamo al contrattempo e andiamo a cena nel porto di Svendeborg crediamo che la storia della Danimarca nasca da qui. Ceniamo nel ristorante Aero, con vista sul porto e ottimi piatti di pesce, un’atmosfera incantata. Al rientro Madame Blà ha voluto farsi perdonare e ci ha preparato una calda accoglienza con tante belle lucine e candeline. La camera è davvero bella,in una soffitta, eccentrica confusa un po’ come la stessa Madame Blà. Merita un commento la colazione “ Madame Blà Breakfast”, sembra un titolo di un film…colazione da Tiffany oppure il titolo di un disco “ Beraksfat in New York…” La colazione si svolge nel giardinetto della maison Blà…un casino da fantascienza…Caos, erba alta, un bassotto opportunista fanno da cornice ad una ricca tavola imbandita. Salame, formaggi, yogurt, marmellate, frutta fresca, pane nero caldo, burro un po’ dispettoso perché finisce sui calzoncini di Giulio…squisitissima una novità assoluta dei piccoli salsicciotti scottati in padella con uova sbattute. Mangiamo in abbondanza gustando thè e caffè e caraffa di succo di frutta. La giornata è meravigliosa, cielo terso e sole spendente! Andiamo al porto di Svendeborg e chiediamo informazioni per l’isola di Aero, è un’isola idilliaca con villaggi, fattorie, colline sembra di essere in una bolla di sapone E’ un posto di biciclette, case con tetto di paglia, mulini a vento…. La Danimarca è estremamente fotografabile, ogni angolo è intensamente interessante per essere un buon soggetto; la luce è sempre sufficientemente intensa ed inclinata con un bel colore caldo. Le nuvolette sono belle grassottelle e simpatiche e con un polarizzatore rendono sempre interessante il cielo. Le spiagge di Aero sono indimenticabili, posti come questi ti portano alla pace o alla follia…sulle spiagge abbiamo raccolto degli esemplari di pietre, ci piace pensare che siano dei pezzi preziosi di ambra, sopra ad ogni pietra abbiamo scritto il nome della spiaggia di provenienza e la data. Quindi andiamo a visitare un po’ l’isola, il paese di Eroskobing è un museo a cielo aperto con case antiche ben curate. A nord invece sorge un faro in granito, in bella posizione con prati verdi, cielo azzurro, nuvolette bianche, mare blu…un quadro perfetto. In tutto questo sono stati ricavati dei pittoreschi campi di golf. Facciamo un meravigliosa colazione in mezzo a questa danza meravigliosa. Spostandoci a sud una piccola deviazione ad ovest, ci fa ammirare dei pascoli a strapiombo sul mare, qui le coste sono ripide e nette. L’ultimo paese a sud è turistico arriviamo nel porto mentre un battello sta partendo, ci imbarchiamo al volo in tutta fretta per il ritorno. La vacanza sta per finire, l’ultimo pomeriggio è vicino…gironzoliamo qua e là, poi rientriamo verso sera, un lungo viaggio ci aspetta… Bellissima avventura, la Danimarca ; trascorsa troppo in fretta per apprezzarne le bellezze e i particolari, rientriamo con il cuore rapito ….. Silvia e Giulio


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