Che ne dici del Myanmar?
I consigli di Cinzia che ci ha vissuto 6 mesi
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Un viaggio insolito intarsiato da stranezze e fatti assai curiosi ha come meta il Myanmar ossia l’ex Birmania. Avendo lavorato 6 mesi in questo insolito paese situato nel sud-est dell’Asia, posso cercare di trascrivere qualche curiosità che, a causa del rigido controllo su testi e giornali, non si conoscono. Dire dove andare mi sembra un po’ scontato e descrivere certi luoghi come la Golden Rock o la meravigliosa Bagan sarebbe come sostituirmi ad una vera e propria guida turistica..dunque preferisco incuriosire un po’ il lettore con qualche “chicca” made in Myanmar. Innanzitutto sfatiamo il fatto che il Myanmar sia un paese pericoloso per i turisti. Gli “espatriati” sono pochi, super controllati in ogni loro movimento, ma assolutamente protetti da ogni qualsivoglia rischio. Unico lato positivo di un regime dittatoriale è la sicurezza. Troppa è la paura di essere incarcerati o essere perseguitati dal governo che la popolazione è come paralizzata. Il fatto poi che i nostri tratti occidentali ci distinguano senza ombra di dubbio dalla popolazione locale, ci rende visibili come mosche nel latte, assolutamente riconoscibili e per questo tenuti d’occhio. Il regime non vuole problemi con l’estero, vuole continuare ad operare nella massima discrezione e dunque non vuole nessun tipo di scandalo o problema con l’Occidente. Arriverete solo via aerea a Yangon (ex Rangoon) la ex capitale del paese, con un volo da Bangkok o da Singapore. Ovviamente dovete essere provvisti di un visto turistico, che viene rilasciato un po’ arbitrariamente. Richiedetelo già in Italia, non partite sprovvisti. Portatevi contanti, solo contanti. Non è possibile prelevare o usare alcun tipo di carta di credito/bancomat. L’unica moneta in circolazione è il Chat: 1000 chat corrispondono ad 1 dollaro. E questo è il taglio più grande che hanno. Non esistono le monete, solo carta che spesso è davvero sporca e malconcia, ma non vi preoccupate, chiunque vi accetta di tutto. Non è possibile cambiare euro o dollari in chat se non al mercato nero. Portatevi tagli grandi , banconote da 100 euro per esempio vengono quotate di più rispetto a 10 banconote da 10 euro. Portatene diverse di banconote e ben tenute, senza strappi ,macchie..può essere che non vi cambino una banconota perché ha un piccolo taglietto, una contraddizione se si pensa allo stato delle banconote che girano nel paese. Può anche essere che non vi cambino delle banconote perché hanno una serie numerica (es. AB5567..) che in quel periodo porta sfortuna. I birmani credono molto nella fortuna/sfortuna ed è normalissimo per loro andare dal “fortune teller” per farsi leggere il futuro. Ciò che dice il “fortune teller” è assolutamente veritiero e va rispettato. Se qualcuno lo vuole può farsi leggere il futuro, ma dovrà cercare un “fortune teller” che parli inglese oppure un traduttore birmano-inglese(o italiano). Ovviamente i cellulari non funzionano e comprare una sim card birmana non è affatto economico, parliamo di 2.000 dollari a sim card..infatti solo i ricchi possono permetterselo, i ceti medi ne prendono una in affitto e la stra grande maggioranza della popolazione ne è sprovvista. Internet c’è, di una lentezza un po’ disarmante, ma c’è. Molti siti internet sono bloccati (yahoo, hotmail, libero ad esempio) quindi consiglio, se volete essere contattati, di aprirvi un account gmail, l’unico che funziona, ma al posto di digitare http:// mail.google.com dovrete digitare https:// mail.google.com, funziona così. Ovviamente sarà monitorato, ma se non avete da nascondere nulla di politicamente compromettente, non avete di che preoccuparvi. Skype funziona, a volte, ma la comunicazione spesso è difficoltosa. Se volete usare un telefono sappiate che vi costerà 5 dollari al minuto, soldi che vanno dritti, dritti nelle casse del governo; dunque se potete, evitate le chiamate, usate solo le mails. L’isolamento della Birmania dal resto del mondo lo rende un paese in cui il tempo sembra essersi fermato tanti anni fa. L’autenticità dei paesaggi, del verde degli alberi in cui spiccano le punte dorate delle Pagode, le strade malconce e le automobili vecchie e sgangherate proiettano il visitatore in un’altra epoca e in un altro mondo. Dimenticate le tabelle di marcia, i contrattempi dovuti ai malfunzionamenti e ai ritardi sono all’ordine del giorno. L’elettricità spesso salta e non è detto che il luogo dove vi troviate sia dotato di un generatore autonomo. La vita inizia molto presto la mattina e finisce col calare del sole. Portatevi sempre una torcia può sempre tornare utile se salta la corrente mentre state tornando al vostro ostello di notte o se vi trovate in cittadine non è detto che sia prevista un’illuminazione notturna. Attenzione ai cani randagi, sono tanti e possono essere aggressivi. Cercate di evitare strade chiuse e tenete in tasca delle pietre per eventualmente spaventarli. La torcia vi serve anche per fare in modo che le macchine vi vedano; mi spiace dirlo ma i birmani al volante sono assolutamente pericolosi, non rispettano i pedoni e le precedenze/gli stop praticamente non esistono. Una curiosità è che il conducente guida a sinistra come in Italia, ma il senso di marcia è come in Inghilterra. Dunque nelle svolte potete immaginare la difficoltà nel vedere. I marciapiedi spesso non ci sono e durante la stagione delle piogge le strade sono completamente allagate. Le infradito sono la miglior calzatura da indossare..consiglio però di lavare i piedi una volta tornati al proprio ostello. Il lusso c’è, specialmente nelle mete più turistiche, dunque è possibile alloggiare in hotel di lusso per 40-50€ a notte. Il punto è che tutto il denaro va diretto al governo e dunque lo finanza, consiglio quindi di andare in ostelli o B&B, ce ne sono molti, puliti ed economici segnati in qualsiasi guida. La Malaria non è particolarmente diffusa dunque non consiglio di fare la profilassi prima di partire, portate però repellente per gli insetti, ce ne sono tanti, molti dei quali antipatici. Se avete biscotti, pane, pasta, mi raccomando chiudete bene la confezione o mettete tutto nel frigo, perché appena vi distraete un attimo il tutto sarà ricoperto da formiche. Il Myanmar è in parte circondato dal mare, se vi capiterà di andare in qualche spiaggia, ricordate che non è ben visto mettersi in costume. Gli stranieri sono autorizzati, ma vi assicuro che, soprattutto una donna in costume, si ritroverebbe circondata da sguardi maliziosi: canottiera e pantaloncini corti sono un buon compromesso. E’ anche curioso come la popolazione non sia in grado di nuotare, frotte di ciambelloni neri con funzione di salvagenti, punteggiano la costa. Mi è capitato spesso che la gente volesse fare una foto con me, non tanto per la mia somiglianza con Claudia Schiffer, ma per il fatto che fossi straniera..un po’ un souvenir dell’occidente che probabilmente non potranno mai esplorare dal vivo. Chiaramente lasciatevi fotografare e al diavolo la privacy: rendete felici con poco sforzo qualche birmano un po’ meno timido degli altri. Spero di aver incuriosito o deliziato il lettore o la lettrice con questo racconto. Posso concludere dicendo che ogni persona che ho incontrato che si sia recata in Myanmar, per vacanza o per lavoro, è restata pienamente appagata dell’esperienza e lo ha reputato il paese più affascinante dell’Asia e assolutamente da rivisitare in futuro. Cinzia