“Isso è viver!”
Come organizzare un viaggio in totale autonomia tra Brasile e Argentina
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Finalmente dopo una lunga stagione lavorativa si decide di fare un viaggio tra il Brasile e l’Argentina. Con questo viaggio abbiamo toccato i due Paesi più grandi del Sudamerica. Il viaggio si è svolto dal 02.03.2009 al 22.03.2009 ed è stato organizzato in totale autonomia. 03.03.2009 Partenza da Roma arrivo a Rio de Janeiro, volo Air France (A/R 554,00), non appena si scende dall’aereo finalmente il caldo. Arriviamo in hotel, Windsor Martinique Hotel ottima struttura direttamente su Copacabana, ancora storditi dal fuso, ma subito in costume e finalmente spiaggia. Nella serata cena nella churrascaria, dove abbiamo mangiato dell’ottima carne e poi una lunga camminata per Copacabana dove a tutte le ore si fa sport, data la stanchezza si va a dormire. 04 marzo Partenza nella mattinata per il Corcovado,spettacolare per poi visitare il Pan di Zucchero, sotto stretto consiglio del nostro tassista nella serata si va a mangiare pesce, poi in giro tra i numerosi negozi e mercatini. 05 marzo Giornata dedicata al relax tutto il giorno tra le diverse spiagge brasiliane. 06 marzo Si parte alle 10.20 con la compagnia brasiliana Tam ottima ed economica per gli spostamenti interni, puntualissima e soprattutto ci hanno sempre restituito i bagagli. Arrivo alle 12.35 a Iguassu dove abbiamo prenotato tramite mail una Posada La Sorgente nel lato Argentino, dove c’e personale che ti risponde in italiano, bellissima struttura molto accogliente con una bella piscina e dove puoi mangiare anche la pasta cucinata in maniera decente, certamente un po’ più caro rispetto alle strutture che trovi nel paese di Puerto Iguaçu. Giro a piedi nel paese. 07 marzo Partenza nella mattinata per le cascate. Prendiamo il loro autobus 2 pesos, per la visita del lato argentino delle cascate, lo ritengo meraviglioso suggestivo ed emozionante. Decidiamo di fare il tour che ci propongono all’ingresso del parco, quindi facciamo i biglietti per la tanto agognata gita in gommone sotto le cascate. Ci lasciamo convincere dall’addetto all’imbarco a provare la “Gran Aventura” che prevede in un’ora: il passaggio in gommone sotto le cascate, la discesa delle rapide e 8 km su di un camion aperto in mezzo alla selva lungo il sentiero Yacaratià saliamo su un camioncino che ci porta in giro per la foresta tramite un sentiero c’inoltriamo nella vegetazione . Facciamo anche interessanti incontri faunistici: scimmie, centinaia di farfalle, varani e soprattutto coatì (adorabili mammiferi simili a dei procioni). Paghiamo 150P e saliamo sul gommone. Ci denudiamo parzialmente, quindi partiamo a tutta velocità verso le cascate…un bagno incredibile…ma anche una sensazione stupenda, che ripetiamo per altre 3 volte divertendoci come dei matti…lasciamo le cascate e iniziamo la discesa del fiume a una velocità folle, superando planando una serie di rapide abbastanza semplici, visitiamo l’Isola di San Martin, altro spettacolo, dove ti consentono di fare il bagno nel fiume, poi salendo i circa 700 gradini si arriva sino alla parte dominante delle cascate. Se volete un consiglio io, rifarei solo il tour nautico. Il tour nel sentiero si bello ma la spesa non è proporzionata. La passeggiata è davvero semplice, agevolata da continue passerelle che ci portano (con ripetute soste…) ad un belvedere che domina tutto il complesso delle cascate, La Garganta del Diablo in testa. Il fragore delle cascate, il materializzarsi di continui arcobaleni e la rigogliosa vegetazione rendono questi momenti magici Scendendo il sentiero (piuttosto semplice) si ammirano le cascate del lato brasiliano da diversi punti d’osservazione, infine si arriva alle cascate Bolzetti, che offrono il più bel panorama d’Iguacù: una serie di cascate immerse nel verde, con delle palme a fare da sfondo e gli onnipresenti arcobaleni ad incorniciare un capolavoro di Madre Natura. Il panorama è a dir poco eccezionale e ci sbizzarriamo in una serie di foto impressionanti, raggiungiamo la stazione “Garganta del diablo”dove prendiamo l’ultimo treno che ti porta sulla piattaforma che da sulle cascate. Lo spettacolo è cosi bello che quasi non riuscivano a mandarci via. Aspettiamo l’autobus che ci riconduce in hotel, doccia e si esce per la cena. Decidiamo di andare in un locale che si chiama Pizza Color dove abbiamo mangiato dell’ottima carne (150P), poiché era sabato sera, c’era anche musica dal vivo. 08.marzo Colazione e di nuovo pronti per andare al grande centro commerciale in Paraguay ma al momento di partire scopriamo che di domenica è chiuso, cambio di programmi ci dedichiamo al relax, passiamo qualche ora in piscina fino a quando non arriva una vera bufera, ha piovuto tutto il resto della giornata. 09. Marzo Partenza alle 5 per Buenos Aires Arrivati, c’e il tassista che ci porta in un ostello molto accogliente a conduzione familiare, nel quartiere di S. Telmo, ha un angolo cottura molto attrezzato e con una bella terrazza panoramica si chiama Ayres de San Telmo(178P) con colazione. Sistemiamo i bagagli e via in giro per la città andiamo nel mercato al “mitico” Bar Sur,dove mangio il duce du leche , buono ma deve piacere molto il dolce, assistiamo ad uno dei numerosi spettacoli di Tango che si vedono per le piazze, giro per il micro centro tra Lavalle e Florida, dove ci sono bar e negozi. 10. Marzo Colazione e si parte di nuovo in giro per il quartiere Boca , visita allo stadio, e restiamo in giro per il quartiere, si pranza e si riparte alla volta di Plaza de Majo l’anima di Buenos Aires. Ammiriamo la Casa Rosada, e la manifestazione di reduci della guerra delle Malvinas, con decine di bandiere argentine e in sottofondo le note di “Don’t cry for me Argentina”. Lasciamo la piazza, imbocchiamo Avenida de Majo e raggiungiamo il famosissimo Cafè Tortoni, il più celebre dei grandi caffè di Buenos Aires. Appena entrati ci colpiscono le splendide vetrate sul soffitto, i bellissimi tavolini in marmo e in generale un’atmosfera da “Belle epoque”.Considerato che sono circa le 17.00 ci concediamo un aperitivo, in quest’incantevole atmosfera. Lasciamo la zona della Piazza e ritorniamo in centro, dove ci fermiamo a mangiare in un locale che si chiama “Pizza Roma” il calzone, è squisito, girando abbiamo trovato una caffetteria gestita da un italiano “ Le tre caravelle”dove il caffè si accosta molto al nostro. Si continua a girare per ammirare lo spettacolo di sera ma, considerata la stanchezza, si rientra. 11. Marzo Oggi si parte alla volta del Quartiere Palermo decidiamo di prendere la metro che collega molto bene B.A., in questa zona ci sono molti parchi e molti negozi. Girando per il quartiere troviamo un ristorante che si chiama “Miranda” veramente delizioso e come un po’ tutti i locali economici (108P) . Nel pomeriggio giornata un po’ uggiosa decidiamo di riavvicinarci al centro nel micro centro e si gira tra i vari negozi, e per la cena dopo tanta carne decidiamo di cenare di nuovo a “Pizza Roma”. 12.marzo Oggi ultimo giorno in giro per B.A. Raggiungiamo il centro e poi in giro tra Puerto Madero ed i parchi nei dintorni nel tragitto c’imbattiamo in una manifestazione degli insegnanti. Restiamo l’intera giornata in giro tra le diverse strade di B.A. Dedicandoci allo shopping, girando per le vie del micro centro sotto uno splendido sole, intervallando gli acquisti con alcune rilassanti pause caffè, e la sera si va a mangiare in Lavalle alla “Estancia”, un ristorante specializzato in carni alla griglia. Io prendo un “fantastico” bife de chorizo (un filetto dal taglio spesso, tenero e succulento…), accompagnato da un ottimo vino rosso di Mendoza.(290P). Si resta la sera in giro e poi si torna in hotel si salda il conto e ci prepariamo per tornare in Brasile. 13 -21 marzo Sveglia alle 5, carichiamo gli zaini in spalla, scendiamo in strada e con un taxi raggiungiamo l’Aeroparque dove alle 7.20 parte il nostro volo TAM destinazione Maceió (AL) Brazil con arrivo alle 12.00, li ci spetta uno dei tre ragazzi italiani che ci conduce di persona nella loro Pousada “Poura Vida” (986 reais trasporto a/r aeroporto incluso), dove ci sono gli altri due ragazzi che ci accolgono con una birra fresca viste le temperature. Si fa un giro per la pousada molto carina, arredata in maniera semplice e molto confortevole, i ragazzi ci danno informazioni su spiagge, locali e ristoranti dove poter mangiare . La nostra Pousada è collocata vicino la costa cittadina che si estende per circa 6 km dove si possono fare lunghe passeggiate e dove si svolge la maggior parte della giornata degli abitanti del loco. C’e una pista ciclabile tipica del Brasile e bancarelle che vendono cose di tutti i generi dagli alimenti ai souvenir. Qui è anche possibile trovare numerose agenzie turistiche che offrono gite sulle innumerevoli spiagge di Maceiò, ma noi ci siamo affidati ad un taxista (consigliato dai ragazzi)che per pochi reais è stato a nostra completa disposizione tutti i giorni facendoci anche da cicerone. La nostra prima meta è stata una spiaggia rinomata e frequentata dagli abitanti locali “praia des France”, sabbia finissima ed un mare limpido protetto da una scogliera naturale; tanta gente giovane e musica a tutto gas per giornate all’insegna del divertimento. Dove termina, la barriera iniziano le onde, che insieme al vento sempre costante attraggono i surfisti. Noi ci siamo sistemati in uno stabilimento di alcuni ragazzi di Roma, organizzato, con una buona cucina e personale affabile. A Maceió ci sono belle spiagge deserte o frequentate, acque cristalline, piscine naturali. Tutte, sia quelle hanno le medesime caratteristiche: acque cristalline, tiepide, alberi di cocco e piscine naturali; le differenze sono nella tonalità dei colori e nelle onde, forti o inesistenti. Se però desiderate un po’ di tranquillità, Praia do Gunga fa per voi; chilometri di spiaggia contornata da alti alberi di cocco, lì gli stabilimenti sono meno organizzati, anche se offrono qualche comodità’. Rimanendo nella costa sud, un’altra bella spiaggia è Barra Saò Miguel; anche in questo caso le sue acque sono protette da una scogliera ma con l’alta marea le sue onde sono molto forti e meta di numerosi surfisti. Anche qui si possono trovare degli stabilimenti ma non attrezzatissimi. Anche le spiagge cittadine offrono buone opportunità per trascorrere rilassanti giornate in spiaggia: Pajuçara, Ponta Verde e Jatiùca mettono a disposizione dei locali attrezzati e puliti. Anche se noi preferivamo spostarci perche queste troppo caotiche e piene di rumori cittadini. Spostandoci nel litorale nord, incontriamo Patagi una spiaggia frequentata dagli abitanti del posto ma poco organizzata ad ospitare i turisti. Molte altre spiagge meriterebbero di essere frequentate, la lista è lunghissima, ma la nostra vacanza è finita (purtroppo). A Maceió lasciamo un pezzo di cuore. Sabato 21 marzo partenza ore 3 dalla Pousada verso l’aeroporto dove c’e alle 5 il nostro volo Tam destinazione Rio qui ci aspetta il volo di rientro in Italia con Air France alle ore 17.30. Ma per dare un degno addio alla meravigliosa costa brasiliana decidiamo di chiamare il tassista che ci ha portato in giro per Rio nei nostri primi giorni di vacanza , e ci facciamo portare sulle spiagge di Copacabana e Ipanema ed essendo in giro dalle 3 del mattino abbiamo deciso di pranzare nella spettacolare churrascaria,lasciando tutte le nostre valigie al tassista. Ultimi acquisti e via verso l’aeroporto, con molta tristezza salutiamo il Brasile, è stata vacanza meravigliosa, di quelle che non dimentichi, e sicuramente sarà meta di un nostro ritorno in un prossimo futuro. BUON VIAGGIO A TUTTI !!!!!!!!!!!