Thailandia 11
Arrivati a Bangkok, la prima sensazione è quella descritta da altri turisti per caso, mancanza di ossigeno, impossibilità di respirare, il caldo e lo smog si fanno sentire…, ma non preoccupatevi, dura solo poco istanti….
La prima contrattazione è con il taxi per raggiungere l’albergo. Abbiamo chiuso a 400 bath, forse si può anche scendere… Trattate sempre…
Eravamo al Siam Heritage in Surawong Road, venti metri dalla zona di Patpong (scelto con la nostra agenzia di viaggio). Accogliente l’atmosfera Thai, buona la colazione internazionale, fantastica (anche se piccola) la piscina all’ultimo piano all’aperto, riposante la vasca idromassaggio ottima per rilassarsi dopo una lunga giornata di camminate sotto il sole!, eccellente il giardino tropicale per gustarsi un aperitivo con una fresca Thai beer…
Dalla zona di Patpong per spostarsi nella zona monumentale abbiamo sempre usufruito del Chao Phraya Express. Lo sky Train (comunque da provare almeno una volta) ci è costato più del taxi per arrivare dal nostro albergo alla fermata del Chao Phraya Express. Il tassista del primo giorno, anziché al battello pubblico ci ha lasciato alla fermata dei battelli privati che sono un po’ più costosi, quello pubblico costa circa 25 bath a corsa, (il biglietto si acquista direttamente sul battello) a voi la scelta…. Anche alle “stazioni” del Chao Phraya Express cercano di vendervi i battelli privati, ma se vi procurate una piantina con le varie fermate, è facile orientarsi.
Il primo giorno nonostante il fuso orario, e il caldo era troppa l’euforia e la voglia di andare alla scoperta del mondo thai, quindi dopo una brevissima siesta, Wat Pho e Budda disteso. All’ingresso dei palazzi buddisti dovrete lasciare le scarpe, quindi vi consiglio di indossare scarpe chiuse con calzini… Così eviterete come è successo a me, di girare a piedi nudi, non molto igienico…. Prima esperienza con la cucina tailandese, al Mango TREE, consigliatoci dall’albergo. Diciamo che personalmente non ho apprezzato la cucina thai… Dopo cena passeggiata nella zona di Patpong. Durante il giorno, quest’area è solo un paio di comunissime strade, la sera i vicoli si trasformano in un enorme centro commerciale, con venditori lungo i marciapiedi e promoter… della miriade di locali e bar. Ce n’è per tutti i gusti!
Il secondo giorno abbiamo optato per Damnoen Saduak Floating Market, a circa 80 km da Bangkok. Abbiamo contrattato con un tassista, se non ricordo male 1300 bath, e altri 1000 a persona per il battello che ci ha accompagnato nel giro nei canali. Vi consiglio di andare presto la mattina, verso le 12,00 il mercato chiude. Al ritorno MBK center, dove volendo potete comprare di tutto. Io i miei acquisti li ho fatti a Phuket, ho trovato più scelta al mercato di Patong e a quello di Karon e prezzi più abbordabili…. Per tornare in albergo optiamo per il Tuc Tuc, è un qualcosa di simile al nostro ape, con tre ruote… Caratteristico. Cena della seconda sera Sea Food, sempre nelle vicina nel nostro albergo. Buona cena con pesce B.B.Q. Senza salse….
Terzo giorno Gran Palace. Dalla fermata del Chao Phraya sono solo 10 minuti a piedi per raggiungere il Gran Palace e il Budda di Smeraldo. Durante il tragitto abbiamo incontrato delle figure che per venderci altri tour organizzati a pagamento ci hanno detto che il Gran Palace era chiuso. Non vi fidate! Vi consiglio di indossare per la visita al Gran Palace, pantaloni lunghi o gonne lunghe, altrimenti vi dovrete – come noi ;.) – infilare pantaloni lunghi (uomini) e pareo (donne), lasciando un deposito cauzionale di 300 bath, che poi vi verrà restituito all’uscita. Date le alte temperature… Al ritorno siamo scesi alla fermato del Chao Phraya corrispondente a CinaTown, dove potete fare acquisti…
Quarto giorno partenza per Phuket.
All’aeroporto di Phuket ci aspettava il tassista che per 800 bath, secondo gli accordi presi con il nostro Relax, ci ha accompagnato a Karon. Abbiamo soggiornato al Relax Bungalow Karon (cinque minuti a piedi dalla spiaggia). Ve lo consiglio, se come noi avete intenzione di optare per qualcosa di diverso da quei non luoghi che sono i classici villaggi turistici. Li abbiamo contattati direttamente dall’Italia, tramite un altro resort gestito da Italiani, il Boomerang Village di Kata Beach, che era già pieno. Potete sentirli via mail, parlano italiano. Personalmente anche se il Boomerang Village è un villaggio strutturato, sono stata stra-contenta del piccolo, di poche pretese.. Relax Bungalow… Sei piccole case, immerse in un colorato giardino tropicale, (è privo del servizio colazione, ma gli alimentari anche di Karon sono aperti tutta la notte e non è un problema comprare a qualsiasi ora del giorno e della notte l’occorrente per una ottima colazione fatta in casa…) 1° Obiettivo a Phuket: motorino. Vi premetterà di scorrazzare per l’isola di giorno e di notte. Ricordatevi la patente, i poliziotti sono molto rigidi. Abbiamo lasciato il passaporto (all’inizio ero un po’ perplessa) alla simpatica signora che ci ha noleggiato il motorino, e giravamo con la fotocopia, nessun problema. Il prezzo è onesto, 500 bath quattro giorni, un pieno di benzina costa 75 bath (neanche due euro!). E’ necessario solo prendere dimestichezza con la guida a sinistra. Nella zona di Karon e Kata c’è solo un distributore a Kata che chiude alle dieci di sera; ma non preoccupatevi sulle strade costiere che collegano le varie spiagge di giorno ci sono diversi chioschi che vendono benzina!
Le nostre spiagge preferite: Yanui Beach (Ao Yanui), dopo la spiaggia di Nai Harn (Ao Nai Harn). Circa quindici minuti di motorino a sud di Karon. Prendendo la strada costiera potete fermarvi nel famosissimo Point of view, il punto panoramico forse più fotografato di tutta Phuket. Si vedono le insenature di Karon e Kata e uno splendido panorama. Ottimo il riso e il pesce fritto del chiosco sulla spiaggia di Yanui. Un altro gioiello è la spiaggia di Laem Sing Beach, a nord di Patong dopo Kamala Beach. E’ una bella camminata dalla strada, (con parcheggio a pagamento per i motorini), fino alla spiaggia, ma ne vale la pena! E’ lungo anche il tragitto per raggiungere il Grande Budda, sulla strada per Chalong, il panorama però da lassù è stupendo. Le sere le passavamo nella confusione di Patong (da Karon circa quindici minuti con il motorino). Ottimi per rapporto qualità/prezzo i ristoranti alla fine di Nana Road, due pesci alla griglia, due birre e contorno 700 bath, vi sorprenderanno anche con l’olio extra vergine d’oliva per l’insalata. Oppure cenavamo, spendendo di più, nell’area commerciale di Karon Old Phuket, e nei ristoranti Sea Food tra Karon e Kata. Che dire dei massaggi tailandesi, un’esperienza da poter raccontare… Dopo quattro notti a Phuket, abbiamo lasciato le valigie alla reception del relax Bungalow, e con due piccoli zaini (vi consiglio di fare gli spostamenti nel modo più leggero possibile) siamo partiti alla volta di Phi Phi Island. Per il nostro soggiorno a Phi Phi Don abbiamo scelto con l’agenzia dall’Italia il Phi Phi Natural Resort, raggiungibile solo attraverso i taxi boat. Romantica atmosfera, incredibile barriera corallina, acqua fantastica. Ci siamo ritrovati in una spiaggia, raggiungibile solo via mare e solo durante il giorno: un paradiso per tre giorni di relax totale. Se preferite per le vostre serate la vivacità di Phi Phi Town, dovete optare per un albergo a Ton Sai Town. Potete prenotare anche direttamente a Phuket, penso spendendo anche meno, ovunque ci sono agenzie che propongono escursioni e soggiorni alle Phi Phi. Dopo tre giorni a Phi Phi ritorno al Relax Bungalow di Karon Beach. Le nostre giornate sono volate passando da una spiaggia all’altra, tra lunghi bagni e acquisti vari in Bangla road a Patong. Che nostalgia la scoperta del sapore del cocco fresco, la forte e sana religiosità del popolo thai con le sue mille contraddizioni. L’accoglienza e la solarità dei tailandesi, i colori della loro terra, il ricordo delle lunghe e calde passeggiate, mi scaldano il cuore in queste ultime, lunghe giornate invernali.
BUON VIAGGIO!
P.S.: Spero di esservi utile ;.)