CapoNord 2008 in scooter!!!

Nordkapp 2008 Periodo: dal 1/8/08 al 28/8/08 Mezzo: Suzuki Burgman 650 Partecipanti: 2 (Max e Sabrina) Itinerario: Italia – Austria – Germania – Danimarca – Norvegia – Finlandia – Svezia – Danimarca – Germania – Francia – Svizzera – Italia. Spesa totale: 4.500€ 1 Agosto 2008 (Venerdì) - Km alla...
Scritto da: Sabrina1
caponord 2008 in scooter!!!
Partenza il: 01/08/2008
Ritorno il: 28/08/2008
Viaggiatori: in coppia
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Nordkapp 2008 Periodo: dal 1/8/08 al 28/8/08 Mezzo: Suzuki Burgman 650 Partecipanti: 2 (Max e Sabrina) Itinerario: Italia – Austria – Germania – Danimarca – Norvegia – Finlandia – Svezia – Danimarca – Germania – Francia – Svizzera – Italia. Spesa totale: 4.500€ 1 Agosto 2008 (Venerdì) – Km alla partenza:12.028 Come al solito mi alzo prima che suoni la sveglia, così alle 6:15 già ho gli occhi spalancati. Max, complice anche il mio “involontario” trambusto, mi segue a ruota. Doccia, colazione, e gli ultimi preparativi. Chiudiamo casa e alle 8:20 partiamo per questa nuova vacanza/viaggio/avventura. E’ ancora mattino ma il caldo comincia a farsi sentire. I chilometri scorrono velocemente, traffico quasi nullo (partire di venerdì è stata una buona idea). A pranzo ci fermiamo all’altezza di Arezzo su un Autogrill, mangiamo della buona pasta al sugo. Ci rimettiamo in marcia alle 13:30 sotto un caldo africano che toglie il respiro. Varie tappe per il rifornimento e pipì e alle 17:30 arriviamo a Trento. L’albergo, che per comodità avevamo prenotato qualche giorno prima di partire, ha il parcheggio custodito e coperto, non sarà la Reggia di Caserta ma è pulito e decoroso. Facciamo velocemente una doccia e andiamo al centro. Ne approfittiamo per visitare il Duomo, dato che quando venimmo a Trento sei anni fa era chiuso per restauri. Facciamo due passi per le belle strade del centro storico dove ci fermiamo a mangiamo una pizza “commestibile”. Assistiamo ad un concerto di viole, violoncello di un famoso musicista (la piazza è gremita). Abbiamo già dimenticato la stanchezza di questa prima tappa e l’entusiasmo e alle stelle. Domani ci attende la Germania, anche se sappiamo che anche quella di domani sarà una tappa di trasferimento, il bel ricordo di quei posti visitati durante la vacanza dello scorso anno, ci rende la cosa meno “pesante”. Si fa sera ed in lontananza si vedono dei lampi. Speriamo bene per domani. Rientriamo in albergo alle 21:45. Buonanotte. Km percorsi: 750 Garni Villa Fontana (Trento) 90€ ————————————————- 2 Agosto 2008 (Sabato) – Giornata di trasferimento. Stanotte è piovuto. Sentendo la pioggia venire giù ci siamo un po’ preoccupati. Lo sappiamo che in un viaggio come questo è una cosa che ci capiterà, e dopo l’esperienza dell’anno scorso siamo ben preparati. Facciamo colazione e partiamo alle 8:45. Il tempo è buono, non piove, percorriamo la A22 viaggiando a velocità di crociera. L’aria comincia a farsi fresca e ci fermiamo per montare l’imbottitura alle giacche da moto (sotto abbiamo solo una t-shirt). Paghiamo il bollino per attraversare l’Austria (€ 4,80). Il traffico che abbiamo evitato in Italia, lo troviamo alle porte di Monaco di Baviera. Ecco dov’era l’esodo!!! Chilometri e chilometri di auto incolonnate, ma noi con il nostro “ciccio”, anche se reso più “ciccione” dalle valigie laterali, piano piano riusciamo a passare. Pranziamo su un Autogrill e verso le 19:00 ci fermiamo a Kassell, una bella città piena di monumenti e musei. Dopo una lunga passeggiata per il centro ceniamo in un Pub e alle 23:30, distrutti dalla stanchezza, crolliamo a dormire. Le previsioni meteo per domani sono pessime. Buonanotte. (Km percorsi:800) Hotel Chassalle (Kassel –DE) 72€ —————————————— 3 Agosto 2008 (Domenica) Altra giornata di trasferimento Le previsioni ci avevano messo in allarme, ma fortunatamente al nostro risveglio c’è il sole anche se l’aria è bella frizzantina. Fatta una buona e abbondante colazione, alle 8:45 partiamo direzione Amburgo. Traffico scorrevole, siamo passati anche attraverso un tunnel sotto il fiume Elba!! Ci fermiamo per il pranzo in un autogrill molto carino un po’ prima del confine Danese. In lontananza il cielo è sempre più nero e sembra incominci anche a fare un po’ più fresco, così prima di ripartire indossiamo le magliette più pesanti. Alle 14:30 siamo in Danimarca.Fortissime raffiche di vento hanno spazzato via le nuvole e ora il tempo volge al bello.La stanchezza comincia a farsi sentire e dopo vari rifornimenti alle 19,00 arriviamo ad Hirstals. Massimo si fionda nella biglietteria della “Color Line” ma purtroppo non ci sono più posti sul traghetto per Kristiansand delle 20:45, dobbiamo aspettare due giorni, fino a martedì. L’addetto ci consiglia di prenotare il traghetto per Lavik (distante da Kristiansand “solo” 200 Km) che parte domani mattina alle 12:45, facendo così guadagniamo un giorno. Sul porto facciamo conoscenza con Federico di Alessandria. Viaggia solo su un vecchio Transalp e anche lui ha deciso di partire l’indomani per Lavik. Cerchiamo un alloggio e troviamo un B&B praticamente sulla spiaggia, molto grazioso con bagno in comune. A dire il vero più che un B&B è solo un “B” dato che non c’è la colazione. Il tempo di cambiarci e usciamo per andare a cena, abbiamo appuntamento con il ragazzo di Alessandria. Mangiamo un’ottima zuppa in un ristorante sul porto e facciamo 2 foto al panorama. Sono già le 23 ma c’è ancora luce!!!! Buonanotte. B&B a Hirstals 40€ —————————————- 4 Agosto 2008 (lunedì) Eravamo riusciti ad evitarla finora, ma questa mattina piove! Non ci perdiamo troppo d’animo, e alle 9:15 usciamo a far colazione. “Ma tutti sono chiusi!!”. Sembra un paese fantasma. Gli unici segni di vita provengono dall’Albergo sul porto. Entriamo nella hall e apprendiamo che è possibile fare lì colazione al prezzo di 59 corone a testa. Max prende il portafogli e fa vedere al gestore che ha solo 100 corone e contrattano una colazione light e così, “gentilmente” ci fanno lo sconto!!! Per quanto abbiamo mangiato più che lo sconto dovevamo pagare un sovrapprezzo!! Dopo l’abbondante colazione, sotto la pioggia che si fa sempre più insistente, cerchiamo il supermarket per fare un po’ di spesa, l’occorrente per pranzo a bordo. Rientriamo al B&B, e lentamente prepariamo le borse aspettando che si faccia l’orario di partenza. Sotto un diluvio arriviamo al terminal della Color Line, già preso d’assalto. Fortunatamente ci fanno salire a bordo rapidamente. Il traghetto è pienissimo, ci sistemiamo alla meglio e prepariamo i nostri panini. Alle 16:45 del 4 agosto 2008, dopo circa 4 ore di navigazione, mettiamo piede in Norvegia (Larvik).Siamo emozionatissimi, viene giù anche una lacrimuccia. Con tutta calma prendiamo la direzione per Kristiansund, per il momento non piove. Il paesaggio è stupendo, passando tra boschi e laghetti, arriviamo a Lillesand. Proviamo a cercare una sistemazione per la notte, ma i campeggi sono pieni e gli alberghi molto cari. Ricomincia a piovere,il malumore sale, abbiamo fame e sonno. Proseguiamo per Kristiansand, sono ormai le 20:30, lungo la strada vediamo un’indicazione per un campeggio, ci fiondiamo. Il campeggio è deserto! La reception è chiusa, ci sono tantissime roulotte ma nessun campeggiatore, il bar ha le luci accese ma dentro non c’è nessuno. Dopo vari tentativi riusciamo a trovare il responsabile, un vecchietto che non capisce una parola di inglese ma è molto cordiale e simpatico. Ci fa vedere una Hytta (n° 7) e anche se sembra la casa dei Puffi, la prendiamo. Finalmente ci rilassiamo, facciamo la nostra prima cenetta a base di buste Knorr e salmone. Sono le 22:30, anche se il tempo è bruttino, c’è ancora la luce. Ci siamo accorti solo ora che non ci sono né le coperte, né i cuscini. Buonanotte Camping a Kristiansand (Hytta) 380 Nok ——————————————– 5 Agosto 2008 (martedì) La nostra prima esperienza in Hytta Norvegese poteva andar meglio, il posto è bellissimo, ma il fatto di stare in un “campeggio fantasma” ci ha messo un po’ di preoccupazioni. Abbiamo dormito nei nostro sacchi letto e usato le nostre federe opportunamente “imbottite” con i vestiti, il termosifone elettrico della hytta ha fatto egregiamente il suo lavoro e le coperte non servivano. Il problema è stato quando ci siamo posti la questione “colazione”. Come in tutti i “campeggi fantasma” non c’è il bar dove fare colazione. Affamati, facciamo i bagagli, riprendiamo la E18, al primo distributore ci fermiamo e acquistiamo un cappuccino (bollentissimo) e 2 brioche…. Anzi quattro. Il tempo sembra che regga ma in lontananza nuvole minacciose si fanno sempre più cariche di pioggia. Rispettando i limiti di velocità percorriamo la E18 in direzione Preikestolen. Lungo la strada ci fermiamo più volte a fare delle foto a panorami spettacolari. L’idea è quella di salire sul Pulpito, ma incomincia a piovigginare ed il cielo plumbeo non promette nulla di buono, così siamo obbligati ad una variazione sul nostro programma per la giornata. Proseguiamo verso Stravanger dove arriviamo alle 15:30. Dopo vari giri alla ricerca di un alloggio, troviamo posto al Rica Hotel. Ci fiondiamo in camera, facciamo una doccia veloce ed iniziamo l’esplorazione della quarta città in ordine d’importanza della Norvegia. Il cielo si è fatto un po’ più chiaro, mangiamo un panino, facciamo ancora qualche foto. Ci sediamo ad un bar sul porto, prendiamo una birra, guardiamo il passeggio dei turisti, mandiamo qualche SMS agli amici. Alle 22:45, quando a malincuore decidiamo di rientrare in albergo, c’è ancora la luce del sole. Buonanotte. Rica Saga Hotel (Stavanger – NO) 125€ ——————————————— 6 – 7 Agosto 2008 L’hotel che abbiamo trovato a Stravanger non ci ha fatto rimpiangere il fatto d’esser costato più del doppio della Hytta della sera precedente, è d’avvero molto bello e comodo. Ci svegliamo belli riposati, facciamo un’abbondante colazione insieme ad altri italiani e alle 8:45 partiamo. Non siamo molto lontani dal Preikestolen, e visto il tempo discreto decidiamo di tornare indietro per visitare il Pulpito. Prendendo il traghetto delle 9:45 da Stravander per Tau (sull’altra sponda). Seguiamo le indicazioni e dopo pochi chilometri, giungiamo al parcheggio del rifugio da cui inizia il sentiero che porta in cima al Lysefjord. Io mi faccio fare 1000 foto nelle posizioni “più ardite”. Ci riposiamo un attimo, e poi iniziamo la discesa che è altrettanto impegnativa, in più negli ultimi 500 mt. comincia anche a piovere. Giunti al rifugio riprendiamo fiato mangiando un gelato insieme a tante altre persone “stravolte” quanto noi. Leghiamo i caschi alla moto e alle 11:00 cominciamo la nostra “scalata”. Il percorso è molto, molto, impegnativo, bellissimo ma allo stesso tempo faticosissimo soprattutto per la zavorra delle nostre belle giacche da moto (non sapevamo dove lasciarle!).Dopo ben 2 ore (dico 2 ore) di salita arriviamo in cima al famoso Pulpito (604 Mt. a picco sul mare). Anche se lo abbiamo già visto tante volte in foto e sui depilantes, lo scenario è mozzafiato, da mettere i brividi. Max non riesce nemmeno a guardare giù dalle vertigini. Riprendiamo il traghetto che ci riporta a Stravanger e qui comincia la serie di errori , anzi di “orrori” della serata. Complice la luce solare che non ti fa rendere conto di che ora sia, cominciamo a macinare Km in direzione di Bergen. Anche se piove, i panorami di questo tratto di costa molto frastagliato sono sempre mozzafiato, si susseguono gallerie che scendono sotto il livello del mare (-260 Mt. S.l.m.) e ponti altissimi che uniscono una serie infinita di isolotti, prendiamo anche due traghetti. Proprio su uno dei traghetti abbiamo ri-incontrato il motociclista polacco conosciuto al pulpito e fatto conoscenza con una coppia di ragazzi di Napoli che abitano a 500metri da casa nostra. Mancano circa 130 Km a Bergen e cominciamo a cercare un campeggio per la notte. Forse abbiamo superato “l’orario critico” perché tutte le Hytte sono occupate. A questo punto, l’unica è puntare su un hotel. Continuiamo a viaggiare e verso le 23:00, dopo l’ennesimo traghetto, arriviamo a Bergen. La città ci appare in tutta la sua bellezza, piena di vita, con bar e locali affollati e le piazze piene di ragazzi. Iniziamo a cercare una camera, ma subito la situazione ci sembra difficile. Di alberghi ce ne sono molti, ma sono tutti pieni. Allarghiamo sempre di più la ricerca, sia in termini di budget che in termini di distanza dal centro. Purtroppo non c’è un buco, neanche i 5 stelle lusso da 3500nok a notte e gli hotel vicino all’aeroporto a 30 km dalla città non hanno posto. Ci spiegheranno, poi, che in serata c’è l’unica tappa in Norvegia del tour di Eric Clapton e per l’occasione sono arrivati in città migliaia di fans. Siamo demoralizzati, sono le 2:00, abbiamo girato in lungo e in largo senza trovare nulla. Decidiamo di andare al porto, almeno lì ci sono ancora molti bar e chioschi aperti. Ci sediamo ad un chiosco del mercato del pesce, di quelli che di giorno sono gremiti di turisti che sbarcano dalle navi da crociera e che di notte sono meta dei reduci dalle serate in disco-bar che prima di tornare a casa non disdegnano un’ultima birra o un panino con il salmone. Il nervosismo è alle stelle, ci diciamo cose brutte. Come due barboni ci aggiriamo per il porto, verso le 5:00 comincia ad albeggiare, si spengono i lampioni, le macchine che lavano la strada cominciano a lavorare, passano i primi autobus. Facciamo una veloce colazione da “Eleven” dove un commesso/ragazzo è molto gentile con noi. Verso le 6:30 ritorniamo a girare per cercare una stanza. Siamo distrutti, dobbiamo andare in bagno, lavarci, puzziamo come due cani morti. Finalmente verso le 7:00 troviamo una sistemazione ma dobbiamo aspettare che i clienti liberino le stanze. Ci accomodiamo nella hall dell’albergo Augustin 4*, come due profughi Afgani, facciamo schifo, anzi pena e tra una dormita e una pipì, aspettiamo. Finalmente alle 9:30 ci danno la stanza, facciamo subito una doccia/shampoo/disinfestazione e poi a nanna! Dormicchiamo fino alle 12:00, poi usciamo per vedere la città (questa volta con la luce)!. E’ molto graziosa, piena piena di turisti. Pranziamo sul molo, al mercato del pesce (posto per noi familiare). Luogo estremamente turistico ma molto suggestivo, con tantissime bancarelle dove vendono salmone, gamberetti, chele di granchio, balena, tutto molto variopinto. Visitiamo varie chiese, il quartiere antico e la zona più moderna, prendiamo la funicolare fino al punto più alto dove si gode di un bellissimo panorama. Il cielo è limpidissimo. Facciamo i turisti fino alle 20:00 poi, stanchissimi, torniamo in albergo. Prima di andare a dormire, guardiamo la cartina e decidiamo sul da farsi per domani. Questa giornata sembrava non finesse mai. Augustin Hotel (Bergen – NO) 128€ ——————————————– 08 Agosto 2008 Oggi iniziano le Olimpiadi, ma senza radio e senza TV siamo fuori dal mondo. Stanotte abbiamo dormito bene sotto i piumoni. Fatta una grande colazione ci mettiamo in marcia verso HELLESYT. Il cielo è limpidissimo, la strada che percorriamo è stupenda (E39). Prendiamo un traghetto per LAVIK, poi ancora la E39 fino a FORDE, poi deviamo per la 60, costeggiamo il NORDFJORD. Arriviamo alle 18:15 all’imbarco di HELLESIT (ultimo traghetto alle 18:30, che c….o!!) dove per una modica cifra arriviamo a Geiranger con una mini-crociera. Il fiordo è spettacolare, ci sono le cascate delle “7 sorelle” e il “velo della sposa” e c’è pure la pioggia e la foschia, ci mancava solo il “Signore degli Anelli”. Sbarchiamo alle 19:30 e subito andiamo alla ricerca di un campeggio. I primi 3 che visitiamo sono tutti pieni (già cominciamo a sudare freddo), al 4° tentativo troviamo una Hytta di un privato “panoramicissima sul fiordo”. Non è bellissima, ma la vista è mozzafiato. La prendiamo. Facciamo un salto in centro per fare un po’ di spesa e poi a casa. La cascata è proprio accanto alla nostra casetta (forse un po’ troppo vicina). Prepariamo la nostra cenetta (zuppa di legumi + frittelle di pesce + mela). Cerchiamo di sistemare l’interfono che si è rotto, ma questa volta è proprio andato!!! Fortunatamente Max aveva portato quello di “riserva”. Andiamo a nanna ma la cascata è sempre aperta!!. Buonanotte. Camping a Geiranger (Hytta) 400 Nok —————————————– 09 Agosto 2008 Il rumore della cascata non è stato per niente fastidioso, anzi ha conciliato il sonno. Il tempo sta migliorando e appena svegli restiamo come incantati da un panorama che togliere il fiato. Molto, ma molto lentamente facciamo colazione, riordiniamo i bagagli (ma che fanno, lievitano???!!!) e partiamo. Percorriamo la “Strada delle Aquile”, una serie di 11 tornanti che portano in cima al Geiranger Fjord, molto suggestiva. Proseguiamo per il Trollstigen, il famoso passo dei Troll. La strada sale molto in quota, ai lati ancora un po’ di neve, l’aria è decisamente frizzantina. Arriviamo in cima al passo, effettivamente il posto merita parecchio. Facciamo le nostre solite 1000 foto. Notiamo che il posto è frequentato da molti altri motociclisti.Proseguiamo per la strada Atlantica, ma qui per un errore mio, sbagliamo strada ed invece di andare verso il mare puntiamo verso Kristiansund molto più avanti rispetto alla nostra meta. Litigando parecchio decidiamo di tornare indietro perché ormai siamo qui e certamente non torneremo molto presto da queste parti. La deviazione ci costa circa due ore di “ritardo”, oltre alla beffa di dover passare due volte per l’unico tunnel a pagamento che abbiamo trovato in Norvegia! Per tornare indietro prendiamo anche un traghetto e qui facciamo conoscenza con un gruppo di attempati motociclisti norvegesi che ci invitano ad un raduno organizzato in un camping lì vicino. Anche se la cosa sembra essere molto divertente, siano troppo in ritardo sulla nostra tabella di marcia, per cui ringraziamo i nuovi amici e proseguiamo per la Strada Atlantica. Io l’avrei chiamata la “giostra atlantica”!! Una serie di ponti, alti, bassi, curvi, che uniscono una decina di isolotti e scogli. Perfettamente asfaltata! Max la percorre la prima volta da nord verso sud, poi altro giro da sud verso nord, poi dice che ha preso il fiocco e fa un altro giro, ed ancora uno, … questo è l’ultimo giuro….. !! In seguito scopriremo che più persone chi hanno notato scorazzare lungo la strada atlantica! Il cielo è sempre più limpido e questo ci fa godere pienamente questa giornata. Sono le 18:00 e anche se Max farebbe volentieri un altro giro, decidiamo di proseguire e puntiamo il GPS sulla città di TRONDHEIM. Percorriamo una strada molto bella, purtroppo arrivati a Kanestrau scopriamo d’aver perso per appena 3 minuti il traghetto delle 18:30 per Halsa. Il prossimo è alle 19:30!!!. Bene abbiamo il tempo di mangiare qualcosa. Proprio sul porto c’è un bar che prepara anche panini. Nel frattempo si scatena un violento temporale ma questa volta siamo belli riparati all’interno del bar. Appena sbarcati a Halsa, andiamo alla ricerca di un campeggio, notiamo che in questa zona sono piuttosto rari. Nel frattempo si alza la nebbia, rendendo il paesaggio ancora più fiabesco! Troviamo un camping a Kristiteora, un po’ defilato ma in una posizione incantevole. Prendiamo la Hytta n° 2, facciamo una doccia (10 Nok), ceniamo, decidiamo il da farsi per domani. Buonanotte (sono le 00:15 e la luce è sempre lì). Camping a Kristiteora (Hytta) 275 Nok ———————————————- 10 Agosto 2008 Oggi ancora una bella tappa. Ci alziamo un po’ tardino (8:15) anche perché non si sente volare una mosca, facciamo colazione e velocemente riordiniamo i bagagli, alle 9:40 partiamo. Puntiamo la signorina su MO I RANA. Facciamo una tappa intermedia a TRONDHEIM che visitiamo purtroppo velocemente (la cattedrale è magnifica ed il ponte del 1800 è carinissimo) la seconda città in ordine di importanza della Norvegia meritava una visita più approfondita. Prendiamo la famosa E6 chiamata anche Strada Artica, panorami bellissimi complice anche la giornata di sole magnifica; si passa dalle colline tipicamente toscane a paesaggi che ricordano molto quelli del Canada. Ad ogni curva una cartolina. Facciamo varie soste pipì/benzina, ad una di questa facciamo conoscenza con Roberto e Sara di Cuneo su Honda Varadero 1000 (ci avevano notati ieri sulla strada Atlantica con il nostro “scooter”) scambiamo qualche chiacchiera e poi ci salutiamo. Ancora qualche chilometro lungo la E6 poi ci fermiamo al campeggio YTTERVIK CAMPING direttamente su un fiordo. La nostra Hytta n° 8 è carinissima e ha un vista magnifica con tanto di terrazzino sul mare! Che coincidenza! Nella Hytta affianco alla nostra ci sono i due ragazzi di Cuneo!! Max, approfittando del sole che scalda piacevolmente, si piazza sul terrazzino della Hytta a chiacchierare con Roberto. Chiacchiere da motociclisti!! Quando il sole tramonta e comincia a fare freddo saltiamo i nuovi amici, andiamo a fare la doccia e poi a cenare. Sono le 23,30 e la luce è ancora tanta. Buonanotte Yttervik Camping (Hytta) 485 Nok —————————————— 11 Agosto 2008 Che dormita, stanotte!! Ma a svegliarci alle 7:00 è un rumore proveniente dall’esterno che ci ha un po’ spaventati. C’è un vento forte e un cielo carico di nuvole non fa sperare proprio niente di buono. Facciamo la nostra solita colazione “con vista panoramica”, riordiniamo i bagagli e alle 09:00 siamo pronti per partire. Direzione Lofoten. Quando usciamo dalla Hytta per caricare la moto, anche Roberto e Sara stanno facendo lo stesso. Il cielo è minaccioso, indossiamo l’antipioggia. Salutiamo i ragazzi di Cuneo, tanto loro hanno la motona e sicuramente sono più veloci di noi. Dopotutto il “ciccio” non è così lento e Max tiene tranquillamente il ritmo di Roberto anche quando il vento è così forte da costringerci a guidare con la moto inclinata a 45 gradi!!! Dopo circa 2 ore, alle 11:00, attraversiamo il Circolo Polare Artico. Brrrr…. Che freddo e che vento!!!!!!!!!. Andiamo a visitare il POLARCENTER, una costruzione nel mezzo di NIENTE, non c’è nulla di nulla intorno. Facciamo la foto di rito e sotto una tormenta di acqua e vento, proseguiamo il nostro viaggio. Arriviamo a Bodo da dove partono i traghetti per Sorvagen (Moskenes) sulle Lofoten verso le 13:00, il tempo è decisamente migliorato. Alla biglietteria scopriamo che il traghetto delle 15:30 (che noi speravamo di prendere) purtroppo è stato cancellato dato che proprio ieri è entrato in vigore l’orario invernale. Il prossimo traghetto è alle 18:30!!!! Ormai siamo qui ed aspettiamo. Per ingannare l’attesa facciamo due passi per il centro e mangiamo un’insalata di pasta comprata al supermercato. Torniamo sul porto, dove Roberto e Sara hanno fatto conoscenza con due ragazzi di Milano (Valeria e Marco) che viaggiano in macchina. Ci sistemiamo tutti e sei nella sala d’attesa e sorseggiano un caffè norvegese aspettiamo che arrivi il traghetto. Una volta a bordo tra una chiacchiera e due risate il tempo passa velocemente. Alle 22:30 sbarchiamo sulle LOFOTEN. Il cielo è rosa!!!!!!!!!!!!. E’ molto tardi e la preoccupazione di non riuscire a trovare un alloggio per la notte ci accomuna. Decidiamo di restare insieme cercando di condividere qualsiasi soluzione riusciamo a trovare (la nostra esperienza di Bergen ci ha insegnato che in 6 in una stanza è meglio di un’altra notte sotto le stelle!!!). Poco lontano dal porto scorgiamo un indicazione di una RORBUER (tipica casa di pescatori delle Lofoten). Max chiede se è disponibile e dopo qualche “incertezza” una signora gentilissima ci accompagna in bici a vedere la casetta. Il posto è una favola e la casetta è da sogno!! Una sorta di baita su palafitte, con tanto di pontile ed attracco privato! La Rorbuer è divisa in due appartamentini, in uno ci sistemiamo noi con Sara e Roberto e nell’altro Valeria e Marco (soprannominati “i piccioncini”). La serata è magnifica, il posto è incantevole, ceniamo con un ottimo piatto di pasta e un bicchiere di vino il tutto gentilmente offerto dai piccioncini. Sono le 23:45, e tra una chiacchiera ed una risata di andare a dormine, non se ne parla proprio. Buonanotte. Rorbuer sulle Lofoten 450 Nok ——————————————- 12 Agosto 2008 Ci svegliamo con il rumore degli uccelli. C’è un silenzio irreale, il cielo è un po’ grigio, pioviggina ma è tutto molto affascinante. Facciamo colazione tutti insieme, e con molta tranquillità partiamo. Poco distante da Sorvagen, all’estremità sud della E10, ci fermiamo ad Å, il paese dal nome più corto al mondo! Una piccola deviazione (circa 10km) che chi ha regalato una suggestiva visita al minuscolo paese di pescatori specializzati nella pesca allo stoccafisso, sembra una cartolina. Ripartiamo in direzione nord e sempre percorrendo la E10, incontriamo REINE, la perla delle Lofoten, non ci sono parole per descrivere questi angoli di paradiso! Il fascino di questi luoghi, contribuisce a rendere ancora più simpatica la situazione che stiamo vivendo, 6 perfetti sconosciuti che insieme stanno attraversando la Norvegia. Percorriamo la E10 toccando una serie di villaggi e paesini, piccole baie ed insenature con spiaggette di sabbia bianca, ora capisco quelle persone che vengono in Norvegia solo per visitare le Lofoten. A pranzo ci fermiamo a fare la spesa in un Supermercato e organizziamo un pic-nic sulla panchina più ventilata di tutte le Lofoten. Incontriamo due ragazzi che in bicicletta dall’Olanda stanno girando la Norvegia con tanto di cane e bimbo di 18 mesi a rimorchio!!! Le nubi cominciano a diradarsi e il sole fa capolino, visitiamo il paese di HONNISVAG molto carino, e qui salutiamo Valeria e Marco che, a differenza nostra e di Roberto e Sara, non hanno intenzione di raggiungere NordKapp e vogliono restare qualche giorno in più sulle Lofoten. Peccato la loro compagnia ci mancherà. Con Sara e Roberto andiamo verso Slovaver per cercare da dormire. La cosa non è molto semplice, abbiamo un po’ di difficoltà ma alla fine ci fermiamo in un campeggio su un lago a Oresung. Qui incontriamo una coppia di Bergamo su BMW GS con i quali scambiamo qualche chiacchiera. Anche loro si ricordano di due in scooter che andavano su e giù per la Strada Atlantica. Mentre ci sistemiamo per preparare la cena, ci telefonano Marco e Valeria. Il posto che hanno trovato non gli piace. Gli spieghiamo la strada per raggiungerci e dopo un’oretta siamo di nuovo tutti e 6 allegramente insieme. Anche se la Hytta è per 4 posti, ci sistemiamo alla grande, facciamo due chiacchiere e alle 1:00 andiamo a dormire. Siamo molto stanchi. Buonanotte. Camping a Oresung (Hytta) 450 Nok ————————————

13 Agosto 2008 La stanchezza comincia a farsi sentire, abbiamo perso la cognizione delle ore e del tempo. Facciamo confusione con i giorni della settimana, la mattina ti alzi e non ti rendi conto di dove ti trovi, ma la voglia di viaggiare e raggiungere la meta è tanta. Ci alziamo con un cielo carico di nuvole. Marco e Valeria sono ancora indecisi se venire su con noi o se cominciare il loro viaggio di ritorno, alla fine decidono per fare ancora una tappa tutti insieme. Siamo contenti. Ci prepariamo per la pioggia di tutto punto e facciamo bene perché dopo i primi km comincia a piovere. Facciamo varie soste per pipì e benzina e durante una di queste, incontriamo anche due fratelli di Orvieto che su due moto stanno facendo il nostro stesso giro al contrario, loro sono già stati “Lì” e ne sono entusiasti. Ci rimettiamo in marcia e tra TROMSO e ALTA si scatena un violento temporale con visibilità ridotta a zero per una fortissima nebbia che avvolge tutte le montagne. Smette di piovere, le nuvole si diradano, attraversiamo il fiordo di Lingenfjord, la strada più bella che abbiamo percorso fino ad ora. Montagne aguzze che si riflettono sul mare, cascate altissime, uno scenario da sogno, solo noi e il silenzio. Ci fermiamo a dormire a DIUPVIK. Il posto è molto bello, le cime innevate che si riflettono nel fiordo, peccato per l’appartamento che abbiamo trovato, è orribile! La casa è grande, la nostra stanza è molto kicht, il bagno è da film dell’orrore. Fortunatamente la compagnia è sempre più affiatata ed allegra, ceniamo con un’ottima pasta al pesto offerta dai piccioncini che ormai sono sempre più convinti di venire su. Siamo stanchissimi. Buonanotte. Diupvik (Appartamento) 500 Nok (diviso 3) ——————————————— 14 agosto 2008 – La meta si avvicina! Stanotte è piovuto, ho sentito l’acqua che batteva sulle finestre. Il riscaldamento era a manetta e abbiamo sentito molto caldo. Ci alziamo verso le 8:00, gli altri dormono ancora. Con molta calma ci organizziamo e verso le 10:00 partiamo. Il cielo è ancora carico di nuvole, ormai è normale, non ci facciamo più caso. Attraversiamo ALTA sotto un diluvio. Ci fermiamo a mangiare nella solita stazione di servizio. Fa molto freddo. Continuiamo a percorrere la E6, poi il bivio con la E69 e poi eccola…. La prima indicazione per Nordkapp!!!! L’emozione è alle stelle, anche la pioggia. Ma va bene così. Facciamo ancora 200 Km nel nulla più totale. Non c’è niente. E proprio questo è la cosa più bella. Ogni tanto scorgiamo qualche casa fra gli alberi. Un colpo d’occhio incredibile. Lungo la strada vediamo moltissime tende Sami (lapponi), anche se e evidente lo scopo turistico di questi accampamenti, vederli lì, con le montagne innevate alle spalle, con un fiordo vicino, rende comunque l’esperienza indimenticabile. Ci sono anche tantissime renne che disinvoltamente attraversano la strada dandoci non poche preoccupazioni!!! Finalmente arriviamo al tunnel che separa la terraferma dall’isola di Megeroya, paghiamo 117Nok, scattiamo qualche foto ed entriamo. Sono circa 8 Km di lunghezza con una forte pendenza, sembra di scendere nelle viscere della terra. Lo percorriamo in apnea per l’umidità e per il freddo. Siamo dall’altra parte, non piove più ma il freddo è pungente. Attraversiamo una zona bellissima, avvistiamo altre renne e foto a volontà. Arriviamo al Nordkapp Camping verso le 19:00, prendiamo una camera con bagno negli alloggi (oggi alla grande), posiamo velocemente le borse e senza indugi ci dirigiamo verso la RUPE. Poco dopo aver lasciato il camping veniamo avvolti da una nebbia fittissima. A malapena si riesce a vedere a un paio di metri! Molto lentamente percorriamo circa 15Km “in un’altra dimensione”, ma quando dalla nebbia spunta il cartello NORDKAPP saltiamo di gioia, cominciamo a suonare noi il clacson della moto, Valeria e Marco quello della macchina, ci abbracciamo, facciamo un casino di pazzi, ci facciamo mille fotografie e finalmente alle 21:03 del 14/08/2008 vediamo il famoso MAPPAMONDO! Abbiamo il sorriso a 32 denti stampato sulla faccia, sembriamo dei bambini. C’è la nebbia e non si vede niente, fa un freddo cane (6°) ma siamo felicissimi lo stesso. Un sogno diventato realtà. La méta di ogni motociclista, 5.000 Km per arrivare fin qui su.. Forse qualcuno storcerà il naso, potrà dire: “ma per vedere cosa???”, non lo sappiamo neanche noi,ma siamo felici. Mandiamo messaggi a tutti gli amici, facciamo un giro nella nuovissima struttura che ospita il Center, compriamo il solito souvenir, vediamo una bella proiezione sul Maxi schermo, ceniamo al ristorante per festeggiare e alle 24:00 torniamo, felici, …..stra-felici!!! Buonanotte. NordKapp Camping (camera) 550 Nok ———————————— 15 Agosto 2008 – BUON FERRAGOSTO!!! Ci svegliamo ancora con il sorriso a 32 denti. Siamo felici di essere arrivati fin qui. Facciamo colazione tutti insieme nella cucina comune (attrezzatissima e pulitissima). Ci prepariamo, carichiamo la moto e risaliamo di nuovo alla rupe. Questa mattina il cielo è molto limpido, infatti in cima lo spettacolo è emozionante. Moltissimi italiani (in camper e moto) e qualche giapponese in pullman. Rifacciamo altre 1.000 foto e verso le 14:00 lasciamo il punto più a Nord dell’Europa per iniziare un nuovo viaggio attraverso la Finlandia e Svezia. Rotta verso Sud!! Un fortissimo vento gelido ci accompagna fino all’incrocio con la E6.Ci fermiamo a pranzare in un ristorantino molto grazioso,pranzo veloce ma buono (con tanto di dolce). Poco distante lasciamo definitivamente il mare (lo rivedremo in Svezia), passiamo il confine Norvegia/Finlandia. Attraversando la terra dei SAMI il paesaggio cambia, foreste e laghi, laghi e foreste, ogni tanto qualche renna ci attraversa la strada (fare molta attenzione soprattutto sulla SS 92). Mettiamo gli orologi 1 ora avanti. Arriviamo ad INARI alle 21:00 e forse anche a causa dell’orario troviamo tutti i campeggi pieni. Una gentile signorina alla reception dell’ennesimo camping “full” ci suggerisce di provare verso IVALO, anzi ci suggerisce proprio il nome di un campeggio, ma dobbiamo fare presto, tra mezzora chiude la reception!!!. Partiamo a razzo. Arrivati poco prima di Ivalo, le indicazioni del campeggio ci indicano una stradina che si addentra nel bosco. E’un campeggio favoloso, sulle sponde di un lago immerso nella foresta, non ho parole!!! Prendiamo 3 Hytta, piccole piccole ma graziosissime. Fa molto freddo e c’è molta umidità. Ceniamo nella cucina comune con un risotto offerto dai piccioncini e facciamo due chiacchiere. Sono le 01:45 e il tramonto (o l’alba??) è da togliere il fiato. Con questa immagine nel cuore andiamo a dormire. Buona notte e buon ferragosto. Camping Panorama (Ivalo – FIN) 30 € ——————————————- 16 Agosto 2008 La luce stanotte non è mai andata via del tutto. Mi sono svegliata varie volte e fuori era sempre luminoso. Per andare in bagno ci siamo dovuti vestire in quanto la temperatura segnava 9°. Facciamo colazione nell’ampia cucina comune e alle 10:00 ci mettiamo in moto. Al primo distributore ci fermiamo per fare rifornimento. Max, controllando la pressione delle ruote, si accorge che qualcosa non va nella ruota posteriore. A dire il vero, il volto di Max rivela una grande preoccupazione… direi panico!! La ruota, è completamente rigata sul lato sinistro. Brutta cosa, forse la causa è il peso dello scooter o le strade particolarmente “ruvide”. Fatto sta che non possiamo andare più oltre, la ruota deve essere cambiata subito, continuare a camminarci su potrebbe essere molto pericoloso. Il cambio della ruota era una cosa che avevamo previsto, ma contavamo di farlo in Germania, Max aveva stampato una lista di gommisti in tutta la Germania. Roberto, anche lui preoccupato, ricorda di aver visto un gommista proprio un paio di chilometri prima e ci accompagna.Purtroppo la misura della nostra ruota non è molto diffusa specie in un paese che più delle moto (o scooter) utilizza le moto slitte !!. Il gestore dell’officina gentilmente fa un po’ di telefonate, ma oggi è sabato e sono tutti chiusi fino a lunedì. Ci consiglia di andare a Rovaniemi, in quanto in città c’è un grosso rivenditore di gomme per auto e moto (forse!!). Quindi con molta calma (Valeria e Marco si sono avviati) facciamo circa 250 Km a 70/80 Km/h scortati da Roberto e Sara (sono stati carinissimi e gentilissimi). Pochi chilometri prima di Rovaniemi, passa il “circolo polare artico” Napapijri in Finlandese. Proprio qui c’è il Santa Klaus Park. Arriviamo nella città di Babbo Natale e fa un caldo allucinante (20°), facciamo un giro in questo parco che è una vera macchina mangiasoldi, spediamo varie cartoline a “recapito natalizio”, ci immortaliamo sotto totem delle distanze kilometriche e sull’indicazione del Circolo Polare Artico. Questa sosta al Santa Klaus Park non ci ha fatto dimenticare il problema della ruota. E’ sabato ed i gommisti sono chiusi, so saranno anche domani che è domenica. Con la ruota in quelle condizioni non possiamo più andare oltre. L’unica è restare due notti a Rovaniemi e sperare di trovare la gomma lunedì. Ad un certo punto ci (mi) viene un idea geniale: sono sicura, l’ho letto in qualche report di viaggio di altri motociclisti, che c’è un treno che porta da Rovaniemi ad Helsinki con veicoli al seguito, anche Roberto mi conferma l’esistenza del treno. Certamente avremo più speranze di reperire la gomma ad Helsinki. Andiamo di corsa (si fa per dire), sempre scortati da Roberto e Sara alla stazione per chiedere informazioni. Detto fatto, prendiamo la cabina con cuccetta e bagno (1^ classe) e passaggio moto per € 242 (partenza h. 21:10 – arrivo h. 8:30). Salutiamo con affetto Roberto e Sara, che si commuove fino alle lacrime, augurandoci di incontrarci al più presto in Italia.Carichiamo la moto sul treno (è la sua prima volta), prendiamo possesso della nostra cabina (molto confortevole e pulita), facciamo una doccia e partiamo. Dal finestrino scorrono distese immense di boschi e laghi. Il sole lentamente lascia il posto alla notte. Domani sarà un altro giorno. Buonanotte. Treno Rovaniemi- Helsinki cuccetta con bagno (1^ classe) 242€ ————————————————————— 17 Agosto 2008 Dopo una notte per me molto agitata ma per Max abbastanza calma, alle 8:30 il treno arriva puntualissimo in città. Fa molto caldo ma il cielo è grigio. Andiamo subito all’ufficio del Turismo per prenotare una stanza nelle vicinanze (non vogliamo consumare ancora di più la ruota). All’uscita dell’ufficio del turismo facciamo conoscenza di Vania, un ragazzo Croato di professione capitano di Yacth (di 60 mt.) con la passione dei viaggi in moto. E’ appena tornato dalla Corea con una moto comprata in California. Restiamo ad ascoltare le sue imprese del giro del mondo in moto con la bava alla bocca e ci sentiamo piccoli piccoli per il nostro viaggio ancora in corso….. Andiamo all’hotel prenotato, è un 4stelle elegantissimo, ma non è costato troppo, 100€ d’avvero ben spesi. E’ ancora presto e la stanza non è ancora pronta. Lasciamo i bagagli nel deposito, ci alleggeriamo delle giacche e pullover e andiamo a zonzo per la città. E’ molto ordinata (sarà perché è domenica), il porto è completamente invaso da turisti italiani (soprattutto campani) scesi dalle navi da crociera. Verso le 13:00 rientriamo in albergo, facciamo una doccia e ritorniamo a passeggiare alla scoperta di Helsinki. Pranziamo sul porto dove ci sono tantissimo chioschetti che cucinano pesce arrostito e patate. Una bontà. Niente a che vedere con il mercato di Bergen, però carino. Prendiamo anche il Tram n° 3, una specie di circolare che tocca un po’ i punti di interesse della città. Verso le 20:30 (per loro le 21:30) compriamo qualcosa da mangiare al super vicino all’albergo e andiamo in camera. Cena, doccia, dentini lavati. Buona notte. —————————————————————- 18 Agosto 2008 Lunedì. Sveglia alle 7:00. Ho fatto un sonno molto agitato per il problema della ruota, Max per fortuna ha riposato bene e profondamente. Facciamo una buonissima colazione (forse un po’ troppa). Il buffet è invaso dagli italiani che riempiono i piatti fino all’inverosimile, come se non avessero mai mangiato! Dopo la colazione ci fermiamo alla reception dell’hotel dove parliamo con il responsabile, un simpatico ragazzo di nome PASI. Max, in inglese, prova a spiegare il grave problema della ruota e gli chiede se può fare una telefonata al centro Suzuki di Helsinki il cui numero di telefono è riportato sul libricino allegato ai documenti della moto. Non abbiamo mai visto tanta cortesia, gentilezza, disponibilità, interessamento. Si è fatto in 4 per noi, ha fatto mille telefonate, ha consultato tutti i siti di officine, autorimesse, gommisti di tutta la Finlandia!!!!!!!! Ovviamente il centro Suzuki di Helsinki vendeva solo motoslitte!!! Dopo ogni tentativo fallito di reperire il pneumatico la nostra disperazione aumenta sempre di più. Oramai già ci vedevamo a noleggiare un furgone per portare in Germania lo scooter spendendo una fortuna, quando dopo quasi due ore interamente dedicate al nostro problema, forse una speranza. Ci dice che forse è riuscito a trovare la ruota, ma dobbiamo aspettare le 16:00 per richiamare l’officina per la conferma. La sua gentilezza non finisce qui, ci dice che possiamo restare nella nostra camera fino alle 16:00 e poi decidere se lasciarla o restare ancora una notte in funzione della conferma attesa. Poi lascia una nota con tutte le indicazioni alla sua collega che gli darà il cambio turno alle ore 14:00. A questo punto dobbiamo solo aspettare e così andiamo a fare un altro giro per la città. Decidiamo di visitare l’isola di Soumellina (la fortezza della città). Prendiamo un traghetto e trascorriamo qualche ora spensierata, pranziamo sul porto e verso le 14:30 rientriamo in albergo. Purtroppo la nuova impiegata della reception non è altrettanto gentile. Dobbiamo faticare un bel po’ per farle trovare gli appunti lasciati da PASI e farle fare la famosa telefonata. Nel frattempo, sempre con in maniera infastidita, ci dice che la nostra camera non è più disponibile e che se vogliamo restare dobbiamo prendere l’unica camera disponibile di livello superiore a 250€. Indossiamo stivali, pantaloni e giacca da moto, chiudiamo i bagagli e liberiamo la stanza. Tornati alla reception alle 16:30 facciamo la fatidica telefonata all’officina. Ancora nulla, dobbiamo riprovare alle 17:00. La preoccupazione e tanta, ci mettiamo ad aspettare seduti su un divano nella hall dell’albergo. Alle 17:15 telefoniamo..… la gomma è arrivata!!! Ringraziamo, mettiamo l’indirizzo dell’officina nel GPS e partiamo di corsa. Il gommista di trova a circa 20Km fuori città. Arriviamo alle 17:45 e Max parla con il titolare che sembra cadere dalle nuvole. Non sa niente di gomme ordinate dall’hotel. Una doccia fredda!!!!! Fortunatamente il tutto era stato seguito da un impiegato che appena ci vide ci fa cenno di avvicinarci. Alle 18:30 il tutto è fatto per la modica cifra di 160€ + 10€ di mancia. Dalla bolla di accompagnamento scopriamo che PASI era riuscito a far arrivare la ruota dalla Germania con spedizione urgente e farla consegnare direttamente al gommista a nome mio. GRANDE!! Ed ora cosa facciamo, visto che l’albergo lo abbiamo lasciato? Una corsa folle fino a TURKU per tentare di prendere il traghetto per Stoccolma. Percorriamo a tempo di record 170 Km sotto l’acqua che veniva giù che era un piacere, per la velocità perdendo anche la copertura della borsa sinistra. Arriviamo trafelati alle 20:15, la nave è lì, bella, grande, enorme (Viking Line). Facciamo i biglietti (€ 65 x 2 persone + moto), saliamo a bordo. La nave è molto bella, è una mini-nave da crociera con 9 piani, 2 sale da ballo, una discoteca, 3 ristoranti, vari bar, duty-free, slot machine. Non avendo trovando posto in cabina (mica può andare tutto bene??), ci sistemiamo alla meglio su due divanetti. La serata trascorre tra una passeggiata sul ponte della nave, un salto in discoteca (vuota), una risata nella sala da ballo (strapiena di vecchietti, il più giovane avrà avuto circa 80 anni), mangiando qualcosa. La notte è piuttosto movimentata per le persone non proprio sobrie parlano e schiamazzano all’inverosimile. Riusciamo a dormicchiare 2/3 ore. Buon riposo. Viking Line (Turku – Stoccolma) Passaggio ponte 65 € ——————————————————— 19 Agosto 2008 L’arrivo a Stoccolma è previsto per le 6:30 e verso le 6:00 Max decide che è ora di svegliarsi (capirai per quello che abbiamo dormito), senza rendersi conto che il suo palmare segna ancora l’ora finlandese (+1). Erano le 5:00!!! No ripeto quello che ho detto!!!. Facciamo una triste colazione in uno dei costosi bar di bordo, dalle vetrate della nave già si cominciamo a vedere gli isolotti che circondano Stoccolma. Lentamente entriamo nel porto e alle 6:30, puntuali, sbarchiamo. La giornata è abbastanza buona, ed essendo molto presto riusciamo a fare un giro con la moto per la città che lentamente si sta svegliando. L’ufficio del turismo è ancora chiuso, proviamo a cercare qualche campeggio ma sono tutti pieni. Verso le 9:00 passiamo davanti ad un Formula1 a circa 7 Km dal centro città. C’è disponibilità ma la camera sarà libera solo verso le 12:00. Siamo indecisi sul da farsi, non ha il bagno in camera …. Tutto sommato è come stare in campeggio, aspettiamo un po’, facciamo qualche altro tentativo nei diversi hotel nei dintorni, ma sono pieni e per giunta anche molto cari. Alla fine torniamo al Formula1 che non sarà il massimo ma paghiamo per 3 giorni + 3 colazioni circa € 150 (circa 1/3 rispetto agli altri hotel). Scarichiamo la moto, facciamo una doccia veloce e partiamo alla scoperta di Stoccolma.Per muoverci useremo la Tourist Card che permette di usare tutti i mezzi pubblici (200 Sek a persona x 72 ore). Facciamo un giro esplorativo, ci sono migliaia di turisti (tantissimi Italiani) e guarda chi incontriamo….. Marco e Valeria!!!!!!! Facciamo due chiacchiere, una passeggiata, una birretta. Verso le 19:00 stanchissimi torniamo con la metro nel nostro alberghetto. Buonanotte. Hotel Formula1 150 € x 3 in B&B ———————————————————— 20 Agosto 2008 Sarà stata la stanchezza, ma abbiamo dormito alla grande. Per essere un alberghetto Low-cost non ci possiamo lamentare. Anche se siamo al piano terra, le stanze sono insonorizzate, c’è la T.V., il lavandino in camera. La colazione è, logicamente, molto triste (pane, latte, marmellata, caffè e formaggio….). Alle 9:00 ritorniamo in città per fare i turisti. Passeggiare per Stoccolma è molto piacevole, ad ogni angolo c’è qualcosa di interessante. Le foto si sprecano, assistiamo al cambio della guardia, visitiamo il mercato al coperto (troooooppo carino), una libidine per gli occhi e per il palato; visitiamo il Vasa Museum (fenomenale). Giriamo ancora un poco ma il cielo si fa coperto, comincia a piovere, andiamo verso Skanstull a prendere una birra e a cenare in un Ristorante Arabo (seduti vicino a 2 svedesi e 4 indiani!). Verso le 21:00 riprendiamo la nostra metro e rientriamo in albergo. Buonanotte. ———————————————– 21 Agosto 2008 Ci svegliamo, come al solito, verso le 7:00. Il cielo è grigio e pioviggina. Facciamo la nostra “triste” colazione e ritorniamo in centro. Facciamo ancora i turisti visitando la Cattedrale, Nordiska Museum ecc. Ecc. Pranziamo nel mercato al coperto Shallaush. Dopo ci dirigiamo verso Skansen ma un temporale non ci fa apprezzare come si deve questo museo all’aperto. Facciamo ancora altri giri…. Come è bello perdersi nelle vie di una città: entri in una galleria ed esci su una piazza che ancora non avevi visto. Dopo cena ritorniamo in Gamla Stan per fare le ultime foto, fa freddo, la temperatura è scesa sui 16°. Riprendiamo per l’ultima volta la metro e rientriamo. Le valige le prepariamo domani. Ciao Stoccolma, ci rivedremo. Buona notte. ———————————- 22 Agosto 2008 Giornata di trasferimento verso il Sud della Svezia. Il cielo non promette niente di buono. Infatti, dopo 100 Km, nuvole nere all’orizzonte ci vengono incontro. I chilometri da fare sono tanti (circa 600) l’autostrada è una palla micidiale. Alle 15:00 ci fermiamo a Grenna sul Lago Vatten dove ci fermiamo a pranzare su un Autogrill con vista panoramica. Il tempo migliora e alle 16:00 arriviamo a Lund. Raggiungiamo il centro storico e visitiamo la bella cattedrale, poi passiamo per il turist center. Troviamo alloggio al First Hotel (4 stelle ad un prezzo onesto) a 10 minuti a piedi dal centro. Facciamo una doccia veloce e andiamo a vedere questa cittadella universitaria, famosa per l’invenzione della stampante a getto di inchiostro. Sembra un’enorme campus americano, pieno di giovani, è molto carina. La serata è calda, prendiamo una birra nella piazza principale, un bellissimo tramonto rosa ci accompagna fino in albergo. Buona notte. First Hotel (Lund – S) 94€ ————————————-

23 Agosto 2008 Ci siamo svegliati con un cielo carico di nuvole. Facciamo un’ottima colazione e poi prepariamo le valigie. Inizia a piovere, non tanto, ma quelle nuvole non promettono nulla di buono. Ci bardiamo di tutto punto e partiamo. Passiamo per Malmo, volevamo fermarci ma per la pioggia non è stato possibile. Vediamo e fotografiamo Il Torso Rotante dell’architetto Calavatra.Attraversiamo il magnifico ponte di Malmo (Oresund) che unisce la Svezia con la Danimarca, opera ingegneristica notevole, ci azzardiamo a fare delle foto in movimento nella parte più centrale del ponte. Vento e pioggia a go-gò. Arriviamo in Danimarca e la pioggia diventa sempre più insistente. Lungo la strada vediamo altri motociclisti fermarsi nel tentativo di ripararsi da questo diluvio che diventa sempre più violento. Noi, forse anche grazie alla ruota nuova e all’ottima tenuta di strada del nostro scooter, procediamo anche abbastanza spediti. Arriviamo al porto di Robdy esausti e quasi senza benzina, giriamo un po’ alla ricerca di un distributore, facciamo il pieno e alle12:45 prendiamo il traghetto. Siamo fradici e a bordo del traghetto troviamo altri motociclisti nelle nostre stesse condizioni (magra consolazione). Max si accorge che il navigatore si è rotto, ha preso troppa acqua. A noi il traghetto Robdy/Puttgarden porta proprio sfiga: l’anno scorso a me si ruppe il casco e pioveva, quest’anno il navigatore e diluviava. Da evitare!!!!!. Sotto un diluvio arriviamo a Lubek. Raggiungere il centro non è stato facilissimo, oltre alla pioggia, a rendere la cosa ancora più difficile c’è il fatto che siamo senza navigatore. Dopo qualche giro troviamo l’ufficio del Turismo. Parcheggiamo e mentre io aspetto al riparo sotto una pensilina, Max entra per chiedere informazioni. Da fuori vedo tutta la scena. Max sembra un palombaro emerso dal mare, gronda acqua da tutte le parti! Lo guardano tutti in modo strano. Si avvicina al banco ancora con il casco in testa solo con la mentoniera alzata. Chiede se lo possono aiutare a cercare una sistemazione per la notte. Io, grazie all’interfono riesco a sentire tutto. La signorina gli porge un modulo e una penna. Max toglie un guanto, lo svuota di circa un litro d’acqua, lo strizza e con la mano tutta bagnata inizia a compilare il modulo che inevitabilmente finisce per inzupparsi. La signorina mossa a compassione, asciuga il banco, prende un altro modulo e lo compila per noi. Prendiamo una stanza in un Garnì a poco più di un chilometro dal centro. Appena arriviamo al Garnì, la proprietaria, impietosita, ci offre subito due tazze di the bollente, ci racconta che anche suo marito è motociclista e per cui capisce come ci sentiamo. Dopo una doccia bollente ed indossato vistiti asciutti, ci dirigiamo verso il Zentrum. Nonostante la pioggia (che è diminuita ma non ha smesso di venire giù), Lubecca è d’avvero molto carina, anche se è stata tutta completamente rifatta dopo i bombardamenti della II° guerra mondiale, conserva tanti monumenti e palazzi antichi. Nella piazza del municipio c’è un complessino Rock che suona nonostante la pioggia. Prendiamo due birre, ci intratteniamo, cantando e ballando. Rientriamo a casetta con l’autobus perché piove ancora e siamo di nuovo completamente bagnati. Oggi non è giornata!!!!! Mentre io sto per aggiornare il diario di bordo, Max controlla nuovamente il navigatore, e …wow… Ha ripreso a funzionare. Speriamo che domani piova un può meno! Buonanotte. Garnì Lochen (Lubecca – DE) 66€ —————————————-

24 Agosto 2008 Ho nostalgia di casa. Faccio dei brutti sogni, dormo agitata, non riposo bene. Mi sveglio come al solito alle 7:00, facciamo una buona colazione nella bella sala del nostro Garnì. Alle 9:30 ci mettiamo in moto, per fortuna non piove. Prendiamo l’autostrada, passiamo per Amburgo, Hannover, e Francoforte, comincia anche a fare caldo. C’è traffico, quest’anno abbiamo beccato l’esodo e controesodo dei tedeschi!!!. Il tempo vola, i Km sono tanti, siamo stanchi e facciamo tante soste. Alle 19:30 decidiamo di fermarci, svoltiamo per Strasburgo (in Francia!!!), ci fermiamo ad un Formula1 solo per dormire (e per risparmiare). Max vuole mangiare qualcosa ma il centro è un po’ lontano ed intorno è tutto chiuso, ma di prendere la moto proprio non ci và. Abbiamo però ancora delle scorte di formaggio e pane. La cena è salva. Crolliamo addormentati. Buonanotte. Hotel Formula1 (Strasburgo – F) 41€ ——————————————- 25 Agosto 2008 La stanchezza ci ha fatto dormire profondamente. Ci alziamo alle 8:00, colazione triste e poi prepariamo lo scooter. Alle 9:30 partiamo. Poco dopo ci fermiamo per un caffè e riceviamo un messaggio di Roberto e Sara. Li chiamiamo per salutarli e loro, molto carinamente, ci invitano a cena a casa loro a Centallo (CN). Verifichiamo sul navigatore, sono circa 700 Km, si può fare! Ripartiamo felici per il pensiero di rivedere i nostri amici. Passiamo il confine Germania/Svizzera e siamo costretti a comprare la costosa vignetta (40Chf). Non eravamo mai passati per la Svizzera, la troviamo d’avvero bella, chissà …. In primavera. Da bravi golosoni, ma anche perché la colazione di questa mattina è stata tristissima, ci fermiamo nel primo autogrill e ci strafochiamo di cioccolato. Ad ora di pranzo ci fermiamo in un autogrill spettacolare. Sembra un agriturismo su un lago. Mangiamo una insalatona, delle patatine fritte e una fetta di torta. Per tutte le cose che abbiamo mangiato dovremmo continuare a piedi!!! Ripartiamo e dopo un po’ arriviamo al Gran San Bernardo. Ovviamente decidiamo di fare il passo, 2473 metri sul livello del mare. Bellissimo!! Poco più avanti, il confine Svizzera/Italia. Siamo ancora molto lontani da già ci sentiamo a casa. Purtroppo la strada del tratto italiano del passo è tutta rotta, procediamo molto lentamente. Sono circa le 19:00 quando arriviamo a casa di Roberto e Sara. Dopo una bella doccia ed esserci cambiati, ci mettiamo a tavola. Sara ha preparato tutti piatti tipici, dalla bagnacalda ad una insalatina di ….. Le ore passano piacevolmente tra un bicchiere di vino, una chiacchiera e sfogliano foto. Roberto e Sara sono degli ottimi padroni di casa. Buonanotte ———————————– 26 Agosto 2008 Abbiamo dormito benissimo. Facciamo colazione tutti insieme, prepariamo i bagagli e poi, prese le moto, Roberto e Sara ci accompagnano a fare un giro per Cuneo. Scattiamo qualche foto e prendiamo un buon caffè. Purtroppo e ora di partire, anche perché abbiamo promesso a Luca, nostro amico nonché presidente del burgman650 club, che saremmo passati a salutarlo. Luca abita vicino Reggio Emilia, chiediamo consiglio a Roberto su quale strada ci conviene fare. Roberto ci dice che non possiamo assolutamente partire senza fare almeno un giro su uno dei tanti passi alpini che sono in zona. Non bisogna insistere troppo per convincerci, in effetti non ci capita spesso di essere da quelle parti. Prendiamo le moto e ci dirigiamo verso il Colle di Tenda. Roberto aveva ragione, e bellissimo. Arrivati su in cima, prima di entrare nel tunnel che porta in Francia, ci fermiamo per salutare Roberto e Sara che tornano indietro. Sono stato d’avvero carini, sono certa che li rivedremo. Passiamo il tunnel e siamo in Francia, passiamo per delle gole meravigliose, se avessimo avuto più tempo ci saremmo fermati più spesso per ammirare quei paesaggi. Arriviamo a Ventimiglia e dopo un rapido giro per il centro prendiamo l’autostrada verso Genova e poi verso Reggio Emilia. Arriviamo da Luca alle 18:00. L’accoglienza di Luca è colorosissima, infondo lui è un napoletano nato per caso al nord! Prima ci fa da cicerone in un tour nell’universo del Parmigiano Reggiano, con tanto di souvenir, poi ci accompagna in hotel da un suo amico con il quale c’è una convenzione con il club. L’hotel è molto bello e confortevole, facciamo una bella doccia, ci cambiamo e alle 20:30 Luca e Alle ci vengono a prendere con la macchina e andiamo a mangiare una pizza. In pizzeria ci aspetta anche Gio69, altro illustre esponente del club. Dopo la pizza andiamo tutti insieme ad invadere casa di Pivo, dove passiamo piacevolmente la serata raccontando le nostra vacanza. Stanchi ma felici torniamo in Hotel. Buonanotte —————————————– 27 Agosto 2008 Complice anche la gioia di aver incontrato in questi ultimi giorni i nuovi e vecchi amici, abbiamo dormito benissimo. Facciamo colazione e ci rimettiamo in viaggio. L’ultima tappa prima di tornare a casa è Albano Laziale, a casa di mia sorella. Max decide di non prendere l’autostrada, così passiamo le alpi Apuane per il passo Radici. La scelta è stata ottima. Passiamo per una serie di paesini e vallate spettacolari. Scendiamo fino a Lucca e poi Siena, Acquapendente, il lago di Bolsena, Viterbo, Roma e finalmente, con un ritardo mostruoso, alle 22:00 arriviamo a casa di mia sorella. —————————————- 28 Agosto 2008 L’essere finalmente in famiglia mi riempie di gioia, ma contemporaneamente rappresenta anche la fine del nostro fantastico viaggio. Tra il racconto di un aneddoto e l’altro la giornata trascorre in tutto relax, ma sappiamo che siamo ancora a 200km da casa e abbiamo una moto piena di bagagli da scaricare e sistemare e lavare e pulire e ……. Verso le 17, per l’ennesima volta, saliamo in sella e alle 19:30 finalmente arriviamo a casetta. A Napoli!!!! …. Che dire …. Spettacolo!!! Andare a Caponord in moto era un desiderio che io e Sabrina inseguivamo da tempo. Sembrava essere un’impresa per supereroi, per gente tosta, per motociclisti duri. Ed invece, il 14 agosto alle 21:03 eravamo lì. Latitudine 71°10’21”!!! Non avevamo detto a nessuno del nostro viaggio per il semplice motivo che non prevedevamo di arrivare a NordKapp. Nei nostri piani c’era al massimo Stoccolma! E’ stato il ciccio. Si il “ciccio”, il nostro scooter che non ci ha fatto accorgere dei chilometri che passavano sotto le sue ruote. Così in tre giorni siamo arrivati ad Hirstal, estrema punta della Danimarca, e lì ci siamo resi conto che potevamo provarci. Dopo i 2500km di trasferimento autostradale percorsi tra Italia, Austria, Germania e Danimarca, arriviamo finalmente in Norvegia. L’andatura diventa turistica (complice anche i limiti di velocità) ed è perfetta per ammirare il paesaggio della costa frastagliata, dei villaggi, dei fiordi. Che spettacolo! Il primo campeggio e la prima Hytta, spartana ma troppo carina. Che spettacolo. Con una “passeggiata” di 2 ore (più 2 ore per il ritorno) siamo arrivati sul pulpito. Che spettacolo! Poi Bergen, con il suo caratteristico mercato del pesce e le casette bianche. Che spettacolo! Il GeirangerFiord, col le cascate delle sette sorelle, la strada delle aquile e la strada dei Troll. Che Spettacolo. Kristiansund, la strada atlantica, Mo I Rana ed il passaggio oltre il circolo polare artico. Che freddo!! … ma che spettacolo! Le Lofoten, le case dei pescatori, la visita ad Å. Che spettacolo!!! Il Lyngenfjord con il suo paesaggio da “signore degli anelli”. Che spettacolo! E poi .… la rupe. NordKapp. Che nebbia! Che freddo! Che spettacolo. Per fortuna il mattino successivo c’è il sole. E con il sole che spettacolo!!!! Inizia il viaggio di ritorno, La verdissima Finlandia, la Lapponia, la capanne dei Sami, le renne, quante renne! Che spettacolo!! Rovaniemi, Napapiri. La residenza “ufficiale” di babbo natale. Torniamo nuovamente sotto il circolo polare artico. Che spettacolo. Helsinki e le finlandesi. Che spettacolo! Per Stoccolma tre giorni sono stati troppo pochi. E’ una città Spettacolare! Lund, Malmo ed il ponte che unisce la Svezia alla Danimarca. Che spettacolo! Anche se oramai la distanza che ci separa da casa è sempre più breve, Ci regaliamo una tappa a Lubecca. Che spettacolo! Ancora una sosta a Strasburgo, giusto per toccare anche la Francia e poi via verso la Svizzera… la cioccolata. Che spettacolo. Facciamo il passo del Gran San Bernardo. 2473 metri slm. Che spettacolo! Passiamo a far visita ai nostri amici a Centallo, vicino Cuneo. Che cari! Il giorno dopo facciamo il passo del Colle di Tenda tra Italia e Francia. Che spettacolo!!! Raggiungiamo il Presidente e Alle a Castelnovo di Sotto. Che padroni da casa! Conosciamo Gio69 e tutti insieme invadiamo la casa di Pivo. Che spettacolo Pivo in canotta e pantaloncini! Ancora in moto. Passiamo le alpi Apuane e facciamo il passo Radici, poi la Cassia fino a Roma. Che spettacolo. Ultima tappa ad Albano Laziale per un rapido saluto alla sorella di Sabrina e poi dritti a casa. Che dire….. Un vero spettacolo!!! In breve: Partenza 1/8/2008 Ore 7:45 (Km alla partenza 12.028) 1° Tappa – 1/8 : Napoli (I) – Trento (I) (800Km) 2° Tappa – 2/8 : Trento (I) – Kassell (D) (800Km) 3° Tappa – 3/8 : Kassell (DE) – Hirstal (DK) (830Km) 4° Tappa – 4/8 : Traghetto [Hirstal (DK) – Lavik (N)] – Mandel (N) 5° Tappa – 5/8 : Madel (N) – Stravanger (N) 6° Tappa – 6/8 : Stravanger (N) – Bergen (N) [+ scalata al pulpito] 7° Tappa – 7-8/8 : Bergen (N) – Geiranger (N) 8° Tappa – 9/8 : Geiranger (N) – Kristiansund (N) 9° Tappa – 10/8 : Kristiansund (N) – Mo I Rana (N) 10° Tappa – 11/8 : Mo I Rana (N) – Traghetto [Bodo (N) – Sorvagen (N)] 11° Tappa – 12/8 : Sorvagen (N) – Kabelvag (N) 12° Tappa – 13/8 : Kabelvag (N) – Djupvik (N) 13° Tappa – 14/8 : Djupvik (N) – NordKapp (N) 14° Tappa – 15/8 : NordKapp (N) – Inari (FIN) 15° Tappa – 16/8 : Inari (FIN) – Treno [Rovaniemi (FIN) – Helsinki (FIN)] 16° Tappa – 17/8 : Helsinki (FIN) 17° Tappa – 18/8 : Helsinki (FIN) – traghetto [Turku (FIN) – Stoccolma (S)] 18° Tappa – 19-22/8 : Stoccolma (S) 19° Tappa – 22/8 : Stoccolma (S) – Lund (S) 20° Tappa – 23/8 : Lund (S) – Lubecca (D) 21° Tappa – 24/8 : Lubecca (D) – Strasburgo (F) 22° Tappa – 25/8 : Strasburgo (F) – Basilea (CH) – Cuneo (I) (750Km) 23° Tappa – 26/8 : Cuneo (I) – Castelnovo di Sotto (I) 24° Tappa – 27/8 : Castelnovo di Sotto (I) – Albano Laziale (I) (550Km) 25° Tappa – 28/8 : Albano Laziale (I) – Napoli (Casa) Totale km percorsi: 11.000 Itinerario: Italia – Austria – Germania – Danimarca – Norvegia – Finlandia – Svezia – Danimarca – Germania – Francia – Svizzera – Italia. Spesa totale: 4.500€ Divertimento: tantissimo Problemi (veri): Nessuno Note: Sostituita gomma post. Durante il viaggio, Sostituito interfono durante il viaggio (ne avevo uno di scorta), Bruciata una lampada h7 ….. Come al solito!! Olio rabboccato: 1 litro Ecco una sintesi delle oltre 1000 foto: http://picasaweb.google.com/MaxB650/NordKapp2008 Saluti Massimo e Sabrina http://www.dueinmoto.it



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