IRLANDA che meravigliosa terra ricca di fascino!
Il nostro viaggio nell’Isola di Smeraldo, l’Irlanda, è iniziato il 3 agosto per finire l’11 e la prima cosa che vi consigliamo (a proposito siamo Isa e Stefy) è: ‘Andateci assolutamente, è un posto magico, ti innamori dell’Irlanda e continui a pensare ai luoghi visti anche dopo tante settimane’. Non si può dimenticare una terra...
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Il nostro viaggio nell’Isola di Smeraldo, l’Irlanda, è iniziato il 3 agosto per finire l’11 e la prima cosa che vi consigliamo (a proposito siamo Isa e Stefy) è: ‘Andateci assolutamente, è un posto magico, ti innamori dell’Irlanda e continui a pensare ai luoghi visti anche dopo tante settimane’. Non si può dimenticare una terra dove l’uomo può ritrovare il proprio contatto con la natura attraverso distese d’erba infinite, ma mai piatte, sempre selvagge e collinari, fiori gialli e rossi lungo le stradine strettissime, dove comunque la guida non è mai stressante, perché gli Irlandesi quando guidano rispettano le regole stradali e se sbagli qualcosa non ci fanno caso. Il modo migliore per visitare e “vivere” l’Irlanda è senza dubbio quello “on the road”: si noleggia una macchina e via … Con l’auto si possono incontrare viaggiando castelli e chiese diroccate che non erano nel vostro itinerario di viaggio. Ah, a proposito, due cose assolutamente indispensabili: 1-il navigatore satellitare (che noi ci siamo portati dall’Italia …) in Ireland le strade non sono molto ben segnalate e viaggiare solo con la cartina sarebbe davvero difficile!, 2-il cambio automatico, già l’impatto con la guida a sinistra può essere abbastanza spiazzante all’inizio (anche se garantisco che in pochi minuti ci si abitua senza problemi!), ma essendoci strade molto strette, con frequenti saliscendi e curve, si sarebbe costretti ad avere sempre il pomello della marcia in mano (la sinistra!) e si rischierebbe di perdere le bellezze del paesaggio circostante! In una guida abbiamo letto “scordatevi che 100km irlandesi siano uguali a 100km italiani”: assolutamente vero! Un ulteriore consiglio vi sentiamo di darvi: quando scendete dall’aereo e parlate con le signorine dell’agenzia di noleggio chiedete anche il piano dove si trova l’auto. A noi è stato detto block C, ma non il piano, quando siamo arrivati al block C e avevamo sia le chiavi della nostra Ford Focus grigia, sia numero di posteggio auto, ci siamo resi conto che c’erano 5 piani di block C! Il viaggio è cominciato con Trim dove c’è il castello reso famoso da Mel Gibson e dal film ‘Braveheart’, passando per le Midlands (visitando il sito di Clocmacnoise), per poi proseguire verso Galway, cittadina molto giovanile e piena di vita con i suoi musicisti di strada, e da lì ci siamo spostati per il Connemara costeggiando l’Oceano Atlantico grazie alla Sky Road, selvaggia strada che ho ancora nel cuore, perché la forza del vento e dell’oceano che si schianta contro le scogliere sono solamente una premessa a quanto vedrete quando avrete raggiunto le CLIFFS OF MOHER, scogliere altissime a picco sull’oceano. Nelle scogliere ci sono addirittura dei buchi da dove i gabbiani escono e se trovate una giornata di sole vi possiamo assicurare che non vi stancherete di fotografare un’infinità di volte quelle scogliere. Successivamente siamo stati ad Ennis, abbiamo visto la zona del Burren e infine siamo giunti a Cashel. Il Burren è un posto che ti fa sentire di stare sulla Luna, è un posto lunare, si cammina sulle rocce di origine vulcanica, sono rocce levigate dalla forza del vento, sembrano quasi formare un pavimento e tra una roccia e l’altra ci sono tantissimi fiorellini rossi e gialli. Davvero suggestivo il Dolmen di Poulabrone! Ci siamo fermati al castello di Bunratty: davvero suggestivo, ma quello che più ci è piaciuto era l’annesso Folk Park dove è stato ricostruito un antico villaggio rurale irlandese con case, fattorie e botteghe. La rocca di Cashel è bellissima soprattutto verso le 6 p.m per il contrasto tra cielo e verde dei prati che è possibile vedere a quell’ora, è una fortezza diroccata con un cimitero vicino, si sente il rumore continuo delle cornacchie che sembrano volere annunciare la loro presenza ai turisti come se fossero padrone di quel posto. Durante il viaggio ovviamente alloggiavamo nei mitici B&B irlandesi: abbiamo constatato con piacere che la loro fama di campioni di cordialità e ospitalità è più che meritata! Ai proprietari si potevano chiedere tutte le informazioni e loro erano ben felici di darci delucidazioni e consigli (soprattutto su dove andare a cenare!) Gli ultimi giorni li abbiamo trascorsi a Dublino in hotel, il Maldron Hotel in Parnell Square: bella struttura, moderna, silenziosa e in una buona posizione. La colazione non era compresa nel prezzo, ma la comodità di avere in camera tutto il necessario per farsi il the era una alternativa buona ed economica! Il Trinity College, con la sua maestosa biblioteca, libri fino al soffitto, statue che riproducono il viso dei più grandi filosofi dell’antichità, il Book of Kells, che è un manoscritto miniato realizzato da monaci irlandesi intorno all’800, tutto ciò fa venire voglia di iscriversi all’università. Per le serate divertenti e mondane consigliamo Temple Bar, zona di pub dove, oltre a bere la Guinness, si ascolta musica live suonata ogni sera, si mangiano squisiti piatti di bistecche di angus e il traditional fish and chips, oltre a fermarsi ad ascoltare gli artisti di strada che cantano musica celtica tradizionale o musica contemporanea. Da Carrolls troverete gadgets non proprio economici.. Dublino, ma in generale tutta l’Irlanda, è piuttosto caretta, infatti al di sotto dei 5 euro non si trova nulla. A Temple Bar però c’è un negozio dove vendono le felpe con scritto Ireland e un suggerimento attenti alle cartoline: alcuni negozi le vendono a 0,50 euro/cent l’una, mentre in altri ne vendono 3 a un euro!!! Buona Irlanda a tutti!!!! Isa e Stefy