In luna di miele a Capo Nord

“Giorno dopo giorno, ora dopo ora siamo diventati forti come una verità […] e arrivare a Capo Nord tra tutti quei gabbiani e prenderti le mani noi due abbracciati in un igloo dove ogni inverno che vivrò ti scalderò , che ogni giorno sia un giorno d’amore e ogni luna una luna di miele” Ti sposerò Lorenzo Cherubini Il...
Scritto da: FRANCY76
in luna di miele a capo nord
Partenza il: 01/04/2008
Ritorno il: 13/04/2008
Viaggiatori: in coppia
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“Giorno dopo giorno, ora dopo ora siamo diventati forti come una verità […] e arrivare a Capo Nord tra tutti quei gabbiani e prenderti le mani noi due abbracciati in un igloo dove ogni inverno che vivrò ti scalderò , che ogni giorno sia un giorno d’amore e ogni luna una luna di miele” Ti sposerò Lorenzo Cherubini Il sogno della mia vita era quello ,per la nostra (Roberto e Francesca) luna di miele ,di fare una crociera nei fiordi norvegesi per arrivare a Capo Nord..il viaggio più bello del mondo..ma purtroppo ci eravamo quasi arresi all’evidenza che per la data da noi scelta per il matrimonio , 29 marzo 2008, le maggiori compagnie di crociere non avevano quella rotta nel proprio programma. Attraverso una pubblicità su un giornale ho scoperto che esisteva l’ HURTIGRUTEN .. Il Postale dei Fiordi, che da oltre 100 anni collega tutte le cittadine portuali ai numerosi paesini di pescatori lungo la costa norvegese , da Bergen a Kirkenes. Siamo corsi in agenzia ed abbiamo fatto immediatamente la lista di nozze, costo € 6.500,00 per un totale di 13 giorni , di cui 1 giorno a Bergen, 7 giorni di crociera, 2 giorni ad Oslo e 3 giorni a Copenaghen. ( circa € 5000,00 la crociera in mini suite, con i voli) ,ma in questo racconto mi limiterò a raccontarvi il viaggio fino ad Oslo. Il nostro viaggio di nozze in realtà inizia un giorno prima, perché viviamo all’Isola d’Elba, così siamo partiti verso le 11.30 e nel pomeriggio siamo arrivati a Roma, cena in Trastevere e abbiamo dormito al Prime Hotel Cassia a Roma. 1° giorno : Sveglia prestissimo perché dobbiamo lasciare la macchina al Parking Go- € 65 per 14 giorni, compreso il trasferimento per e da l’aeroporto – e Roberto ha paura di arrivare in ritardo. Partenza da Roma Fiumicino, con la compagnia norvegese SAS , con destinazione Oslo, con un’ora di ritardo ; purtroppo ci sono molte nuvole e anche se abbiamo i posti vicino al finestrino non serve a niente:riusciamo a vedere solo le Alpi, peccato perché-vediamo dalla rotta indicata sulla cartina- voliamo sopra Praga, Dresda, Berlino … Dopo 2h e 40’ arriviamo ad Oslo, dove, a causa di problemi burocratici interni abbiamo dovuto rincorrere i nostri bagagli, effettuare un altro check-in e abbiamo perso due coincidenze per Bergen; fortunatamente ogni mezz’ora c’è un volo che collega le due città e con un paio d’ore di ritardo riusciamo a imbarcarci su un Boeing 737, che fa abbastanza pena a vedersi, alle 17.50. Ci hanno destinato gli ultimi posticini, rubati alle hostess, che stanno in piedi e riusciamo ad intravedere già i primi fiordi e tantissimi isolotti collegati da ponti lunghissimi ; dopo 45’ circa arriviamo a Bergen. Giunti a Bergen abbiamo preso un autobus che ci ha condotti in centro, nei pressi della Stazione Centrale , dove, attraversando la strada era possibile raggiungere il nostro albergo, GRAND HOTEL TERMINUS , un po’ antiquato nel mobilio e nel bagno , ma abbastanza pulito e con una colazione scandinava esagerata. E’ quasi l’ora di cena, facciamo la doccia e usciamo per cercare un posticino dove cenare. L’albergo è in posizione centrale , arriviamo nei pressi del molo di Bryggen e troviamo un ristorante “EGON” che ci pare uno dei più convenienti, così entriamo. L’ambiente è molto carino, tipo pub irlandese,mangiamo delle “tapas” come in Spagna ( anelli di cipolle,prosciutto, olive,chili,formaggio,patate e pane con olive), una porzione di merluzzo e salmone gratinato, un entrecote piccola, 2 birre per un totale di 720Kr ( circa € 90,00 )..il bello arriva quando ordiniamo 2 caffè e 2 digestivi e paghiamo 200Kr, ossia € 25,00! Rimaniamo attoniti. La Norvegia, capiamo..è molto cara e questa sensazione viene avvalorata per il resto della nostra vacanza , fino alla partenza, quando all’aeroporto per 2 cappuccini e 2 cornetti vuoti, serviti al banco, paghiamo € 15,00. 2° giorno : Prepariamo le valigie e le lasciamo in una sala dell’albergo per tornarle a prendere nel pomeriggio, dopo colazione usciamo e iniziamo il giro di Bergen ,che è bellissima,per la sua splendida posizione sul mare . La circondano sette montagne e dei fiordi. Dal centro della città parte una funicolare, Floibanen, che conduce al belvedere : purtroppo però è in manutenzione e ci perdiamo questo primo step del nostro viaggio. Facciamo un giro per il molo di Bryggen, gli antichi magazzini di legno che furono per molti anni, nel settecento, il centro del commercio in Norvegia, tanto che è divenuto il simbolo della città ed è entrata a far parte della Lista Unesco del Patrimonio dell’Umanità. Vediamo Fisketorget, il mercato del pesce , ci infiliamo in qualche negozio e visitiamo la zona del porto, purtroppo piove e fa freddo, così decidiamo di tornare in albergo, prendere le valigie ed avviarci verso il termina di imbarco della HURTIGRUTEN. Alle 17.30 siamo a bordo di quella che sarà la nostra abitazione per una settimana, la MS. NORDKAPP, suite n. 605 : la camera è molto carina, ha un salotto, zona notte e bagno. Terrei a precisare che il postale non è come una normale nave da crociera..è un postale, usato da molti pendolari, studenti e turisti occasionali per passare da una città all’altra della costa, pertanto non vi si trovano a bordo saune, idromassaggi, attrazioni tipiche delle crociere, ma per chi, come noi, non è amante di tutto ciò..è un’esperienza veramente straordinaria da vivere. Alle 19 ci servono la cena , a buffet. C’è veramente di tutto ,compriamo il pacchetto vino, con 1720 Kr ( circa € 215,00) , abbiamo 5 bottiglie di vino, di cui un Chianti! Alle 22.30 la nave salpa dal porto e inizia questo merviglioso viaggio che ci attende.. Notte tempore incontriamo le città di Forlo e Maloy, dove c’è un ponte lungo più di 1200 metri che pare, quando il vento soffia da una certa angolatura, esibisca un concerto , intonando un do alto. 3° giorno : Veniamo svegliati alle 08.00 dal mare lungo..andiamo a fare colazione e saliamo al ponte n. 7 da dove possiamo godere un ottimo panorama: è uno scenario completamente diverso da quelli cui siamo abituati noi e rimaniamo ore a vedere passare un fiordo dietro l’altro, isolotti che sorgono dall’acqua su cui si trovano fari piccoli e grandi, necessari per poter guidare le navi nelle ore buie . Alle 12 facciamo scalo ad Alesund , città che galleggia sul mare vive grazie ad una grande fabbrica ittica e di esportazione del pesce; siamo entrati in un ufficio del turismo e ci hanno consigliato la visita all’Aksla, un monte che si erge in mezzo alla città, da cui si può vedere la città aggrappata ad isolotti e promontori. Dopo 418 scalini – giusto per smaltire la ricca colazione – arriviamo in alto ad Aksla : vediamo la nostra nave che è piccolissima!! Torniamo in città e trascorriamo un paio d’ore a farci un giro per Alesund: vediamo gli ambulanti che vendono i gamberi fritti nei cartocci di carta, come da noi vendono le caldarroste , acquistiamo dei souvenirs troll per i nostri nipotini (Marco , 8 e Luca, 4) e torniamo sulla NordKapp appena in tempo per il pranzo. Dal 15 aprile il viaggio prosegue per il fiordo di Geiranger, perla nella Norvegia dei Fiordi, ma purtroppo siamo solo al 02 aprile, così il nostro percorso prosegue per Molde,città delle rose , che ovviamente non sono fiorite e del jazz , i negozi sono quasi tutti chiusi ( sono già le 18.00 ed in Norvegia gli orari di apertura sono dalle 09.00 alle 17.00 ), così rientriamo in nave. La serata prosegue all’insegna del panorama e dopo cena del solito the caldo nella sala di intrattenimento. Alle 22 la nave attracca nel porto di Kristiansund, dove rimane un’oretta, decidiamo di scendere a vederci in giro, nonostante la nostra tour manager ci avesse chiesto che cosa scendessimo a fare ( e già questo era poco rassicurante), una volta a terra notiamo che il porto è chiuso all’interno di una cancellata , da cui mio marito teme di rimanere fuori e perdere la nave ( è il suo incubo ricorrente: perdere la nave e dover aspettare il postale che passa il giorno dopo ). Il paese non è molto turistico.. Non c’ neanche un bar aperto ..così torniamo nella nostra camera e , nonostante il mare un po’ agitato riusciamo ad addormentarci. 4° giorno : Di buon mattino la nave entra nel fiordo di Trondheim , prima capitale norvegese di cui è molto famosa la cattedrale gotica.Studiamo un po’ la guida e decidiamo che potremmo visitare il museo della scienza e il museo etnografico. Arriviamo in città a mezzo di un autobus e vediamo subito che tutti imusei e le chiese- cattedrale compresa- aprono dalle ore 12 alle ore 16, ma purtroppo la nostra nave riparte alle 12 e quindi siamo destinati a non visitare alcun museo.. Facciamo un giro per la città, molto movimentata che ospita tutti i luoghi più interessanti a pochi passi l’uno dall’altro: il teatro , il museo artistico, le pittoresche casette in legno ,Bryggen, lungo il fiordo .. Rientriamo a bordo per la tappa più lunga della crociera, navigando tra isole e isolette; appena fuori dalla città, passiamo davanti a Munkholmen, monastero medievale , distrutto e ricostruito come una fortezza. Attraversiamo un fiordo strettissimo, da cui , pare, passiamo a malapena con al nostra nave , lo scenario è stupefacente!! Dopo cena arriviamo a Rorvik , che è uno dei 6000 isolotti appartenenti all’arcipelago di Vikna , con una grande concentrazione di uccelli, e animali come lontre e foche. 5° giorno : Sveglia alle ore 06.00 perché alle 07.00 circa la NordKapp attraversa il Circolo polare Artico : il confine della terra del sole di mezzanotte. E’ un cerchio invisibile intorno al globo terrestre che segna il punto più meridionale in cui è visibile il fenomeno del sole di mezzanotte. La nave suona davanti al mappamondo che indica il cerchio invisibile alle 07 09’ 40’’. Alle 09 scendiamo ad Ornes , centro commerciale , ma innevato e nelle vicinanze del porto nnon c’ è neanche un negozio aperto, il panorama merita indubbiamente ma sembra un paese dimenticato dal mondo:ma i 1500 abitanti che vi dovrebbero vivere..dove sono?? Invidiamo i pescatori che rimangono in mezzo al fiordo a godersi il panorama e a vivere di pesca: forse potremmo trasferirci qui, ma riusciremmo a fare questo passo enorme? Con questo pensiero in mente, ripartiamo per raggiungere Bodo nel primo pomeriggio. Visitiamo il Duomo, dove scopriamo che , in fondo alla navata laterale, ci sono un apio di panche con dei cesti e libri per intrattenere i bambini piccoli mentre i genitori seguono la lirìturgia: l’idea ci piace tantissimo e pensiamo che anche le chiese italiane potrebbero adottare lo stesso metodo. Un’ altra cosa che notiamo è che ci sono tantissime ragazze con passeggini , le madri avranno una media di 22, 23 anni e tra i bambini ci sono molti gemelli. Ripartiti con destinazione Isole Lofoten trascorriamo il resto del pomeriggio e della serata in navigazione, con il mare molto più agitato , che ci accompagnerà fino al nostro arrivo a Kirkenes. A nord di Bodo , si vedono le imponenti montagne delle isole Lofoten, che si innalzano come un muro dal mare. Le isole Lofoten contano 6 isole principali e molte altre più piccole, sono villaggi di pescatori, la cui capitale considerata Svolvaer, dove possiamo visitare il MAGIC ICE. Si tratta di un museo, ove è compresa la bevuta in un bicchiere di ghiaccio, servito su un bancone da bar in ghiaccio. Torniamo a bordo e rimaniamo fino Al le 23 a prua della nave a vedere il Trollfjord, fiordo dei troll, lungo 2 kh e largo solo 100 metri, si vede, un chiarore- non è proprio notte, si vedono montagne altissime e qualche faro a destra e sinistra in maniera alternata. 6° giorno : In mattinata , molte presto, arriviamo ad Harstad, purtroppo non sono ancora le 7 ed è impossibile scendere a visitare la città, anche se ci appare molto carina, dalla nave si può vedere la Chiesa di Trondenes, in pietra con doppia copertura a capanna, che spicca sul mare. Ci fermiamo a Finnsnes e notiamo che, salendo verso nord della Norvegia, la neve è addirittura in riva al mare e per noi è veramente una rarità… Alle 14.30 scendiamo a Tromso, si trova alla stessa latitudine dell’Alaska settrentrionale e viene chiamata la capitale artica e la Parigi del Nord. L’insediamento originario sorge sull’isola di Tromsoya, collegata alla terraferma attraverso un ponte di 1 km circa. Sull’isola di Tromsoya sorge la Chiesa del Mar Glaciale Artico, la cui architettura ricorda il buio invernale e l’aurora boreale, che noi abbiamo potuto visitare solo dall’esterno in quanto era chiusa e ci siamo persi il mosaico in vetro più grande al mondo (140 mq) Abbiamo abbandonato l’idea di prendere la cabinovia “Cable car” perché faceva veramente tanto freddo, e infatti i nostri vicini di tavolo – due simpatici signori inglesi – a cena ci hanno detto che sembrava di essere in freezer! Abbiamo dedicato il nostro tempo a disposizione per visitare il Museo Polare (Polarmuseet), tra le cui mostre c’è una ricostruzione del viaggio di Fridtjof Nansen al Polo Nord. Tromso è molto caratteristica, basata sui traffici navali e sulla pesca, con molti negozi carini , ristoranti pieni di vita anche di giorno e neve..tantissima neve! Rientrati a bordo, è quasi l’ora di cena, io mangio pochissimo( c’ è la pasta al salmone: è orribile!!la pasta scotta, sciocca che non si può mangiare) .Dopo cena ci servono il solito the con rum, serve per scaldarsi,ma non è molto buono. 7° giorno Oggi è il gran giorno : arriveremo a CAPO NORD!!! La mattina trascorre molto velocemente, anche perché dobbiamo mangiare molto presto perché alle 11.45 arriviamo a Honninsvag, dove, tramite un pullman partiamo per Capo Nord. Sono 34 km di strada a precipizio, isolata, durante cui passiamo il 71° grado di latitudine, l’aeroporto, il campeggio,l’ostello e gli accampamenti dei Lapponi , dovremmo impiegare circa mezz’ora, ma rimaniamo bloccati a metà strada perché l’autista non aveva messo le catene alle gomme – e pensare che la guida aveva detto che era l’autista più bravo che c’era! Siamo rimasti per più di due ore bloccati nella neve con la paura che la nave partisse e ci lasciasse a Capo Nord! Poi finalmente l’autista è riuscito a mettere le catene e lo spazzaneve che ci guida fino all’altopiano di Capo Nord , che sorge a 307 m a picco sul mare. Qui troviamo la Hall di Capo Nord, ricavata all’interno della montagna ed offre un’indimenticabile vista panoramica, oltre ad ospitare un cinema tridimensionale che proietta immagini sulla natura locale, un bar, un negozio di souvenirs e una Chiesa ecumenica per tutte le religioni. Usciamo e raggiungiamo il mappamondo, è subito a picco sul mare e , per la prima volta in vita nostra v, assistiamo ad una bufera di neve in mare. Dopo tante foto e poca voglia di abbandonare questo posto veramente fantastico , facciamo una sosta al negozio di souvenirs , dove acquistiamo uno gnomo di vetro con il cappello rosso, che sono delle statuine natalizie, caratteristiche della Norvegia, che noi però troviamo solo qui, e un po’ di pensierini . Rientriati sulla nave, non facciamo in tempo ad entrare che partiamo immediatamente:il ritardo di un paio d’ore è tanto e la nave deve recuperare per darci la possibilità di arrivare in tempo a Kirkenes . Incontriamo il Kjollefiord e spingendoci più in profondità il paese di Mehamn. 8°giorno: La mattina inizia prestissimo perché non riusciamo a stare in cabina, tanto è agitato il mare, così ci alziamo e, dopo colazione, ci godiamo le ultime immagini che i nostri occhi possono cogliere di questi spettacolari scenari che ci hanno accompagnato per sette giorni . Incontriamo Vardo e Vadso prima di raggiungere Kirkenes, che è molto vicina al confine russo, che si trova presso Storskog. In mare incontriamo qua e in là degli iceberg di ghiaccio , che ci fa capire quanto sia freddo il Mar del Nord. Lasciata la nostra bella cabina scendiamo per sempre dalla MS NORDKAPP e con un autobus arriviamo all’aeroporto, piccolo , ma ben organizzato: a me prendono le impronte digitali per il check-in, così evito la coda.. E Roberto viene sorteggiato per il controllo bagaglio. Saliamo su un aereo piccolissimo, che per un attimo sono tentata di tornare con la nave piuttosto che intraprendere due ore di volo con quel velivolo, ma Roberto sale e non mi rimane altro che seguirlo e sperare in Dio.. Alle 11.30 parte il nostro aereo e alle 13.40 raggiungiamo l’aeroporto di Oslo. I fiordi sono l’anima della Norvegia e l’attrattiva più grandiosa, permettono di scoprire scenari fantastici dove l’acqua domina su tutto. Vedere le montagne che salgono come un muro dall’acqua verso il cielo è uno scenario che non si può raccontare, ma solo visitare..quindi che attendete? … BUON VIAGGIO!!!


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