Vado in Norvegia… A fare due passi!
.. Non siamo parte di coloro che optano per i viaggi "convenzionali" ed arrangiati di tutto punto da professionisti del mestiere! Ci arrangiamo... E sappiamo farlo davvero bene! Ed è proprio mossi da questa convinzione che il 13 giugno voliamo via... Verso la Norvegia, solo per per un week end!
Ci imbarchiamo, quasi perfettamente in orario,...
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.. Non siamo parte di coloro che optano per i viaggi “convenzionali” ed arrangiati di tutto punto da professionisti del mestiere! Ci arrangiamo… E sappiamo farlo davvero bene! Ed è proprio mossi da questa convinzione che il 13 giugno voliamo via… Verso la Norvegia, solo per per un week end! Ci imbarchiamo, quasi perfettamente in orario, all’aeroporto di Orio al Serio alla volta di “Oslo Torp”! In realtà, badate bene, Oslo City dista oltre 100 Km dall’aeroporto in questione; attorno a mezzodì giungiamo a destinazione, e come da “mio” programma (Cesarino è del tutto ignaro: non immagina nemmeno dove sarà condotto!), discendiamo in fretta le scala del “nostro” Boeing catapultandoci direttamente alla fermata dei taxi (ad accompagnarci è solo un piccolo zaino nel quale è riposto il nostro kit di sopravvivenza, in tal modo non occorre sostare al ritiro bagagli). Un solare tassista di mezza età ci accoglie prontamente e ci conduce, in soli dieci minuti, presso il “Clarion Collection Hotel Atlantic”, in cui sbrighiamo il nostro check-in, di Sandefjord. Il piccolo centro portuale, scelto per il nostro mini-itinerario, deve la sua storica (anche se, a tratti, triste e discutibile!) fortuna all’attività di caccia alla balena praticata da tempi remoti. Dal suo porto salpavano le baleniere alla volta del mare aperto, tra le cui onde si consumavano gli orribili delitti. Malgrado tutto, il paesaggio che appare ai nostri occhi è una completa meraviglia. Apprezziamo il fatto che, oggigiorno, nel mare magnum del caos occidentale, si possano ritagliare spazi in cui la mano dell’uomo non ha ancora svolto la sua opera . Le foreste, le isolette sparpagliate nelle insenature blu e il silenzio assoluto ( lo è davvero!) che tracciano i contorni di questa straordinaria nazione. Dopo un frugale pasto al locale “Peppes Pizza” ( in cui il personale è molto cordiale e amichevole!), iniziamo l’esplorazione di questo nucleo marittimo. Sandefjord conta circa 30.000 abitanti ma stentereste a crederci se, passeggiando tranquillamente tra le vie del centro, vi rendeste conto che nessun rumore vano, nessuno strepitio caotico, osa turbare la natura… Un immoto irreale, da fantascienza! Passeggiamo in lungo e in largo nei dintorni del porto (non esistono vere e proprie spiagge!) e notiamo la singolare chiesetta fluttuante; pare, o almeno ci è giunto, che sia l’unica “chiesa” galleggiante in Europa, essendo infatti sospesa su una piattaforma. Cammianiamo ancora; il sole è veramente caldo e non stentiamo ad assumere un colore rosso acceso (nessuno ci classificherebbe “reduci dalla NOrvegia”). Alcune barchette si allontanano verso il mare del Nord… Scattiamo numerose fotografie da sottoporre al giudizio dei parenti al nostro ritorno! Numerosi gabbiani ci salutano dall’alto! Un poco più avanti notiamo, ormeggiata tra tante imbarcazioni, la Southern Actor… La storica baleniera resa “celebre” proprio per i suoi poveri “trofei”; ormai in disuso, è ora visitabile! In lontananza, una nave vichinga (ricostruzione dell’originale rinvenuta in loco negli anni venti, mi pare di ricordare, e tutt’ora ospitata presso il museo di Oslo dedicato alla categoria) saluta Sandefjord, allontanandosi pian piano…. Poco oltre il molo, sulla terra ferma, in mezzo ad una rotonda, si innalza il monumento ai pescatori, simbolo storico della cittadina, che onora l’operato dei già citati “balenieri”! Ci inoltriamo verso la chiesa principale: una graziosa costruzione rossa con uno campanile piuttosto appuntito! Tipico….!! Le dimensino sono però alquanto contenute! Incontriamo un simpatico ragazzo curdo che ci chiede si scattargli una foto… Non esitiamo e provvediamo al volo! Sul retro della chiesa si estende un apparentemente anonimo cimitero. Ci ispira un senso di grande rispetto notare la mancanza di coreografiche sepolture; evidente credo che uniforma, non solo a parole, chiunque dopo la vita. Rientriamo in albergo giusto per una doccia; la cena è presto servita! Ci nutriamo, all’interno di una delle tante stanzette che ricostriuscono un “sottocoperta” delle navi di un tempo, di verdure (in abbondanza) e di formaggi dai sapori fortissimi! Il nostro albergo è assimilabile ad un museo che non manchiamo di visitare: in ogni angolo scoviamo strani aggeggi facenti parte del corredo originario di barche piuttosto vetuste! In ordinate teche trovano ricetto scheletri animali di ogni varietà e sulle pareti sono poste fotografie in tema! Vi sono persino gli arpioni originali impiegati per lo scopo di cui abbiamo già parlato!! Davvero molto singolare…Consigliamo l’hotel per la vicinanza con i punti focali del luogo! unica pecca: non riusciamo a comprendere la funzionalità delle luci della stanza! Poco male, alle 22.30 c’è ancora il sole fuori e decidiamo di porre conclusione all’intensa giornata ritornando al porto! Le casette sono veramente buffe, alcune multicolori! Il sole, piano piano, scompare dietro di esse, avvolgendo ogni cosa in una magica atmosfera. L’indomani, domenica, sveglia prestissimo. Dopo la colazione, effettuiamo il check out e partiamo verso l’ultima, ahinoi, espolorazione! Ci spingiamo più in alto, raggiungendo la Sanderkirke, una chiesa dall’architettura molto semplice ma, nel contempo , solenne. Al suo interno, un simpatico pastore ci consente di scattare alcune fotografie! Dal soffitto pende… Un veliero che punta dritto verso l’altare! Ci allontiamo sull’eco dei rintocchi di campana…. Un carinissimo gattino (novegese delle foreste DOC) cerca di attirare l’attenzione: lo accontentiamo con qualche carezza! E’quasi ora di prendere il taxi alla volta dell’aeroporto, ma non vogliamo andarcene senza prima aver omaggiato lautamente il mare! Cesarino (glosone)assapora un doppio gelato “soft”… Il prezzo non è purtoppo altrettanto soffice! La NOrvegia è davvero molto cara, ma con un po’di attenzione non sarà troppo complicato rientrare nel budget! E così.. Ci ritorna alla mente che domani sarà lunedì;gli impegni ci chiamano e ci riconducono, “purtoppamente” (come dice Cesarino!) all’aeroporto! Qui acquistiamo un delizioso portafoto dedicato ai troll e attendiamo l’ora di reimbarcarci!…..Ecco a voi un esempio di come si possa rompere la monotonia e trascorrere qualche sana ora in una realtà pulita e affascinante… E non proprio a due passi da casa!!!!..