Italia-Norvegia attraverso i paesi baltici

Innanzitutto, una breve premessa per comprendere le motivazioni che hanno portato ad intraprendere questo viaggio lungo oltre 4,000 km. Tromsø e’ la meta di questo viaggio, il quale, in realta’ si tratta di un viaggio di ritorno. Durante il primo semestre 2009, infatti, ho soggiornato nella ridente cittadina di Tromsø, nel nord della...
Scritto da: Paolo&Giuditta
italia-norvegia attraverso i paesi baltici
Partenza il: 31/05/2009
Ritorno il: 07/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Innanzitutto, una breve premessa per comprendere le motivazioni che hanno portato ad intraprendere questo viaggio lungo oltre 4,000 km. Tromsø e’ la meta di questo viaggio, il quale, in realta’ si tratta di un viaggio di ritorno. Durante il primo semestre 2009, infatti, ho soggiornato nella ridente cittadina di Tromsø, nel nord della Norvegia, abbondantemente al di sopra del Circolo Polare Artico, per un periodo di ricerca all’estero. Viaggio di ritorno in quanto alla fine di maggio 2009 sono rientrato in Italia per il matrimonio di un mio caro amico, pianificato da mesi. E pianificato da mesi era anche questo viaggio, nato come sfida, come sfogo al piacere di viaggiare e anche come occasione per visitare le repubbliche baltiche. Lituania, Lettonia ed Estonia, infatti, sono paesi indubbiamente ancora poco turistici, ma che sicuramente hanno moltissimo da offrire in termini di paesaggi, citta’ e cultura. Paesi, inoltre, che sono ormai parte integrante dell’Europa, tanto quanto lo sono, ad esempio, Spagna, Francia ed Inghilterra, ma, seppur relativamente lontani da punto di vista geografico, sono molto vicini culturalmente e piacevolmente ospitali. Bergamo e’ il luogo di partenza, in quanto vi risiede la mia ragazza, nonche’ compagna di quest’avventura. Da ultimo, il mezzo che ci ha accompagnato con onore per tutti i kilometri percorsi. Un Volkswagen New Beetle nero, anno 1999, con impianto GPL e un baule conseguentemente insufficiente ad ospitare le valige, sempre alloggiate sui sedili posteriori. 1º giorno (31 maggio 2009). Bergamo (Italy) – Wien (Austria): 819 km (819 km totali). Partenza da Bergamo nel primo pomeriggio, alle 13:30. Vienna, infatti, e’ una meta abbastanza vicina, percorribile in circa 7-8 ore. Viaggio battezzato dalla pioggia, fedele compagna di viaggio fino alla Norvegia. Abbiamo deciso, in comune disaccordo con il nostro navigatore satellitare (un Garmin indubbiamente da aggiornare con le nuove mappe europee) di passare il confine con l’Austria per il Tarvisio, scelta sicuramente ottima e molto veloce. Poche pause, esclusivamente per fare il pieno di GPL (mediamente disponibile sia in Italia che in Austria) e per acquistare il tagliando necessario per guidare nelle autostrade austriache (acquistato al taglio minimo di 7,70 € e valevole per 10 giorni). Arrivati a Vienna in tarda serata, ci siamo diretti direttamente all’albergo 3 Kronen, in posizione centrale, a 15 minuti a piedi dal duomo, pulito e confortevole, con connessione internet wifi gratuita, e abbastanza economico (65 € a notte per camera doppia prenotato on-line). Giusto il tempo per parcheggiare la macchina (gratuitamente nei giorni festivi) e abbandonare in stanza le valige, e ci siamo fiondati in centro alla ricerca di un ristorante (discreto, ma non particolarmente degno di nota) per degustare la Wiennerschnitzel di vitello (non di maiale), accompagnata da una buona birra. Barcollando, siamo rientrati in albergo per riposarci ed essere in forma per il giorno successivo. 2º giorno (1 giugno 2009). Wien (Austria) – Oswiecim / Auschwitz (Poland): 402 km (1,221 km totali). Vienna offre indubbiamente molto dal punto di vista culturale-architettonico, ma la ferrea pianificazione di questo viaggio di 8 giorni ci consentiva di dedicare solamente una mattinata alla visita della citta’. Tempo comunque sufficiente per visitare l’Hofburg (9,50 € compreso di audioguida), residenza imperiale e della nota Principessa Sissi (alla quale e’ dedicata una sezione accanto agli appartamenti imperiali) e la cattedrale e per fare shopping nelle numerose vie del centro. Pranzo veloce ma ottimo in uno dei tanti chioschi, o sausage stands, (suggeriamo Albertina Wurselstand in Albertina Platz) dove assaporare i tipici wurstel offerti in numerossime varianti. Nel primo pomeriggio siamo ripartiti con destinazione Oswiecim, nome originale polacco di Auschwitz, in Polonia, passando per la Slovacchia (dove acquistare un tagliando autostradale di 3,50 € valido 7 giorni) e per un breve tratto in Repubblica Ceca. In Slovacchia e in Polonia i distributori di GPL sono capillari e disponibili praticamente dovunque. Ricordiamo che l’Euro e’ moneta corrente in Austria e in Slovacchia, ma non in Repubblica Ceca e in Polonia, sebbene ampiamente accettato. Se si vuole evitare di cambiare il denaro in tutti gli stati, e’ comunque possibile e pratico pagare con la carta di credito, e al massimo prelevare presso gli sportelli bancomat la cifra in moneta locale strettamente necessaria. Arrivo ad Auschwitz in tarda serata, anche a causa dei numerosi lavori di ammodernamento stradale e di alcuni scleri del nostro navigatore. Alloggio e cena presso il B&B Kamieniec, localizzato in mezzo al verde appena al’ingresso del paese. B&B non certo di lusso ma pulito, semplice e con dell’ottimo cibo. Cena tipica a base di zuppa di barbabietole, Pierogi (piatto tipico polacco molto simile ai nostri ravioli) e funghi fritti eccezionali, ovviamente tutto accompagnato da un’ottima birra polacca. 3º giorno (2 giugno 2009). Oswiecim / Auschwitz (Poland) – Byalistok (Poland): 579 km (1,800 km totali). Dopo un buon riposo, ci siamo gustati la tipica colazione polacca, servita direttamente al tavolo, costituita da affettati e wurstel (decisamente abbondante). Prezzo totale del soggiorno, in camera doppia, e cena, 50 € (compresa la mancia). Lasciato l’albergo, ci siamo diretti al campo di concentramento di Auschwitz I, visita decisamente impegnativa e toccante. Suggeriamo di andarci individualmente (ingresso gratuito) e di evitare il tour di gruppo in modo da poter avere il tempo necessario per se stessi. Per meglio approfondire la storia e le sale del campo, abbiamo comprato una mini guida, disponibile anche in italiano, per la modica cifra di 4 zl (circa 1 €). Dopo una visita di circa 2 ore, ci siamo poi diretti verso Auschwiz II/Birkenau, che abbiamo esclusivamente visto dall’esterno per mancanza di tempo. Ancora pieni dalla colazione, siamo ripartiti con l’obiettivo di attraversare la Polonia ed avvicinarci il piu’ possibile al confine Lituano. Abbiamo avuto la splendida ma infausta idea di entrare in Varsavia, citta’ estremamente caotica e trafficata, dove abbiamo perso quasi 2 ore fermi in macchina e dove siamo riusciti solo a fotografare, sotto un acquazzone, il palazzo della cultura e l’esterno del centro storico. Abbandonata l’idea di visitare meglio la citta’, ci siamo diretti a Nord e dopo alcune ore di viaggio siamo arrivati in tarda serata a Byalistok. Citta’ che non offre nulla di particolare se non qualche chiesa un po’ kitch e un centro storico ordinato e pulito. Abbiamo trovato una camera presso l’hotel Turkus, hotel di passaggio mediamente pulito e dignitoso. Prezzo pari a 157 zl (35 € per camera doppia), compreso di colazione e parcheggio custodito. Cena in un ristorantino del centro dal nome Savona, scelta abbastanza obbligata poiche’ unico ristorante ancora aperto. 4º giorno (3 giugno 2009). Byalistok (Poland) – Vilnius (Lithuania): 400 km (2,200 km totali). Dopo una colazione non certo delle migliori, siamo ripartiti con destinazione Vilnius, la prima capitale baltica del nostro percorso. Viaggio tranquillo, su strade scorrevoli e ben tenute. Ci siamo fermati per pranzo in un self-service sulla strada tra Kaunas e Vilnius, dove abbiamo avuto un pranzo decisamente abbondante e ottimo (costolette di maiale con patate e una gigantesca polpetta di carne, sempre con patate) per la modica cifra di 22 Lire Lituane (circa 5 €). Arrivo a Vilnius verso le ore 14:30, dove abbiamo soggiornato nel hotel Gile, albergo nuovissimo, molto pulito e dall’arredamento scandinavo. Prenotato anch’esso via Internet, abbiamo speso circa 39 € per camera doppia. Abbiamo parcheggiato l’auto in un parcheggio a pagamento (8 Lire Lituane, circa 2 €) custodito direttamente dalla polizia locale, consigliatoci in albergo. Dopo una breve passeggiata di 10 minuti, sempre sotto un acquazzone, siamo giunti in centro, molto carino e decisamente pulito (altro che Svizzera). In 2 ore abbiamo visitato, oltre alla pittoresca via centrale, la cattedrale, il castello sulla collina con il museo all’interno della torre, salendo tramite la funicolare, e le chiese gotiche di St. Anne e Bernardine. Il tour, sebbene molto rapido, ci ha pero’ lasciato anche un po’ di tempo per fare shopping di oggetti di ambra. Tutte le capitali baltiche offrono gioielli di ambra, ma indubbiamente in Vilnius e’ possibile trovarne a minor costo e piu’ autentici, essendo un prodotto tipico lituano e polacco. Dopo aver visitato rapidamente un buon numero di negozi nelle vie principali, ci siamo diretti in un negozio a nostro avviso molto carino, con prezzi ottimi e gioielli sia tradizionali che moderni. Il negozio, dal nome non molto originale Baltic Souvenir (in Didzioji 15, Vilnius), nella piazza del comune, e’ gestito da due ragazzi giovani molto gentili e che parlano un fluente inglese (cosa non proprio comune). Dopo aver acquistato un po’ di cose per noi e alcuni regali per le rispettive mamme, ci siamo fatti consigliare un locale tipico dove mangiare, Cili Kaimas (in Vokieciu 8), dove gustare degli ottimi ed economici piatti tradizionali. 5º giorno (4 giugno 2009). Vilnius (Lithuania) – Riga (Latvia): 300 km (2,500 km totali). La giornata e’ iniziata con una colazione piuttosto scarsa, unico aspetto negativo del hotel in cui abbiamo soggiornato. Ripresa l’auto al parcheggio, ci siamo diretti verso Riga. Il tragitto non e’ particolarmente lungo e le strade sono in buone condizioni e scorrevoli. Anche in questi tratti, non abbiamo avuto alcun problema nel reperire distributori di GPL. I prezzi di tutti i tipi di carburanti, comunque, sono molto piu’ economici rispetto a quelli italiani. Siamo arrivati a Riga nel primo pomeriggio e ci siamo diretti con l’auto in centro. Occorre porre attenzione in quanto la maggior parte delle strade in centro sono chiuse al traffico e la polizia locale effettua molti controlli alla circolazione. Abbiamo lasciato l’auto in un parcheggio custodito del centro, tuttavia decisamente caro. Per lasciare l’auto sino alla mattina successiva avremmo dovuto pagare l’equivalente di 30 €. Motivo per cui vi abbiamo sostato per una sola ora, tempo necessario per raggiungere l’albergo e lasciare le valige in camera. Ala Hostel, prenotato sempre on-line (35 € per camera doppia, esclusa colazione), e’ un piccolo albergo nel pieno centro storico della citta’, localizzato in una via tranquilla. Le camere, sebbene con bagni in comune con altre due stanze sul pianerottolo, sono molto curate, pulite e dal design originale e colorato. Le stanze sono precedute da una stanza comune con tavolo, angolo cottura e stoviglie. Al piano terra c’e’ un bar gestito dallo stesso personale, dove e’ disponibile connessione internet wifi gratuita e dove ci e’ stato offerto un buon espresso. Una volta sistemati, abbiamo spostato l’auto, su suggerimento dell’albergo, in alcuni parcheggi situati lungo il fiume, comunque vicinissimi al centro storico. La tariffa oraria e’ pari a 0,8 LVT all’ora (circa 1 €), ma gratutiti dalle 18:00 alle 8:00. Inoltre, essendo situati in prossimita’ del parlamento, la zona e’ ben presidiata dalla polizia locale. La prima meta e’ stato il Duomo, visitabile a pagamento (circa 1 €). Afflitti dalla fame, ci siamo fiondati in un tipico self-service, in Skurnu Iela, che offre degli ottimi pancakes, sia dolci che salati, piatto tradizionale (ottimi quelli di patate). Spesa complessiva per due persone, 5 €. Abbiamo speso il resto del pomeriggio a visitare tutte le vie del centro storico, le numerose chiese e qualche negozio di souvenir. Dopo una birra e un piatto di stuzzichini in un piccolo locale in Konventa seta, abbiamo cenato in Torna Iela, in un ristorante con cucina tipica lettone (circa 30 € in due). Come e’ facile intuire, per cogliere al massimo le culture locali, accanto alla visita dei principali monumenti e dei paesaggi, crediamo sia fortemente necessario immergersi nelle tradizioni culinarie locali. Quindi, come al solito, anche birra locale! 6º giorno (5 giugno 2009). Riga (Latvia) – Tallinn (Estonia): 300 km (2,800 km totali). Essendo la colazione esclusa, ne abbiamo approfittato per fare una passeggiata mattutina e colazione da Double Coffee, con double cappuccino e dolci. Ripresa l’auto, siamo usciti da Riga e ci siamo diretti a Nord verso Tallinn, attraversando tutta la Lettonia e l’Estonia. Il viaggio e’ stato tranquillo e veloce. Purtroppo dopo la Lettonia non e’ stato piu’ possibile fare il pieno di GPL, e abbiamo proseguito a benzina sino in Norvegia. Sigh! A Tallinn avevamo prenotato on-line presso Romeo Family Apartments (815 EEK, circa 50 €), in zona centralissima, compreso di parcheggio nel cortile interno privato. Forse un po’ difficile da localizzare, si e’ comunque rivelata una scelta ottima per chi viaggia in auto e per la sua ottima posizione. Infatti, in pochissimi minuti si e’ nel centro storico all’interno delle vecchie mura medievali, e in breve tempo e’ possibile raggiungere il porto dal quale partono i traghetti per i paesi scandinavi. Prima di cominciare la visita alla citta’, abbiamo fatto una breve pausa pranzo da Kompressor (in Rataskaevu 3), locale molto frequentato da gente del posto e dove e’ possibile assaggiare degli enormi pancakes ripieni (circa 10 € in due). Abbiamo iniziato la visita dalla collina che domina la citta’ vecchia, sulla quale visitare la chiesa ortodossa, il duomo e il Tompea Castle. Suggeriamo inoltre di passeggiare per le piccole e pittoresche vie e di godere della vista della citta’ dall’alto presso due diversi punti panoramici a nord e ad est della collina. Scesi nel cuore cittadino, abbiamo visitato la piazza principale, con il palazzo del comune e la vecchia farmacia, camminato a nord su Pikk, dove vedere i palazzi delle gilde, il vecchio palazzo del KGB e le cosiddette Three Sisters, antiche case del XV secolo, e proseguito lungo le mura e i bastioni ad ovest. Alcuni di essi sono visitabili ed offrono una bella vista delle vie del centro. Dopo ad una breve pausa caffe’ in piazza centrale, abbiamo fatto un’ultima passeggiata verso la zona del monastero dominicano, degna di nota. Abbiamo chiuso la giornata con una buona cena presso il ristorante Eesti Maja (in Lauteri 1, poco lontano dal centro storico), specializzato in cucina estone (circa 30 € in due). I ristoranti in centro, infatti, sono molto turistici e cari e meno autentici. 7º giorno (6 giugno 2009). Tallinn (Estonia) – Haukipudas (Finland): 750 km (3,550 km totali). Dopo una abbondante colazione, ci siamo rimessi al volante, con destinazione il cuore della Finlandia (localita’ non ben definita nei paraggi di Oulu). Abbiamo preso il traghetto presso il molo D del porto di Tallinn con destinazione Helsinki. E’ consigliabile arrivare al check-in almeno un ora prima, per evitare la coda e per avere la certezza di imbarcarsi. Prezzo per due persone e un auto media 1163 EEK (circa 75 €). Dopo circa 2 ore di navigazione e un leggero pranzo a bordo siamo sbarcati alle 13:30 in Finlandia, ultima nazione del nostro viaggio prima dell’arrivo in Norvegia. Abbiamo deciso di non fermarci in citta’ in quanto gia’ visitata precedentemente. Ad ogni modo, e’ possibile visitare la citta’ in mezza giornata. Sfrecciando verso Nord, abbiamo guidato per l’intero pomeriggio e per buona parte della luminosa serata attraversando la regione dei Laghi. Paesaggi molto belli e suggestivi, indubbiamente avremmo preferito un po’ di sole, invece ci siamo dovuti accontentare di un cielo grigiognolo e di tantissimi e brevi acquazzoni. La tappa prevista era Oulu, dove abbiamo solamente consumato una cena a base di renna in quanto tutti gli hotel erano al completo per via di una manifestazione (a noi ignota). Abbiamo quindi guidato per 20 km in direzione Nord, dove l’hotel Best Western Samantta ci ha ospitato. Indubbiamente l’hotel piu’ caro della nostra vacanza con i suoi 73 € per una camera doppia, ma comunque economico per gli standard finlandesi. 8º giorno (7 giugno 2009). Haukipudas (Finland) – Tromsø (Norway): 850 km (4,400 km totali). Dopo una lunga notte luminosa, ci siamo svegliati e abbiamo iniziato la giornata con una abbondante colazione. L’hotel offriva anche sacchetti e box di plastica per prepararsi un pranzo d’asporto. Ci siamo quindi preparati alcuni panini a base di salmone marinato (ottimo) e salumi locali e ci siamo diretti verso Tromsø, ma con una piacevole e decisamente dispendiosa tappa intermedia a Rovaniemi, citta’ situata al circolo polare artico che ospita il villaggio di Babbo Natale. Ovviamente non potevamo perdere l’occasione di comprare qualche gadget e di fare un foto con Santa Claus. La foto piu’ cara della nostra vita; infatti, la versione piu’ economica era quella da 25 €. E poi non si puo’ non fare un salto alla posta centrale di Babbo Natale, piena di lettere provenienti da bambini di tutto il mondo. E come poteva essere Natale senza neve? Mentre facevano qualche foto infatti ha iniziato una forte nevicata di 5 minuti. Dopo 2 ore di luci e addobbi siamo ripartiti per un’unica tirata verso la nostra meta, attraversando le strade a volte sconnesse della Lapponia. Tra greggi di renne e paesaggi ricchi di muschi, licheni e arbusti abbiamo raggiunto la Norvegia, dove ci siamo imbattuti in paesaggi contrastanti rispetto alla Lapponia. Alberi e prati verdissimi, montagne innevate, fiordi contorti e un sole ancora splendente e sempre alto nel cielo ci hanno accolto alla meta, la cosiddetta Parigi del Nord (non ne sappiamo pero’ il motivo). Giunti a casa, siamo stati accolti dai nostri amici e da un po’ del nostro amato medio-oriente: cena Siriana e Shishia per rilassare le nostre menti, per i corpi ci vorra’ qualche ora di sonno. Dopo aver visto il sole di Mezzanotte ci siamo coricati, sognando altri viaggi come questo. Abbiamo attraversato 10 diverse nazioni, incontrando persone ospitali e gentili, vedendo paesaggi e architetture magnifiche e imparando a conoscere storie e culture diverse. Ci siamo sempre sentiti a casa, in un mondo dove le diversita’ sono un valore da conservare e da far conoscere, non certo un pericolo. L’Europa che abbiamo visto e’ un crogiuolo interessante e tutto da scoprire. Viaggeremo ancora in Italia, Europa e nel mondo, sempre con la consapevolezza di imparare da questi viaggi e di conoscere altri modi di vedere e di vivere la vita, modi diversi ma sempre degni di rispetto. Siamo tutti sulla stessa palla che gira e dobbiamo amarci e rispettarci. buon viaggio.


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