Dublino, Bray e dintorni
Ho deciso parto!! Dopo le fatiche della laurea vado a trovare la mia amica Silvia che sta studiando a Dublino, più precisamente a Bray, un paesino sulla costa a circa mezz’ora di Dart (treno molto simile alla metropolitana) da Dublino.
Prenoto il biglietto con la Ryanair, partenza da Orio al Serio al costo di € 83 con check-in online, e poi...
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Ho deciso parto!! Dopo le fatiche della laurea vado a trovare la mia amica Silvia che sta studiando a Dublino, più precisamente a Bray, un paesino sulla costa a circa mezz’ora di Dart (treno molto simile alla metropolitana) da Dublino. Prenoto il biglietto con la Ryanair, partenza da Orio al Serio al costo di € 83 con check-in online, e poi la dormirò al residence della mia amica tanto ha la camera doppia ma è sola. 1° GIORNO L’aereo parte con un ritardo di circa mezz’ora, così arrivo alla capitale irlandese alle 12,40. Uscita dall’aeroporto c’è una seria di pullman che portano in centro e io sono fortunata perché grazie al 16 A arrivo direttamente in O’Connell Street pagando € 2.2, se no in alternativa c’è l’Air coach che impiega meno tempo e costa € 6. Sono d’accordo con la mia amica che vado verso la stazione per aspettarla, così mi dirigo verso Tara station costeggiando il fiume Liffey e ammirando i numerosi ponti. Finalmente ci troviamo e decidiamo di andare a mangiare in St Stephen’s garden, dopo aver percorso Grafton St., la via più chic di Dublino. Ma purtroppo appena arrivate in questo immenso parco faccio conoscenza con il tempo irlandese … imprevedibile, infatti si mette a piovere forte. Così ci mangiamo il nostro panino sotto una pianta che ci ripara e una volta finito il nostro pranzo decidiamo di entrare in un centro commerciale per ripararci e sederci un poco. Quando smette un poco di piovere decidiamo di andare in Merrion square i cui edifici dalle facciate georgiane si affacciano su di un altro parco con i morbidi prati perfettamente curati. In un nascosto angolo di questo parco si trova la statua di Oscar Wild, che reca alcuni degli arguti aforismi per cui è diventato famoso. Dopo aver girato per questo parco decidiamo di andare al Trinity college, una immensa università immersa nel verde. Qui giriamo per il college osservando le immense distese verdi e i meravigliosi palazzi in stile georgiano, immergendoci completamente nell’atmosfera universitaria. Uscite da qui sono già quasi le 18,30 per questo decidiamo di dirigerci verso Bray per poter preparare la cena lavarci e girare per i pub insieme ai compagni di corso di Silvia. 2° GIORNO Decidiamo di dormire fino alle 9.30 perché questa si preannuncia come una lunga giornata. Raggiungiamo Dublino verso le 11 e iniziamo la giornata attraversando Temple Bar, un fitto dedalo di stradine acciottolate. E’ un quartiere molto animato, infatti troviamo un mercatino di alimenti etnici e biologici molto interessante peccato avessimo appena finito la colazione e per il pranzo era troppo lontano da dove volevamo andare. Continuiamo la nostra visita dirigendoci verso la zona medievale di Dublino con il castello, che sembra più che altro un insieme incoerente di strutture architettoniche, infatti dell’originario castello normanno resta solo una torre. E’ tuttora utilizzato dal governo per questo è difficile poterlo visitare, però all’interno si trova un prestigioso museo: la Chester Beatty Library (ingresso gratuito), una collezione di testi antichi. Il primo piano è dedicato alle diverse tradizioni artistiche soprattutto dell’Asia, invece il secondo piano è dedicato alle principali religioni. Usciamo affascinate da questo museo e ci dirigiamo verso la Cattedrale di St. Patrick, una volta arrivate nei suoi splendidi giardini inizia a piovere e dopo le foto di rito puntiamo verso la fabbrica della Guinness, dopo esserci fermate in un bar per riposarci e rifocillarci con un panino. Il Guinness storehouse (ingresso € 15) è l’unica parte aperta al pubblico dell’immenso complesso che forma la St. James’s Gate Brewery, è una struttura imponente disegnata come una pinta di Guinness e distribuita su sette piani. Ogni piano ha un suo argomento: ingredienti, lavorazione, pubblicità, per finire al settimo piano c’è il Gravity Bar dove si può finalmente gustare una pinta di Guinness godendosi una vista mozzafiato sulla città. Questa visita è stata più lunga del previsto e così stanche ma felici decidiamo di dirigerci verso Grafton St per aspettare gli altri con cui avremmo dovuto cenare. Per la cena optiamo per il pub più vecchio di Dublino, The Brazen Head, dove provo lo stufato alla Guinness, veramente gustoso! Finita la cena ascoltiamo un po’ di musica irlandese suonata dal vivo, ma poi decidiamo di spostarci verso Temple Bar che di notte si è trasformata in una baraoda, con gente vestita nei modi più assurdi possibili e locali che stordiscono con musica a tutto volume. Verso le due ce la facciamo a ritornare al residence e non ci reggiamo più in piedi e decidiamo di non puntare la sveglia per il giorno successivo. 3° GIORNO Dopo la colazione decidiamo per un giro di Bray soprattutto perché Silvia deve fare la spesa. Come al solito inizia a piovere, ma non la solita scrosciata, ma un vero diluvio che va avanti fino alle 6 per questo non possiamo goderci questa giornata se non rispolverando il mio inglese per chiacchierare con i ragazzi del residence. Quando finalmente smette di piovere facciamo una passeggiata sulla spiaggia e ci incamminiamo verso la Bray Head, una passeggiata che porta sulla cima della montagna lì vicino, ma data la pioggia il terreno è troppo accidentato per proseguire così ritorniamo verso il residence dove dopo cena vediamo un film in inglese sull’Irlanda del nord. Speriamo domani sia migliore il tempo! 4° GIORNO Finalmente sole!! Accompagno Silvia alla scuola e mi incammino verso la passeggiata di circa 1 h e mezza che porta a Greystones, paesino li vicino. La passeggiata è fantastica e il sentiero agevole, si costeggia la costa e si possono ammirare le scogliere a picco sul mare, sono anche riuscita a vedere un delfino che nuotava e saltava in mare. Una volta che ci si avvicina a Greystones la visuale peggiora perché stanno costruendo un sacco di complessi lungo la spiaggia, quindi sembra di camminare in un cantiere. Una volta arrivata in questo paesino mi riposo sulle panchine sul lungo mare e giro un po’ per il paesino ma non è niente di che, così decido di tornare. Visto che è ancora presto decido di fare a piedi anche il ritorno ma per chi si sente stanco c’è la stazione della Dart che ferma in tutte le stazioni della costa, fino al centro di Dublino. Dopo questa lunga passeggiata arrivo a Bray dove pranzo con Silvia, successivamente inizia a piovigginare però decidiamo di non farci rovinare anche questa giornata, così prendiamo la Dart, direzione Dalkey, località ricca di storia che conserva le vestigia di antichi castelli, infatti in Castle St. Sorgono l’uno di fronte all’altro due castelli. Queste due costruzioni sono più simili a torri fortificate che a castelli, però sono molto affascinanti. Una di queste è stata ristrutturata e trasformata in un museo-heritage, che decidiamo di non visitare perché a Silvia ricorda Dublinia, una ricostruzione per bambini. Dopo un giretto per questo paesino che, a parte queste due torri è molto simile a tutti gli altri sulla costa, riprendiamo la Dart e ci fermiamo a Killiney, la Beverly Hills d’Irlanda. Infatti qui ci sono le ville dei più ricchi uomini irlandesi come quella di Bono, di cui si vede solo il portone, e di Enya, che assomiglia ad un castello e molte altre tutte veramente belle e lussuose. Nella passeggiata tra queste ville incantevoli abbiamo uno scorcio del paesaggio, lascia senza parole, si dice che assomigli a Sorrento, infatti la strada che abbiamo imboccato portava al Sorrento point. Stanche ma felici, soprattutto io vista la lunga passeggiata del mattino, ritorniamo a Bray dove ci attende una cena comasca preparata da un compagno di classe di Silvia. E così tra pizzoccheri e chiacchiere in inglese finisce la mia ultima sera nella terra dei folletti. Questa terra mi ha affascinato e stregato, ho deciso che ritornerò, tanto la mia amica starà qui tre anni e io dovrò pur venire a trovarla…