Dona a Dublino
Per essere precisi questo viaggio è iniziato nell'agosto del 1996, anno nel quale io e la mia amica Roberta abbiamo fatto una bella vacanza di 20 giorni in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Ma è proprio in Irlanda che, forse per inesperienza, o forse per dare spazio ad altro, abbiamo tralasciato qualcosa. Di quella vacanza, e in particolar modo...
Ascolta i podcast
Per essere precisi questo viaggio è iniziato nell’agosto del 1996, anno nel quale io e la mia amica Roberta abbiamo fatto una bella vacanza di 20 giorni in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Ma è proprio in Irlanda che, forse per inesperienza, o forse per dare spazio ad altro, abbiamo tralasciato qualcosa. Di quella vacanza, e in particolar modo della settimana passata in Irlanda, conservo bellissimi ricordi dei paesaggi, della gente, dell’atmosfera, ma ho sempre avuto anche un piccolo, piccolissimo rimpianto sul quale ho rimuginato per 12 anni! Non essere entrata nemmeno in uno dei mille pub di Dublino! Lo so, è inspiegabile ma è così. E allora quest’anno ci siamo decise a colmare questa lacuna e, trovata una bella offerta con Ryanair, ci siamo concesse questo weekend dublinese. Sabato 6 Dicembre: alle 7.00 sono in macchina ad aspettare Roberta, nel frattempo aspetto che apra il mio caffettiere preferito, Roberto, per fare colazione, ma lui è in ritardo! Arriva Roberta e partiamo alla volta dell’aeroporto di Ciampino, non c’è molto traffico in autostrada. Arriviamo al Parking Low Cost, troviamo un posto per la mia macchinetta, lontanissimo rispetto all’uscita, e finalmente saliamo sulla navetta che ci accompagna al terminal. Sono un po’ in ansia perchè è tardi e ai controlli di sicurezza c’è una folla pazzesca, ma va tutto bene, saliamo sull’aereo, riesco a trovare un posto vicino al finestrino e si parte. Il viaggio è tranquillo, qualche nuvola sulla Francia, lo splendido panorama della Cornovaglia e del Galles e quando arriviamo a Dublino ci attende una vera sorpresa: nemmeno una nuvola e un bellissimo sole che ci accompagnerà per quasi tutto il viaggio. Siamo affamate e così ci fermiamo a pranzare in aeroporto in una specie di autogrill locale, dove mangio fish and chips, insalata mista e un ottimo yogurt con miele. Roberta punta su lasagne vegetariane: io sono un po’ scettica ma le assaggio anche io e devo dire che si difendono bene. Appena finito di mangiare saliamo sull’autobus 16A diretto al centro, piano alto con visuale piena del panorama circostante. Provo una strana sensazione: è la prima volta che mi capita di tornare in un posto già visitato e così mi sembra di essere a casa. Con un’ora circa arriviamo in hotel, Camden Deluxe prenotato su Booking. E’ particolare, un ex teatro ristrutturato e trasformato in albergo. La nostra camera è al terzo piano, ascensore rotto, arriviamo su che quasi svengo! La stanza è carina anche se un po’ spartana, tipicamente irlandese senza fronzoli e pure con qualche ragnatela in giro, caraffa termica e bustine di tè o caffè solubile sulla scrivania, bel panorama di Dublino dalla finestra incastrata nel tetto spiovente, bagno comodo. La particolarità di questo posto è che ogni stanza è dedicata ad un attore o attrice irlandese, c’è il suo nome sulla porta di ingresso con una grossa stella stile Hollywood Boulevard, e all’interno le foto e la filmografia. A noi è toccata Sinead Cusack, il cui nome non mi dice niente ma guardando la foto la riconosco per aver interpretato ruoli minori. Dopo aver ripreso fiato e sistemato il nostro scarno bagaglio usciamo alla ri-scoperta di Dublino, che ci accoglie con tutta la sua allegria con tantissima gente in giro nonostante il freddo, e un’atmosfera calorosa data anche dalle luminarie natalizie. Dato che nel nostro primo viaggio l’avevamo completamente ignorato ci tuffiamo in pieno nel mitico quartiere di Temple Bar, coloratissimo e vivacissimo, affollato e allegro. Giriamo giriamo giriamo fino a che, manco a dirlo, ci viene una gran fame, e così ci fermiamo in un piccolo e delizioso ristorante, The Palm Tree, accogliente e familiare con cucina tipica irlandese, proprio in Temple Bar. Immancabilmente, da golose di salmone, ordiniamo entrambe filetto di salmone alla griglia appunto, paradisiaco, e per dessert un indimenticabile cheescake al cappuccino. Dopo cena torniamo a piedi in hotel passeggiando per Grafton Street, un po’ la Via Condotti dublinese, i negozi sono chiusi ma è tutta illuminata e anche a quest’ora c’è tanta gente che passeggia. Dopodichè nanna, la stanchezza del viaggio comincia a farsi sentire. Domenica 7 Dicembre: ci svegliamo ancora con il sole, fatto quantomai sorprendente a Dublino. Ci prepariamo e scendiamo a fare colazione nella tavola calda adiacente l’hotel, un posto delizioso dove troviamo parecchi Garda…poliziotti locali. La nostra colazione irlandese si compone di scones con marmellata e panna e cioccolata calda, frutta fresca e yogurt. Tutto ottimo naturalmente. Vicino a noi un tizio mangia porridge e salsicce…che a me non sembrano poi così appetitose per colazione. Finita la colazione si va a zonzo per Dublino cominciando dal parco di Saint Stephen’s Green, me lo ricordavo bellissimo, ma tutto ricoperto di brina e con i laghetti ghiacciati ha un’atmosfera da favola! Da qui andiamo in Merrion Square, la famosa piazza con i portoni tutti colorati, foto a non finire anche qui e proseguiamo la passeggiata dirigendoci verso O’Connell Street e dintorni, dove facciamo più di qualche puntatina nei negozi di souvenir, e dove scovo in uno di questi una bellissma sciarpa di pura lana fatta artigianalmente nelle Isole Aran. Sono stracontenta, anche perchè con questo freddo pungente una bella sciarpa era quello che ci voleva. Intanto si avvicina l’ora di pranzo e così ci infiliamo in una piccola caffetteria sempre in Temple Bar e mangiamo tè e muffin. Dopodichè ci dirigiamo alla Guinness Storehouse seguendo sul telefonino la guida vocale scaricata sul sito; durante il tragitto facciamo varie tappe per vedere i monumenti di Dublino. Dopo circa un’ora arriviamo alla Guinness, ritiriamo il biglietto ai distributori automatici e cominciamo la visita di questo museo del tutto particolare. L’allestimento è veramente interessante e spettacolare. L’ultima tappa è al Gravity Bar dove ci offrono una bella pinta di Guinness che gustiamo spaparanzate in poltrona ammirando il panorama notturno di Dublino. Dopo un’oretta uno speaker annuncia che il bar chiude e così scendiamo al primo piano e acquistiamo qualche souvenir al museum shop, dopodichè ce ne andiamo verso la nostra prossima destinazione: The Brazen Head Pub, il pub più antico d’Irlanda con i suoi 810 anni di vita, e probabilmente anche quello più vecchio del mondo. Un posto bellissimo con tavoli di legno brunito, soffitti bassi e un’atmosfera calda e accogliente. C’è già parecchia gente anche se non è ancora ora di cena, noi ordiniamo naturalmente una Guinness e per cena Irish Stew, Salmone e cheescake, stavolta al Bailey’s. Non mi dilungo sulla bontà del tutto. Intanto facciamo conoscenza con i nostri vicini di tavolo, mezzi norvegesi e mezzi irlandesi, quattro chiacchiere in inglese e ce ne torniamo in hotel. Lunedì 8 Dicembre: sono tornate le nuvole e oggi piove, tempo scontato a Dublino. Facciamo colazione alla solita caffetteria a base di pancake e frutta e cioccolato caldo. Dato il tempo rinunciamo ad un ultimo giro e con i nostri bagagli risaliamo sul bus dirette all’aeroporto. Qui passiamo subito i controlli di sicurezza e ci rilassiamo in un bar per il pranzo, ultimi acquisti e poi il volo. E’ stato davvero un bel fine settimana, Dublino è sempre bellissima!