15 giorni indimenticabili in Irlanda
1.Dublino -Partiti il 5 agosto da Malpensa con volo Airlingus. I prezzi ad agosto sono piuttosto cari sebbene avessimo prenotato con 2 mesi d’anticipo: circa 350€ a testa A/R. Durante il volo non danno niente gratis; passano con delle bevande o sandwich a pagamento!! -Arrivati a Dublino alle 22,30 e preso taxi (20€) per andare in soli 10-15’al B&B nella zona nord : Willow House, 130 – Upper Drumcondra Road. Niente d’eccezionale, ma in città è sovente una delusione: si paga più caro e si sta meno bene che nei paesini. Siamo rimasti a Dublino 3 notti per aver due giorni pieni per visitarla. Dublino è piena di turisti: si sente parlare sopratutto italiano, spagnolo ma anche molti francesi. (Gli altri, tedeschi, olandesi, ci sono ma non si sentono…) Abbiamo visitato le cose fondamentali (Trinity College, il Castello…) ma poi il bello è iniziato allo Storehouse della Guinness: l’ingresso è caro (16€ a testa) ma quando siamo arrivati al 7° piano con panorama a 360° e degustato la nostra prima pinta di Guinness siamo rimasti stregati: una vera delizia… fresca al punto giusto, leggera (solo 4,3°), con schiuma persistente, un retrogusto d’orzo tostato… per tutto il viaggio è stata la nostra bevanda preferita…più ne bevi e più ti piace e senza effetti secondari (a parte la ricerca continua delle toilette…) Alla sera poi eravamo affezionati frequentatori dei Pub di Temple Bar. L’ambiente, molto “caldo”, sia per la birra che corre, che per la musica tradizionale irlandese… ti mette a tuo agio. Al mattino del 3° giorno, siamo partiti in macchina a noleggio (consiglio di prenotare il prima possibile, poiché le tariffe crescono con l’avvicinarsi della data richiesta ed in estate sono molto più care)
2.Donegal La guida a sinistra non è un problema, ci si abitua in fretta. Le strade non sono molto larghe ed i tempi di percorrenza sono elevati…( media di 50-60Km/h). Comunque i limiti di velocità sono in Km/h ! (Qui nell’Eire è rimasta solo la pinta di birra come unità di misura anglosassone, per il resto e soprattutto per l’Euro è com’essere in Europa…). Per contro se c’è una cosa da consigliare è il navigatore GPS: qui le indicazioni sono scarne, specie nei paesini di campagna e poi nella parte Ovest, i cartelli stradali sono in lingua gaelica (incomprensibile), sarebbe impossibile trovare i nostri B&B… Siamo arrivati dopo 4 lunghe ore di viaggio nel meraviglioso Donegal con il sole… Il nostro B&B si trova in una posizione incantevole nella penisola stretta e lunga di St John Point nella baia di Donegal. Sarà per il sole che rende tutto più bello, o per l’accoglienza della sig.ra Anne (the caldo con biscottini…) che qui sembra il paradiso: la casa è molto bella, le camere grandi, colorate e pulitissime e la vista eccezionale. Questo B&B non a caso è premiato da diversi anni come il migliore del Donegal: B&B Seaview St. John’s Point, Dunkineely (Donegal) Abbiamo subito approfittato del bel tempo per fare una passeggiata per godere delle bellezze della penisola. Per la cena la sig.ra Anne ci ha consigliato dei Pub o Bar nelle vicinanze, dove abbiamo mangiato bene a prezzi accettabili (circa 20€ per un piatto unico di pesce o carne completo di verdure con una o due birre). Le colazioni sono eccezionali: Irish breakfast e fino a sera non si mangia più… o normal breakfast, accattivante e in ogni caso abbondante…(vero Chiara?), servita nel salone con bovindo vista Atlantico! Questo sarà anche il B&B meno caro: 64€ a coppia ! (Se si escludono le città, i prezzi sono sempre attorno ai 70, max 80€ per una doppia, con colazioni pantagrueliche). Il giorno dopo abbiamo camminato per vedere le scogliere di Sleave League (601 m d’altezza ) e poi fermati nella carina cittadina di Killibegs. Il dettaglio di aver trovato i termosifoni caldi in camera e bagno è stato molto gradito dopo una giornata all’aperto con tanta umidità addosso.
3.Clifden (Connemara) Viaggio con alternanza continua di nuvole, pioggia e poi sole e ancora pioggia… abbiamo privilegiato la costa, con qualche tappa molto carina: -Mullaghmore Head per vedere ancora una volta la baia di Donegal dalla parte opposta (c’è anche il castello privato di Classiebawn). -Westport: cittadina molto carina ed animata, dove c’era una fiera dei mestieri antichi e dei prodotti artigianali locali. -Old Head nella Claw bay e poi verso l’interno sul Doo Lough Pass, dove la natura selvaggia sembrava quella d’alta montagna…e poi la valle fluviale di Delphi. -Kylimore Abbey -Connemara Park, paradiso per chi vuole camminare in piena natura. Dopo tanta strada stretta ed a curve (qui è difficile, stare nelle corsie delimitate da quei catarifrangenti, tanto utili di notte, ma tanto fastidiosi per il rumore, se non si riesce ad evitarli; ma a volte la tendenza è di stare troppo a sinistra ed allora si fa il “rasetto” alle siepi o a qualche muretto…con lo specchietto retrovisore, vero Mauro?), siamo arrivati infine a Clifden bel paesino caratteristico per i due alti campanili delle 2 chiese e capoluogo del Connemamara. Con il nostro intuito arriviamo al B&B (gli indirizzi e le segnaletiche sono spesso poco completi che neanche il GPS è sufficiente… io avevo stampato la foto dei B&B e la mappa del luogo da iamichelin.com). La posizione è ancora una volta magnifica: si domina la baia di Clifden e siamo proprio sulla Sky Road (penisoletta paradiso per camminate o in bicicletta). B&B Tower View: Lower Sky Road,Clifden (Connemara) La serata a Clifden (piena di turisti, in particolare francesi ed italiani) è stata molto bella, per il Pub dove abbiamo mangiato e ascoltato musica dal vivo molto coinvolgente. Il giorno dopo abbiamo camminato lungo la Sky Road: stradina che passa davanti al B&B e percorre tutta la penisoletta. In 2 ore si può fare, ma noi abbiamo fatto molte deviazioni, per vedere isolotti, spiaggiette e baie e fare foto…vero, Flavia?. Con il sole che è spuntato dopo la pioggia, sembrava tutto più luminoso e in particolare i grandi cespugli di fucsie e di gigli arancioni che delimitano i bordi delle strade d’Irlanda. La sera ci siamo rintanati come al solito nei caldi ed accoglienti Pub fino a tarda serata, per ascoltare musica (qui è veramente una tradizione molto diffusa).
4) Doolin (Burren) Lasciato il Connemara ci siamo diretti verso sud in direzione del “Burren” percorrendo la costa della baia di Galway. Dopo aver percorso la strada lungo la costa siamo arrivati nel paesino di Doolin, fino al porto d’imbarco per le isole Aran e dove s’intravedono le scogliere di Cliff of Moher. Il nostro B&B si trova sulle alture in una posizione panoramica. La casa è bellissima; moderna, ampia, luminosa e le camere pure… abbiamo anche a disposizione un ampio salone…come casa è ancora meglio dei precedenti! Trildoon House. Cronagort, Doolin Le colazioni della sig.ra Lorraine sono una vera sorpresa anche per gli occhi: frutta tagliata a fette su un gran piatto e poi tutto eccezionalmente buono e fatto in casa (yoghourt, marmellata…) Il giorno dopo purtroppo tanto per cambiare piove e tira molto vento…. Andiamo lo stesso a vedere le famose scogliere di Cliff of Moher: il vento e la pioggia sono così violenti che la visita è sconsigliata … ci proviamo comunque, ma dopo pochi passi noi desistiamo mentre Mauro va avanti come i nostri Alpini (“non esiste l’impossibile”) e torna dopo poco bagnato fradicio da dover tornare a casa a cambiarsi…Ci rifugiamo quindi nel famoso Pub di Doolin “O’Connor’s per farci la solita “vegetable soup” con una birra. Torniamo a casa per riposarci e troviamo anche qui la gradita sorpresa dei termosifoni caldi ( non avevano mai acceso il riscaldamento ad agosto in passato) e dopo la doccia calda ci siamo riscaldati con un buon “herbal the” preso nel bel salone. La sera siamo andati al ristorante, consigliato dalla sig.ra Lorraine: BRUACH NA HAILLE. Mangiato il miglior pesce fritto (Cob fries) del nostro viaggio: saporito, leggero, con una bottiglia di Merlot del Cile…. La serata non poteva non finire con il solito giro dei Pub… Al mattino seguente, c’è il sole !!! Siamo tornati sulle vicine scogliere di Cliff of Moher e percorso il sentiero che sale sulla sinistra partendo dal parcheggio degli autobus nonostante il cartello ne sconsigli la percorrenza. Lo spettacolo di queste scogliere è mozzafiato.
5) Galways Viaggio breve e tranquillo per rientrare a Galway con una tappa ancora a Ballyvaughan… (stesso Pub dell’andata per una zuppa fatta dal cuoco italiano, molto buona). Arrivati presto a Galways nel B&B più caro del nostro giro (90€), in una zona residenziale tranquilla, ma niente d’eccezionale.
6) Dunquin (Dingle Peninsule) I nostri amici sono rientrati a Dublino per prendere il volo per Milano, mentre noi abbiamo proseguito il viaggio per altri 4 giorni, con un’altra macchina noleggiata qui. Destinazione sud, la penisola di Dingle. Qui ci sono delle colline ondulate e di un verde più vivo e puntinate di tante pecore… La cittadina di Dingle su una bella baia dove ci sono i delfini, è piena di turisti, ma è molto carina e caratteristica con le sue case colorate. Prendiamo la strada per il nostro B&B che è proprio all’estremità della penisola e dopo aver percorso la costa rocciosa dello Slea Head con panorami mozzafiato sull’oceano, intravediamo la casa in una posizione magnifica sopra la spiaggia Coumeenole, proprio davanti alle Blasket Islands! Tiaracht. Coumeenole, Slea Head, Dunquin,
La sig.ra Columba ci accoglie con un the caldo, tartine imburrate e marmellata, nel salone tutto vetrato: è una finestra sull’oceano! Dalla nostra camera, si vedono le Isole di fronte e il rumore delle onde che si infrangono sulle rocce, ti fanno sentire la potenza dell’oceano. Questo, è il più bel B&B del nostro viaggio. Siamo rimasti 3 giorni, con alternanza continua di pioggia , vento, nuvole e qualche raro sprazzo di sole: ma ciò non ha impedito di scoprire le belle coste di questa penisola,anche camminando sotto la pioggia. Per tutto il week-end trascorso qui abbiamo sempre mangiato a Ballyfellister nel pub dell’hotel, molto bello. Abbiamo provato quasi tutto il menu, il miglior piatto è stato l’”Irish Lamb stew” . Una specie di spezzatino d’agnello, di sapore non forte, immerso in un brodo vegetale, buonissimo. Flavia lo ha preso anche la sera dopo. Alla sera il locale si riempiva quando cominciava la musica tradizionale a volte allietata anche da qualche ospite che faceva qualche performance personale. L’ultimo giorno completo in Irlanda è stato d’avvicinamento a Dublino… con una tappa per visitare i giardini giapponesi di Tully, vicino a Kildare..niente di speciale. Lasciamo l’Irlanda con gli occhi pieni dei suoi colori: il verde dei pascoli, il blu dell’oceano, il rosso fucsia e l’arancio vivo dei fiori che fiancheggiano le stradine…e nel cuore la felicità per l’accoglienza e la simpatia degli irlandesi… ritorneremo!