1370 km guidando a sinistra

Mi ero sbagliata su tutto: pensavo di spendere di più, di divertirmi di meno, che non ci fosse niente di interessante e di guidare a sinistra. Tutto falso per fortuna! Il nostro viaggio parte il 23/06 con volo puntuale da Bergamo (Aer Lingus) e arrivo intorno alle dieci di sera a Dublino. Pernottiamo in un hotel vicino all'aeroporto dato che il...
Scritto da: limerick
1370 km guidando a sinistra
Partenza il: 23/06/2007
Ritorno il: 01/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Mi ero sbagliata su tutto: pensavo di spendere di più, di divertirmi di meno, che non ci fosse niente di interessante e di guidare a sinistra. Tutto falso per fortuna! Il nostro viaggio parte il 23/06 con volo puntuale da Bergamo (Aer Lingus) e arrivo intorno alle dieci di sera a Dublino. Pernottiamo in un hotel vicino all’aeroporto dato che il viaggio vero e proprio comincerà l’indomani. La mattina presto del 24 ci rechiamo in aeroporto per noleggiare l’auto, una C3 azzurra metallizzata (senza infamia e senza lode), e finalmente si parte! La prima tappa è Kilkenny, una cittadina molto bella e caratteristica con il parco e il castello assolutamente da vedere. Purtroppo il tempo non è favorevole e non riusciamo a girare tutto il parco. Dopo un pranzo veloce decidiamo di visitare le rovine dell’abbazia cistercense di Jerpoint, veramente notevole nonostante la pioggia si fosse infittita tanto da rendere più gradevole l’uscita del sole di li a cinque minuti (l’Irlanda non è consigliata ai metereopatici).Finita la visita partiamo alla volta di Waterford, città portuale più grande e nuova e per questo meno “irlandese”. L’unico monumento antico degno di nota è una torre normanna sul lungomare. Per cena ci fermiamo in un pub in cui gustiamo pollo thai generosamente innaffiato di guinness. La sera andiamo a visitare Tramore, cittadina balneare a circa 20km da Waterford, dall’indiscutibile sapore inglese. Da stasera inizia l’esperienza dei Bed & Breakfast, ponderata già da prima del viaggio, certamente la soluzione più gradevole e funzionale per itinerari on the road. Il 25 inizia con il nostro primo Irish Breakfast, una vera e propria istituzione irlandese che in un attimo spazza via le tradizionali abitudini dei tre pasti continentali. Come si può aver voglia di pranzare quando per colazione si presentano al tavolo nell’ordine: pane tostato con burro irlandese(più saporito del nostro), salsicce, uova ad libitum e cucinate in tutti i modi, bacon, pudding e un immancabile pomodoro grigliato. Col favore del bel tempo, addentrandoci in piccole stradine secondarie, ci fermiemo a Ardmore, sperduto paesino lungo una baia dove è situata una bellissima torre normanna, circondata dalle rovine della cattedrale di San Declan, che si erge su un antico cimitero.Finita questa deviazione torniamo sulla rotta di Cork, che a parte due enormi chiese neogotiche offre un panorama di una qualsiasi città globalizzata. Il sole regge e splende, così nel pomeriggio visitiamo il castello di Blarney, attrazione consigliataci da un amico, celebre per il bacio alla pietra dell’eloquenza. Più facile a dirsi che a farsi, visto che la pietra è situata a 25 metri di altezza e per baciarla bisogna sporgersi all’indietro nel vuoto. Dopo il bacio facciamo un giro nell’immenso parco dove sono presenti delle formazioni monolitiche di dolmen e menir. Il nostro viaggio riprende alla volta di Killarney, una cittadina situata vicno al parco nazionale, che non offre nulla di particolare a livello storico ma molto graziosa e accogliente. Dopo aver cenato in un ristorante (dove il mio fidanzato ha finalmente provato l’irish stew, uno stufato di agnello accompagnato con patate e verdure)siamo andati a letto presto per prepararci alla giornata di domani. Il 26 inizia con la visita del Killarney National Park, che decidiamo di visitare a piedi percorrendo un itinerario di tre ore e mezza costeggiando un lago sulle cui sponde si trovano un’abbazia in rovina e una casa dell’ottocento dove la regina Vittoria passava le vacanze.A parte queste due attrazioni la parte più bella resta comunque la natura con i suoi paesaggi verdeggianti e gli specchi d’acqua.Finito il percorso ci dirigiamo al Bunratty Castle con il suo parco folcloristico che ricostruisce un villaggio madievale con tanto di contadini e animali; probabilmente un po’ troppo turistico. Prima di andare al nostro B&B facciamo toccata e fuga a Limerick, per noi non vale la pena. Il 27 partiamo alla volta delle Cliffs of Moher, scogliere a picco sul mare davvero mozzafiato e se la giornata è bella si possono vedere in lontananza le isole Aran. Poi ci dirigiamo verso Galway attraverso la regione del Burren percorrendo delle stradine strettissime circondati da un paesaggio monotono e brullo. Fermata a Kilcolgan al Moran Oyster Cottage, locale molto famoso nella zona dove è possibile gustare le prelibate ostriche giganti di Galway, il salmone sia alla griglia che affumicato e polpa di granchio; il tutto accompagnato dalla onnipresemte Guinness. Dopo questa ottima pausa ristoratrice fermata lampo al B&B e proseguimento verso Cong, paesino in cui è stato girato il famoso film “L’uomo tranquillo”. Sono rimasti ancora alcuni luoghi del set ma la parte più bella è l’abbazia e il parco che sono circondati da un incantevole ruscello. Torniamo indietro e visitiamo Galway, una città situata sulla baia dove sfocia il fiume Corrib molto vivace e ospitale con la via principale costellata di negozi e pub. Da vedere i giardini sulla baia, la cattedrale e il castello. Il 28 andiamo di buona mattina a Rosh an Mhil per prendere il traghetto. Destinazione Inish Mor, l’isola più grande delle Aran Islands. La traversata dura 45 minuti circa e appena arriviamo ci accoglie un vento gelido e freddo. Noleggiamo le bici e pedaliamo alla volta di Dun Aenghus, un forte celtico dall’altra parte dell’isola, a 8 km da dove ci troviamo. Il viaggio è stato un po’ faticoso a causa del vento persistente e col senno di poi sarebbe stato meglio usufruire dei pulmini attrezzati apposta per turisti. Il forte è il più grosso che c’è in Irlanda anche se ormai sono rimaste solo due cerchie di mura concentriche a strapiombo sul mare; rimane comunque molto suggestivo. Alle cinque prendiamo il traghetto che ci porta indietro e dopo una giornata di freddo e vento abbiamo solo voglia di fare una bella doccia calda. Il 29 partiamo per Dublino. A metà strada ci fermiamo a Clonmacnoise, un monastero che sorge su una cresta che domina la sponda orientale del fiume Shannon, che su un’area cinta da mura raccoglie tombe, rovine e croci celtiche di epoca paleocristiane e medievale. Un complesso davvero imponente e affascinante, il più grande di tutta l’Irlanda. Ci sono diverse rovine di chiese e varie torri. Finita la visita continuiamo il viaggio per Dublino. Arriviamo nella capitale all’incirca all’una e dopo aver sbrigato le formalità nel B&B andiamo alla scoperta della città. Per prima cosa visitiamo il Trinity College e la City Hall e ci dirigiamo a Temple bar, un quartiere pittoresco pieno di locali; ne scegliamo uno con musica dal vivo per cena. Qui i prezzi sono molto più cari rispetto al resto del paese però è qui che si concentra la vita serale e notturna di Dublino. Il 30 è il nostro ultimo giorno a Dublino. La mattina andiamo a visitare lo storehouse della Guinness. È la vecchia fabbrica della Guinness, i primi piani sono tutti dedicati a come veniva prodotta e trasportata la birra e alle campagna promozionali degli anni passati. La parte più interessante è sicuramente il Gravity bar: un bar panoramico all’ultimo piano per la degustazione di una pinta di birra che ti offre un bellissimo sguardo sull’intera città. Poi ci sono le tappe obbligate come la cattedrale di San Patrizio e il castello. Al pomeriggio andiamo a rilassarci al St.Stephen’s green, un parco di 9 ettari nel cuore di Dublino; veramente incantevole. Dopo esserci riposati facciamo un giro per Grafton street, colorita via piena di negozi e O’Connell street, una strada enorme nel cui spartitraffico ci sono le statue di vari patriotti irlandesi. La sera andiamo a goderci l’ultimo scorcio d’Irlanda in uno dei pub di Temple bar. La mattina del 1 Luglio salutiamo a malincuore l’Irlanda dalla scaletta dell’aereo Ryan Air che ci riporterà in meno di 2 ore in una Bergamo afosa e stantia. In conclusione, un viaggio interessante e piacevole, indicato per chi ama viaggiare, scoprire e perdersi in una realtà comunque diversa dalla propria. In Irlanda si respira davvero un’aria di assoluta libertà, dovuta sia ai suoi larghi spazi e natura incontaminata e verdeggiante, sia alla cortese disponibilità degli irlandesi, persone gentili e accomodanti come poche…


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