Norvegia on the road
16/08/07 Ore 8.00 Sveglia e colazione con applicazione del metodo ora noto come “Emergency drink warming technique”…il latte diventa bevibile, il processo è reversibile ed è noto come “Emergency drink cooling technique”. Ore 9.00 Il tempo è ancora inclemente, ci mettiamo in moto verso Voss (50km ca.), ma non sulla E16, bensì imbocchiamo il tunnel di Dale, e cominciamo a percorrere un strada interna che costeggia un lago. Il paesaggio è stupendo, il Sole fa capolino e la giornata pare migliorare(come il nostro umore). Giungiamo ad una diga (inattesa), incastonata tra le rocce, del 1927. Man mano che procediamo, incontriamo piccolissimi paesini, presumibilmente fondati sulla pastorizia, la strada è comunque ottima e permette anche di fermarsi a scattare bellissime foto alle innumerevoli cascate. Ore 11.30 Arriviamo a Voss, cittadina a quanto pare molto attiva. Un centro commerciale (sulla E3,500mt dopo il bivio per Oslo) attira la nostra attenzione, finalmente si può fare acquisti senza doverci vendere qualche organo. 1hr e mezza di shopping selvaggio, consigliamo vivamente la sosta. Se siete in periodo di saldi (salg) , qui potrete spendere davvero cifre irrisorie, anche rispetto all’Italia ! Ore 13.00 Partenza alla volta di Flam, dove possiamo osservare il suo famoso trenino, la Flamsbana, che per 290nok porta a Myrdal e torna. Giusto il tempo di un paio di foto e ripartiamo di scatto per Leira. Prima del tunnel autostradale più lungo del mondo del mondo (24,5km , gratuito), decidiamo di visitare dei camp alla sua sinistra, in un gruppo di case…il più economico è gestito da un loquace vichingo avvinazzato, che profuma pure poco…costeranno poco, ma se le hytter son pulite quanto lui…beh,io voto per dormire sul Suzukone! Ripartiamo di scatto verso il megatunnel, incredibilmente sprovvisto di vie di fuga, ma con piazzole spettacolari ogni 6km. La E16 è curata meno e più tortuosa della E39, ma comunque attraversa paesaggi mozzafiato. Ore 18.30 Circa 50km da Leira, notiamo i numerosissimi camping e hytter-camp (come del resto su tutta la E16), però noi tenteremo la caccia alla hytter da circa 20-25km da Leira…beh,difficile a credersi, ma a 19km (venendo da Bergen sulla E16), a Rom, vediamo un minuscolo cartello con il simbolo della hytter (una casetta), imbuchiamo uno stretto vialetto e arriviamo sulla riva dell’imponente lago che bagna Leira, in un campo con 3 hytter piccole e due più grosse più il cottage padronale. Ad accoglierci è una signora tedesca che due olandesi dicono essere la padrona, non lo è, ma ci guida alla visita di una delle hytter grosse…è favolosa, ha pure il camino in un ampio soggiorno con tv! Ha 4 posti e costa (lo si legge su piccoli cartelli appesi alle porte di ogni hytter) “ben” 450nok!!! Attimo di smarrimento…è pochissimo,visto la qualità, rispetto a quanto (purtroppo) eravamo abituati! Comunque riprendiamo i sensi e chiediamo se possibile,una hytter più piccola. La gentilissima signora (che supponiamo conosca bene i propritari, visto che ne fa le veci), ci mostra la prima hytter, piccolina, tre posti con lavello e cooker, bagno in comune (in mezzo al campo, con doccia e pulitissimo) con solo due altre hytter (solo una piena,e di solo due persone ..praticamente era nostro)..e il prezzo? 250nok!!! Scambio di sguardi tra di noi e all’unisono diciamo “It’s ours!” Fantastico…al primo colpo troviamo una sistemazione favolosa, con un paesaggio stupendo, vicini simpatici e costo finalmente accettabile! Ore 19.30 Dopo aver fatto un po’ di spesa a Leira (stasera esageriamo e da buoni italiani tentiamo di cucinare la pasta al sugo), torniamo alla hytter e incontriamo la padrona, che per 50nok ci dà un set completo da letto (cuscino,federe,lenzuola,copri-piumone e copri-materasso), in pratica 300nok in totale (ci rendiamo sempre più conto di quanti soldi abbiam buttato in sistemazioni di certo peggiori, più care solo perché in zone battute!). Avendo già un itinerario in mente, che ci riporterà qui domenica sera, chiediamo se possibile di prenotare la nostra “casetta” per quel giorno…lo è e non ci chiede nemmeno un anticipo…sempre più incredibile. Non possiamo far altro che consigliare questo piccolo camp a chi passa da queste parti, è l’ideale x risparmiare. 17/08/07 Ore 8.00 Sveglia nella calda e accogliente piccola hytter, colazione ottima grazie all’efficiente cooker e pulizia personale al bagno pubblico (pulitissimo). Consigliati dal loquace vicino tedesco, decidiamo di aggiungere al nostro itinerario, anche la “Strada dei Troll”, oltre alla “Strada dell’atlantico”, già prevista. Ore 10.00 Partiamo quindi alla volta di Randsverk, sulla 51, attraverso un altopiano sui 1400mt, con panorami spettacolari. Da vedere assolutamente ! Ore 12.30 Da Randsverk prendiamo la 257 per Sjoa e da lì via per Dombas sulla E6, che prendiamo per la prima volta. La strada è ottima e scorrevole, pochi velox e aree di sosta frequenti, e si risparmiano un bel po’ di km. Ore 13.30 Sosta panino a Dombas (piccola cittadina, ai limiti del Parco) e proseguiamo per Oppdal. La strada è veloce, il panorama sempre invitante e i circa 60km scorrono via rapidi. Ore 14.30 A Oppdal notiamo subito la grossa statua di un troll, che da queste parti sono menzionati parecchio. Il centro commerciale comprende anche un grande supermercato. 2km fuori città, sulla strada per Trondheim, notiamo un piccolo cartello che segnala le hytter e subito inbocchiamo il vialetto. Termina davanti ad una villetta che ha due hytter in giardino (curatissimo come tutti quelli fin’ora incontrati). Il padrone di casa (Jon, un simpatico signore di mezz’età che ha anche scritto due libri dei sentieri intorno a Oppdal) ci porta a visitare le casette…la piccola (2 posti, tv, cooker e frigo) viene 250nok, la grande (2 posti, frigo, tv, forno e cooker e un po’ più spazio interno) 450nok. Entrambe senza servizi, che sono nell’ingresso della villetta padronale…solo lavandino e wc però! 100nok extra per set da letto. Visto il costo, decidiamo comunque di prendere la piccola. Più per curiosità che per necessità, decidiamo di visitare i campeggi lungo la strada verso Trondheim, ce ne sono due davvero enormi…peccato che i prezzi non siano per noi convenienti (450nok per una doppia senza servizi). 18/08/07 Ore 8.00 Sveglia nella minuscola hytter, purtroppo il tempo non è affatto dei migliori. Ore 9.00 Partiamo alla volta della Atlantic route, con l’idea di cambiare posto di pernottamento, per avvicinarlo alla “Strada dei Troll” che faremo domani. Imbocchiamo quindi la 70 verso Sunndal. Ore 10.30 Con la 62 raggiungiamo Nesset, e da lì, con la 660, puntiamo verso Afarnes. Ore 12.00 A Visstal parte la caccia alla hytter, il primo camp è a ridosso di un fiume, sopra una collina, ma non troviamo il gestore. Passiamo al prossimo…lungo la via principale del paese, scorgo un piccolo cartello con la casetta, ci fermiamo, tentar non nuoce! Una vecchia signora ci accoglie, capisce poco l’inglese, ossia, facendo domande in inglese e ottenendo risposte in norvegese, ci si riesce a far condurre sul retro di casa sua, in un appartamento al piano terra. Cameretta, cucina, salotto, bagno con doccia, set completo da letto e da cucina…ci chiederà un capitale! E invece no, ci sorprende con un 350nok che ci lascia di sasso. Ovviamente la prendiamo, e dopo una doccia ristoratrice e uno spuntino, ci ributteremo in strada verso Molde. Ore 15.10 Ad Afarnes ci imbarchiamo sul traghetto per Sondal, ci mette 20′ e costa 81nok. All’arrivo ci attende un bell’acquazzone. Ore 16.00 Molde è una bella cittadina, movimentata e con parecchi negozi. Rapido giro a piedi e poi via verso Vevang e la strada del’Atlantico. Superata una galleria di quasi 3km, ci apprestiamo a pagare l’ennesimo pedaggio (15nok). Ore 16.45 La strada sull’Atlantico inizia improvvisamente, annunciata solo da un piccolo cartello, però in lontananza scorgiamo la sagoma particolare e famosa del ponte principale, è davvero impossibile non notarla. Attenzione solo ai vari pescatori che si spostano da un lato all’altro del ponte per gettare le loro lenze. Al termine del ponte c’è una piazzola per la sosta, dove volendo è possibile salire una collinetta a piedi per qualche altra foto. La strada prosegue con numerosi altri ponti, ma non aspettatevi nulla di particolarmente notevole. Ore 17.30 Proseguiamo alla volta di Kristiansund, prendendo il traghetto da Bremsnes. Sono 4km e cimette circa 20′. Ore 19.00 Partiamo dalla caratteristica Kristiansund percorrendo la 70, imbocchiamo un tunnel sottomarino di 5km, al termine del quale c’è una stazione di pedaggio. Un bellissimo ponte sospeso ci permette di aggiungere numerose altre foto alla nostra collezione, è davvero spettacolare e si può anche percorrere a piedi.
19/08/07 Ore 08.30 Sveglia nel fantastico appartamento e salutare colazione. Abbiam deciso di andare ad Andalsnes, dove inizia la strada dei Troll, ma di non percorrerla, è troppo lenta e i km che dovremo macinare oggi per tornare al camp di Fagernes son già tanti…col senno di poi, avremmo dovuto prenotare per lunedì sera e pernottare domenica tra la strada dei Troll e il camp, diciamo sulla 55. Ore 11.00 Dopo un colazione tranquilla con doccia,lasciamo l’appartamento e ci avviamo verso Andalsnes. Ore 12.30 Ci dirigiamo alla base della Trollstigen, sulla 63, per qualche foto, purtroppo è troppo lenta da percorrere, tanto più che va sommato anche il tragitto verso Geiranger. Torniamo indietro e imbocchiamo la E136 per Dombas con l’intenzione di deviare all’altezza di Lesja con direzione Vagamo da dove poi prenderemo la 51. Ore 13.30 La strada è sterrata, e sale tortuosa su un vasto altipiano su cui ci stupiamo di vedere delle casette e gente che ci vive. Anche senza un 4×4, è percorribile, ma essendo poco curata, consigliamo un mezzo robusto. Incredibile è il sistema di pedaggio (da 40nok x un auto fino a 1000nok per un bus)…praticamente è a discrezione del passante, ossia decide chi passa se lasciare il ‘ticket’ spontaneamente in un’apposita cassetta all’inizio o alla fine, anche se un eventuale controllo durante il tragitto comporta una multa di 500nok in caso di non pagamento. Ore 14.30 Imbocchiamo a Vagamo (bella cittadina) la 51, per salire sull’altipiano dello JothuneimenPark, il tempo però è pessimo, e nel punto più alto (1450mt), pare di stare nella nebbia fitta. Comunque ve lo consigliamo, è davvero bellissimo. Ore 19.00 Arriviamo al camping dopo qualche voluta deviazione (abbiamo scoperto i posti più caratteristici proprio imboccando stradine a caso),che ripetiamo si trova a Rom, a 19km da Leira, sulla E16 verso Bergen. La padrona ci sistema in una hytter diversa da quella di due giorni fa, e stavolta ha anche il bagno privato…e il prezzo è sempre ottimo…addirittura ci mantiene quello della hytter più piccola (250+50 per hytte + lenzuola, set cucina incluso). Rinnoviamo l’invito ad utilizzare questo piccolo camp se vi trovate nelle vicinanze. Andando a far la spesa, solo oggi abbiamo capito un aspetto importante della compravendita norvegese: se restituite una bottiglia vuota di plastica vi fanno uno sconto sul nuovo acquisto oppure vi danno un ticket (2.50nok per una da 1,5lt e 1nok per una da mezzo lt) che vi sconteranno sulla spesa.
20/08/07 Ore 8.30 Sveglia nella hytter, colazione e salutiamo i nostri simpatici amici tedeschi che stanno partendo con la loro roulotte per tornare a casa. La giornata è ancora piovosa, la padrona di casa ci aveva infatti detto che è un pessimo periodo ed è un mese che piove ininterrottamente. Ore 10.30 Da Ron imbocchiamo la “Strada panoramica” che praticamente fa un anello salendo sul monte al di là del lago. La strada è sterrata e piena di buche, consigliamo un bel automezzo fuoristrada. Dalla sommità della via si dipanano molti sentieri e si può arrivare a piedi fino alla sommità del monte (1450mt). Ore 12.00 Tappona di trasferimento, siamo arrivati fino a Borra, 50km circa dall’aeroporto Torp e 100km circa da Oslo. Il primo camp che visitiamo è il Borra FamilieCamp, cabina da 4 a 350nok, con cooker (con forno piccolo) e set da cucina. A cui si sommano 25nok al giorno a testa per le lenzuola. Il camp è bellissimo e pulito, e anche i bagni pubblici lo sono, ma va detto che le docce sono a pagamento! Esatto, avete letto bene, si paga l’acqua, a meno che non usiate solo quella fredda, ben 10nok per soli 5 minuti! (anche se son sufficienti). E la cosa più seccante è che non ce lo hanno detto al momento dell’arrivo. Peccato, perché è un ottimo camp, con una bella vista mare…ci voleva solamente un comportamento meno “furbesco”. Attenzione, il camp apre alle 7 e chiude il cancello alle 23.
21/08/07 Ore 9.30 Sveglia nella piccola ma calda e pulita hytter, oggi la giornata è bellissima, nessuna nuvola e un gran Sole, dopo sette giorni di pioggia, ci voleva! La meta è Oslo, i km non son pochi, ma avere già un campo base per la notte toglie metà della fatica. Facciamo anche tappa ad un autolavaggio (in un Esso, chiamato TigerWash) per togliere le tonnellate di fango dal jeeppone…se lo merita. Ce ne sono tre tipi: -99nok per una spruzzata veloce (e inutile per sporco grosso) -159nok per un lavaggio “outside & underneath” (dice il commesso) anche se ancora adesso abbiamo dubbi su come abbia lavato il sottoscocca. -259nok per un lavaggio totale più polish. Si paga alla cassa il tipo scelto e si ottiene uno scontrino con un codice da inserire sul tastierino numerico fuori dalla specie di box dove si mette l’auto, a quel punto il lavaggio parte (si può anche stare fuori e lasciar l’auto). Ore 12.00 Dopo circa 2hr di viaggio, sulla veloce E18 (100km/h, due corsie per senso di marcia, spartitraffico e illuminazione totale), arrivati a Oslo perdiamo un’oretta a capire la bizzarra segnaletica stradale, in un traffico tutto sommato scorrevole. Finalmente troviamo un parcheggio, 24nok per un “time” ossia un’ora, 64nok per due (si, è più del doppio,ma lo fanno per disincentivare le soste lunghe). Poco dopo ci facciamo più scaltri, e scopriamo che le zone di parcheggio gialle (si notano dal parchimetro) costano praticamente la metà, 13nok per ogni time e non c’è limite di tempo. Oslo è una bella città e si visita comodamente anche a piedi, vi consigliamo di parcheggiae vicino alla fortezza Akersus (sosta gialla) e farla a piedi, ce la si fa comodamente. Il tourist office è all’interno della fortezza, il cui ingresso è gratuito. Con la mappa che vi daranno, potrete destreggiarvi agevolmente tra le varie zone da visitare. La cattedrale era in ristrutturazione e quindi invisibile perché coperta completamente dai ponteggi, peccato. Al palazzo reale, potreste assistere a qualche esercitazione delle guardie reali…un po’ di scenografia per turisti. L’università è immediatamente di fronte al palazzo reale ed è circondata da un bellissimo parco, meritano una visita. Ore 17.30 Ci accingiamo a tornare verso il camping, imbocchiamo la E18 verso Drammen e poi verso Kristiansand. Scorrevole e veloce. Attenzione alle indicazioni dei GPS, la strada più rapida da Oslo verso Kristiansand per lui è quella che comprende il traghetto che attraversa il golfo! Ore 19.30 Compriamo due pizze al classico KiwiMarket e le cuociamo nel fornetto annesso al cooker. Non sono poi male, occhio solo agli strani ingredienti che molte pizze hanno. Ore 21.30 Dopo cena facciamo una passeggiata al vicino porticciolo, e il custode, dapprima un po’ sospettoso verso due tizi che camminano al buio nel suo porto, si mette a chiacchierare con noi e ci fa scoprire alcune cose. Prima di tutto notiamo il costo annuo del posto-barca varia tra i 1500 e 2500nok annui, a seconda della lunghezza del natante, davvero poco! Scopriamo anche il motivo per cui alcune auto han le targhe verdi (come la nostra), son quelle con solo due posti anteriori e nessun sedile dietro e in Norvegia son tassate meno. 22/08/07 Ore 8.30 Ultima sveglia norvegese, colazione e poi via verso l’aeroporto Torp che dista solo 30km dal camping di Borra. Ore 11.30 Facciamo il pieno ad un distributore Shell a 1km circa da Torp e un giretto alla grossa Coop poco dietro. Ore 12.30 Imbarchiamo sul volo Ryan e via verso l’Italia, dopo aver speso gli ultimi 240nok al duty-free. 3200km fatti e una vagonata di Nok spesi ! Consigli conclusivi • Un navigatore GPS vi toglie parte della fobia-autovelox, i quali a volte son posizionati in discesa (frenare è d’obbligo) o dopo brusche riduzioni del limite massimo di velocità. E’ utilissimo anche per gli sterrati e le stradine che su una cartina sarebbero minuscole. Aggiornatelo prima di partire! • Scordatevi che gli euro vengano accettati, forse nelle grandi città. • Portatevi un dizionario norvegese se volete capire tutti i cartelli, le indicazioni, i menù dei ristoranti meno internazionali e i prodotti dei market. • Fatevi una buona scorta di nok iniziali, senza risparmiarsi…non bastano mai (ed eviterete il prelievo internazionale coi costi che ne conseguono). • Se pensate ad una vacanza on the road, e puntate alle hytter e non ai B&B, portatevi almeno il sacco a pelo, vi eviterete il costo del noleggio cuscino e lenzuola…e se siete dotati di un automezzo adatto, potreste anche usarlo come letto di fortuna. • L’acqua dei rubinetti è potabile ovunque, in ogni caso una bibita costa meno dell’acqua al supermercato. • Dato che ogni hytter ha almeno il cooker, se badate alle spese vi conviene portarvi da casa almeno un piccolo ‘kit’ per cucinare (pentolino, posate, ..) ed eventualmente anche del cibo, visto che ad esempio la pasta non è diffusissima nei minimarket. Anche i biscotti non esistono in pacchetti ‘famiglia’ come da noi. • Le prese elettriche (220v come da noi) sono simili alle Shuko: spine tripolari non vanno bene, serve l’adattatore. Le bipolari invece sono compatibili. • Mantenere le stesse abitudini di casa, con qualche pranzo e/o cena fuori, può essere molto costoso, soprattutto se non si ha un ‘pacchetto’ di Nok con cui fare i conti. Birra, sigarette e alcolici in genere sono inarrivabili, così come molti ristoranti (non solo quelli ‘esclusivi’). • Nel periodo da noi visitato, 12-23 Agosto, il clima è stato parecchio piovoso e ventoso, ma la temperatura non è scesa mai sotto i 10°, nemmeno a Kristiansund. Portatevi un buon antivento e sarete a posto. Spese • 8000nok iniziali • 1000nok prelevati • 320euro volo A/R • 460euro autonoleggio • 2100nok (pagati con carta di credito) gasolio 11100nok + 780euro = circa 2200€uro in due
In conclusione, un bel viaggetto “on the road” fatto da due grandi amici, l’importante è essersi divertiti! Abbiamo tralasciato le ‘grandi’ città, ma non ce ne pentiamo, la vera Norvegia è quella dei paesini e delle stradine tortuose, delle cascate in luoghi incredibili, dei pini e dei boschi e della cordialità della gente. Davvero una vacanza indimenticabile e una bella esperienza di vita. Speriamo che questa ‘guida’ possa servire a qualche altro ‘traveller’ che vorrà visitare la parte tra Trondheim e Oslo della Norvegia, pur avendo poco tempo come lo abbiamo avuto noi. Vi lascio il mio indirizzo e-mail, nel caso vogliate qualche altra info: sdw_1979@hotmail.com (Filippo)