Perù 3

Dopo una lunghissima preparazione partiamo finalmente per lima! ci appoggiamo a Rallo per tutta l'organizzazione ed effettivamnete sono dei veri professionisti: ha funzionato tutto a meraviglia. Rallo a sua volta si appoggia alla Lima tours (è lo stesso corrispondente di Marcelletti) e sono stati tutti molto professionali. A lima abbiamo...
Scritto da: albertaa
perù 3
Partenza il: 24/10/2006
Ritorno il: 06/11/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Dopo una lunghissima preparazione partiamo finalmente per lima! ci appoggiamo a Rallo per tutta l’organizzazione ed effettivamnete sono dei veri professionisti: ha funzionato tutto a meraviglia. Rallo a sua volta si appoggia alla Lima tours (è lo stesso corrispondente di Marcelletti) e sono stati tutti molto professionali. A lima abbiamo prenotato l’hotel Los delfines: bello (senza essere eccessivo) anche se un po’ freddino. Vi arriviamo alle 4 del mattinoe, dopo aver dormito qualche ora, si comincia il giro della città: niente di eccezionale a parte la casa de Aliaga che merita sicuramente la visita e i musei! A cena andiamo a Huaca Pucclana: cucina peruviana di altissimo livello!! Merita a questo punto dire che la cucina del posto non ci ha entusiasmato: nei ristoranti super (peraltro a prezzi per noi incredibili, cioè a livello delle nostre pizzerie!!) si mangiano cibi adatti anche al nostro palato, altrimenti l’unica cosa degna di nota è la carne di alpaca, ma anch’essa risente molto del tipo di cottura. Partiamo all’alba del giorno dopo per Arequipa (2300m.) e subito cominciano i mal di testa dovuti all’altitudine, ma entusiasti di tutto, cerchiamo di resistere: forse sarebbe stato meglio riposare un po’ come ci avevamo raccomandato. Visitiamo lo stupendo monastero di santa catalina, la città e finalmente ammiriamo Juanita, la bimba di ghiaccio. Alla sera ceniamo in un ristorantino segnalato sulla lonely (il vigneto)nel centro città: si equivalgono più o meno tutti! Pernottamento all’hotel Libertador: bello anche se un po’ tetro, ma in ottima posizione tranquilla. Non fatevi attirare dagli hotel nella plaza: penso sia veramente difficile dormire data la confusione fino a notte fonda! La mattina successiva si parte per il Canon de Colca: tutta la giornata in pulmino attraverso una splendida riserva naturale passando per altitudini proibitive (4900 m) fino ad arrivare a Chivay dove cominciamo a capire di essere veramente in Perù: il mercato locale è molto “genuino” e cominciamo a vedere le persone con i costumi tipici. Alloggiamo al Colca Lodge, purtroppo però l’idea di fare il bagno nelle acue termali sotto le stelle si infrange contro il soroche che ci impone il riposo assoluto. (Ci hanno detto che un altro bellisssimo albergo in quella località è Il Parador de Colca). Al mattino successivo arriviamo attraverso stupendi paesaggio alla Cruz del Condor dove riusciamo a vedere solo un cucciolo di condor (apertura alare peraltro considerevole) e, molto da lontano, i suoi genitori!! Poi di nuovo attraverso Yanque (spettacolino in costume a beneficio dei turisti sulla piazza stupenda) e attraverso riserve naturali (ripassiamo i fatidici 4900 m) arriviamo a sera a puno. Considerazioni d’obbligo: – non aspettatevi nulla di simile ai Canon americani: è molto profondo, ma stretto e non lo si vede dall’alto, ma da mezza costa per cui l’impressione non è così ……. – i due giorni di viaggio in pullmino non sono entusiasmanti, ma li rifarei perchè permettono di vedere anche la natura del paese e poi permettono di smaltire (grazie a forzate iperventilazioni) il mal d’altitudine senza perdere la giornata. A Puno alloggiamo all’hotel Libertador, un ecomostro in cemento sulle rive del lago Titicaca (3800 m), ma molto confortevole. Il ristorante dell’albergo è bello, ma abbiamo mangiato malino anche se spendendo poco! Fatevi dare assolutamente una stanza con le finestre sul lago! Alla mattina dopo, anche graie al fuso orario, ci svegliamo all’alba e godiamo di unoi spettacolo indimenticabile: l’alba sul lago vista dal letto!! giornata dedicata alle isole degli Uros con escursione fino a taquile: le isole degli uros sanno un po’ di turistico, ma taquile mantiene ancora una genuinità che merita la visita. alla sera in camera suona il telefono: dall’hotel di arequipa ci chiamano per dirci che abbiamo dimenticato lì un portafoglio con all’interno 68 $!! non ce ne eravamo accorti e non ce ne saremmo accorti mai: in quale albergo italiano si prenderebbero la briga di cercare la vostra destinazione tramite il tour operator e chiamarvi? Il tutto ci arriva nell’albergo del giorno successivo: incredibile!!!! Proseguiamo per Cuzco con il bus turistico: ottima soluzione e visite a posti bellisssimi (Puchara con il suo museo, il villaggio di Sicuani, il tempio di Raqchi, Andahuaylillas). Peccato che, come peraltro già ad arequipa, all’interno di molte chiese non si possa fotografare; ci chiediamo perchè non facciano come in molti paesi asiatici, dove fanno pagare una quota per foto e riprese(rigorosamente senza flash): con il ricavato potrebbero procedere a restaurare monumenti che ne avrebbero assolutamente bisogno! O almeno vendano foto decenti da poter portare a casa! E finalmente eccoci a Cuzco (anche qui hotel libertador e, oltre a consegnarci il portafogli dimenticato ci danno una stanza di fronte al tempio del sole) e la prima impressione è assolutamente da togliere il fiato: la piazza con la cattedrale e la chiesa della Compania illuminate (approfittiamo dell’ora tarda e delle funzioni religiose della sera per fare alcune vietatissime foto all’interno). intera giornata dedicata alla visita della città (chiese, museo e sito di saqsaywaman: cercate di vedere la chiesa di santa chiara!) La mattina successiva escursione a Chinchero (splendida chiesa!), maras (le saline) e moray: vale la pena anche se non essendo domenica non abbiamo potuto godere del pittoresco mercato di chinchero. Il giorno dopo partenza in pulmino per la valle sacra (portatevi via una sacca piccola per il viaggio in modo da lasciare a Cuzco il resto del bagaglio perchè sul treno che vi porterà il giorno successivo a machu pichu, non c’è assolutamente posto per i bagagli!) passando per i siti archeologici di Qenko, Puca puacara e tambo machay. Visita al mercato di Pisaq dove facciamo ottimi acquisti e arrivo all’hotel sol y luna incredibile oasi di verde a prezzi quasi europei (ma ne vale la pena). Pomeriggio dedicato alla visita di Ollaytatambo: assolutamente bellissimo! La mattina dopo treno fino ad aguas calientes attraverso la foresta amazzonica e arrivo all’hotel Machu Pichu pueblo: splendido lodge con ottimo ristorante (ci hanno portato un dessert al cioccolato che non aveva uguali!). Per fortuna non abbiamo ceduto allatentazione di prenotare il Sanctuary lodge: non ne vale la pena perchè è nel mezzo del casino più totale con i bus che partono e arrivano in continuazione e migliaia di persone che transitano. Il pomeriggio visita con la guida al sito archeologico. Fate in modo di aver valuta locale perchè per comprare il biglietto per il sito(110 soles a persona) non accettano carte di credito, nè altra valuta e non si trova sempre chi può cambiare i dollari o gli euro! La mattina successiva partenza all’alba con il primo bus per il sito e camminata fino alla Porta del Sol (abbiamo rinuniciato al Wayna Pichu date le avverse condizioni atmosferiche!). Non ci sono parole per descrivere il luogo, nè foto che possano rendere l’idea! nel pomeriggio di nuovo treno per cuzco, ma solo fino alla fermata precedente: gli ultimi 20 km sono ripidissimi e il treno ci impiega più di un’ora: conviene farsi venire a prendere da un taxi! Ultima sera a cuzco….hotel Monasterio: un posto fantastico che vale tutto quello che costa (tanto!): è un convento del XVII secolo (costruito su rovine inca) con dipinti dell’epoca lungo i corridoi e nelle stanze e chiesa all’interno! Ci permettiamo una sontuosa cena nel ristorante dell’albergo e poi ci godiamo la splendida stanza. La mattina dopo ultimo giro per la città e ultime foto e poi volo per lima dove andiamo a fare gli ultimi acquisti e ceniamo al ristorante La rosa nautica: alla fine di un pontile sull’oceano ottimo pesce a prezzi assolutamente ridicoli per gli standard europei. Il bilancio è assolutamente positivo e consiglio vivamente sia il tour operato (rallo) che la scelta di questo itinerario che permette di abituarsi gradatamente all’altitudine e comunque di smaltire il malessere in giornate non molto impegnative, oltre a ciò in questo itinerario è rispettato il principio indispensabile di vedere per ultima la cosa più bella: vedere gli altri siti archeologici dopo aver visto il machu pichu non li fa sicuramente apprezzare quanto meritano. E adesso prepariamo la Birmania per novembre! Se qualcuno vuole altre informazioni o può darmi consigli per la prossima destinazione può contattarmi via mail: albertaa@inwind.it


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