Emozioni tra Oslo e Bergen; 23/08/06 – 30/08/06

Questo è il racconto del nostro viaggio di una settimana in Norvegia. Di certo un periodo breve per chi vuole andare alla scoperta dei segreti più intimi di questo splendido paese, ma se amministrato bene è un periodo che ti permette di apprezzare comunque tanti aspetti interessanti delle città e della natura ,che qui la fa da padrona, il...
Scritto da: fedemessina
emozioni tra oslo e  bergen; 23/08/06 - 30/08/06
Partenza il: 23/08/2006
Ritorno il: 30/08/2006
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Questo è il racconto del nostro viaggio di una settimana in Norvegia. Di certo un periodo breve per chi vuole andare alla scoperta dei segreti più intimi di questo splendido paese, ma se amministrato bene è un periodo che ti permette di apprezzare comunque tanti aspetti interessanti delle città e della natura ,che qui la fa da padrona, il tutto con una spesa contenuta rispetto al costo della vita Norvegese. Siamo in sei, tre coppie collaudatissime, io mio fratello e un nostro carissimo amico, tutti con le rispettive. MERCOLEDI’ 23/08/2006, SI PARTE : La partenza avviene dall’ aeroporto di Roma Ciampino Mercoledì 23 Agosto alle ore 21:30 con un volo Sterling prenotato on-line al costo di 177,00 euro a persona andata e ritorno per e da Oslo Gardemoen, un vero affare. Arriviamo a Gardemoen alle 00:30, l’ aeroporto è deserto vista l’ ora, ma si presenta davvero molto bene, nuovissimo e pulitissimo. Giusto il tempo di ritirare i bagagli e di informarci su come arrivare ad Oslo. Al centro informazioni ci dicono che il pullman parte dall’ esterno della struttura all’ 01:00 ed è li che ci rechiamo. Subito fuori notiamo che la temperatura non è proprio estiva come l’ abbiamo lasciata in Italia e ci infiliamo una bella giacchetta per l’ attesa. Puntuale arriva il pullman e ci imbarchiamo direzione Oslo. Il biglietto lo facciamo direttamente a bordo e costa circa 100 NOK. Alle 02:00 arriviamo alla stazione centrale della Capitale e grazie alle mappe di cui ci siamo impossessati all’ aeroporto ci mettiamo subito alla ricerca del nostro Ostello che si trova in Storgata Gate, lì nei pressi. L’ ostello è l’ Anker Hostel anche questo prenotato on-line. Arriviamo senza troppe difficoltà e ci sistemiamo nella nostra bella camera per sei con bagno e cucinino con tanto di lavello. Infatti, per far fronte alle spese, abbiamo portato dall’ Italia un’ abbondante spesa che comprende pasta sughi parmigiano e altri viveri. La spesa dell’ ostello sarà davvero accessibile, infatti pagheremo circa 72 euro a testa per tutte e quattro le notti. Ottimo! GIOVEDI’ 24/08/2006, ALLA SCOPERTA DI OSLO, KARL JOANS GATE : La sveglia suona alle 08:00 in punto, il tempo di sbrigarci tutti ed alle 11:00 siamo seduti in un bar non lontano dall’ ostello, andando verso il centro, dove facciamo un’ abbondante colazione a base di “cappuccione”, caffé e brioche, il tutto simil Italia al costo di circa 80 NOK, non poco. Ci mettiamo subito in moto alla scoperta di Oslo e la nostra attenzione viene attirata dalla bella cattedrale che si trova a due passi dalla stazione centrale, peccato sia chiusa per lavori, ma all’ interno del suo cortile scopriamo un bel mercatino dell’ artigianato locale. Torniamo quindi alla stazione dove siamo arrivati la sera prima, molto carina la piazza antistante con una bella fontana e diversi esercizi commerciali. Qui troviamo il centro informazioni, davvero ben organizzati in tutta la Norvegia, dove ci rivolgeremo più volte sia ad Oslo che a Bergen. E’ proprio dalla piazza della stazione che comincia la via centrale, “il corso” di Oslo, Karl Johans Gate. Una via grande e piena di bei negozi sopratutto di abbigliamento, artisti da strada…….ma poca la gente che si vede in giro. Percorriamo la Via e giungiamo al parlamento. Un palazzo davvero interessante dinnanzi al quale si trovano bellissimi giardini molto curati e pieni di fiori coloratissimi, procedendo incontriamo il teatro nazionale, l’ università, il museo nazionale, altri giardini con fiori e fontane moderne meravigliose dov’ è davvero un piacere passeggiare e tutto è perfettamente in armonia e curato nei dettagli. Procediamo ancora fino a giungere al palazzo reale che chiude Karl Johans gate, con la sua grande piazza antistante e la sua facciata imponente. Non essendo visitabile al suo interno in quel periodo ci rechiamo direttamente al parco reale che si trova proprio dietro al palazzo. Davvero molto bello e straordinariamente curato, tanti alberi, prati verdi curatissimi e laghetti e fiumiciattoli pieni di anatre e cigni. Una cosa che mi colpisce è vedere come i passerotti si avvicinino tranquillamente alla gente quasi fossero i piccioni delle nostre piazze. Così, dopo una bella camminata nel parco, ripercorriamo un pezzo della Karl Johans a ritroso e giunti al Teatro nazionale viriamo verso il porto passando davanti al moderno municipio di Oslo, una struttura scura, ma con dei bei dipinti al suo interno e anche qui una bellissima fontana che riproduce una cascata. Il porto si presenta come una splendida area pedonale anche questa piena di giardini con fiori di mille colori e fontane e spazi enormi dove passeggiare è davvero rilassante, senza rumori e con i gabbiani che starnazzano qua e là. Ne approfittiamo per rilassarci su un muretto e goderci la pace e l’ aria pura. Riposatici ci dirigiamo verso la Fortezza di Akershus che costruita nel 1300 sovrasta la zona sud del porto. Al suo interno è molto suggestiva e caratteristica con prati immensi e molto curati in cui sono esposti antichi cannoni sparsi qua e la e tante costruzioni che ti danno l’impressione di fare davvero un salto nel passato. All’ uscita dalla fortezza è già tardo pomeriggio e cominciamo ad accusare una discreta fame visto che non si è pranzato affatto, così facciamo rotta verso l’ ostello dove ci rifocilliamo con un bel piatto di pasta al ragù!! VENERDI’ 25/08/2006, GITA IN BARCA E VISITA AI MUSEI : Sveglia ancora alle 08:00 e di corsa verso il porto dove alle 10:00 si partirà col barcone alla scoperta del fiordo di Oslo. Il prezzo dell’ escursione è di 150 NOK per la durata di due ore con la guida in Inglese. Prima di imbarcarci ci sorprende una pioggia fitta, infatti questo è proprio periodo di piogge. Appena partiti la veduta è subito molto bella e mentre avanziamo lungo il fiordo per raggiungere i primi isolotti consumiamo anche una discreta colazione a base di cappuccino simil Italia e due maffin che assaggio per la prima volta e li trovo subito ottimi! Vediamo un paesaggio molto bello, anche se quello di Oslo non è il tipico fiordo stretto e a strapiombo sul mare; vediamo delle ville molto caratteristiche, le case dei villeggianti e i porticcioli dove la gente del posto ormeggia le proprie imbarcazioni. Il tempo è un po’ nuvoloso, ma almeno non piove più e scattiamo anche delle belle foto ed a mezzogiorno rientriamo al porto da dove eravamo partiti; la gita è stata proprio soddisfacente! Adesso in programma c’ è la visita a “Bygdoy la perla di Oslo”, come piaceva tanto dire al nostro amico Gianfranco, splendido ed elegante quartiere che ospita anche alcuni fra i più famosi musei come quello della Fram e quello delle navi vichinghe entrambi nostre mete. Così ad appena 10 metri da dove siamo sbarcati possiamo fare il biglietto per una nuova imbarcazione che in soli 10 minuti ci porterà proprio a Bygdoy e ad un prezzo modico, 15 NOK. La barca ci lascia a sud del quartiere mentre i musei si trovano a nord, quindi attraversando il quartiere restiamo esterrefatti davanti alla bellezza ed alla grandezza delle case che incontriamo, tutte in legno e nello stesso stile. Potenzialmente ci saremmo potuti introdurre in tutte le case senza alcun problema, infatti i cancelli d’ ingresso erano per lo più aperti e gli steccati bassissimi a prova del fatto che forse non hanno troppi problemi di criminalità da quelle parti. Arriviamo al museo della Fram, ma prima di entrare ci rifocilliamo con un ottimo panino al salmone e gamberetti e una birra, il tutto per 115NOK.(circa 20 euro!). L’ entrata al museo costa 35 NOK e da noi è stato trovato davvero molto interessante, soprattutto perché è possibile salire sulla nave e visitarla al suo interno. Usciti dal Frammusset torniamo un po’ indietro fino al museo delle navi vichinghe. Prezzo del biglietto 50 NOK. Un po’ scarno rispetto a come lo immaginavo, ma di certo molto belle le millenarie imbarcazioni custodite al suo interno, approfittiamo anche per raccogliere qualche informazione di carattere storico da una guida spagnola che parla ad un gruppo di turisti e ad orario di chiusura ci rincamminiamo verso il porticciolo sotto una pioggia battente che comunque non ci spaventa visto come siamo ben equipaggiati. Rientriamo in ostello e prepariamo un’ altra cena tutta made in Italy. SABATO 26/08/2006, VIGELANDS PARK E WATERFRONT : Il terzo giorno ci svegliamo con un po’ più di calma vista la necessità di recuperare un po’ di sonno e così alle 11:00 siamo fuori e presso la stazione acquistiamo i biglietti per Bergen a 115 NOK, un affare, abbiamo trovato l’ offerta! Decidiamo di andare a noleggiare le biciclette per raggiungere altre due zone interessanti, Il parco di Vigeland e il Waterfront. Intanto una riflessione sul sistema di noleggio delle biciclette davvero ben organizzato, infatti al centro informazioni vicino al porto acquistiamo delle tessere magnetiche con le quali avremo libero accesso alle biciclette che sono sistemate in giro per la città in appositi parcheggi dai quali puoi prelevarle solo con le stesse tessere, per poi riconsegnarle in uno qualsiasi dei parcheggi predisposti. Anche la tessera dovrà essere poi riconsegnata entro le 24 ore presso il centro informazioni che nel frattempo tiene i dati della tua carta di credito come garanzia. Il noleggio è costato 5 euro a testa per tutto il giorno, non male! Così in sella ai nostri nuovi mezzi e sotto un bel sole iniziamo la nostra passeggiata per le vie del centro, in città non esistono praticamente barriere architettoniche quindi riusciamo a raggiungere ogni punto senza difficoltà e le piste ciclabili si trovano in tutte le strade. Arriviamo al parco Vigeland, l’ ingresso è gratuito ed il posto è davvero stupendo. Un mix di natura e arte che ci ha lasciati incantati; prati, fiori, alberi, laghetti e cascate, il tutto contornato dalle sculture di Gustav Vigeland da cui prende nome il parco e che rappresentano i più disparati momenti di vita umana, dall’ amore, all’ ira, dalla vita familiare e coniugale alla tragedia. Passiamo li un paio d’ ore e con le bici arriviamo ovunque, come se fossimo a piedi. Usciamo dal parco e torniamo indietro verso la zona del porto, così, lungo questo tragitto abbiamo modo di ammirare anche la Oslo residenziale con i suoi bei palazzi, strade e giardini. Arriviamo al Waterfront, la parte nuova e ancora in costruzione del porto, un esempio di modernità e futurismo, restiamo ancora una volta incantati, una piazza è costruita in modo tale da sembrare un deserto, con tanto di oasi e riproduzioni in ceramica di fossili…..una figata! E poi edifici commerciali comunicanti con una serie di passerelle sospese tra un edificio e l’ altro, bar, pizzerie e tanto movimento. Si, infatti la pace che notavamo i giorni precedenti e che ci era sembrata anche troppa si trasforma in un movimento frenetico di persone fra i locali e i negozi; oggi è Sabato e la gente sembra essersi trasformata! Alle 19:00 posiamo le bici, restituiamo le carte e torniamo in ostello per cenare. Dopo cena una passeggiata per una birra in centro, praticamente è un caos, sono tutti ubriachi e sembra escano da casa per la prima volta! Abbiamo anche il tempo di ammirare due Rolls Royce posteggiarsi davanti ad un pub per far scendere un gruppo di ragazze fuori di testa, sembra una pratica comune affittare certe macchinone da queste parti. Alle 02:00 rientriamo in ostello a piedi, mai preso un taxi, domani alle 6:00 si parte per Bergen! DOMENICA 27/08/2006, PARTENZA PER BERGEN : Alle 06:00 in punto siamo alla stazione con le nostre valige, saltiamo sul treno che ci portèrà nella città dei fiordi e ci sistemiamo ai nostri posti. Il sonno si fa davvero sentire, avremmo dormito circa tre ore e non di più, ma la nostra attenzione viene richiamata pochi minuti dopo la partenza da un paesaggio mozzafiato e subito ci appiccichiamo col naso ai finestrini! Signori miei, stiamo attraversando quello che viene definito il tratto ferroviario più bello del mondo! E vi confermo che su questo non ci sono dubbi! Nella prima parte del nostro tragitto attraversiamo una zona piuttosto pianeggiante dove possiamo ammirare paesaggi visti solo nei documentari: fiumi, cascate, laghi immensi e più piccoli che rispecchiano perfettamente il cielo e i profili delle nuvole e degli alberi, attraversiamo ponti, tratti di ferrovia costeggiano i fiumi e i laghi, e in tutto ciò nessun segno di vita civile, solo la natura nella sua espressione più vera! Il viaggio dura 8 ore per una distanza di circa 550 km, in parecchi tratti il treno va davvero piano visto il percorso tortuoso della ferrovia, soprattutto a metà del tragitto quando attraversiamo la parte montuosa e forse anche quella più bella, più spettacolare! Infatti ci fermiamo alla stazione di Myrdal dove facciamo una sosta di circa venti minuti per aspettare le coincidenze delle escursioni organizzate che dovevano rientrare a Bergen. Giusto il tempo di consumare un panino e un bibita e risaliamo sul treno. La stazione successiva corrisponde anche alla fermata più spettacolare del viaggio, la più suggestiva. Infatti facciamo tappa a Finse e dalla stazione, davvero piccola e sperduta, possiamo ammirare degli splendidi ghiacciai nelle montagne che ci circondano, siamo ad alta quota e anche la temperatura è decisamente calata. C’ è un gran via vai di turisti dato che da qui è possibile noleggiare le biciclette e partire per dei percorsi naturalistici davvero incantevoli. Dopo le tante foto scattate ripartiamo alla volta di Bergen. Il viaggio prosegue in un susseguirsi di paesaggi meravigliosi, ancora laghi e fiumi e cascate, di certo in Norvegia non anno problemi di approvvigionamento delle risorse idriche! Ed ecco che avvicinandoci a Bergen cominciamo a vedere i primi fiordi che costeggiamo per alcuni tratti, sembriamo dei bambini incantati davanti a cotanto splendore. La natura vera ci faceva sentire davvero bene. E finalmente il treno arriva alla stazione di Bergen, quasi senza accorgerci che eravamo già in città; questa infatti è così perfettamente incastonata in quel paesaggio stupendo da sembrare di esserne parte integrante. Sono le 14:30, reperiamo una mappa della città in un bar della stazione e andiamo subito alla ricerca del nostro ostello che dista non molto dalla stazione. Li vicino troviamo anche un centro informazioni molto efficiente e ben fatto, raccogliamo tutto il materiale che ci servirà e andiamo a cenare. Poi la stanchezza del viaggio si fa sentire e si decide di riposare per affrontare di buon grado il giorno seguente. LUNEDI’ 28/08/2006 : ALLA SCOPERTA DI BERGEN, BRYGGEN E LA FLOIBANNEN Essendomi coricato alle 21:30 la sera prima, tanto ero stanco del viaggio, alle 07:00 sono già sveglio, mi faccio una bella doccia ed alle 8:00 mi reco al porto e faccio un giro in solitaria per il mercato del pesce. In realtà mi aspettavo qualcosa di meglio dal mercato, fornitissimo di salmone confezionato in ogni modo e tante scatolette di caviale, ma di pesce fresco appena pescato neanche l’ ombra. Un po’ troppo turistico e poco caratteristico. Tra l’altro tantissimi ragazzi Italiani ci lavorano, trovo addirittura un corregionale di Giardini Naxos!! Mi soffermo un po’ a chiacchierare e gli prometto di tornare in serata con gli amici ad acquistare da lui a condizione di uno sconto. Alle 10:00 mi ritrovo con gli altri fuori l’ ostello e notiamo che proprio accanto si trova un forno davvero ben organizzato che fa anche da bar, così optiamo per una ricca colazione a base di cappuccino e brioche del posto, molto buone, ma il tutto ci costerà circa 100 NOK a testa, una dozzina d’ euro. La prima tappa è al Bryggen, caratteristico quartiere fatto di case in legno risalenti a fine 800 primi 900, patrimonio mondiale dell’ UNESCO, davvero molto caratteristico e suggestivo soprattutto verso l’ ora del tramonto. Facciamo un giro per i negozi di addobbi natalizi (e siamo solo ad Agosto) e tante foto. Così ci dirigiamo verso la Floibannen, la funicolare che ci porterà sulla collina che domina Bergen. Il prezzo è accessibile e comprende andata e ritorno. Arrivati in cima troviamo una coltre di nebbia che ci impedisce di ammirare il panorama, ma per fortuna nel giro di pochi minuti si dissolve del tutto e così ci troviamo davanti una vista mozzafiato che il dissolversi della nebbia ha reso ancora più suggestiva scoprendo gradualmente ai nostri occhi tutta la bellezza di quel posto. Da lassù si ammira tutta la città che appare circondata dalle montagne su tre lati e di fronte i fiordi entro cui sorge la città stessa. Decine poi sono le case che si inerpicano sui pendii scoscesi, molto caratteristiche. Dopo aver anche qui dato sfogo alle nostre macchinette fotografiche io e Francesca decidiamo di avventurarci per gli splendidi percorsi di montagna che partono proprio da li. E mentre gli altri cominciano a tornare giù anche a causa della pioggia che si faceva insistente, noi tiriamo su i nostri cappucci e cominciamo ad addentrarci in quella natura incontaminata. Così scopriamo che Bergen oltre ad essere mare è anche montagna e addentrandoci sempre più nel percorso ci imbattiamo in scoperte fantastiche; laghetti, ruscelli, boschi fittissimi, il tutto sotto quella pioggerellina battente che non ci infastidiva, anzi ci faceva sentire parte di quel paesaggio. Dopo aver percorso alcuni chilometri ci rendiamo conto che l’ ora si fa tarda e che forse sarebbe il caso di rientrare, così torniamo verso la funicolare che ci riporta a Bryggen. Li ci ritroviamo con gli altri e stanchi, ma soddisfatti, facciamo un giro prima al mercato, dove acquistiamo del salmone per la cena, poi al supermercato per prendere un paio di birre “light” a prezzo accessibile. Le compriamo, ma appena ci accingiamo a berle fuori dall’ ostello accade un fatto curioso; il titolare del forno accanto ci spiega gentilmente che in Norvegia è vietato bere la birra per strada e se ci avesse visto la polizia ci avrebbe potuto creare dei problemi. Quindi lo ringraziamo del consiglio e rientriamo in ostello per la cena. MARTEDI’ 29/08/2006, PUNTANDO VERSO SOGNEFJORD : Il primo obbiettivo di oggi è trovare un autonoleggio per raggiungere domani l’ aeroporto di Oslo in macchina permettendoci stavolta di apprezzare il tratto Oslo – Bergen on the road e fare magari qualche escursione il pomeriggio stesso. Così alle 11:00 siamo già riusciti a noleggiare una splendida Volkswagen Caravellel da nove posti che ci permetterà di affrontare le strade Norvegesi in tutta comodità. E visto che il ritiro dell’ auto è previsto alle 15:00 decidiamo nel frattempo di fare qualche giro nel centro cittadino di Bergen. La città è davvero molto carina, più caratteristica di Oslo a livello strutturale con le sue tante casette dai tetti spioventi che sono arrampicate nelle montagne circostanti, ma anche qui come ad Oslo apprezziamo la presenza di grandi spazi aperti attrezzati a verde. In particolare ci colpisce la grande villa vicino la stazione con al suo interno un grandissimo lago artificiale molto pulito che ospita una fontana spettacolare per i suoi giochi d’ acqua e una numerosa colonia di anatre, tutto attorno alberi e prati verdissimi. Anche la via centrale è molto bella, tutta pedonale e molto accogliente con tanti locali negozi e un bel passeggio. Credo che l’ età media in Norvegia debba essere molto bassa, infatti in giro si vedono davvero tanti giovani e pochi anziani. Neanche una cicca per strada, il senso di civiltà è proprio tangibile, ma la cosa che mi colpisce di più e lo splendido rapporto che esiste fra uomo e natura. I volatili che popolano le città si avvicinano in maniera sorprendente alle persone quasi sappiano che non corrono alcun rischio. Alle 15:00 prendiamo la nostra auto come da programma e decidiamo sedutastante che tenteremo di arrivare nel pomeriggio stesso a Vik, un paesino che si affaccia sul Sognefjord e che dalla cartina sembra trovarsi a portata di mano. Imbocchiamo così la E16, la stessa strada che conduce verso la capitale. Qualcuno ci mette in guardia sul possibile traffico in uscita da Bergen, ma forse qui non anno idea di cosa voglia dire realmente traffico. Incontriamo subito gli stessi magnifici paesaggi visti dal treno all’ andata, ma on the road tutto sembra più a portata di mano e infatti ci fermiamo più volte a scattare delle belle foto in riva a laghi cristallini e sotto cascate spettacolari. Percorriamo anche gallerie lunghissime alle quali col treno non abbiamo fatto troppo caso, la più lunga misura 25 km, fin quando arriviamo a Voss un paesino interessante dove vediamo una curiosa chiesetta in legno con un piccolo cimitero tutto attorno, sembrava il set di un film horror, molto suggestivo. A Voss lasciamo la E16 per imboccare la 13 che porta fino a Vik, da qui inizia un tratto davvero speciale di questa escursione che ci porterà ad attraversare e ammirare paesaggi mozzafiato. Per decine e decine di km siamo l’ unica macchina a percorrere quella strada a tratti anche pericolosa, dato che costeggia pendii scoscesi, fiumi e laghi, senza alcuna protezione a bordo strada. Anche qui ci fermiamo di tanto in tanto per ammirare gli splendidi panorami e man mano che ci addentravamo in quel percorso sentivamo un turbinio di emozioni difficili da esternare in parole, è qualcosa che bisogna sentire in prima persona, un mix di ammirazione, senso di libertà, ma anche timore per la desolazione che avevamo intorno e alla quale non siamo abituati vivendo nel caos innaturale delle città. Dopo aver percorso parecchi km in salita e ammirato diversi ghiacciai in lontananza, la strada comincia a portarci verso valle, dalla cartina vediamo che stiamo avvicinandoci sempre più alla nostra meta ed infatti, tutto ad un tratto, senza preavviso, ai nostri occhi si presenta uno spettacolo senza paragoni! Davanti a noi c’ è il Sognefjord, un braccio del grande fiordo si insinua tra le montagne scoscese e un paesino, Vik, si trova sotto di noi, sulle rive della parte più interna di questo braccio di mare. Ci fermiamo in una piazzola con vista panoramica sul paese, scendiamo dall’ auto e ci soffermiamo ad ammirare la bellezza di quel luogo in religioso silenzio quasi a non voler disturbare la magica quiete che regnava in quel momento tutta intorno a noi. Dopo mezzora di contemplazione ci rimettiamo in macchina e scendiamo fino al paese che si presenta ai nostri occhi come la copertina di un libro di favole, con tante casetta interamente costruite in legno e dai tetti spioventi ricoperti dI vegetazione e tutto intorno prati immensi e campi coltivati dalle mille tonalità di verde! Una pace surreale regnava intorno a noi, sembrava quasi che quel posto non avesse contatti di alcun genere col mondo come siamo abituati noi ad intenderlo e forse è anche vero. Poi di fronte c’ era il fiordo, quel braccio di mare limpido e piatto entro cui tutto il paesaggio circostante si rifletteva a perfezione, gli unici rumori che si sentivano erano il fruscio delle foglie e l’ acqua del mare che fluttuava dolcemente. Siamo rimasti li, incantati da questo e altro ancora, con mille emozioni che cercavamo di esprimere l’ uno all’ altro senza trovare però le giuste parole per quella parte di mondo che appartiene a tutti, ma che solo in pochi hanno il privilegio e il coraggio di abitare. Dopo aver fatto così un bel pieno di emozioni rientriamo a Bergen in serata e ci ritiriamo in ostello; domani all’ alba si riprende la stessa via per rientrare a Oslo. MERCOLEDI’ 30/08/2006, RIENTRO A ROMA La sveglia suona poco dopo l’ alba ma saremo pronti tutti solo verso le 08:00, troppo tardi rispetto alle previsioni. Facciamo una ricca colazione e risaliamo a bordo della nostra macchina per riprendere la E16 che ci riporterà ad Oslo e più precisamente all’ aeroporto di Gardemoen da dove riprenderemo il nostro volo per Roma Ciampino. Il limite di velocità sulle strade Norvegesi è al massimo di 70 km/h con tratti anche a 60 e 50 km/h. Siamo stanchi, ma felici e così durante tutto il tragitto di ritorno ripercorriamo quegli stessi paesaggi già visti il giorno prima, fissandoli ancora per portare a casa il ricordo più nitido possibile di quella terra meravigliosa!


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