Cercate l’Aurora
Sono molti i motivi per scegliere di fare un viaggio in Norvegia (noi - tre ragazzi di Milano - abbiamo scelto la Roccia del Pulpito, Bergen, il treno per Flam, le Lofoten, una crociera nei fiordi, Capo Nord e altro ancora), ma il nostro ricordo più bello rimane l’Aurora Boreale, un fenomeno che non avevamo espressamente previsto nel nostro...
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Sono molti i motivi per scegliere di fare un viaggio in Norvegia (noi – tre ragazzi di Milano – abbiamo scelto la Roccia del Pulpito, Bergen, il treno per Flam, le Lofoten, una crociera nei fiordi, Capo Nord e altro ancora), ma il nostro ricordo più bello rimane l’Aurora Boreale, un fenomeno che non avevamo espressamente previsto nel nostro programma e, cosa da non sottovalutare in Norvegia, assolutamente gratuito … La straordinarietà del fenomeno non si può spiegare a parole, bisogna provarla dal vero; a noi è capitato di poterla osservare e vi assicuro che è stato emozionante: in cielo si vede un velo verde che cambia continuamente estensione e luminosità, quasi una cosa animata, e i colori, la rarità dell’evento (da settembre a marzo, principalmente tra i 60° e i 70° di latitudine) e le ore in cui si manifesta (intorno alla mezzanotte) ne fanno davvero una cosa magica; resterete con gli occhi incollati al cielo – sempre che non ci siano nuvole – fino a che non scomparirà (il tutto può durare da pochi minuti a un’ora e più). . . . CHI SIAMO Siamo tre colleghi e amici (Marco, Gianluca e io, Angelo, l’autore di questo resoconto), partiti da Milano per un viaggio fuori dalle “rotte tradizionali”, nel Paese della natura e dei fiordi. . . . PERIODO Dal 09 al 23 settembre 2006, due settimane piene. . . . L’ITINERARIO IN BREVE Il nostro itinerario parte da sud (Oslo) per poi risalire, con spostamenti aerei e alcune tappe fondamentali (Stavanger e Bergen), fino alle isole Lofoten; da qui abbiamo preso la nave postale (Hurtigruten) per Capo Nord, proseguendo infine per Kirkenes, dal cui aeroporto è iniziato il nostro viaggio di ritorno. Il nostro obiettivo non era di raggiungere un punto preciso, come per alcuni è ad esempio Capo Nord, ma di visitare i posti che ritenevamo “fondamentali” per un viaggio in Norvegia. La direzione scelta è stata la classica direzione da sud a nord, e vi assicuro che mano a mano che ci muovevamo verso nord il clima, le persone, il paesaggio e le difficoltà sembravano quasi scoraggiarci dal proseguire. . . . LE TRE PIU’ BELLE Secondo noi meritano il podio: – la già citata Aurora Boreale; – il Preikestolen (o Roccia del Pulpito), un picco di 600 metri a strapiombo sul mare, da cui si gode una vista eccezionale sul Lysefjord, il “fiordo della luce”; – Capo Nord, una meta oggi molto turistica ma dove il freddo e il vento gelido vi ricorderanno subito dove vi trovate; se poi avrete come noi la fortuna di trovare una bella giornata di sole la vista dell’orizzonte infinito davanti a voi vi ripagherà del tempo e delle energie spese per arrivarvi. . . . CLIMA A sud (Oslo, Stavanger e Bergen) c’era sole e faceva caldo (temperature di giorno tra i 20° e 30°). Alle Lofoten pioveva praticamente sempre; le temperature di giorno erano sui 10°. A Capo Nord c’erano, nonostante il sole, 0°, e anche un terribile vento gelido! All’aeroporto di Kirkenes addirittura cadeva del nevischio! Purtroppo siamo partiti troppo presto per la “notte polare” (visibile, alle giuste latitudini, tra novembre e febbraio) e troppo tardi per il “sole di mezzanotte” (il periodo giusto, sempre a certe latitudini, è tra maggio e agosto). . . . COSTI E’ il Paese più caro del Mondo, ve lo possiamo confermare! Qualunque cosa facciate o mangiate o visitiate costerà molto di più di quello che vi aspettavate. Risparmiare è quasi impossibile, a meno di dormire per strada o digiunare … Due settimane ci sono costate – tra voli interni, alberghi, mangiare, 2 giorni di crociera, trasporti vari, ecc. – 3.000 euro e anche più (a testa); non ci è mancato niente e non abbiamo fatto spese folli, il fatto è che la Norvegia costa, qualunque cosa facciate (un hamburger e patatine costa 20 euro!). . . . CUCINA Salmone e gamberetti. E poi ci si inizia a stufare … Non hanno una gran cucina, bisogna accontentarsi, e non c’è neppure una grossa scelta. Abbiamo assaggiato la balena (ottima, ha una carne morbida e saporita), lo sgombro (buono), il merluzzo (abbastanza buono) e – alle Lofoten – le lingue di merluzzo fritte (ottime). Se no, se si vuole andare al risparmio, ci sono gli onnipresenti hot-dog o alcune catene di fast-food (DeliDeLuca e Peppe’s Pizza). I ristoranti chiudono presto, intorno alle 22, ma al Bacalao di Svolvaer la cucina era già chiusa alle 18! . . . COME SONO I (E LE) NORVEGESI? I Norvegesi sono molto calmi, flemmatici (anche troppo), sono capaci di accogliervi alla reception di un albergo con un semplice “Hi” – guardandovi con occhi assenti e rimanendo inermi – anche se siete zuppi d’acqua (perché fuori diluvia) e avete il fiatone (per la corsa)! Non si scompongono mai, fanno le cose con metodo, sono disciplinati, ordinati, rispettosi delle regole, intransigenti per quanto riguarda gli orari (non provate a entrare in un negozio alle 16e55!), non parlano mai ad alta voce, non inizieranno mai loro una conversazione per primi, non sono per niente flessibili, sono introversi, incapaci di manifestare esteriormente i loro stati d’animo, sono gentili ma freddi; andando a nord sono ancora più freddi e silenziosi … Le ragazze sono per la maggior parte carine, quasi tutte con i capelli biondi e gli occhi azzurri, ben fatte e “prosperose”; non provate però ad avvicinarle, potrebbe essere inutile: camminano pensando ai fatti loro, indifferenti agli sguardi. Vestono male; sono discrete, riservate, taciturne. Cosa davvero più unica che rara è che non abbiamo mai avuto una vera e propria conversazione con qualcuno degli abitanti del posto; una ragazza italiana residente lì ci ha detto che semplicemente si fanno i fatti loro e rivendicano per se stessi uno “spazio vitale” intoccabile! L’unico che ci ha degnato di qualche parola è stato un personaggio conosciuto alle Lofoten che, in preda all’alcol, si è profuso in un lungo monologo delirante, alla fine del quale siamo dovuti scappare per evitare di passare l’intera nottata a sentirlo parlare, ripetutamente, del tempo uggioso alle Lofoten, del fatto che lui fosse nato lì e di “the Goat”, una formazione rocciosa a forma di corna di capra … . . . LINGUA Parlano quasi tutti, giovani e meno giovani, l’Inglese. Benissimo. . . . CONTROLLI DELLA VELOCITA’ Se siete in auto, camper o in moto vi consigliamo di rispettare i limiti di velocità (severi) della Norvegia: a Kabelvag, nelle Lofoten, abbiamo preso una multa di ben 800 Euro per eccesso di velocità! Andavamo a 72 km/h, 22 sopra il limite (50 km/h) consentito in quel tratto (tra l’altro rettilineo e fuori città). I poliziotti sono inflessibili, ve lo garantisco. Fate attenzione perché quello che ci ha multato era su un’auto in borghese e aveva un telelaser portatile. Se si supera il limite di velocità di più di 25 km/h c’è il ritiro della patente (e non ho dubbi che lo facciano veramente). . . . TRASPORTI Ci siamo spostati solo con voli interni (le compagnie low-cost Norvegesi sono la Norwegian, la Wideroe e la SAS Braathens). Nell’ultimo tratto abbiamo preso una delle navi postali Hurtigruten (www.hurtigruten.com). . . . TURISMO E TURISTI La Norvegia è un Paese esclusivo, per pochi, molto costoso e ideale per una vacanza tranquilla e in mezzo alla natura. L’età media del turista è molto alta: non è difficile incontrare persone che abbiano più di 60 anni, quasi sicuramente per i costi molto alti che scoraggiano i più giovani; sulla Hurtigruten, per fare un esempio, eravamo tra i pochissimi giovani. . . . GUIDA La Lonely Planet, che contiene davvero moltissime informazioni; non è sempre precisa e affidabile ma rimane comunque una guida ben fatta. . . . ITINERARIO e IMPRESSIONI DI VIAGGIO Tralascio volutamente le solite notizie e le cose da vedere, che si possono trovare su tutte le guide. 1a tappa – OSLO (09/11 settembre 2006) è una città sonnolenta, molto tranquilla, c’è poco traffico e poca gente in giro, è ordinata e pulita, ci sono pochi rumori, non è per niente caotica e vi si può respirare un’atmosfera rilassata. Non sembra neanche una capitale, pare più una piccola città. Le persone sono riservate, discrete, poco rumorose. La vita notturna è scarsa e i locali chiudono presto. 2a tappa – STAVANGER (12/13 settembre 2006) è una città (turistica) piccola ma carina, con una vita notturna più movimentata di Oslo! Ha degli scorci carini ed è molto curata. E’ la “base” di partenza per la celeberrima escursione al Preikestolen (il suo strapiombo sul mare ci ha lasciato senza fiato! E’ stata una camminata faticosa ma la soddisfazione di averlo raggiunto con le nostre forze e il paesaggio straordinario che si gode da lì ci hanno ripagato ampiamente!). 3a tappa – BERGEN (14/16 settembre 2006) è stupenda, senza dubbio la città più bella tra quelle viste! E’ animata, piena di vita, piacevole da girare a piedi e ci ha dato da subito un’ottima impressione. La vita serale è intensa: la città si anima, ci sono molte persone in giro, la gente ha voglia di uscire e di divertirsi e i locali sono letteralmente pieni. La città è accogliente e ci si sente sempre a proprio agio. Offre tanto ed è abituata ai turisti: è la “porta di accesso” ai fiordi norvegesi e alla bella escursione “Norway in a nutshell” (per farsi un’idea www.fjordtours.no). 4a tappa – LE ISOLE LOFOTEN (17/19 settembre 2006), belle e piovose, sono un posto incontaminato e selvaggio, caratterizzato da montagne scure e imponenti. Quando le abbiamo visitate noi erano ricoperte da piccoli e innumerevoli arbusti gialli (sembrava di essere in Autunno, sia per i colori che per il clima); ricordo che il tempo è stato davvero impietoso, continuava a piovere e c’era vento! Si trovano sopra il Circolo Polare Artico. Il paesaggio cambia ad ogni curva, prima il mare è nero, poi blu, poi azzurro, ci sono dei laghetti, qualche cascatella, tantissimi isolotti, delle rocce nere e sopra tutto le montagne, che ti guardano e ti sovrastano, sempre. C’è una sola strada e i paesi sono minuscoli. Gli abitanti sono taciturni, spenti, rassegnati al maltempo, privi di entusiasmi, sono flemmatici e poco inclini al dialogo. Il nostro rapporto con queste Isole è stato controverso: le abbiamo odiate per la pioggia e l’apatia degli abitanti, le abbiamo apprezzate per i paesaggi e soprattutto per la prima Aurora Boreale osservata in Norvegia: tre bellissimi “veli verdi” nel cielo che cambiavano forma e luminosità in continuazione, l’emozione più bella di tutta la vacanza. Svolvaer, dove abbiamo pernottato, è una cittadina sonnolenta e noiosa, dove la giornata non passa mai e gli abitanti sembrano ripetere ogni giorno gli stessi gesti; incontrerete le solite persone nei soliti posti: al Bacalao (un pub locale) troverete il solito ragazzo ritardato che vi continuerà a fissare, per strada incrocerete più volte al giorno il solito signore in bici, poi quello che vi parlerà di “the Goat”, la famosa “Capra di Svolvaer”, poi ancora quell’altro che vi parlerà di “the Lion”, il famoso “Leone di Svolvaer”, e infine al porto troverete gli anziani del paese che all’arrivo della nave postale stanno a osservare i passeggeri che scendono, come fosse l’evento del giorno, e così via … 5a tappa – HURTIGRUTEN (20/21 settembre 2006) è il nome della flotta delle navi postali che partendo da Bergen raggiungono prima Capo Nord e poi Kirkenes (al confine con la Russia), compiendo quella che è conosciuta come “crociera nei fiordi”, pubblicizzata pomposamente come “il più bel viaggio del Mondo”! Non è la classica nave da crociera con ristoranti, casinò, piscina, discoteche, ecc. Ma un mezzo esclusivo (e costoso, 200 Euro al giorno) per osservare e assaporare dal mare i fiordi norvegesi. Appena saliti a bordo la nave si rivela accogliente, efficiente e ben organizzata. Si può stare sul ponte scoperto oppure nella sala panoramica, da cui si può guardare fuori senza gelare. La nave procede in maniera gentile fino a Tromso, poi una volta entrata nel Mare di Barents è la fine: abbiamo sofferto il mal di mare fino a Kirkenes! Il mare era mosso e si sentiva: la nave ballava giorno e notte, abbiamo avuto nausea e ci era difficile sia mangiare che dormire. I passeggeri sono quasi tutti ultrasessantenni (e molti malandati), l’impressione è che stiano facendo il “viaggio della vita” prima che sia troppo tardi … Ma hanno energie da vendere: mangiano con avidità, ridono, scherzano, cercano di essere sempre attivi! Mentre si procede verso Capo Nord si vedono sempre più spesso montagne con le cime innevate, paesaggi più spogli e meno case: si sta entrando in una zona geografica un po’ più ostile dove la natura piano piano si sostituisce all’uomo. Sulla nave non ci sono divertimenti, se non una sosta al bar per bere o mangiare qualcosa, oppure una partita a carte se si fa amicizia con i vicini di tavolo … 6a tappa – CAPO NORD (21 settembre 2006): è stata una grande emozione raggiungerlo! Davanti a Capo Nord si stende il mare totale, che è lì a ricordarti dove ti trovi: in cima all’Europa! E’ stata una delle cose più belle della vacanza: ricordo benissimo il mare azzurro e dominatore assoluto del paesaggio, il freddo pungente e quella bella sensazione di essere “arrivati” … La Hurtigruten ha attraccato a Honningsvag e un autobus ci ha condotto verso la meta facendoci attraversare i paesaggi più disparati (in soli trenta minuti di viaggio!): terreni innevati, poi un paesaggio brullo e infine la tundra artica, ricoperta di muschio; non ci sono alberi, che a quelle latitudini non possono crescere. Faceva freddo, tirava un vento gelido e la temperatura era sugli 0°; ricordo che avevo il volto e le mani congelate ma ne è valsa davvero la pena! Capo Nord è un punto di arrivo per tante persone, compreso un Olandese partito in bicicletta da Amsterdam che ci ha chiesto di scattargli la foto di rito dopo avere percorso 4.700 Km! CONCLUSIONI: – la Norvegia è un Paese molto bello, non è certo il Paradiso Terrestre ma, se ben organizzati, si possono vedere molte e varie cose; – la natura è incontaminata, c’è rispetto per l’ambiente, ci sono molti angoli dove trovare pace e silenzio; – bisogna fare attenzione ai costi, è il Paese più caro del Mondo; – si devono tenere presenti il carattere e le abitudini dei Norvegesi, molto diversi dai nostri; – è il “Paese dei gamberetti”, sono buoni ma dopo un po’ stufano: i Norvegesi sanno vendersi bene, hanno poche cose ma molto belle, e le sanno far fruttare; ciò non toglie che ci sia una natura splendida e un grande e vero amore per l’ambiente; – abbiamo visto e fatto tanto ma la più grande soddisfazione ce l’ha data l’Aurora Boreale, che abbiamo sempre osservato senza alcun preavviso e nelle circostanze più impensabili; è stata una grande emozione, sia per la particolarità del fenomeno che per la sua imprevedibilità; se vi capita di andare nel periodo giusto (e anche alla giusta latitudine), non ci sono nuvole in cielo e la mezzanotte è vicina … beh, allora cercate l’Aurora! . . .