Tour Irlanda agosto 2004
TOUR IRLANDA 2004
Partecipanti: Michela e Marco, MariaVittoria e Ugo
Dublino
4 agosto 2004
Sveglia alle 6 per terminare gli zaini, lasciare alle piante un po’ di luce e chiudere casa. Ore 6.40 partenza per Orio al Serio (uscita Bergamo!!!).
Ryan Air è molto ben organizzata e puntuale ed arrivando in aeroporto con 2 ore di anticipo, come da loro...
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TOUR IRLANDA 2004 Partecipanti: Michela e Marco, MariaVittoria e Ugo Dublino 4 agosto 2004 Sveglia alle 6 per terminare gli zaini, lasciare alle piante un po’ di luce e chiudere casa. Ore 6.40 partenza per Orio al Serio (uscita Bergamo!!!). Ryan Air è molto ben organizzata e puntuale ed arrivando in aeroporto con 2 ore di anticipo, come da loro richiesto, ci si imbarca tra i primi 60, prima chiamata, e non c’è da fare la corsa per trovare il posto, dato che non vengono assegnati. In aeroporto a Londra ho notato che c’erano tanti genitori con bimbi piccoli, forse sono più disinvolti di noi italiani, di solito molto protettivi e poco audaci. Arrivati a Dublino abbiamo scoperto che l’autobus necessario ad arrivare nelle vicinanze del nostro ostello era il n. 747 al costo di 5 €. La fermata è quella su O’ Connell Street, vicino all’obelisco di O’ Connell, e con cartina alla mano, abbiamo trovato facilmente l’ostello (Abraham Hostel). Abbiamo pagato inizialmente solo la prima notte, per vedere come ci saremmo trovati, lasciando il saldo eventualmente al giorno successivo. Ci hanno assegnato una camera da 4, come da noi prenotato, con 2 letti a castello. Il bagno non era certo molto spazioso ma ….. Era pulito e credo sia la cosa più importante. Abbiamo scoperto l’ultimo giorno, leggendo il cartello appeso sulla porta, che avremmo potuto richiedere gli asciugamani alla reception, ma ci eravamo portati comunque i nostri. Abbiamo lasciato i bagagli e siamo subito andati alla scoperta della città, anche perchè Mary era a digiuno dalla sera prima, soffrendo l’aereo. A piedi siamo riusciti, in poche ore, a percorrerla tutta, passando dal Trinity College, alle vie pedonali dello shopping, Nassau e Grafton Street, al Temple Bar ed alle 20.30 eravamo già nuovamente in ostello, stanchi della lunga giornata. Per il cibo, ci siamo concessi una merenda alle 16.00 nel centro commerciale, tutto a vetri che c’è in fondo a Grafton Street, vicino all’ingresso del St. Stephen’s Green, poi verso le 18 abbiamo cenato da Bewleys, un self service, sempre sulla Grafton Street. Il clima è stato favorevole, fresco e nuvolo, senza pioggia! 5 agosto 2004 Giornata ricca e intensa; avremo camminato per più di 10 km, dalle 9 del mattino alle 9 di sera: abbiamo iniziato alle 8 con la colazione in ostello, scarsa, fatta di brioches, burro e marmellata, succo e the o caffè, ma di certo non la famosa colazione irlandese! Prima tappa alle Four Courts, sede dell’Alta Corte di Giustizia, ma che si vedono solo dall’esterno; poi siamo andati alla Christ Church (5 €), indubbiamente affascinante dall’esterno per il suo stile gotico, ma l’interno, al contrario, non è molto interessante, anche se ti danno un foglio pieno di spiegazioni. Di qui siamo passati al Castello (4,5 €), che di antico ha ben poco, perchè andò tutto in fiamme. Ora si presenta come una sontuosa sede di rappresentanza della Presidenza della Repubblica; la visita comunque attraverso le regali stanze è stata interessante. Siamo poi andati ad inciccirci da Leo Burdock, dove vendono fish & chips al cartoccio, da mangiare per strada o seduti nei parchi. Fortunatamente per me non c’è solo pesce, e mi sono concessa salsicce e patatine, tantissime patatine! Questo locale è molto famoso a Dublino. Ci hanno consigliato di andare a mangiare nel parco della St. Patrick Church, poco distante. C’erano molte mamme con i loro bambini, ma anche lavoratori che si fermavano su una panchina a mangiare il loro sandiwich. La St. Patrick Church (4,20 €) è molto simile, architettonicamente, alla Christ Church, ma è anche famosa perchè vi è stato decano Jonathan Swift, autore dei Viaggi di Gulliver, e qui vi è la sua tomba. Siamo poi tornati verso Leo Burdock, dove avevamo visto, proprio accanto, un negozio carino, dall’aria familiare ed amichevole, che vendeva muffin e ci siamo concessi un cappuccino, dato che la sera prima abbiamo visto nei pub molte persone che lo bevevano, al posto di una bibita o di una Guinness! Non ancora stanchi siamo andati al Trinity College (7,5 €), dove abbiamo visto il Book of Kells, un vangelo miniato, e la spettacolare Old Library, una biblioteca lunga 60 mt, a due livelli di scaffali, protetti da una copertura a capriate in legno, ed abbiamo assistito all’interessante spiegazione di come venissero rilegati i libri. Credo che quest’ultima tappa sia stata la più interessante della giornata. Prima di proseguire ci siamo concessi un pò di riposo, sdraiandoci al sole in uno dei parchi dell’università, circondati da … Italiani! Quindi siamo tornati al Temple Bar, perchè volevo fotografare il mitico pub che ha dato il nome alla zona. Qui abbiamo individuato un ristorante dove preparavano il kebab e ci siamo ripromessi di tornarci per cena, e nel frattempo sfruttare l’apertura dei negozi sino alle 20 del giovedi, tornando in Grafton Street. Alle 20 siamo giunti al ristorante stanchi morti e con il mal di schiena. Successivamente, tornando verso l’ostello, ho trovato, udite udite, il negozio dell’Hard Rock Cafè, di cui io sono grande fan, ed ho così potuto prendere una maglietta con la scritta di Dublino, in un modello che ancora non avevo! Abbiamo visto anche molti negozi di souvenir, ma dato che vendono soprattutto cose della Guinness abbiamo preferito aspettare ed andare direttamente alla fabbrica. 6 agosto 2004 La giornata è iniziata all’insegna della cultura, con la visita della National Gallery, che, stranamente, ma felicemente, ha l’ingresso gratuito! I quadri erano tanti, ma di interessanti ben pochi: un Caravaggio, un Rubens, un Mantegna, un Monet ed un Velasquez, ma di questi certo non i migliori dipinti! Tappa successiva Guinness Storehouse e, dato che la strada era lunga, ci siamo fermati nel negozio di fianco a Leo Burdock e ci siamo concessi delle baguette riempite a piacere. Alla Guinness Storehouse (13,5 €) siamo entrati solo io e Marco, mentre Mary ed Ugo sono andati nel vicino Phoenix Park. Indubbiamente la visita non mi ha conquistato tanto quanto quella alla Heineken di Amsterdam, ma, come mi ha fatto notare Marco, qui c’è la vera fabbrica con tutte le sue tubazioni, che rendono la sosta caratteristica. Durante la visita mostrano quali sono gli ingredienti necessari alla creazione della tipica birra, spiegano i procedimenti, illustano gli slogan storici, con il Tucano ed altri animali dello zoo, e insegnano a bere .. Il giusto, e con dei video mostrano come le capacità intellettive si perdono bevendo troppa birra. Alla fine del giro, al sesto piano, con vetrate panoramiche sulla città, fanno assaggiare una pinta di Guinness. Abbiamo poi avuto una lunga sosta nel negozio a pian terreno, dove abbiamo acquistato diversi gadgets, tra cui una tazza per la mia collezione, un boccale di birra per Marco, una maglietta a polo per me, insomma, qualche ricordino! Stanchi morti siamo tornati in ostello per fare una doccia, lasciare i pacchi e riuscire per cena. Powerscourt e Glendalough 7 agosto 2004 Questa mattina abbiamo lasciato il nostro ostello “sicuro” per andare all’arrembaggio dei B&B! Abbiamo preso l’autobus 19, direzione South Circular, che ci ha lasciato proprio davanti alla Hertz. Qui ci sono state le prime sorprese, dopo una fila discretamente lunga: la macchina del modello da noi richiesto poteva essere guidata solo da persone con più di 30 anni! e di noi solo Ugo si trovava in questa condizione! (in tre siamo a 29!) Spetterà quindi a lui scorazzarci in giro per l’Irlanda! Da qui, dopo le prime incertezze della guida a sinistra e con il volante a destra, siamo andati a Powerscourt (6 €), sbagliando un paio di volte la strada uscendo da Dublino. Qui ci sarebbero dovuti essere favolosi giardini, ma agosto forse non è il periodo migliore, in quanto rododendri ed azalee erano tutti sfioriti! L’unico fiore che regnava era la rosa. Ce n’erano infatti di molte specie e colori. Accattivante è il laghetto centrale, coronato da una statua-fontana di un tritone. A titolo personale, non ho trovato questa sosta particolarmente interessante. La guida del TCI indicava a 5 km un’altra visita “suggestiva”, quella delle cascate (4 €) più alte d’Irlanda, ma in realtà sembra più acqua che scende da una collina. La parte più suggestiva è stata l’area per i bambini con dei giochi molto costruttivi. Abbiamo poi proseguito per Glendalogh, valletta con due laghi e sparpagliate nel verde, delle rovine. L’aspetto positivo è che non si paga, mentre quello negativo è che naturalmente era pieno di italiani. Consiglio di dedicarci un pò di tempo, così da riuscire ad arrivare ai laghi e godere del panorama sicuramente incantato. Noi purtroppo eravamo di fretta, dovendo trovare il B&B per la notte, quindi abbiamo visto solo le rovine, immerse nella natura, per non dire abbandonate alla natura. Essendo in ritardo sulla tabella di marcia abbiamo deciso di saltare Wexford, tappa poco rinomata, e proseguire verso Waterford, famosa per i suoi cristalli. Consultando il libro dei B&B, abbiamo scelto come sosta il paesino di Gorey ed abbiamo trovato facilmente, grazie ai cartelli ben collocati, il B&B che volevamo (sul libro infatti c’è una piccola foto, una descrizione e le caratteristiche del B&B). Era disponibile sono una family room con 4-5 posti, ma molto carina, pulita ed ordinata, quindi abituati alla stanza da 4 a Dublino, non ci siamo fatti problemi ed abbiamo accettato. Ci hanno subito offerto gentilmente the con dolcini per merenda, mentre a cena siamo andati in paese, dove, dopo un breve benchmarking dei ristoranti o pub, abbiamo scelto quello più affollato, indice di gradimento degli abitanti locali! Abbiamo anche dovuto attendere una ventina di minuti prima di avere un tavolo, ed abbiamo mangiato discretamente bene. Kilkenny – Dunmore Cave – Cashel 8 agosto 2004 Prima colazione irlandese, finalmente, con spremuta, the, latte e cereali, burro e marmellata, e possibilità di scelta tra “solo” uova, uova e bacon, bacon e salsiccia o menu intero. Io, da golosa, ho mangiato tutto. Non avendo un termine di paragone direi che è stata ottima. Dato che è domenica abbiamo cercato la chiesa cattolica per provare a capire una messa irlandese a Gorey. C’era il foglietto, quindi un pò siamo riusciti a seguire, ed in mezz’ora si è conclusa. Per essere la messa delle 8 del mattino era abbastanza affollata. Uscendo dalla chiesa abbiamo scambiato due parole con il prete, mentre salutava i suoi parrocchiani, e subito si è accorto che eravamo turisti e ci ha chiesto da dove arrivassimo e che giro avessimo intenzione di fare. Abbiamo stabilito di saltare anche Waterford, dato che nessuno di noi era interessato a comprare cristalli, e puntare su Kilkenny. Qui abbiamo cercato di visitare la cattedrale, St. Canice, ma era chiusa sino al primo pomeriggio, così ne abbiamo visitate altre due, di cui una molto particolare a forma di L. Il loro fascino è comunque nella struttura architettonica esterna, più che in quella interna. La via centrale è vivace e colorata e porta sino al Castello, il cui parco ha l’accesso libero, mentre l’interno è a pagamento, in gruppo e ad orari prestabiliti. Per noi l’attesa sarebbe stata troppo lunga, così abbiamo preferito non fermarci e proseguire per le Dunmore Cave, dove non c’erano molti turisti, ma è stato abbastanza interessante. Qui dovrebbe esserci la più grande stalagmite d’Europa. Certo le grotte non sono affascinanti come quelle viste vicino a Trieste, ma è stata una sosta un pò diversa. All’alba delle 15.00 siamo ripartiti per Cashel, ma prima di dedicarci alla visita abbiamo cercato il B&B. Ne avevamo individuato uno sul libro, ma non aveva posto, così ci siamo fidati delle indicazioni di un cartello e siamo stati molto fortunati perchè siamo arrivati in una fattoria, con una bella casa e bellissime stanze da letto, finalmente una a coppia! Eravamo immersi nel verde e nella natura. Lasciati i bagagli siamo tornati a visitare la Rock of Cashel (2 €, prezzo per studenti) ed è davvero affascinante: sia forse perchè è su una rocca, e quindi domina, sia per la struttura del castello, ben conservata, con torri, torrette, ed i resti di una cattedrale. Essendo domenica non abbiamo trovato molti locali aperti per mangiare, così ci siamo accontentati di un fast food, con crocchette di pollo e patatine. In un supermercato abbiamo trovato i formaggi Blue di Cashel, di cui avevo letto e ce li siamo portati negli zaini per il resto della vacanza. Cahir – Midleton – Blarney – Kinsale 9 agosto 2004 Anche oggi ottima e ricca colazione, che ci consente di saltare il pranzo ed arrivare senza problemi all’ora di cena (18.00) Ci siamo diretti a Cahir, il cui castello è stato utilizzato per girare gli esterni di Excalibur e, dato che la guida non diceva nulla sugli interni, li abbiamo evitati. Arrivati qui ha piovigginato un pò, poi sereno, sole ed abbastanza caldo sino a sera. Direzione successiva Cork, ma abbiamo logisticamente deciso di andare prima a Midleton, alla Old Jameson Distillery per visitare la fabbrica del wiskey, ma c’era troppo da aspettare, così ci siamo accontentati di fare qualche acquisto nel negozio e ripartire. Abbiamo attraversato Cork e siamo andati a Blarney per visitare il castello con la pietra dell’eloquenza. L’ingresso è stato caro, 7 euro a testa, il castello è abbastanza carino, immerso in un parco. Nessuno di noi ha però baciato la pietra dell’eloquenza a testa in giù nel vuoto, sia perchè c’era la coda, sia perchè non si possono scattare foto, essendoci la fotografa ufficiale. A Cork sarei stata curiosa di visitare la prigione, ma dato che non interessava a tutti, abbiamo proseguito per Kinsale, cittadina sul mare. Il cugino di Ugo aveva consigliato un B&B, quindi, dato che erano le 16.00, ci siamo subito diretti lì. Purtroppo avevano solo una camera libera, ma ci hanno consigliato un altro B&B, anzi, hanno telefonato personalmente per sapere se avevano la disponibilità di camere. La proprietaria di questo altro posto ci è venuta a prendere direttamente in paese e condotto a casa sua. Il B&B è sia esternamente che internamente molto carino, ci hanno offerto subito the e dolcini, ma la cosa più comoda è la vicinanza al centro, che consente di lasciare la macchina ed giungere in paese, molto trafficato, a piedi. Per la cena abbiamo trovato un ristorante che proponeva il Traditional Irish Stew, buono, ma per noi è un semplice bollito di carne con patate, carote e qualche cipolla. Marco e Ugo invece hanno mangiato il pesce e sono rimasti soddisfatti. Kinsale è una cittadina di mare colorata e vivace, molto caratteristica. Bantry – Beara Ring – Kenmare 10 agosto 2004 La colazione irlandese è davvero eccezionale, credo che un pò mi mancherà una volta tornata in Italia. Anche oggi infatti abbiamo mangiato molto bene, ho aggiunto al classico menù anche le uova strapazzate! Siamo partiti alla volta di Clonakilty, ma ci siamo solo passati attraverso perchè ci è sembrata poco interessante. Poco dopo c’era una deviazione per vedere un cerchio di pietra immerso nella natura selvaggia e noi ci siamo lanciati. Si affronta, per arrivarci, una stradina molto stretta, in cui può passare solo una macchina e si trovano in effetti una decina di pietre abbandonate a se stesse, in cerchio, ma poco significative. Il posto era deserto, è arrivata dopo di noi un’altra coppia, naturalmente di italiani! Saltando Mizen Head si è deciso di tralasciare anche Schull per andare alla volta di Bantry, dove abbiamo visitato Bantry House (4 €), carina, ma doveva essere caratteristica per i suoi giardini, che in realtà erano in manutenzione. La casa ed il panorama sulla baia sono comunque belli. Siamo ripartiti alla volta del Beara Ring, abbastanza carino, con montagne, insenature, mucche e pecore, ma non siamo arrivati sino in punta per dirigerci a Kenmare, capitale del lino e del pizzo. Il primo B&B in cui ci siamo fermati non aveva posto, a 1 km dal paese, ma nel secondo, proprio alle porte di Kenmare, siamo stati più fortunati, anche se meno lussuoso dei precedenti. La proprietaria è molto carina e gentile e ci consegna anche una mappa per visitare il paesino. Dati i prodotti tipici, ci siamo lanciati negli acquisti comprando in particolare dei regalini per le mamme in lino. Abbiamo ritardato un pochino la cena (18.30 anziché 18.00) e siamo stati penalizzati trovando il ristorante a cui avevamo puntato tutto pieno e siamo stati così costretti a ripiegare su un altro. Per concludere la giornata siamo arrivati sino al porto, che con il tramonto si è rivelato molto caratteristico. Ring of Kerry – Killorglin – Killarney – Dingle 11 agosto 2004 Non avrei mai pensato questa mattina di arrivare sino a Dingle, seppur in programma, perchè le strade non sono molto larghe ed a volte capita di aver davanti trattori o camion che rallentano la marcia. Abbiamo cominciato con il Ring of Kerry e, devo ammettere, è davvero notevole, anche perchè il paesaggio cambia completamente da nord a sud, dal montuoso e ricco di piante e vegetazione, al montuoso arido con pecore e mucche ed infine il pianeggiante con panorami sulle baie. Abbiamo anche pucciato i piedi nell’oceano …. Freddino! A Killorglin abbiamo visto la compra/vendita di mucche (mentre io me la aspettavo di pecore e capre!?!), tutte stipate lungo una via del paese in festa. A Killarney siamo arrivati sino al Parco Nazionale ed abbiamo visto dall’esterno il Ross Castle e la parte antistante del lago e poi, dato che erano solo le 14.30 abbiamo preferito proseguire per anticipare qualcosa sulla giornata di domani, dato che ci aspetta Bunratty. Pensavamo di fermarci poco prima di Dingle ed arrivarci per cena, ma il B&B che avevamo scelto sull’apposito libro era pieno (ovvero siamo arrivati che i proprietari non c’erano e li stavano aspettando due coppie che avevano prenotato, e le camere erano tre, così abbiamo proseguito) e siamo arrivati sino alla meta e, con un pò di fatica, abbiamo trovato le nostre due camere e siamo andati a cena al Marina Inn, un pub dove si può però anche mangiare. Mary ha preso una zuppa di pesce ed era migliore rispetto a quella di Kenmare, più cremosa, pannosa, con più pezzi di pesce. Marco ha preso il formaggio Brie fritto …. Spettacolare! tanto che anche Mary ed io ci siamo divise una porzione. Ugo ha assaggiato la frittura di calamari ed era molto buona. La nostra camera ha la vista sulla baia ed io non so se scrivere il diario di viaggio o guardare fuori dalla finestra. Adare – Limerick – Bunratty – Ennis – Cliffs of Moher – Doolin 12 agosto 2004 Anche oggi giornata molto ricca. Ci siamo svegliati a Dingle con una gran pioggia e nuvole basse, quindi abbiamo rinunciato alla Slea Head per andare verso Limerick. Abbiamo fatto una piccola sosta ad Adare per fotografare due case con tetto di paglia lungo la via principale (forse addentrandoci ne avremmo trovate di più “vere”) e poi via di nuovo. A Limerick abbiamo fatto un paio di foto al castello, evitando l’interno di cui la guida del TCI non diceva molto. Ci siamo diretti a Bunratty. Il castello ed il Falk Park sono all’interno di un unico complesso e quindi si paga un unico biglietto (10,5 € per gli adulti e 8,5 € per gli studenti). Mi aspettavo di meglio dal Falk Park, certamente ricostruzioni, ma in molte case ci sono negozi ed oggi (giovedi) non c’era nessuno a mostrare le varie attività dell’epoca, forse lo fanno solo nel week end (in Olanda ci sono delle ricostruzioni simili, ma molto più interessanti ed istruttive). Il castello è carino, ma sono disorganizzati: ci sono delle piccole scale per salire e per scendere, ma non hanno pianificato il senso unico in salita o in discesa, e così ci si incontra per le scale e si formano le code. Non adatto per i claustrofobici! Da qui abbiamo prenotato il B&B a Doolin, così avevamo più tempo per vedere anche un monastero francescano a Ennis. Abbiamo lasciato Bunratty sotto il diluvio universale e siamo arrivati ad Ennis con il sole ed il cielo azzurro. Giunti al parcheggio a pagamento siamo stati molto fortunati perchè un signore stava andando via e ci ha ceduto il suo biglietto, valido ancora per un’altra mezz’ora, a noi sufficiente per effettuare la visita. Il monastero è davvero carino ed il costo dell’ingresso è irrisorio. Per arrivare a Doolin si passa dalle Cliffs of Moher, quindi ne abbiamo approfittato per fermarci, essendo ancora relativamente presto (c’era luce). Le Cliffs sono spettacolari, credo valgano da sole il viaggio in Irlanda. Appena le ho viste mi è venuta la pelle d’oca. Il terreno era tutto inzuppato e mi sono, anzi ci siamo, sporcati tutte le scarpe. Alle 19 eravamo a Doolin a prendere possesso delle nostre camere, ma la sig.ra Brid, imbarazzata, ci dice che purtroppo non aveva visto una prenotazione sull’agenda di altre persone e quindi non aveva le camere per noi, MA … e c’è un bel ma, ci aveva prenotato, allo stesso prezzo, due camere nell’hotel poco distante. Il prezzo sarebbe restato invariato ed al mattino saremmo andati da lei a fare colazione. Con un pò di titubanza ci siamo così diretti all’hotel, che è risultato essere nuovissimo e bellissimo. Il mobilio della camera era tutto in legno, c’era la tv, il bollitore dell’acqua con due tazze carinissime, ed anche biscottini per il thè. Il bagno poi era enorme con box doccia altrettanto grande. Insomma ci siamo molto gasati per questo alloggio imprevisto, tanto da prenotare per un’altra notte, dovendo il giorno dopo andare alle Isole Aran. Per cena siamo andati al Bruach Na Haille, ristorante poco distante, carino, raffinato, con una discreta scelta di piatti, oltre all’assaggio di formaggi e con musica Irish dal vivo. Per concludere la giornata abbiamo preso la macchina e siamo andati a vedere il porto da cui saremmo partiti l’indomani e proprio lì abbiamo notato un grande piazzale dove c’erano parcheggiati moltissimi camper … Da tenere presente!! Isole Aran – Burren 13 agosto 2004 Oserei dire che a noi il venerdi 13 ha portato bene. Ci siamo alzati poco prima delle 8 e siamo andati a fare colazione al B&B di Mrs Brid, curata, abbondante e gustosa. Da qui abbiamo chiamato il porto e prenotato i biglietti sul traghetto delle 9.00. Alle 8.45 ci siamo presentati in uno dei due uffici di compagnie di traghetti ed abbiamo richiesto i biglietti precedentemente prenotati, ma ci viene risposto, da una signora, che non risulta, anche perchè è tutto pieno già dal giorno precedente; così usciamo e ci dirigiamo all’altro ufficio, quando esce, dal primo posto, forse, il proprietario e ci urla “avete prenotato qui!”, un paio di volte. E così partiamo per le Isole Aran, con tutto il cielo nuvoloso e in alcune zone anche nero. Arrivati, dopo circa un’ora, avremmo potuto o salire su un bus, o noleggiare una bici, e invece siamo andati a piedi. Ci siamo incamminati verso la meta principale, Dun Aonghasa, distante circa 5 km, pazzi? Abbiamo impiegato circa 2 ore, delle 5 a nostra disposizione prima del traghetto di ritorno, con un buon passo e senza mai fermarci, ma per il ritorno abbiamo ceduto e chiesto a uno dei tanti bus che fanno spola tra il porto e la nostra meta. Dun Aonghasa deve essere uno dei punti più alti delle Isole Aran e ci sono delle belle scogliere (certo non al livello di quelle di Moher) ed un insediamento roccioso molto caratteristico con pietre verticali disposte a cerchio. La strada del ritorno è stata un pò diversa: siamo andati con il bus oltre la nostra meta e l’autista ci ha fatto vedere la casa di sua mamma, ora vuota, quella di suo fratello, che ora vive a San Francisco, quella della sua vicina pittrice ed anche la sua. Questo signore da giovane era marinaio ed ha girato quasi tutti i porti d’Italia. Dal nostro arrivo a Dun Aonghasa è uscito anche il sole, diventando una bellissima giornata. Durante il tragitto di ritorno in battello, con sole e vento, io e Marco siamo riusciti a scottarci il viso ed il collo. Dopo una piccola sosta tecnica in albergo, anche per toglierci dalla faccia il sale, siamo partiti alla volta del Burren. Il paesaggio roccioso che lo caratterizza è incredibile e merita assolutamente. Noi abbiamo percorso un lungo tragitto, ma è sufficiente seguire la Cost Road che da Doolin va per Galway per vedere il meglio! Quindi cena al consigliato, O’ Connors Pub, non raffinato o con alta cucina, ma siamo usciti soddisfatti e, per finire la giornata, giro di cartoline nei negozi accanto. Galway – Kleymore Abbey – Connemara 14 agosto 2004 Anche oggi grandi panorami, quelli del Connemara!! Abbiamo fatto sosta a Galway, per vedere la St. Nicholas Church, ma non è molto carina. Tutto attorno invece c’era il mercato, abbastanza rinomato, ma a me è parso povero, se raffrontato ai nostri. Abbiamo attraversato le vie del centro ed entrati in qualche negozio, ma non è stato molto interessante. Entrando nel Connemara sono iniziati i laghetti, concedendoci così paesaggi favolosi, coronati da un caldo sole. La visita alla Kleymore Abbey merita sicuramente, sia per la struttura in sè dell’edificio, immerso nel verde, sia per le altre due visite comprese nel biglietto, ovvero la chiesa, con colonnine di marmi rossi, verdi e neri, ed i giardini, i più belli e curati di quelli visti in Irlanda. Clonmacnoise 15 agosto 2004 Oggi abbiamo concluso il giro del Connemara e siamo riusciti ad andare a Messa nella Cattedrale a Galway alle 11.15 (migliore secondo me rispetto alla St. Nicholas). E’ stata molto interessante, soprattutto il notare le differenze con le nostre Messe: noi stiamo molto tempo in piedi, loro inginocchiati; l’eucarestia si prende stando inginocchiati alla balaustra che c’è sotto l’altare; le offerte si ritirano attraverso dei cestini posti ogni due panche, fatti passare dai fedeli e messi poi a terra, in modo che un addetto passi a ritirarli. Tappa successiva era Clonmacnoise, simile a Glendalough, con resti di un insediamento monastico, con una cattedrale, dei templi, una torre, il tutto in mezzo a tombe e croci celtiche. Quello di Glendalough è più selvaggio, immerso nella natura e forse un pò abbandonato, mentre qui è tutto recintato e controllato, ma sicuramente merita una visita. Trim – Newgrange 16 agosto 2004 Sosta a Trim per vedere, almeno dall’esterno, il più grande castello d’Irlanda, dove Mel Gibson girò le scene dell’assedio a York in Braveheart. Ed in effetti è molto suggestivo e grande. Si riesce comunque a girargli attorno con facilità e scattare qualche bella foto. Dato che non avevamo informazioni sugli interni abbiamo preferito proseguire verso Newgrange, il comlesso archeologico più importante d’Irlanda, arrivandoci prima di mezzogiorno, ma la prima visita disponibile era alle 15. Abbiamo però preferito incamminarci verso Dublino anche perchè …. Chi viaggia con Ryan Air per la prima volta, deve sapere che, facendo scalo da qualche parte (nel nostro Londra), è necessario avere un discreto margine di tempo tra un volo ed un altro, perché si devono ritirare i bagagli, per poi ri-imbarcarli e quindi, okkio nello scegliere i voli! Dove mangiare? Prezzi a coppia: Note Dubino Bewleys 28,75 € Ce ne sono tanti sparsi per Dublino; quello in Grafton Street rimane aperto più a lungo (oltre le 19.00!!) Dublino Leo Burdock 10,20 € Si trova vicino alla Christ Church ed è famoso per i suoi Fish & Chips da asporto (Werbugh Street) Dubino Applewoods 11,40 € Si trova di fianco a Leo Burdock, ed è gestito da signore molto gentili e cordiali, che riescono a creare un’atmosfera molto familiare e si possono mangiare muffin, apple pie e panini su misura Dublino Zaytoon 20,80 € Cucina persiana, dove abbiamo mangiato il Kebab (Parliament Street) Gorey Poole’s Porterhouse & Restaurant ** 35,00 € Uno dei più frequentati pub della città, sia per mangiare che per bere Cashel Fast Food 20,00 € Siamo arrivati domenica 15/8 ed era quasi tutto chiuso Kinsale The Blue Haven Hotel 43,00 € L’abbiamo scelto tra i tanti perchè offriva il Traditional Irish Stew, ma in realtà è un bollito con patate, carote e cipolle. Il pesce era molto buono Kenmare ?? 27,00 Lungo la via principale ci sono tanti ristoranti ed erano tutti affollati; noi abbiamo mangiato solo zuppe, di pesce e di verdure, quindi non credo possiamo esprimere un giudizio sul ristorante Dingle Marina Inn 35,00 € E’ un pub, dove però si può mangiare. La zuppa di pesce è ottima, cremosa e con tanti pezzi di pesce. Abbiamo assaggiato il nostro primo, ed indimenticabile, Brie fritto, favoloso! anche la frittura di calamari è notevole Doolin Bruach Na Haille 36,00 € Ci avevano consigliato “The Lazy Lobster”, ma leggendo il menu c’era un pò troppo pesce ed era un pò caro. Il ristorante dove abbiamo cenato è risultato essere carino, raffinato, con una discreta scelta di piatti, oltre all’assaggio di formaggi e musica irlandese dal vivo Leenane ?? 20,20 € La scelta di dove mangiare non è stata molto difficile, perchè ci sono solo tre posti: nel primo c’è poca scelta, ed è un pub, un altro è carino internamente, c’è qualcosa in più da mangiare, ed è il più caro, ed infine c’è quello dove siamo andati noi, che aveva la lista del menu più ricca, con molti burger, sandwich, ma non servono alcolici. Io ho scelto il Burger con il formaggio ed in effetti il panino contiene solo carne e formaggio, senza salse ed insalate varie Athlone Restaurant Le Chateau 28,10 € Molto carino internamente, realizzato in una chiesa sconsacrata, raffinato, fin troppo, con un cameriere sempre pronto a riempire il bicchiere e togliere i piatti. Lo stile è nouvelle cousine. Mi sono lasciata tentare dal Brie fritto, ma non era per nulla paragonabile a quello di Dingle. Scarso il rapporto qualità-prezzo. Dove dormire in Irlanda? Quasi tutti questi nominativi si possono trovare nel libro sui B&B rilasciato gratuitamente dall’ente del turismo (dell’anno precedente, altrimenti a pagamento). Per l’ostello ho utilizzato il sito hostelword.com, che oltre a presentare tutti gli ostelli disponibili, si occupa della prenotazione (raccomandatomi precedentemente via e-mail proprio dall’Abraham Hotel) Prezzi per persona a notte: Note Dubino Abraham Hostel 25,00 € Gorey *** Hillside House 30,00 € Cashel *** Carron House 33,00 € hallyfamily@eircom.net Kinsale *** Woodlands House 35,00 € info@woodlandskinsale.com Kenmare ** Whispering Pines 35,00 € wpines@eircom.net Dingle ** Fitzgerald’s 32,00 € Tel. 066-9151430 Doolin *** Killilagh House 33,00 € killilaghhouse@esatclear.ie Leenane ** Tir Na Nog 32,50 € Athlone ** Harbour House 30,00 € ameade@indigo.ie