Islanda 2004…..Cuore di fuoco & pelle di ghiacci
L’islanda e’ un’isola fantastica con una natura singolare e non é facile raccontare questa terra perché viaggiare in Islanda è come uscire di mente, rimanerne incantati, e ritornare a casa in balia di un lieve stordimento che ti pone in seria difficoltà a reinserirti nella quotidianità.
Si puo’ tranquillamente parlare di “Mal...
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L’islanda e’ un’isola fantastica con una natura singolare e non é facile raccontare questa terra perché viaggiare in Islanda è come uscire di mente, rimanerne incantati, e ritornare a casa in balia di un lieve stordimento che ti pone in seria difficoltà a reinserirti nella quotidianità. Si puo’ tranquillamente parlare di “Mal d’Islanda” ed una volta arrivati nell’isola si e’ di fronte a qualcosa di molto profondo, oserei dire radicale; siamo alla sollecitazione di una memoria insita in noi, quella della nostra origine, quello del nostro ruolo all’interno della catena naturale sino al nostro più autentico istinto al nomadismo. Questa terra, tra le più giovani sull’intero pianeta, é un vero e proprio paradosso geografico, che sprigiona tutta la sua forza nei contrasti con le stesse atmosfere e paesaggi che hanno preceduto l’evoluzione della vita sulla terra. L’Islanda rappresenta ancora oggi un preciso punto di riferimento per chiunque desideri vivere l’avventura in una natura incontaminata, possibilmente con il proprio mezzo. Per questo motivo Dimensione Avventura organizza ogni anno, in estate, dei viaggi offroad in 4×4 sulle piste interne dell’isola del giaccio e del fuoco e nel gruppo 2004 dei fuoristrada ha inserito anche un Quad 4×4 Polaris sportsman 700 cc per effettuare una ricognizione utile per il prossimo viaggio 2005 riservato a questi tipi di veicoli. Il quad, gentilmente fornito da Planet Quad (www.planetquad.it) di Montepulciano, si e’ rilevato un ottimo mezzo per viaggiare sulle piste interne islandesi. Sbarcati a Seidjsfjordur, dopo 36 ore di navigazione da Bergen (Norvegia), si sale subito sui rilievi che si affacciano sulla costa arrivando in poco tempo al villaggio di Egillssadir, dove facciamo il pieno ai mezzi e compriamo provviste per i prossimi 3 giorni. L’eccitazione e’ alta fra i partecipanti che non vedono l’ora si iniziare l’avventura tanto sognata durante i lunghi preparativi dei mesi invernali. Si segue la costa sud in un susseguirsi di fiordi e vallate verdissime costeggiando sempre il ghiacciaio Vatnajokull (il piu’ grande d’Europa) con i suoi seracchi che raggiungono il mare. Ed e’ proprio nella baja di Jokulsaron che avviene il primo incontro con gli icebergs, infatti in questa porzione di costa il mare lambisce il ghiacciaio creando un’area con formazioni di ghiaccio dalle mille forme e colorazioni. Una gita su anfibio fra gli icebergs, con un tramonto rosso fuoco, ci regala scenari fantastici insieme all’incontro di numerose foche che popolano la zona. Subito dopo la baja inizia la prima avventura offroad su una pista scarsamente trafficata che si dirige verso il vulcano Laki, una zona eruttiva che presenta numerosi crateri disposti in lunga fila. Il quad Polaris 4×4 dimostra subito la sua attitudine a digerire ogni tipo di terreno e ben presto si raggiunge un feeling di guida ottimale. Con un semplice bottone inseriamo a piacimento la trazione 4×4 per superare gli insidiosi guadi o le viscide pendenze laviche mentre le sospensioni sono ben regolate per sopportare le anomale asperita’ del terreno. Nei tratti dove gli equipaggi 4×4 faticano a procedere, in quad si viaggia che e’ un piacere godendosi il paesaggio attraversato. La pista nera si districa in una mare di lava coperto da un manto di muschio verdissimo alterando vallate con saliscendi mozzafiato a delle enormi distese di soffice sabbia nera dove e’ facilissimo raggiungere la massima velocità del nostro quad. Guidare in curva in contro sterzo e saltare sugli avvallamenti fra pareti di muschio e lava sono sensazioni irripetibili che non si possono sicuramente provare tutti i giorni ! Superato il vulcano Laki la prossima tappa in fuoristrada inizia presso il micro villaggio di Hsovollurs, addentrandosi nella valle di Porsmork, nell’immenso greto del suo fiume. Il quad avanza sulla pista di ciotoli senza difficolta’ facendo da apripista al gruppo 4×4. Una volta usciti dalla valle, la pista sale rapidamente sulle alture che la circondano, costeggiano profondi e variopinti canyon dove molteplici sono le soste per le foto di rito. Si viaggia sempre fra montagne costeggiate da colate laviche con forme bizzarre e formate da un’enormita’ di lava diversa…..un museo geologico a cielo aperto ! Si arriva in serata presso l’incantevole lago Alfavatn dove trascorriamo una allegra notte in rifugio fra pasta alla carbonara e degli ottimi dolcetti islandesi ….questa si che e’ vita !! La mattina dopo tutta la valle e’ avvolta da bassissime nuvole e dobbiamo attendere circa un’ora per vedere almeno il bordo della pista sufficiente per procedere ! Il paesaggio e’ surreale e sembra di essere in una favola…..magia dell’Islanda. Il percorso del giorno si snocciola di vallata in vallata in direzione Landammalaugar e caratterizzato da numerosi guadi, anche abbastanza impegnativi per via della corrente e profondita’. Al camion assistenza della Off Limit’s spetta il duro compito di camion scopa e soccorso dei mezzi in panne unitamente al suo pilota Daniele, sempre pronto a dare una mano a tutti…..anche se si tratta di immergersi nei freddi fiumi islandesi per attaccare una cinta di traino! Le verdi vallate attraversate sembrano scenari degni del periodo jurassico e non ci meraviglierebbe piu’ di tanto se vedessimo qualche dinosauro passeggiare sui campi ! Arriviamo nella valle di Landmannalaugar nel tardo pomeriggio giusto in tempo per un favoloso bagno in un caldo torrente dell’area. Durante il trasferimento del giorno guidando su una pista ormai chiusa ed abbandonata, molto tecnica dal punto di vista della guida, arriviamo a visitare le singolari grotte di ghiaccio Hrafntinnusker. Eccitante e’ entrare in queste grotte ed osservare le molteplici forme del ghiaccio, modellate continuamente dal calore delle fumarole al loro interno. Vi scorre un piccolo fiume di acqua calda che una volta all’esterno continua la sua corsa avvolto in un nuvola di vapore. Tutta la valle e’ costellata da getti di vapore che escono al terreno e pozze di fango bollente……si avverte la sensazione di essere come su di un’enorme pentola in ebollizione ! Dopo le grotte ci attende un lungo trasferimento nella valle dello Sprengisandur, molto dura per via della tole ondule’ formatasi quest’anno. Il quad assorbe bene gli avvallamenti ma gli avambracci alla lunga ne risentono. Viaggiamo per un lungo tratto con il ghiacciaio Hofsjokull a sinistra ed il Vatnajokull sulla dx e la temperatura scende subito intorno ai 5°. Dopo aver superato la valle del Nydalur si sale fino a 1150 mt per arrivare sotto il monte Kjstufell dove ci attende un rifugio di fortuna molto caratteristico, all’interno di una valle di sabbia nera. La mattina per superare la valle e le enormi dune di sabbia sottostanti con il quad dobbiamo inserire le 4WD perche’ altrimenti l’insabbiamento e’ assicurato. Ma finita la sabbia la situazione non cambia in meglio…anzi…… bisogna scalare la collina Urdarhalars formata da massi piu’ o meno grandi il cui superamento impegna molto nella guida. Subito dopo si sfocia in una valle che e’ praticamente lo scolo del ghiacciaio Vatnajokull e procediamo con molta accortezza perche’ si possono attraversare delle vere e proprie pozze di sabbie molto molle e rimanere bloccati……come dimostra la foto del 4×4 impantanato ! Arriviamo in tarda mattinata presso il vulcano Askja, e visitiamo il suo cratere con una escursione di circa 2 ore. Alcuni del gruppo non perdono tempo per immergersi all’interno delle calde acque di Viti, il suo lago piu’ piccolo, per un bagno a dir poco lunare ! Passeggiamo per l’enorme cratere del vulcano fra chiazze di neve e riolite rossa …..ci sembra di essere veramente su un altro pianeta…..se non fosse per una fastidiosa pioggerellina che ci sta accompagnando da quasi tutto il giorno. Dopo l’Askja la pista prende direzione nord regalandoci paesaggi da fiaba ed eccitanti guadi che tengono sempre alta l’adrenalina fra i piloti. Si oltrepassando delle lunghe lingue di lava dalle mille forme e guidare il quad risulta molto gratificante perche’ ci si puo’ avventurare anche nei sentieri piu’ stretti o rovinati. Si costeggia la montagna Herdubreid, simbolo del deserto islandese, sempre con la cima contornata da nuvole. Le vaste piane di sabbia possono essere affrontate anche a velocita’ un po’ elevate e con il quad ad ogni curva si esce facilmente di traverso…… con sommo divertimento. Campeggiamo presso Il lago Myvatn da dove iniziamo le nostre escursioni offroad per visitare la zona lavica del Krafla e le poderose cascate Dettifoss per poi dirigersi sulla pista F35 ormai diventata una importante alternativa alla ufficiale Ring Road per il trasferimento da nord a sud dell’isola. La pista e’ molto rovinata ma in quad si procede abbastanza comodamente. Lo scenario e’ tipicamente desertico segnato da un susseguirsi di vallate e colline per arrivare all’area di Hveravellir dove possiamo rilassarci all’interno di una pozza d’acqua naturale. Con il quad arriviamo, dopo circa 12 km di fuoristrada su pista molto stretta e sconnessa, nella valle dei “sassi esplosi”. Questo letto di fiume presenta numerosi punti dove si possono osservare diversi tipi di sassi letteralmente sgretolati dall’azione del freddo e estremamente variopinti, formando delle vere e proprie tavolozze di colore ! Molti di questi sassi vengono definiti come “I panini dei Troll” vista la loro forma a panetto e perfettamente spaccati nel loro mezzo. Facciamo una passeggiata nella valle adiacente in compagnia di numerosi uccelli che non mancano occasione per attaccarci forse infastiditi dalla nostra presenza, abituati alla solitudine del deserto interno. Dopo Hveravellir ci spetta l’ultima porzione di pista che porta il nostro gruppo alla visita delle enormi cascate di Gulfoss, al capriccioso e famosissimo spruzzo di Geyser per poi concludere con Pingvellir ossia l’unico tratto di dorsale oceanica visibile fuori dal mare, uno spettacolo nella spettacolo. Ormai la grande avventura in Islanda sta volgendo al termine. Carichiamo il nostro quad sul camion d’assistenza e ci dirigiamo alla volta di Reykiavick per una doverosa visita della capitale ma il nostro cuore e’ stato ormai rapito dalle bellezze naturali interne di questa meravigliosa isola. Abbiamo vissuto una indimenticabile esperienza in sella al nostro quad, rivelatosi a termine il mezzo perfetto per esplorare le affascinanti piste interne. Dimensione Avventura & Off Limit’s sicuramente riorganizzeranno questo viaggio avventura in quad il prossimo agosto 2005 ed i preparativi inizieranno da gennaio, cercando si far partecipare anche altri appassionati del settore ATV a questa fantastico itinerario …..noi siamo pronti….e voi ?? http://www.dimensioneavventura.org