Agosto 2003, irlanda fai-da-me
Resoconto del viaggio:
- voglia di tornare
già proprio tanta voglia di tornare, tornare indietro (spazio/tempo), ma anche solo tornare là e cercare di trovare la stessa bell'emozione.. Cavoli, una sera questo tipo mi dice: "ma poi è proprio vero che Dublino ti rimane nel cuore..." lì per lì gli ho riso in faccia e gli ho risposto che di...
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Resoconto del viaggio: – voglia di tornare già proprio tanta voglia di tornare, tornare indietro (spazio/tempo), ma anche solo tornare là e cercare di trovare la stessa bell’emozione.. Cavoli, una sera questo tipo mi dice: “ma poi è proprio vero che Dublino ti rimane nel cuore…” lì per lì gli ho riso in faccia e gli ho risposto che di sicuro nel mio cuore sarebbe rimasto il chitarrista! Invece era proprio vero… Non potendo raccontare tutti gli aneddoti divertenti capitati in Irlanda vi consiglio di andarci e viverli di persona e qui di seguito vi do qualche consiglio. Per noi è andata così: prenotazione fai da te via Internet a go go, di voli e pernottamenti negli ostelli.. ..nasce tutto così: il papà della mia compagna di viaggio e co-organizzatrice Step gli promette un viaggio come regalo per la Maturità (Esame di Stato), indecise tra Scozia e Irlanda optiamo sull’Isola di Smeraldo per via della valuta locale più conveniente e finalmente scopriamo anche qualche vantaggio dell’Euro! Ci separano 7 mesi alla partenza, fissata per la prima settimana di Agosto e già iniziamo a raccogliere informazioni, indirizzi, consigli e io personalmente ho anche provveduto a leggere un po’ di Yeats, Joyce e quanto altro potevo trovare su internet comprendendo “Diario d’Irlanda” di Boll e “Paddy Clarck Ha Ha Ha!” di Roddy Doyle (vi consiglio caldamente quest’ultimo!) mescolando a tutto questo la guida economica trovata alla libreria di viaggi e gli infiniti opuscoli profumati raccolti alla BIT. A 19 anni non potevamo certo noleggiare una macchina (anche se per i + tanti sembra essere il modo migliore per visitare l’Irlanda) così abbiamo pensato ai mezzi pubblici, credevamo di spostarci in treno ma ci hanno sconsigliato la scelta per via dei prezzi e così ci siamo sempre mossi in pullman, scelta niente male: i prezzi non erano proibitivi e con un po’ di pazienza si arriva ovunque, inoltre dal finestrino si possono vedere numerose cittadine, villaggi e paesaggi che altrimenti andrebbero persi e da bravi italiani casinari abbiamo sempre provveduto a mangiare, cantare e dormire a bordo in tutta libertà. L’idea era di fare 3/4 tappe sparse qua e là per non sbatterci troppo visto che avevamo voglia di divertirci… Dopo numerosi ripensamenti, fu stabilito il piano di marcia: 4 notti folli a Dublino poi verso Galway e infine Kilkenny per tornare a pernottare a Dublino dal quale nel primo pomeriggio dell’ultimo giorno avremmo preso l’aero per tornare a casa. Grazie a Ryanair abbiamo volato da Orio (BG) a Stansted (London) per 35€ andata e ritorno, poi da Stansted a Dublino e viceversa per un totale costo voli di € 141 a testa. (Consiglio di prenotare il volo Dublino/Stansted separatamente da quello dell’andata, si paga in € e si risparmiano soldi! Davvero! Comunque è da tener presente che i voli del Mercoledì sono in assoluto i meno cari!) Per i pernottamenti la scelta è ricaduta su Ostelli con la Guest-Kitchen, per andare al risparmio abbiamo pensato di cucinarci da soli le nostre cene a base di pasta portata da casa con annessi sughi pronti per paura di dovere condire gli spaghi col Ketchup (anche se la Tomato Sauce della marca DOLMIO trovato in Irlanda non era per niente male!) Per il pranzo ci siamo quasi sempre arrangiati con dei panini preparati da noi (a base di sottilette arancioni e prosciutto inimmaginabile) o dal Mc Donald’s di turno anzi al Super Mc’s di turno (versione 100% irish del fast food). Gli Ostelli che ci hanno ospitato erano davvero tutti molto belli: a Dublino il Barnacles: proprio nel mezzo del Temple Bar il quartiere più vivo della città, (avete presente quel pub dall’insegna rossa che è nella maggior parte delle cartoline dublinesi, beh, proprio li in parte si trova il Barnacles) le stanze non erano grandissime e non era molto economico (24€ a testa x notte in una camera da 6 con bagno e doccia, compresa sola la colazione disponibile fino alle 9), la moquette (soprattutto dopo il nostro soggiorno) puzzava di piedi ed i fornelli elettrici della cucina non scaldavano molto, ma era fantastico!!! Si poteva andare avanti-indietro per tutta la serata, abbiamo anche invitato un paio di volte gente a cena e nessuno è sembrato infastidito, la common room era davvero accogliente, come il receptionist notturno che ha stregato con la sua bellezza tutta irlandese una delle mie compagne di viaggio. Comunque sia di ritorno al Barnacles dopo qualche giorno di assenza è stato come tornare a casa, non so quale altro Ostello o Hotel a 5 stelle può darti questa sensazione! A Galway lo Sleepzone: a dire il vero è stato un ripiego perché nel Barnacles di Quay Street Galway non c’era più posto, vi consiglierei infatti il Barnacles perché anche a Galway è situato sulla via principale! Ma tutto sommato la cucina molto ben attrezzata, i bagni in comune che erano molto più belli di quello in stanza (la cui doccia funzionava con uno di quei rubinetti a pressione che durano pochi istanti e bisogna continuare a rischiacciare) e la location che alla mia compagna ricordava particolarmente Goon Dog (il quartiere dei Goonies) non ci hanno fatto rimpiangere la scelta. (comunque 18 € a notte in stanza da sei con bagno + colazione) A Kilkenny il Kilkenny Tourist Hostel: senz’altro il più caratteristico, la cucina era molto piccola, le stanze non avevano la chiave ed i bagni erano per tutti in comune su ogni piano, la common room (dove era permesso di lasciare i bagagli per un po’ dopo aver lasciato le stanze) era stupenda, le docce che abbiamo trovato sono in assoluto le migliori (di quelle che regoli la temperatura e la mantengono costante) ed in più nella stanza c’era uno specchio e una poltrona (due sorprese che non abbiamo trovato da nessun’altra parte). Very nice! Anche se portare le valige dalla stazione è stato un po’ tanto faticoso. (credo di non sbagliare dicendo €13 in stanza da sei senza bagno e senza colazione). Tornando a noi: il trasporto dall’aeroporto di Dublino alla città (Collony Street) costa 5€ (Aerlink) ci sono dei bus che passano ogni circa 10 minuti, lo si prende appena fuori dall’aeroporto e i biglietti si possono fare ad una macchinetta, meglio il biglietto giornaliero che allo stesso prezzo ti permette di muoverti col bus anche in città, ma non ce n’è proprio il bisogno. Il viaggio Dublino-Galway in bus (circa 3 ore di viaggio) non costa molto credo € 10.00. L’escursione alle Cliffs of Mhoer con partenza dalla stazione di Galway costa € 16.50 e con un viaggio di circa 2 ore si giunge alle scogliere, visitandole di pomeriggio non si trova molta gente, comunque ne vale veramente la pena, un paesaggio davvero mozzafiato, indescrivibile! Consiglio: meglio comprare i viveri prima di partire perché il “rifugio” è caro all’inverosimile!!! Viaggio Galway-Kilkenny, non c’è altro modo di raggiungere Kilkenny se non quello di cambiare a Athlon, così circa 2 ore per raggiungere Athlon e poi, se non si rompe il bus a Tallamore, costringendoti ad aspettare comodamente seduti in un pub a chiacchierare l’autobus di riserva, arrivi a Kilkenny in un altro paio d’ore. €20 da Galway. Viaggio Kilkenny-Dublino, € 10.00 molto più corto degli altri sarà durato forse due ore. Adesso che ho spiegato come risparmiare, indicherò un paio di posti dove andare a spendere: A Dublino: Per la sera: il “The Mezz” si trova in Eustace-Street (prorio nel Temple bar) tutte le sere c’è musica live e si può bere fin dopo le due. Il mercoledì sera è pieno zeppo e si muore dal caldo per via della serata Raggie Dub ma è strabello. Ma il posto migliore resta la strada, in Temple Bar si trovano chitarristi e artisti di strada di ogni tipo, basta mettersi li intorno e guardare/cantare, non il sabato sera però, c’è veramente troppa gente e tanti di quei carretti trainati a braccia, insomma un degenero totale accompagnato da gruppi di ragazze ubriache con la stessa maglietta, corna luminose ecc. Forse è capitato solo a noi, era il 2 agosto giorno di festa nazionale (Bank Holiday). Pub: fra tutti sceglierei il “Temple Bar”, è davvero un simbolo. Shopping: per i souvenir andate tutti da “Carrol’s” dove si possono trovare tutti i souvenir esistenti e inoltre potrete ricevere con 100 € di spesa il cd di Patsie Watchorn (basta un soggiorno nel negozio di 10 minuti per capire di chi si tratta). Per i vestiti oltre ad un paio di negozietti fantastici che rivendono vestiti anni ’70, c’è l’Outfiters, sempre in Temple Bar che ha veramente un sacco di cose carine! Per la spesa ci sono la Spar (versione internazionale della Despar) e il Centra che fanno l’orario 24:7 in Dame Street, ma se si tiene a risparmiare è meglio allontanarsi dal centro. Trovi dappertutto bancarelle con i gioielli celtici, soprattutto in Grafton Street. A Galway: il pub “The Quay” è stupendo ma molto affollato. Il “Cellar Bar” invece forse perché poco visibile non è invaso da orde di turisti e offre musica live in un atmosfera tutta irish e il divertimento è assicurato fino a tardi. Anche a Galway in Quay Street, si trovano numerosi artisti di strada tra cui: l’ultimo dei Gipsy Kings, l’uomo col burattino e quello con la cornamusa. A Kilkenny: Kilkenny offre numerosi pub dall’aspetto tradizionale e una città medievale tutta da scoprire, io sono finita nel “Pump House” e non me ne sono pentita: musica tradizionale live, biliardo, atmosfera very friendly e alle 11.00 accompagnamento alla porta dopo averci lasciato terminare la partita. In giro per la città di notte (soprattutto in settimana) non c’è niente da fare se non camminare in mezzo ai vicoli medievali ed ai ponti fino al castello. Da metà agosto però si tiene il Kilkenny Festival of Art e aumentano notevolmente le possibilità di diversione! Potrei dire cosa andare a vedere ma ad essere sincera lo potrebbe fare benissimo una qualsiasi guida acquistata all’ufficio del turismo, magari quello di Dublino che è in una chiesa recuperata ed è bellissimo. L’unica cosa che vi segnalo, se non altro perché mi sono divertita è la Guinnes Store House, è un museo interattivo sulla Guinnes dove puoi sentire rumori e odori della fermentazione, vedere gli oggetti e filmati che ne hanno fatto la storia. Si trova alla sede della fabbrica e ci si arriva con un bus gratuito che parte dall’ufficio del turismo, ma si può raggiungere anche a piedi basta non perdersi e finire in uno di quei sobborghi descritti da Doyle come è successo a noi per il ritorno (sarà stata colpa della birra?), per 9€ si visita il museo e si riceve una pinta omaggio all’ultimo piano dove c’è un bar strabello dal quale si vede tutta la città e in più un bel souvenir di plastica trasparente nel quale è rinchiusa una goccia di preziosa Guinness, al negozio si può trovare tutto ciò che volete a forma di Guinness dagli infradito al copri mazza da golf… Se siete furbi potete anche trovare una stanzetta dove poter scroccare birra gratis, ma attenzione! Ciao a tutti e buon viaggio!!