NORDKAPP 2003…ed è solo una tappa…
19.7.2003
Finalmente si parte per questo viaggio che sogniamo da almeno sei mesi. L’idea ci è venuta quest’inverno, guardando uno di quei bellissimi programmi televisivi che ti portano in giro per il mondo; davano un servizio sulle Isole Lofoten, in Norvegia, ed è stato amore a prima vista: qui dobbiamo andarci. Dopo vari giri per agenzie...
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19.7.2003 Finalmente si parte per questo viaggio che sogniamo da almeno sei mesi. L’idea ci è venuta quest’inverno, guardando uno di quei bellissimi programmi televisivi che ti portano in giro per il mondo; davano un servizio sulle Isole Lofoten, in Norvegia, ed è stato amore a prima vista: qui dobbiamo andarci. Dopo vari giri per agenzie di viaggio, decidiamo di fare questo viaggio nel modo più avventuroso: da soli, in macchina, con una tenda sul tetto comprata per l’occasione (a nord piove sempre, non deve essere piacevole dormire sul fango!). Arriva il giorno fatidico. Alle 10 e 20 partiamo, il contachilometri segna 61889 km. Siamo carichi come TIR, infatti ci siamo portati un sacco di provviste, visto che abbiamo letto su varie guide che lassù la vita è molto più cara che da noi. Fa un caldo boia, ma l’autostrada fortunatamente non presenta troppo traffico. Alle 18.00 siamo al confine con l’Austria, acquistiamo la vignetta per il transito sulle autostrade austriache, ma poi al casello ci fanno pagare un’altra volta! Mi sa che abbiamo sbagliato qualcosa.. Proseguiamo. Dopo 12 ore di viaggio e più di 1000 km fatti, dormiamo in un’area di sosta prima di Norimberga, presso Kosching, dove un sacco di altra gente fa come noi. Abbiamo perso un po’ di tempo in un’area precedente in quanto lì non era consentito sostare per più di due ore, per la presenza evidentemente di un paio di hotel, in compenso abbiamo mangiato. Km percorsi oggi 1013. 20.7.2003 Dopo una notte relativamente tranquilla(un po’ scomoda forse), alle 7.00 siamo pronti a ripartire, dopo un caffè ed un cappuccino che erano due vere brodaglie. Altra giornata in autostrada. Un sacco di rallentamenti per lavori e traffico intenso non ci hanno permesso di tenere una media più elevata. Arriviamo a Puttgarden alle 17.15, siamo in anticipo sulla tabella di marcia, ma disgraziatamente riuscire ad imbarcarsi per la Danimarca è un’impresa estenuante, è già più di un’ora che stiamo aspettando. I tedeschi non guidano in maniera normale, corrono sulle autostrade (molto grandi per la verità) a velocità impressionanti. Il paesaggio è mediamente vario, tra boschi, paesini pressoché uguali, al nord più campi coltivati ed enormi generatori eolici che diventano sempre più frequenti andando verso su. Effettivamente qui c’è un bel po’ di vento ma fa ancora caldo e oggi il sole non ha smesso un secondo di splendere, non è l’ideale per viaggiare in autostrada, ma non ci si lamenta affatto, anzi, speriamo che duri! Ore 18.45: stiamo ancora aspettando in fila per il traghetto. Neanche per andare in Sardegna il 14 agosto!! Alle 19.30 riusciamo a partire e dopo neanche un’ora di traversata siamo a Rodby, in Danimarca. Speriamo di trovare un campeggio. Fortunatamente ne troviamo uno ad una ventina di chilometri, in un paese davvero carino che si chiama Maribo, bel campeggio con molto verde, in riva ad un lago (125 dk). La tenda da tetto è stata inaugurata ed è perfettamente funzionante. Km percorsi oggi 855. 21.7.2003 Alle 10.15 partiamo in direzione di Copenaghen, dove arriviamo verso l’una. Parcheggiamo proprio in centro, davanti ai giardini Tivoli. Ci sono 21°, ma purtroppo piove. Questa città è davvero bella e vivace. E’ carina già la sua periferia che abbiamo attraversato uscendo dall’autostrada. La parte più pittoresca è il Nyhavn, una serie di deliziose case colorate lungo un canale, con velieri ancorati e un sacco di bar e ristoranti coi tavolini fuori, Poi lo Storget, un lungo struscio gremito di gente e bei negozi. La Sirenetta invece è un po’ una delusione: ci siamo fatti una scarpinata infinita per raggiungere questa statuetta sullo scoglio. Sotto la pioggia per giunta! Forse se non pioveva ci sarebbe piaciuta di più. In tutto abbiamo passeggiato per più di tre ore. Dopodiché riprendiamo la strada per la Svezia che raggiungiamo attraversando lo spettacolare ponte (ingegneria italiana) che collega Copenaghen e Malmoe (275sk). Il tempo peggiora vistosamente: diluvia! La Svezia, dopo un inizio di sterminati campi di grano, ci mostra, lungo la E4, l’immagine che ci aspettavamo, fatta di foreste di pini, piccoli paesini ordinatissimi con casette in legno dai colori sgargianti, le tendine e i fiori alle finestre. Percorsi altri 200 km in direzione Stoccolma, ci fermiamo ad un area di servizio nei pressi di Ljungby, dove mangiamo e dove vorremmo trascorrere la notte, ma non ci piace per niente, per cui ci spostiamo di altri 40 km, dove abbiamo trovato un’area di sosta molto carina dove c’è anche altra gente che dorme. Sono le 22.00. Buonanotte! Km percorsi oggi 412. 22.7.2003 Alle 4.00 è già giorno!! Dormiamo ancora fino alle 7.00 e ripartiamo alla volta di Stoccolma, dove arriviamo verso le 12.00. Ci fermiamo in un campeggio in periferia, il Klubbensborg, carino su un lago, ma il cesso è un vero cesso! (140 sk). Oggi abbiamo avuto un problema con la carta di credito per il rifornimento di gasolio, non l’accettavano…speriamo di riuscire a prendere comunque dei soldi, sennò siamo fritti!! Pranziamo e verso le 15.00 andiamo a Stoccolma centro, prendendo la metropolitana (acquistiamo un biglietto valido 24 ore per 160 corone). Continua a piovigginare anche se non fa freddo. Stoccolma è una bella città anche se la parte antica si riduce al Gamla Stan, un bell’intrigo di viuzze e vicoletti, pieno di gente e negozi. Visitiamo il Palazzo reale, con relativo cambio della guardia e passeggiamo su e giù per i dintorni. Domani vorremo andare a vedere il Vasamuseet. La città nel complesso è bella, ma un po’ confusionaria, con larghe strade a scorrimento veloce che passano proprio vicino al centro e una confusione architettonica notevole. La presenza dell’acqua la rende comunque affascinante. Torniamo al campeggio, ma la pioggia continua a farla da padrona e si trasforma in un vero e proprio temporale, che ci costringe a salire di corsa sulla tenda. Continuerà per tutta la notte. Km percorsi oggi 381. 23.7.2003 Notte tragica tra temporale, febbre e conati di vomito. Evidentemente l’umidità di ieri si è fatta sentire e non credo di essere in grado oggi di vedere il museo, non mi reggo in piedi, forse sarà meglio partire. In compenso c’è un bel sole e 21°. Visitiamo Uppsala, cittadina a 70 km da Stoccolma, semideserta, non degna di nota, a parte una bella cattedrale. Alle 12.30 ripartiamo verso il grande nord. Fa sempre più caldo (oggi che dobbiamo viaggiare, no ieri che stavamo a spasso!!!). Dopo centinaia di chilometri arriviamo da qualche parte dopo Sundsvall, un bel po’ dopo, e troviamo un campeggio in una stradina infrattata. E’ molto carino, economico (100 sk), ma è ricominciato a piovere e io mi rompo veramente le balle! E poi è pieno di zanzare!! Questo tempo mi stufa, non mi sento bene e mi sembra di non godermi niente. Speriamo nei prossimi giorni. Km percorsi oggi 525. 24.7.2003 Alle 10.00 lasciamo il campeggino e ripartiamo. Fa molto caldo, c’è un bel sole…speriamo che duri!! Il paese dove si trovava il campeggio si chiama Kornsjo, in realtà dieci case o poco più tutte di legno rosso con i tetti spioventi.. E’ da quando siamo entrati in Svezia che vediamo cartelli di pericolo attraversamento renne, ma di renne…neanche l’ombra! Ho appena parlato…eccone tre piccoline!!! Alle 17.00 siamo al confine con la Finlandia, che si presenta con un paesaggio simile alla Svezia, ma molto più selvaggio e soprattutto…renne come se piovesse, attraversano la strada incuranti di chiunque stia passando, però come sono belle! Arriviamo fino a Rovaniemi e dopo un po’ di giri ci fermiamo ad una specie di camping-motel, il Rova-Motelli (15 euro) Km percorsi oggi 673. 25.7.2003 Alle nove meno un quarto andiamo a visitare il Santa Klaus Village ed il Santa Park. Oggi ci sono più di 24° gradi, fa molto caldo già dalle prime ore del mattino (cioè le tre, tre e mezza) quando il sole comincia a riscaldare la tenda: morale…alle sette devi uscire di corsa perché ti stai rosolando!! Visitiamo il villaggio di Babbo Natale, con il suo ufficio, l’ufficio postale, i vari negozi di souvenir…un bel business, ma molto caratteristico. Abbiamo speso circa 80 euro tra regalini, cartoline, auguri fatti spedire in Italia da Babbo Natale in persona! Insomma ci siamo fatti travolgere dalla macchina consumistico-natalizia!..e la carta di credito continua dare dei problemi. Non visitiamo il Santa Park, che è una specie di parco giochi e l’ingresso costa 20 euro a testa. Tutto questo complesso sorge sulla linea del Circolo Polare Artico, il Napapijri da queste parti…che emozione…siamo proprio a nord!! Con 16 euro e 50 mangiamo due bei piattoni, uno a base di salmone fresco grigliato, l’altro una specie di panino con carne di renna, uovo, insalatina e …salsa di mirtilli!!! Verso le tre ripartiamo ed arriviamo fino ad Inari. Al campeggio, stavolta affittiamo un bungalow: abbiamo bisogno di un letto! 35 euro e c’è anche il cucinino, ma non c’è il bagno. Pazienza. Km percorsi oggi 337. 26.7.2003 Ieri sera siamo stati fino alle undici in riva al lago Inari, magnifico, con il sole che ancora scottava…che pace e che colori, ti riempiono il cuore. Oggi, destinazione Capo Nord!! Partiamo alle nove, dopo poco più di mezz’ora entriamo in Norvegia. Alle 14.00 arriviamo sull’isola di Mageroya, dopo aver attraversato un tunnel sottomarino di sette chilometri a pagamento (186 nok). Il tempo è da lupi! Vistiamo rapidamente Honningsvag e finalmente alle 15.00, con 4579 km alle spalle, finalmente raggiungiamo la rupe di Capo Nord…ma quale rupe?!! Qui non si vede a un passo, c’è una nebbia che si taglia col coltello!!! Che nervi! E non parliamo della strada per arrivare fin qui! Stretta, tutta curve, senza guard rail…con questa nebbia non è certo una passeggiata di salute! Eppure incontriamo un sacco di gente che sale, in moto…in bici…a piedi!!! Boh! Inoltre all’ingresso ci catturano 370 nok! Un vero furto per vedere il centro visitatori che mi delude un po’: negozio di souvenir, bar ristorante carissimo, sala per la visione di un filmato su Capo Nord in tutte le stagioni della strabiliante durata di 17 minuti…mi sembra un furto, ma che fai, non entri?! Credo che dormiremo qui (in macchina ovviamente) con la speranza che prima o poi la nebbia si alzi e si possa vedere…non dico uno splendido sole di mezzanotte rosso fuoco, ma almeno uno spicchio di mare! La strada per arrivare all’isola di Mageroya è tra le più belle mai viste, una costiera che segue un mare verde e cristallino che contrasta in modo sorprendente con il nero delle rocce stratificate della scogliera che vi si getta dentro, sembrano tanti tavolati sovrapposti. La vegetazione è per lo più fatta di muschi e licheni e le renne la fanno da padrone! Abbiamo anche fatto una piccolissima sosta nel paesino di Ramberg, minuscolo ma delizioso. Nel centro visitatori ciondoliamo tutto il pomeriggio, compriamo souvenir e scriviamo cartoline. Vediamo anche il filmato che, se pur breve, è molto bello, su uno schermo tridimensionale. Sembra proprio di volare sopra Capo Nord…almeno lo abbiamo visto in qualche modo, visto che la nebbia qui non accenna a diminuire! Che palle! Mangiamo due panini e una birretta, poi, sfranti dalla noia, ci rimettiamo in macchina. Proviamo a dormire un po’, magari più tardi schiarisce.. Km percorsi oggi 394. 27.7.2003 Dopo aver dormito un paio d’ore in macchina sul piazzale di Capo Nord, all’una e mezza decidiamo di andarcene: fa troppo freddo, la nebbia non accenna a diminuire, anzi…aumenta, così è inutile. Infatti, riscendendo, le nuvole si diradano, il sole è già alto e lo spettacolo dinanzi i nostri occhi è qualcosa di unico, difficile da descrivere, la luce è calda e irradia un paesaggio deserto, dove gli unici rumori sono le voci dei gabbiani e il solo movimento è quello delle renne che placidamente e un po’ insonnolite brucano nell’erba bassa lungo la strada (però, mattiniere queste renne..). La bellezza di queste immagini di colpo ci fa sparire il sonno ed anche l’amarezza per aver trovato il tempo tanto brutto sulla rupe di Capo Nord, e poi…potremo sempre tornarci un’altra volta, no?! Non sentiamo neanche un po’ di stanchezza, ci riposeremo più avanti. Alle sei arriviamo ad Alta, ma il museo delle incisioni rupestri apre alle otto, quindi dobbiamo aspettare…visto che si trova il tempo per dormire?! Il museo (140 nok) è bellissimo, all’aperto con una posizione invidiabile sul mare ed anche le incisioni sono molto interessanti, lasciate da chissà chi più di tremila anni fa. Ci facciamo davvero una bella passeggiata e poi alle 11 e mezza ripartiamo. Trascorriamo la maggior parte della giornata in macchina, attraversando paesaggi ogni volta più belli e alle 17.30 ci fermiamo a Nordsbjotn, in un campeggio molto carino, solo che per avere la corrente elettrica, ci mettono in una piazzola davanti al distributore di benzina adiacente. Prende 140 nok più 20 nok per le docce…in tutta la Norvegia è così: si paga per lavarsi! Ovviamente appena montiamo la tenda, si annuvola tutto e minaccia pioggia! Ma ormai è un classico. Km percorsi oggi 577 28.7.2003 Alle 9.30 partiamo alla volta delle isole Lofoten. Dopo circa tre ore e mezza ci troviamo sulle isole Vesteralen e già cominciamo a vedere spiaggette bianche ed un mare cristallino circondati da montagne altissime e innevate. Non mancano le solite casette in legno coloratissime. Il tutto però è meno aspro e selvaggio di come mi aspetto siano le Lofoten. Per pranzo ci mangiamo due panini al salame che consumiamo in gran fretta in una piazzola di sosta perché come al solito è ricominciato a piovere! Che balle!! Ci imbarchiamo a Melbu per le Lofoten, costo del traghetto 100 nok e dopo mezz’ora di traversata arriviamo…ma il tempo è sempre peggiore…diluvia!! Dopo una breve tappa a Svolvaer, la “capitale” delle Lofoten, niente di che, andiamo a cercare un posto per dormire a Kabelvag, ma dobbiamo prendere un bungalow, con questo tempo la tenda non si può proprio aprire. Lo troviamo al Camping Orsvagvaer, per 620 nok: quattro posti letto, cucina e bagno. Sono le cinque e mezza, però…e adesso che si fa con questo tempo? Per disperazione andiamo a visitare l’acquario (140 nok), ma non è niente di eccezionale. Cena con spaghetti al pesto, lettura di “Manuale dell’imperfetto viaggiatore” e poi a nanna. Km percorsi oggi 400. 29.7.2003 Stamattina c’è il sole! Partiamo alle dieci meno un quarto alla scoperta di queste bellissime isole. Visitiamo Henningsvaer, molto carina con tutte quelle case di pescatori sul molo che si reggono su palizzate di legno e con i soliti colori sgargianti. L’odore che prevale è quello del petrolio e del pesce. Non mi è sembrata particolarmente turistica come invece avevo letto. Facciamo il giro dell’isola di Vestvagoy, che si rivela di una bellezza esagerata. Ad Eggum, percorsa una stradina sterrata a pagamento (10 nok da infilare in una cassettina…) arriviamo sulla riva di una spiaggia di sabbia e ciottoloni e dietro l’incanto di cime verdi brillanti ricoperte di muschio: che bellezza…Percorriamo un bel sentiero, pranzetto e poi via alla volta di Uttakleiv, dove le spiagge che incontriamo ci lasciano davvero senza fiato: sabbia bianca e fina, acqua trasparente, gabbiani che vociano vicino a noi. Ma dove siamo, ai Caraibi?! L’acqua ghiacciata (ci abbiamo messo solo i piedi) ci riporta oltre il Circolo Polare Artico. Però che spettacolo! Visitiamo anche Ballstad e Stamsund, paesini graziosi e pittoreschi. Infine ci fermiamo al Brustranda Camping, molto carino ai piedi di montagne verdissime, su uno specchio d’acqua e con tutte casette rosse. 125 nok compresa l’elettricità più 10 nok le docce. Ma 50 nok per due bottigliette d’acqua minerale mi sembra uno sproposito! Anche qui i gabbiani la fanno da padroni, sono tantissimi, ci sono anche tre cuccioli e un paio di gabbiani adulti si avvicinano al nostro tavolino…gli piacerà il pane carasau? Sembra di sì…che spettacolo!! Km percorsi oggi 164. 30.7.2003 Dopo una bella doccia e aver ricaricato la telecamera, ripartiamo, ma prima ci fermiamo a far la spesa al RIMI di Leknes, dove spendiamo 436 nok in acqua minerale, merendine e qualche schifezza. Passiamo attraverso un tunnel sottomarino all’isola successiva, visitiamo Vikten (dove Enrico si stranisce un po’ perché pretendono di far pagare l’ingresso in un negozio di artigianato spacciandolo per museo…) e Nusfjord, un delizioso minuscolo paesino dedito interamente, oltre che al turismo, alla pesca e all’essiccazione del merluzzo e infatti ci compriamo due bei stoccafissi!!…la loro puzza ci perseguiterà per tutto il resto del viaggio! Qui le rorbuer, le casette dei pescatori, sono davvero autentiche, insomma è un vero e proprio gioiello. Mangiamo poi in riva ad un’altra spiaggia bianchissima, vicino Flakstad, con panini farciti con qualcosa in tubo comprato al supermercato che pensavamo fosse crema di gamberetti, sembrava maionese e sapeva di formaggino…boh!! E poi patatine di cui sembra siano ghiotti anche i gabbiani: è diventata un’abitudine dar loro da mangiare. Dopo pranzo proseguiamo per Ramberg, Reine, davvero deliziosa; ed infine A, il paese con il nome più corto del mondo. Alle 17.00 ci mettiamo in fila per il traghetto per Bodo (585 nok), dovrebbe partire alle 18.45. Nel frattempo compriamo un’altra cartolina per Enzino. Dopo 4 ore di traversata, sbarchiamo a Bodo, bruttina cittadina industriale e qui non riusciamo a trovare il campeggio che avevamo indicato sulla guida, per cui andiamo avanti fino a Fauske, dove il campeggio sulla E6 è ancora aperto (lo resterà per tutta la notte). E’ molto bello, tutto immerso nel verde e si paga 120 nok + 20 nok per le docce, peraltro molto pulite, forse le migliori incontrate sinora. Alla fine, all’una, riusciamo ad addormentarci. Km percorsi oggi 175 31.7.2003 Stamattina ci siamo alzati tardi rispetto alla solita ora: 8 e mezza! E’ tutto nuvolo ed è anche piovuto un po’. Ma oggi sarà una tappa di trasferimento verso Trondheim. A mezzogiorno siamo al circolo Polare Artico, questa volta direzione sud. Facciamo anche noi la nostra brava piramide di sassi (molto piccola per la verità), giro nel centro visitatori = negozio di souvenir e poi ripartiamo. Una trentina di chilometri dopo Mosjoen ci fermiamo a vedere la cascata di Laskfossen, dove i salmoni risalgono la corrente. Che belli! Peccato aver esaurito la batteria della telecamera. Ci prendiamo un caffè e una fetta di torta al mandarino molto buona e alle cinque ripartiamo. Guidiamo guidiamo e alle sette e mezza ci fermiamo in un campeggio a Grong (155 nok compresa l’elettricità + 20 nok per le docce). La strada, pur bella tra boschi, fiumi, torrenti, laghetti e cime innevate, è un po’ snervante a causa dei limiti di velocità (80…70…60…) che però sembra rispettiamo solo noi..! I norvegesi scalpitano, ci sorpassano le roulotte, i camion…ma allora?! La tanto famigerata polizia norvegese che si nasconde tra i cespugli e ti castiga se sgarri di soli 10 km/h? non si sa, comunque noi cerchiamo di rispettarli…si dovessero sfogare con i turisti!!! 1.8.2003 Alle 10.00 ci muoviamo verso Trondheim…arriviamo all’una! Certo che tre ore abbondanti per fare 200 chilometri è allucinante, ma oggi la polizia sì che l’abbiamo incontrata, perciò meglio rispettare i limiti. Per entrare in città si pagano due pedaggi, 10 e 25 nok. Trondheim è una città veramente carina, molto animata, con un centro fatto di stradine con le case in legno colorate. Visitiamo l’imponente cattedrale, fatta erigere nel 1100 in onore di St. Olav e dove vengono incoronati i reali di Norvegia. E’ davvero bella, in stile gotico, ricorda vagamente Notre Dame. Per entrare si pagano 40 nok a testa. Andiamo al vecchio ponte Bybrua, del XVII secolo, dal quale si può ammirare una bella sequenza di vecchie case in legno colorate, su palafitte lungo il fiume. Poi nella piazza principale, compriamo una vaschetta di fragole e una di lamponi, che saranno la nostra cena. Buonissimi! Dopo una bella passeggiata riprendiamo la macchina che avevamo lasciato al parcheggio della stazione e ci avviamo sulla E39 in direzione Alesund. Per uscire da Trondheim si pagano 15 nok, ma non c’è casellante, noi infiliamo una moneta da 20 e non ci dà il resto! Ma insomma!! Arriviamo dopo una ventina di chilometri, al campeggio, il Trasavika Camping (150 nok con l’elettricità + 10 nok per le docce + 30 nok per la lavatrice). Finalmente riesco a fare il bucato, ma l’asciugatrice non si riesce ad aprire, perciò cui metto i panni a stendere sul pianale della macchina. Che vergogna!! Oggi, nonostante un forte vento, c’erano 26°. Stasera si è tutto annuvolato, ma speriamo che il tempo regga! Km percorsi oggi 232. 2.8.2003 Macché! E’ piovuto tutta la notte. Risultato: i panni dietro sono ancora tutti bagnati e nella macchina stanno per spuntare i funghi!! Alle 10.30 partiamo verso Alesund, laggiù sembra esserci il sole! Primo pedaggio di 15 nok; traghettiamo da Halsa a Kanestraum per 80 nok e poi, prima di un mega ponte altri 85 nok di pedaggio. Prendiamo un altro traghetto da Molde a Vestnes (111 nok) e finalmente, alle quattro meno un quarto, arriviamo ad Alesund. C’è da non crederci: quasi sei ore per fare meno di 300 km, vabbè il tempo perso coi traghetti, ma è davvero tanto! Ovviamente ci accoglie una pioggia torrenziale. La città è bella, ma il suo particolarissimo stile, fatto di case simili a quelle della mitteleuropa (infatti fu ricostruita nel 1904 dopo un gravissimo incendio grazie al finanziamento del Kaiser Guglielmo II con relative influenze stilistiche), viene degradato da orribili mostri in cemento armato che proprio non ci dicono niente. Comunque, nonostante l’acqua, ci facciamo una passeggiata di un paio d’ore e poi ci dirigiamo al campeggio. Porcata del giorno: fish & chips con maionese! Il Prinsen Camping (170 nok compresa la corrente), dopo quest’acquazzone, è un vero acquitrino, comunque montiamo lo stesso la tenda. Speriamo che esca il sole, il bucato è ancora bagnato! Km percorsi oggi 254. 3.8.2003 Partiamo tardissimo dopo aver fatto la fila per asciugare la biancheria nell’unica asciugatrice disponibile. Prendiamo un primo traghetto da Hagerholm a Orsneset (69 nok) e, godendoci dei bei paesaggi di montagna, arriviamo ad Hellesylt, dove prendiamo il traghetto per Geiranger (270 nok). La mini crociera sul Geirangerfiord è molto bella, il fiordo è stretto e l’acqua ha un colore tra il verde smeraldo e il turchese. Dalle pareti alte e rocciose, ricoperte di vegetazione, è un susseguirsi di cascate. Arrivati a Geiranger, paesino non degno di nota ma stracolmo di turisti (vi sono ben tre navi da crociera ormeggiate), finiamo di fare gli acquisti di souvenir, finalmente rifunziona la carta di credito! Ci inerpichiamo poi per una strada di montagna allucinante, verso Lom. Poi, non contenti, ci avventuriamo verso il monte Dalsnibba (punto panoramico a 1450 mt) facendo una strada a pagamento (55 nok) a dir poco da brivido: solo tornanti, sterrata e senza guard rail! Arrivati su…nuvole e pioggia, del fiordo non si vede un accidente! Ma questa è sfiga!! Arrivano anche frotte di turisti!! Vabbè…riscendiamo e percorriamo altri 60 km di strada più normale, lungo un bel torrente azzurro, che a tratti forma delle bellissime rapide, prima di arrivare a Lom, dove vediamo la prima stavkirke, tipica chiesa norvegese interamente costruita in legno. Il paesino sembra grazioso, ma il campeggio, seppur grande, non ci piace gran che, è pieno di ragazzi fighetti e questi ambienti poco ci aggradano. Inoltre è tra i più cari che abbiamo trovato: 155 nok + 40 nok per l’elettricità + 20 nok per le docce. Km percorsi oggi 187 4.8.2003 Oggi è stata davvero una giornata piena. Abbiamo percorso da Lom la strada panoramica RV55 che è un vero spettacolo della natura. Sale fino a 1434 mt ed il panorama è mozzafiato, tra torrenti, cascate e ghiacciai in lontananza. Sembra di stare su un pianeta deserto. Peccato che le nuvole sono sempre troppo basse. Arrivati al fiordo dei Sogni (uno dei suoi bracci), imbocchiamo la strettissima strada che porta alla chiesa di Urnes, la stavkirke più antica della Norvegia, risale all’11° secolo, piccola, in posizione magnifica con il fiordo sullo sfondo, è veramente un’oasi di pace. Dal parcheggio si sale per circa dieci minuti per una strada che costeggia coltivazioni di mele e lamponi. Per pranzo compriamo una vaschetta di questi deliziosi frutti: così grandi e dolci non ne ho mai mangiati. Dopo, ci dirigiamo verso il lato del ghiacciaio Jostedalbreen chiamato Nigardsbreen. La stradina a pagamento (25 nok), termina in un parcheggio proprio di fronte al ghiacciaio: è stupendo, è azzurro!! La barca che di solito trasporta fino ai piedi del ghiacciaio, oggi non fa servizio. Si potrebbe arrivare a piedi, ma il percorso è fatto di rocce un po’ troppo lisce e dopo un tratto decidiamo che non fa per noi, gente di città, e rimaniamo quindi per un po’ appollaiati su un masso a contemplare questo spettacolo. Ripresa la 55, arriviamo fino a Kaupanger, da dove domattina prenderemo il traghetto per Gudvangen. Parte alle 9.20 quindi ci dovremo alzare presto. Troviamo un campeggio un po’ prima di Kaupanger (140 nok compresa la corrente). Mega piatto di spaghetti al sugo e a nanna! Km percorsi oggi 288. 5.8.2003 Oggi sveglia presto! Alle 9.20 prendiamo il traghetto per Gudvangen (573 nok). E’ proprio una minicrociera tra i fiordi, si passa nell’Aurlandsfiord e nel Naeroyfiord, il fiordo più stretto della Norvegia. E’ molto bello, non fa neanche freddo perché stamattina è uscito un sole bellissimo. La natura è sempre lussureggiante e c’è il solito susseguirsi di cascate, qua e là qualche paesino isolato dal resto del mondo. Peccato che sul traghetto c’era anche un pullmann di turisti italiani “tutto compreso” che, con la smania di fotografare e riprendere tutto, ci si piazzavano sempre davanti come se noi non esistessimo. Inoltre, c’era anche un gruppo di giapponesi, un pullmann di spagnoli e due di tedeschi….ma quanti turisti per questi fiordi!! La verità è che siamo diventati un po’ snob.. Alle due arriviamo a Bergen. Parcheggiamo proprio in centro, subito dopo il Bryggen e visitiamo questa deliziosa città, tutta colorata e vivacissima. La parte antica è davvero bella, con tutte quelle case in legno bianche o coloratissime, che sembrano tutte un po’ storte. Poi ci tuffiamo nel mercato del pesce…quanto ben di Dio!! Peccato non avere un congelatore! Ci consoliamo prendendo un piatto già pronto di insalata con gamberetti, aragostine, polpa di granchio e salmone che mangeremo per cena. Dopo un bel giro di quasi quattr’ore, andiamo a cercare un campeggio. Lo troviamo fuori città, sulla strada che ci condurrà ad Oslo. 150 nok compresa la corrente + 20 nok le docce. Conosciamo una simpatica coppia di ragazzi romani che stanno facendo l’Interrail. Enrico che incontra un romanista a Bergen! E’ fuori di sé dalla gioia. Ci facciamo quattro chiacchiere e il tempo se ne va così. Enrico riesce anche a rimediare una Gazzetta dello Sport umida e floscia di cinque giorni prima….…finisce la giornata leggendo avidamente e declamando ad alta voce ogni titolo con un’ espressione tra lo sconvolto ed il commosso mentre il giornale gli si sfalda praticamente tra le mani!! I nostri vicini olandesi lo prendono per pazzo!! Km percorsi oggi 177. 6.8.2003 Oggi si parte alla volta di Oslo. Ci arriviamo facendo la RV7, che costeggia l’Handargerfiord, breve traghetto tra Bruravik e Brimnes (64 nok). Ci fermiamo alle cascate Voringfossen. Sono davvero emozionanti, una più grande, dal salto di 182 mt, e l’altra, più esile ma alta quasi 300 mt, si tuffano nello stesso punto. Da lì, proseguiamo verso Oslo, attraversando l’altopiano di Handargervidda, il più esteso del paese, bellissimo, una radura sterminata, brulla, coperta solo di vegetazione bassa, muschi e licheni, qualche laghetto e tanta neve sullo sfondo. Che spettacolo! Una lunga serie di pali in legno lungo la strada lasciano intuire che qui d’inverno deve essere un unico tappeto bianco, i pali servono per individuare la strada. Sulla guida dice che nel parco vivono quasi 10.000 renne allo stato selvatico…ne avessimo vista una che è una! E i cartelli di pericolo attraversamento renne si susseguono fino a Oslo. Boh! Comunque verso le nove arriviamo in città (15 nok di pedaggio per entrare). Il campeggio Ekeberg lo troviamo con facilità, è immenso e gremito…dove sono quei bei campeggini semivuoti del nord..?! Paghiamo 355 nok per due notti, sì perché domani la trascorreremo visitando questa città…a piedi! Come al solito, il cielo è gonfio di nuvole…riusciremo a visitare una capitale senza pioggia?! Km percorsi oggi 473. 7.8.2003 Oggi niente auto. Andiamo a visitare Oslo. Alla reception del campeggio compriamo due OsloPass (190 nok cadauno), un biglietto che consente la visita a tutti i musei e l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici. Prendiamo l’autobus e arriviamo in centro. Il primo impatto non è dei migliori: traffico, palazzi di vetro e cemento, gente un po’ strana. Prendiamo a Karl Joans Gate, la via principale che conduce fino al Palazzo Reale, uno stradone senza particolari pregi, con molti bei negozi e tanti bar e ristoranti. In fondo il Palazzo Reale, circondato da un bel parco, semideserto, con un paio di guardie che fanno la ronda. Volevamo vedere l’interno dell’università, dove c’è un grande affresco dipinto da Eduard Munch, ma è chiusa. Ci dirigiamo quindi al porto, passando vicino al Radhus, il municipio, un palazzo davvero brutto con due torri affiancate che ricorda tanto la peggiore architettura del ventennio fascista. Il porto invece è animato e pieno di gente, in particolare l’Aker Brygge, un quartiere moderno ricavato dal recupero dei vecchi docks, un restauro molto azzeccato. Moltissimi i bar e i ristoranti dove i norvegesi fanno la pausa pranzo passeggiando sul lungomare. Noi ci compriamo due bei gelatoni, è già perché oggi fa un caldo da non credere, il sole è alto e anche la maglietta a mezze maniche sembra troppo. Per non parlare delle scarpe da ginnastica…insopportabili, ma purtroppo mi si sono rotti i sandali. Per la sete spendiamo un patrimonio in acqua minerale: 100 nok! Verso l’una prendiamo il traghetto che porta a Bygdoy, un quartiere molto elegante con delle ville mozzafiato, dove ci sono i musei. Visitiamo il museo delle navi vichinghe e successivamente il Norksfolkmuseet, dove sono state ricostruite tutte abitazioni della Norvegia rurale dei secoli scorsi: è veramente ben fatto, alcune case si possono visitare anche all’interno e ci sono persone in costume che lavorano come all’epoca. C’è anche la stavkirke di Gol (trasportata qui…ma come avranno fatto?!) che è del 1200, una sezione del museo è dedicata ai Sami, una ai giocattoli antichi ed una ai capi d’abbigliamento usati in passato. E’ veramente interessante anche se forse le spiegazioni lasciano un po’ a desiderare. Dopo una camminata di 15 minuti, arriviamo agli altri musei di Bygdoy: il KonTiki Museet, che conserva il KonTiki e il Ra II, due zattere usate da un tizio norvegese per attraversare, rispettivamente, il Pacifico e l’Atlantico, ed il Fraamuseet, che contiene il Fraam, la nave che Amundsen utilizzò per navigare intorno al Polo Nord alla fine dell’800. E’ bellissima, si può visitare all’interno, è stupefacente…praticamente hanno tirato la nave in secca e poi gli hanno costruito il museo intorno! Ritorniamo ad Oslo città, prendiamo la metropolitana e andiamo al Frognenparken, una specie di Villa Borghese a Roma. Ritengo questo parco una delle cose più belle che ci siano ad Oslo. Vi sono una miriade di statue in bronzo ed in granito scolpite da Gustav Vigeland, scultore norvegese, che rappresentano la vita umana in tutti i suoi aspetti: corpi che si abbracciano, che giocano, che soffrono, bambini, adulti, vecchi, coppie che si amano, uomini che lottano…sono dei veri capolavori dell’arte moderna. Il culmine è poi un monolito di diciotto metri formato da una serie di corpi aggrovigliati che tentano di raggiungere la vetta…una rappresentazione fantastica della lotta che è la vita. Sono rimasta davvero affascinata. Contenti e stanchi dopo questa giornata a piedi (tra l’altro non è stato molto facile ritrovare la fermata dell’autobus per tornare al campeggio), rientriamo. Domani comincia il lungo viaggio di ritorno. 8.8.2003 Oggi si riparte. Riusciamo a farlo alle nove meno un quarto…un vero record! Un’ultima ripresa di Oslo dalla collina di Ekeberg e poi via! Ad una quarantina di chilometri da Oslo, un altro pedaggio di 15 nok. Bah! Dopo circa un’ora siamo al confine con la Svezia dove ci facciamo rimborsare il tax free. Arriviamo ad Helsinborg dove prendiamo il traghetto per Helsingor (DK) che parte davvero al volo. Acquistiamo anche il biglietto della tratta Rodby (DK) – Puttgarden (D), per un totale di 675 sk. Alle 16.00 siamo in Danimarca. Il gran traffico incontrato ad Helsingor ed intorno a Copenaghen ci fanno ritardare un po’, ma riusciamo a prendere il traghetto per Puttgarden delle 18.45 e dopo un’ora siamo in Germania. Decidiamo di proseguire e di fermarci più tardi in qualche motel. Alle 21.30, dopo 913 chilometri fatti, cediamo alle tentazioni della vita moderna e ci fermiamo in un motel dopo Amburgo, 99 euro compresa la colazione, è un po’ caro, ma molto bello e ci serviva davvero un letto comodo. E poi dobbiamo ricaricare telefoni e telecamera, va bene così. 9.8.2003 Alle otto siamo già di nuovo in viaggio. Dopo quasi 500 km, arriviamo a Rothenburg ob der Tauber. Che bella cittadina! Come sono contenta di esserci passata. E’ tutta medioevale, bellissima con le case a graticcio colorate a tinte tenui, le insegne in ferro battuto o dipinte sui muri, e poi è tutta circondata da mura e torrioni e noi abbiamo fatto anche una bella passeggiata sui bastioni, godendo così anche di una bella vista dall’alto. Però che caldo! C’eravamo disabituati. Ma la cosa che ci è piaciuta di più e ci ha fatto letteralmente impazzire è un negozio di articoli natalizi, aperto tutto l’anno, che è una magia di lucine, angioletti, giocattoli e quant’altro. E’ molto simpatico girare a maniche corte in un ambiente natalizio. Avrei voluto avere un miliardo in tasca per comprare tutti quei ninnoli sfiziosi…abbiamo comunque speso 74 euro di regalini. Alle cinque ci rimettiamo in viaggio e arriviamo al confine italiano verso le nove e mezza. Stasera andiamo a dormire da Arianna, a Trento, così ne approfittiamo per rivederci. Km percorsi oggi 1041. 10.8.2003 Dopo aver chiacchierato con i nostri amici fino a tardi e una bella dormita, alle 12.30 siamo di nuovo in autostrada…destinazione casa! La giornata scorre come l’asfalto bollente sotto le nostre ruote, e senza particolari disagi alle sette, dopo 10.507 chilometri (e 300 metri!), siamo a casa, con un bel po’ di tristezza perché questo viaggio stupendo è già finito, anche se il ricordo delle meraviglie viste ci accompagnerà molto a lungo, e poi…già pensiamo alla prossima!! Km percorsi oggi 599.