Dublino: divertirsi ed imparare l’inglese
Dublino: divertirsi ed imparare l'inglese.
Ecco una meta diversa per chi vuole fare vacanze studio e divertirsi: l'Irlanda. E, in modo particolare, la sua vivace e simpatica capitale: Dublino.
Andiamo con ordine. Ho viaggiato da solo perché ero interessato a staccare da tutto e da tutti e a dare una rinfrescata al mio inglese. Ho pensato...
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Dublino: divertirsi ed imparare l’inglese. Ecco una meta diversa per chi vuole fare vacanze studio e divertirsi: l’Irlanda. E, in modo particolare, la sua vivace e simpatica capitale: Dublino. Andiamo con ordine. Ho viaggiato da solo perché ero interessato a staccare da tutto e da tutti e a dare una rinfrescata al mio inglese. Ho pensato all’Irlanda perché non c’ero mai stato e ho prenotato tramite internet 2 settimane di corso in una scuola di Dublino con pernottamento e mezza pensione presso una famiglia della città. Il costo è stato di 900€ (alta stagione, corso d’inglese, camera singola e pensione completa al sabato e alla domenica). Il volo è costato 350€ con Luftansa (Firenze – Francoforte – Dublino e ritorno). Consiglio caldamente, per chi vuole fare vacanze di questo tipo, il soggiorno in famiglia. I dublinesi sono molto cordiali e amichevoli. Anche parlando con i miei compagni di corso è emerso che le famiglie sono molto socievoli e disponibili a parlare per fare conoscenza e praticare l’inglese. A Dublino si conoscono tutti, poi. Parlando è facile che venga fuori che un personaggio famoso o la sua famiglia vivono nei pressi (vicino alla mia casa ci stava la mamma di Ronan Keating!). La conversazione verte poi spesso sul retaggio storico degli irlandesi che ancora soffrono per la colonizzazione inglese che è durata fino al 1920. Poi è facile trovare in casa un ospite di un’altra nazione, in questo modo si possono fare amicizie molto interessanti. In genere la cucina non è molto varia ma buona (si cena alle 18.30, non fate tardi!!). Le colazioni ricchissime. Gradiscono molto se gli ospiti una sera cucinano un piatto tipico del loro paese; ne vale la pena , è divertente e così almeno imparano a cucinare per bene un piatto di pasta! Le scuole di lingua sono più o meno uguali in tutto il mondo. Hanno tutte lo stesso metodo didattico-intrattenitivo: lezione la mattina ed escursioni il pomeriggio. Il problema, a Dublino come dappertutto, è uno solo: la percentuale di italiani è elevatissima. Bisogna un po’ farsi forza e cercare di fare amicizia anche con i ragazzi e le ragazze di altre nazionalità, altrimenti l’inglese lo si parla poco. Ma veniamo alla città. Dublino non è certo una delle principali capitali europee e non è ricchissima di monumenti e di musei ma è assai viva e vitale. Negli ultimi venti anni la città e tutta la nazione hanno avuto un’importante crescita e sviluppo grazie ai finanziamenti europei ed oggi tutto ciò che c’è di storico e di interessante è restaurato e messo a disposizione del visitatore. Il problema sono spesso i prezzi. L’irlanda è cara in tutto e si pagano biglietti elevati per visitare quasi tutto. Comunque tutto è ben chiaro e segnalato e i cartelli e le scritte pubbliche sono in 2 lingue: inglese e gaelico, lingua propria degli irlandesi che era stata bandita per tutto il periodo coloniale inglese (Dublino in gaelico si chiama Baile Atha Cliath). Per noi italiani abituati a vivere in città d’arte straordinarie le attrattive di Dublino da questo punto di vista ci sembreranno irrilevanti comunque consiglio la visita di: – St. Patrick Cathedral; – ChristChurch Cathedral; – Dublin’s Castle; – Trinity College con la sua Old Library ed il Book of Kells (un’antica bibbia miniata); – National Gallery of Ireland (gratuita!); – Dublin Museum (gratuito); – Dublinia (ricostruzione della Dublino medievale); – Il lungofiume del Liffey River; – Guinness Brewery (la fabbrica della birra Guinness, con degustazione finale di una pinta di birra in un bar panoramico con vista sulla città); – Old Jameson Distillery (con degustazione finale, da non fare lo stesso giorno della Guinness sennò si rischia una sbronza); Poi ci sono dei luoghi molto interessanti da raggiungere da Dublino dalla mattina alla sera, in treno o in bus (per chi non vuole noleggiare una macchina): – Cliffs of Howt, bellissima passeggiata (2 ore, cercate una bella giornata) sulle scogliere a picco (mezz’ora a nord di Dublino, si prende la metropolitana di superficie [DART]); – Abbazie di Glendalough, visita alle rovine di un antico monastero in una splendida valle con due laghi (si può prendere il bus della compagnia Bus Eireann alla stazione “Busarus” ma è caro ed è un viaggio alla giapponese con i minuti contati: chi arriva tardi al bus, anche sulla via del ritorno, rimane a piedi, senza scherzi!); – Sito preistorico di NewGrange, tumulo antichissimo (5000 ac) ricostruito in parte (si raggiunge sempre col bus). Uscire da Dublino permette di vedere la campagna irlandese che è veramente mozzafiato: colline verdi, pascoli, allevamenti, fiumi pieni d’acqua. Per noi italiani è impensabile una campagna così verde e rigogliosa anche se noi abbiamo vissuto la più straordinaria emergenza climatica del paese: 14 giorni senza pioggia!! I trasporti in città si possono fare, se non si ha la macchina, tramite bus urbani a due piani (sono cari! Consiglio l’abbonamento perché per fare il biglietto a bordo occorre la cifra esatta. Di notte 4€ una corsa singola!!!) oppure tramite metropolitana di superficie (DART, COMMUTER meno cara del treno, affollata e un po’ scassata) ma ce ne sono poche linee e alle 23.30 c’è l’ultima corsa). Per i nottambuli si può tornare a casa col bus notturno ma c’è solo dal giovedi al sabato, gli altri giorni taxi! Attenzione ad attraversare la strada, la guida è a destra come in UK! Per quanto riguarda le comunicazioni con la madrepatria si può utilizzare il telefonino, il segnale prende dappertutto, specialmente con gli sms che costano un po’ meno, oppure chiamare da una cabina o da uno dei centri telefonici a basso costo. Numerosissimi sono gli internet point (2€ l’ora). Bene, veniamo alla parte più divertente del viaggio: le uscite la sera. Inutile dire che in una scuola si fa amicizia rapidamente e la sera si esce tutti insieme in combriccola. E qui la città offe il meglio di se: i locali sono tantissimi e varissimi. Le vie intorno a Temple Bar, Grafton Street e O’Connel Street sono zeppe di locali affollatissimi (la percentuale di italiani è sempre impressionante). Consiglio il Fitsimmon’s e l’Arlington Pub, il Cafè en Seine e, per chi cerca i locali con un po’ meno turisti, il Brazen Head e il Merchant’s Arch pub. Cosa si beve? Birra Guinness, Kilkenny, Karlsberg, sidro, e il raffinatissimo Wiskey irlandese, il Jameson per esempio (non fatevi mettere troppo ghiaccio, due cubetti bastano!). E via con la musica tradizionale irlandese dal vivo, i canti e i balli tutti insieme! Cercate di fare in modo che almeno uno del gruppo non si ubricahi troppo sennò chi la trova la strada di casa a notte fonda? Il problema di una vacanza di questo tipo, come di tutte le altre? Putroppo finisce e si torna a casa, mesti mesti, a lavorare. Ciao!