Patagonia! Dove altrimenti?!
Ci presentiamo: siamo Laura e Fabio, abitiamo in provincia di Brescia; siamo appena rientrati da un tour di 18 giorni in Argentina e, visto quanto ci è servito leggere le avventure argentine pubblicate su questo sito, ci sembra corretto mettere anche la nostra nella speranza che possa essere utile ai futuri viaggiatori che si recheranno in quella terra argentata.
Piccola nota: oggi, qui da noi, ci sono 20 centimetri di neve; inoltre siamo passati rapidamente dall’estate australe all’inverno boreale; tutto ciò ci fa venire la lacrima all’occhio, come succede nella pubblicità famosa di una compagnia di crociere nota.
Perché Argentina?
Siamo entrambi freschi freschi di laurea e, magicamente, per questa evenienza ci è stata regalata una vacanza “everywhere”, ossia una vacanza “ovunque nel mondo, scegliete voi”. Sembra facile scegliere la meta di fronte ad un’offerta così, ma vi assicuro che all’inizio ci si deve confrontare con tanti viaggi da sogno che sono stati messi tra i “sogni nel cassetto”. Ebbene, aprendo quel cassetto sono usciti nomi come: Giappone, Vietnam, Canada, penisola Scandinava, Egitto, Messico, Patagonia… Patagonia?! Nel nominare la Patagonia non c’è più stata competizione: il nostro spirito viaggiatore e la nostra verve avventuriera hanno fatto la loro scelta, e noi ci siamo adeguati J.
Così abbiamo deciso di provare ad organizzare un tour per nostro conto, ma vista la diversità del Sud America rispetto alle mete precedentemente da noi visitate (ad esempio l’Irlanda) e vista la vastità degli spazi argentini, abbiamo preferito consultare le precedenti esperienze pubblicate su www.turistipercaso.it e così, per fortuna, ci siamo appoggiati all’agenzia “Argentina con noi” con sede a Buenos Aires, la quale ci ha proposto diversi taylor made tour.
I titolari di questa agenzia sono Andrea e Manuela: sono due persone squisite e molto disponibili che sanno evitare tanti fronzoli di presentazione (la loro miglior pubblicità è l’eccellente servizio che offrono) ed invece riescono a cogliere appieno le esigenze di chi li contatta.
Sono bastate poche mail per decidere il viaggio: noi abbiamo scelto le mete (su indicazione di Andrea), mentre l’agenzia ha organizzato tutto il resto. Quando scriviamo tutto intendiamo: spostamenti in Argentina, prenotazione degli hotel (con colazione), trasferimenti da e verso gli aeroporti, prenotazione delle escursioni guidate, prenotazione delle guide.
Noi abbiamo pensato solo al volo internazionale e ai pasti (pranzo e cena).
Una breve precisazione: durante il nostro viaggio abbiamo avuto il piacere di incrociare altre persone, talune italiane, che erano impegnate nel tour dell’Argentina-Patagonia. Alcune di loro venivano da tour organizzati da agenzie italiane, altre si erano auto-organizzate il tour. Quasi tutte queste persone hanno fatto le escursioni e le esperienze che fanno tutti: gli stessi posti, gli stessi giri, le stesse compagnie. Però, rispetto a noi, si sono persi alcune uscite cariche d’adrenalina di cui non avevano mai sentito parlare. Bé, dobbiamo constatare che, rispetto a loro, noi abbiamo avuto la possibilità di fare escursioni molto entusiasmanti che si possono considerare come la ciliegina sulla torta di questa vacanza perfetta; queste escursioni ci sono state consigliate (e prenotate) da Andrea e Manuela.
Ecco perché noi consigliamo di rivolgersi a loro (senza tenere in considerazione che loro riescono a prenotare alberghi sempre confortevoli, anche se questi alberghi sono già full!!!). Inoltre vedrete che, a conti fatti, se vi rivolgerete a www.argentinaconnoi.com farete un tour entusiasmante e risparmierete pure rispetto alla soluzione “ci organizziamo da soli il viaggio”.
La facciamo breve e veniamo al viaggio: date, evento, durate, principali attrazioni, cose da fare e cose da evitare.
15 febbraio 2010:
Partenza da Linate con volo Iberia verso Madrid. Circa 2 ore. Valigie imbarcate che vanno dirette a Buenos Aires (da qui in poi la chiameremo BsAs). Buono
Da Madrid a BsAs. Circa 13 ore. 3 film visti, portatevi un anticoagulante (come l’aspirinetta. Evita le embolie). Buono
Arrivo in serata a BsAs Pistarini. Notte all’hotel Regal Pacific (5 stelle). Molto bene.
16 febbraio 2010:
mattina a BsAs. Si visita el caminito della Boca (si arriva in taxi). Consigliato. Evitare d’andarci a piedi.
Pomeriggio: prendiamo il pullman alla stazione dei bus Retiro (bus notturno con sedili molto molto comodi… come quelli della prima classe in aereo) con destinazione Trelew. Si sta stracomodi, fa 3 soste, è bello perché attraversa la pampa. Consigliato più dell’aereo.
17 febbraio 2010:
arrivo a Trelew in mattinata, prendiamo l’auto a noleggio (ci ha già pensato Andrea, anche al pagamento). Dobbiamo andare a Punta Tombo ma la pioggia dei giorni prima ha reso impraticabile la strada (che perciò è chiusa), perciò ci dirigiamo verso Puerto Madryn. 1 ora di viaggio, strada buona, chiedete le cartine (in centro al paese c’è l’info point, in via Roca). Ricordatevi di portare la PATENTE!
Pomeriggio: Ecocentro. Visitatelo: è un museo sugli animali marini lì presenti… molto curato ed interessante. In cima, al terzo piano, ha una torretta con visione a 360° molto bella.
Alloggiamo all’hotel “Solar de la costa”: bello, pulito, con internet, colazione buona, vicino al centro. Consigliato. A cena abbiam mangiato alla Cantina El Nautico (consigliatissimo).
18 febbraio 2010:
Andiamo verso la penisola di Valdes: si paga l’entrata alla stessa perché è una riserva, ma ci dicono che ad esclusione di Puerto Piramides, tutto il resto non si può raggiungere perché la pioggia dei tre giorni precedenti ha rese impraticabili le strade (sono tutte non asfaltate e di argilla). Noi, con la nostra VW Gol Country a noleggio ci proviamo lo stesso e puntiamo Punta Norte: obiettivo… Orche!
Nostro malgrado, dopo 50 km di pozzanghere guadate ed evitate, capitoliamo e ci giriamo perché non c’è una pozzanghera… ma una specie di laguna al posto della strada. Però attenzione: SE PRENOTATE UN AUTO A NOLEGGIO SCEGLIETE DI AVERE UNA 4X4 PERCHE’ QUELLE NEMMENO CON LA PIOGGIA ED IL FANGO SI FERMANO. VIVAMENTE CONSIGLIATO QUINDI PRENDERE UNA 4X4… PRENDERNE UNA NON 4X4 VI POTREBBE FAR SALTARE DELLE TAPPE IN CASO DI PIOGGIA. Noi non ci scoraggiamo e puntiamo la caleta Valdes e… Elefanti marini, un pinguino, cormorani, volpi, armadilli e tanti altri animali sono lì che vi aspettano. Spettacolo allo stato puro! In serata, verso le 5 pm, siamo tornati a puerto piramides e, lì appena prima del paese, c’è una strada che s’inerpica e conduce ad un mirador da cui si può vedere una nutrita colonia di leoni marini. Ri-spettacolo!
19 febbraio 2010:
aeroporto di Trelew, volo Aerolineas Argentinas, direzione El Calafate. In orario, classe economy. Niente da dire.
Arrivo a el Calafate. Ci aspetta un tassista con cartello a nostro nome. Prende le valigie e ci porta all’hotel Sheuhen. Consigliato. Molto carino. Chiedete di essere messi nelle camere con visuale sulla laguna. http://www.shehuen.com.ar/. Ha pure la piscina.
La sera cena alla Tablita! Eccezionale veramente… mangiare la carne qui è uno spettacolo.
Ci spostiamo in Taxi perché è comodo e conveniente.
20 febbraio 2010:
vengono fuori dall’albergo a prenderci in pullman di prima mattina. Partenza per il ghiacciaio di Upsala: 2 ore di navigazione sul lago, visita agli icebergs (molto molto bello), poi si risale per un altro ramo del lago e si giunge all’estancia Cristina. Da qui, in 10 si prende una gip enorme che ci porta in quota (500 metri), sopra il ghiacciaio Upsala: spettacolo mozzafiato. Da qui 5 ore di trekking nel parco fino a tornare all’estancia Cristina. Tour consigliatissimo, posti bellissimi, vestirsi a cipolla. Ricordarsi la crema solare e le memory card per la fotocamera. Un posto semplicemente eccezionale!!
21 febbraio 2010:
escursione al Perito Moreno: viaggio in pullman, poi in motonave, tour con ramponi sul ghiacciaio (molto carino) con finale con whiskey e ghiaccio del ghiacciaio (occhio agli effetti collaterali… Fabio, il giorno dopo, è rimasto nel letto!). Poi visita al secondo lato del ghiacciaio. Molto turistico, molte fotografie. Cena alla Lechuza (Consigliato… è semplice ma si mangia bene).
22 febbraio 2010:
in pullman da El Calafate a El Chaltén. Posto spettacolare: è il paradiso per i trekker, ci sono numerose escursioni da fare a piedi, più o meno impegnative, o a cavallo (160 pesos a testa)… il posto è incantevole e, qui come altrove, ci sono i condor. La visuale sul Fitz Roy è eccezionale. Per qualsiasi info rivolgetevi all’ufficio delle guardie forestali situato appena prima del paese e… non inquinate perché è un paradiso incontaminato. Cena alla minibrewery che c’è in centro (la zuppa che fanno loro, il “locro”, è spettacolare).
23 febbraio 2010:
uscita a cavallo… 3 ore, fattibile senza problemi anche per chi ha zero esperienze. Poi trekking di 5 ore (ritmo blando) con visuale sul Fitz Roy. Vestirsi a cipolla. C’è tanta gente. Per chi ha i bambini piccoli: attenzione a non lasciarli incustoditi o a farli allontanare perché il puma, animale molto presente in queste zone, può attaccarli. Se cmq chiedete alle guardie forestali, vedrete che questa è una delle prime raccomandazioni che vi fanno. Nessun pericolo per gli adulti viene segnalato.
24 febbraio 2010:
partenza in pullman, trasferimento all’aeroporto di El Calafate. Direzione Ushuaia con volo Aerolineas Argentinas. Volo in orario, confortevole. Bene. All’arrivo si sente l’aria fredda, e soprattutto il vento. Consigliato: giubbino antivento con doppio strato (antivento e pile).
Trasferimento all’hotel Los Nires. Valido, confortevole, caldissimo (pure troppo). Ci si sposta in centro e si cena a La Rueda (self service: si pagano 68 pesos a testa e si mangia fino a scoppiare… ma se si avanza qualcosa, c’è un sovrapprezzo di 12 pesos). Consigliato per le bocche buone.
25 febbraio 2010:
escursione in Defender con la compagnia Canal Fun (www.canalfun.com) sul lago Fagnano: sono pazzi questi ragazzi. Fanno fare un percorso sterrato e talmente accidentato che non crederete ai vostri occhi… infine si lava la jeep nel lago. Poi preparano nella foresta un pasto con i fiocchi. Non aggiungiamo altro per non togliere l’effetto sorpresa a chi avrà la fortuna di fare la stessa esperienza. Contattateli per un’escursione assolutamente non convenzionale!!
La sera si cena a Maria Lola Restò. Consigliatissimo. Si spende poco e si mangia del pesce super! In due: 170 pesos, ossia 34 euro scarsi.
26 febbraio 2010:
escursione in Defender nel parco nazionale della Terra del Fuoco: stessa compagnia, guide diverse. Trekking di 2 ore e mezza nella foresta, ottima spiegazione botanica e bucolica, guide simpaticissime. Poi si mangia nel parco (cucinano sempre loro, e sempre in modo squisito) tra falchi, conigli e cavalli. Poi giro in canoa dal lago nel fiume. Consigliatissimo, per nulla rischioso, i ragazzi sono molto attrezzati e forniscono giubbotti e vestiti impermeabili. E qui, noi, abbiamo avuto la sorpresona: una foca è risalita lungo il fiume e si è messa a far salti vicino alla nostra canoa… che emozione! Impagabile.
La sera cena al Bodegon Fuegino: bel posto ma evitate assolutamente la picada: contrariamente a quanto dice la guida della Lonely Planet (sempre attenta e preziosa nei consigli), questo piatto non è valido. Probabilmente questa discrepanza tra le due indicazioni c’è perché noi ci siamo spostati con una guida del 2008 e crediamo che questo piatto sia stato recentemente rivisto dai gestori del locale.
27 febbraio 2010:
in mattina: crociera nel Canale di Beagle con motonave fino al faro e all’isola Los Lobos. Si vedono tanti cormorani e leoni marini. Ma i pinguini sono alla Pinguinera, perciò se volete vederli dovete fare la crociera di 6 ore… informatevi anzitempo.
Pomeriggio all’aeroporto. Direzione BsAs.
28 febbraio 2010:
da BsAs a Iguazu: all’arrivo caldo torrido. Una guida simpaticissima (Jacinto V.) e trasferimento all’hotel Saint George (bello, pulito, comodo, ma i ragazzi della reception sono un po’ dei musoni). Pomeriggio alle cascate Iguazu lato brasiliano. Spettacolo… vedrete quante farfalle.
1 marzo 2010:
Cascate lato argentino: spettacolo mozzafiato. Tucani, farfalle, coati… Andate alla garganta del diablo ma non portate la fotocamera se ci tenete… si bagnerà di sicuro! J. Vi consigliamo anche di fare un percorso a piedi di circa 2 ore (sentiero Macuco) e guardate bene tra gli alberi: ci sono i tucani!
2 marzo 2010:
trasferimento a BsAs con Aerolineas Argentinas: personale un po’ meno simpatico ma, come sempre, tutto in orario e regolare. Abbiamo fatto le compere (i regali) e abbiamo girato in zona Recoleta. Noi consigliamo di non andare alla galleria pacifico (un po’ perché non siamo molto alla moda) perché è completamente dedicata alle marche internazionali… perciò poco interessante, a nostro avviso. La sera abbiamo cenato da amici… abbiamo mangiato l’asado! Non perdetevelo.
Abbiamo pernottato al Nogaro Hotel 562: comodo e carino. Consigliato.
3 marzo 2010:
trasferimento all’aeroporto. Dopo il check-in e il gate abbiamo acquistato il dulce de leche (tipico argentino, sembra nutella ma è diverso). Grave errore metterlo nel bagaglio a mano: per chi scala a Madrid o in Europa ricordiamo che i liquidi in contenitori > 100 ml saranno tutti buttati nella spazzatura. Così è successo a noi. Perciò consigliamo di acquistarlo fuori dall’aeroporto, durante il tour, e metterlo in valigia.
4 marzo 2010:
arrivo a Malpensa.
In conclusione non ci resta che dire che questo è stato un viaggio indimenticabile!
Grazie per la lettura.
Fabio e Laura.
Buona avventura.
Per domande: laureafabio@gmail.com