Il Guatemala nel cuore

Viaggiare da turisti responsabili in America Centrale
Scritto da: Riccardo TS
il guatemala nel cuore
Partenza il: 13/02/2010
Ritorno il: 26/02/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Premessa importante: abbiamo pianificato il tour avendo come obiettivo un turismo responsabile e rispettoso dei luoghi e delle persone. In ciò abbiamo trovato piena soddisfazione negli amici di Mayaexplor Thierry e Donatienne, con cui abbiamo pianificato ed adattato il tour secondo le nostre esigenze e la loro conoscenza del paese dove vivono da anni, condividendone lo spirito che li ha fatti aderire al Codice Mondiale Etico del Turismo.

Vogliamo ringraziare pubblicamente anche l’ambasciatore italiano a Città del Guatemala (dr. Benardelli) ed il Console Onorario italiano a Quetzaltenango (dr. Iannello) per la preziosa opera di informazione preventiva che ci hanno volentieri e validamente fornito in modo veramente squisito ed apprezzato.

Partecipanti: 5 persone, io e mia moglie (gli anziani…) e tre ragazzi poco più che ventenni. Aereo da Venezia – Madrid-Guatemala City con Iberia e ritorno.

Durata 14 gg e 13 notti. Itinerario Antigua – Lago Atitlan – Mercato di Sololà – San Marcos – Quetzaltenango – Visita ad una piantagione di caffè – Totonicapan (notte in una casa privata Maya) – Mercato di San Francisco el Alto – Fonti Georginas – Copan (Honduras) – Quiriguà – Puerto Barrios – battello fino a Livingston e poi lungo il Rio Dulce – Flores – Sayaxchè ed in battello fino ad Aguateca – Tikal – Città del Guatemala.

Nella prima settimana dedicata soprattutto al paesaggio ed alla popolazione abbiamo viaggiato (in pullmino) sempre accompagnati da autista e guida in italiano (grande Donatienne!). Nella seconda, più concentrata sui luoghi archeologici, con il solo autista incontrando le guide nei vari siti toccati man mano, avendo già fissati orari e luoghi per i vari spostamenti, sempre puntuali.

Consigli pratici: il periodo (seconda metà di Febbraio) è stato scelto apposta per non arrivare nella stagione delle pioggie, il clima è caldo (ma sopportabile) in pianura, fresco quasi freddo nelle zona dell’altopiano dove si vive sempre oltre i 1.500 m. Ma si arriva spesso oltre i 2.000-2.500 m.

Meglio quindi portarsi, oltre all’abbigliamento estivo, almeno un paio di felpe un po’ più grosse (o pile se preferite) ed una giacca antivento per la sera in caso di necessità. Consigliato anche munirsi di spray/creme anti insetti per le escursioni nelle foreste e lungo i fiumi, oltre ad occhiali da sole, berretino e creme protettive anti solari per evitare probabili scottature. Portarsi scarpe da ginnastica comode ma anche un paio di scarpe da trekking per i sentieri nella “foresta”.

Messi via gli euro, ancora di fatto sconosciuti, noi abbiamo viaggiato con dollari Usa, cambiati in qualsiasi banca in Quetzal e spesso accettati anche direttamente nei locali; in ogni caso con bancomat maestro e carte di credito non ci sono stati mai problemi per i pagamenti. Il limite massimo attuale giornaliero di prelievo col bancomat è di 2.000 Quetzal, circa 180 euro, regolatevi di conseguenza.

Le normali regole di prudenza consigliano di usare il buon senso quando si gira per la strada, nei luoghi turistici comunque meglio non ostentare orologi di marca, preziosi od occhiali da sole “griffati”, oppure macchine fotografiche “ingombranti” e di valore. Noi abbiamo usato le comode tasche a tracolla per indossare sotto la maglia carte di credito e contanti, evitando l’uso della tasche dei pantaloni o gli zaini (indispensabili!). Durante le visite ai mercati, abbiamo prudenzialmente sempre lasciato in pullmino (con l’autista e la guida) tutti i valori tranne la macchina fotografica compatta ma non abbiamo mai avuto alcun tipo di “problema”.

Il paese è assolutamente splendido, la gente è povera ma dimostra sempre grande dignità. Lo straniero, il “gringo” o “ladino” è visto generalmente freddamente, da turista, ma rispettato.

Abbiamo apprezzato il loro mangiare semplice e molto naturale: molta frutta, mais, fagioli, carne e zuppe, verdura cotta (non abbiamo mai mangiato, salvo un paio di volte in ristorante “sicuro”, verdura fresca). Bevete acqua solo se in bottiglia, meglio evitare gelati o frutta venduta per la strada o nei negozietti, non si ha alcuna garanzia (anche se giurano!) che siano trattati con acqua purificata. I costi per il cibo sono relativamente contenuti, in media seduti a pranzo o cena per un pasto “normale” (un piatto unico abbondante con tortillas, bibita e caffè) si spendono circa 10 euro a testa, anche se ovviamente dipende da cosa volete. Ottima la birra Gallo (si pronuncia “gaiio), si trova anche del vino argentino non disprezzabile.

Per il resto: Città del Guatemala merita una visita rapida almeno alla Piazza Centrale ed al vicino mercato generale molto bello e perfetto per i ricordini per casa. Essendo una metropoli di oltre 4 milioni (stimati) di abitanti vi sono problemi di sicurezza e quindi in molte zone è meglio evitare di girare la sera. Il resto del paese è semplicemente stupendo ed offre praticamente tutti i tipi di paesaggio: l’altopiano verso ovest con i numerosi vulcani, la costa “caraibica” ad est, la zona delle piantagioni verso la costa pacifica a sud, a nord le pianure ed i laghi maggiori (… dimenticavo l’affascinante navigazione dei fiumi e dei laghi!).

I mercati che abbiamo visitato erano autentici, non “turistici”, fatti dalla gente del posto per la gente del posto, quindi assolutamente veri e magnifici, in un guazzabuglio di colori, versi di animali, dialetti o meglio lingue sconosciute, odori misteriosi, insomma incredibili!

La natura la fa da padrona: magnifici gli alberi secolari, la Ceiba (si pronuncia “Seiba”) in primis, la foresta tropicale con i suoi 3 o 4 livelli di vegetazione, le piantagioni “organiche” dove le molte culture presenti consentono di escludere o minimizzare l’uso di fertilizzanti. Ed ancora i colori (anche della gente), i suoni, si possono vedere facilmente animali che finora avevamo visto solo allo zoo ed in qualche documentario in tv: pappagalli, condor, aquile, pellicani, cormorani, scimmie urlatrici, scimmie ragno, serpenti, coccodrilli e perfino la tarantola: Alvaro, la nostra bravissima guida a Tikal, ne ha stanata una della grandezza di una mano per farcela vedere da vicino tenendola tra due dita! I ragazzi erano impazziti.

Inutile dilungarsi qui sulla bellissima ed affascinante parte archeologica Maya: troverete ampissima informazione su qualsiasi guida ed in internet sui vari importanti siti che si possono visitare, tutti per noi veramente interessanti e meritevoli.

Speriamo con queste poche impressioni di avervi trasmesso il nostro ancora intatto entusiasmo e la soddisfazione per un viaggio indimenticabile e ricco di soddisfazione che ci ha donato la sensazione di aver vissuto tanti viaggi diversi (ambiente, clima, vegetazione, ecc.) e che porteremo per sempre nel cuore.

Un ultimo suggerimento per chi ama la macchina fotografica: avere con se una scheda di memoria ampiamente capiente perché gli scatti se ne vanno a centinaia…

Riccardo and co.

P.S. Per chi volesse vedere qualche foto http://rischiavo.jalbum.net : album 2010 PEOPLE FROM GUATEMALA.



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