Panama: dalle stelle alle stalle

Il titolo riassume il nostro viaggio.abbiamo scelto panama perchè, "ci mancava".dopo aver visitato altri paesi del sud america ci attira questo paese lungo e stretto da poter girare in auto come di solito facciamo nei nostri viaggi.compriamo il biglietto aereo a giugno, compagnia iberia con volo da linate via madrid, costo 1250e.arriviamo la...
Scritto da: cristina66
panama: dalle stelle alle stalle
Partenza il: 19/12/2009
Ritorno il: 05/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Ascolta i podcast
 
Il titolo riassume il nostro viaggio.Abbiamo scelto panama perchè, “ci mancava”.Dopo aver visitato altri paesi del sud america ci attira questo paese lungo e stretto da poter girare in auto come di solito facciamo nei nostri viaggi.Compriamo il biglietto aereo a giugno, compagnia iberia con volo da linate via madrid, costo 1250e.Arriviamo la sera alle 22 circa dopo uno scalo in guatemala.Negli ultimi anni iberia secondo noi è andata un pò in declino per quanto riguarda la qualità e il trattamento del passeggero ma sorvoliamo su questo.Abbiamo prenotato l’auto a noleggio con avis( circa 700 USD) e dopo aver sbrigato tutte le formalità alle 23.30 usciamo dall’aereoporto direzione centrum 30 km di ottima carrettera.Come al solito con noi c’è la guida lonley planet che devo dire per quanto riguarda panamà alcune volte ci ha deluso.Cerhiamo il nostro hotel nella giungla della città, sì perchè panama city di notte è un pò difficile da girare per il fatto che le vie sono mal segnalate, cartelli minuscoli e illeggibili.Con l’aiuto però di poliziotti super gentili raggiungiamo casa del carmen, minuscola casetta gialla all’ombra di enormi palazzi.La signora che avevo contattato in anticipo via emal ci ha aspettato nonostante l’ora tarda.Camere semplici ma pulite letti comodi più colazione e si paga con tarjeta cosa importante.Ci restiamo per 2 notti.La mattina successiva abbiamo camminato tra la gente nella lunghissima avenida de espana tra palazzi bellisimi e condomini bruttissimi.La banca hsbc ci cambia gli euro cosa molto difficile in altre città.Poi con l’auto andiamo a miraflores a vedere il famoso canale.Ingresso 8usd con possibilità di visitare il museo dedicato alla costruzione e alla storia di questa spettacolare opera.È impressionante seguire il passaggio delle navi nel canale, rimaniamo affascinati da tutte le procedure che vengono fatte durante il tragitto. Giriamo ancora la città e scopriamo casco vejo il quartiere antico, con ancora le vecchie case coloniali di legno colorate, alcune si possono definire catapecchie alcune ben conservate.Giriamo sempre in auto nelle minuscole vie piene di gente che sembra non far niente, ma non abbiamo la sensazione del pericolo.Ci sono negozi che vendono di tutto, e abbiamo constatato che in tutto il panama i supermercati sono gestiti da cinesi.Arriviamo sul lungo mare incantevole.Sarà perchè è in arrivo il natale ma troviamo un sacco di giochi per bambini alberi addobbati con enormi quantità di palle luci e di dutto e di più.La lunghissima passeggiata che si può fare guardando il mare e i palazzi in costruzione ci fa arrivare a sera.La circolazione stradale è allucinante,non solo nell’ora di punta, abbiamo visto che a qualsiasi ora del giorno il traffico è sempre in tilt non esistono semafori intelligenti o rotatorie, solo molte auto a passo d’uomo, quindi pazienza, noi siamo in ferie!il giorno dopo partiamo direzione sud vogliamo arrivare a meteti per sentire il profumo del darien.L’ interamericana è una buona carrettera, e lasciamo panama city e i suoi autobus dipinti da bellissimi graffitti per la foresta.Incontriamo diversi posti di blocco per la strada.Dobbiamo esibire il passaporto e ogni volta veniamo registrati su un semplice foglio bianco, che il poliziotto di turno riempie con i nostri dati.La procedura è un pò lenta perchè seguono sempre un sacco di domande, sono molto curiosi, ma sempre col sorriso sulle labbra.Ci sentiamo al sicuro e super sorvegliati visto che loro sanno che siamo passati di là e che dovremo tornare visto che è l’unica strada da percorrere.Il paesaggio è molto bello e ci fermiamo a ipeti.Dalla strada un cartello sbiadito ci porta sulla strada sterrata per circa 2 km fino a raggiungere il villaggio degli emberà.La lonley diceva che avremmo potuto risalire il fiume con le piroghe oppure a piedi.Alla fine della strada ormai nella foresta troviamo la presidentessa degli emberà assai stupita di vedere solo 2 bianchi, nel senso che questi popoli sono ormai abituati a ricevere i gruppi di turisti dei tour organizzati.È la loro fonte di guadagno e i turisti sono quindi i benvenuti, ma per noi non c’è possibilità di piroga, il fiume è in secca e la camminata a piedi richiede parecchie ore e poi il cielo si sta rannuvolando.Quindi le tre donnine del villaggio con i bambini che non mi ricordo quanti fossero, sono ben liete di farci visitare le loro “case” e compriamo da loro un pò di artisania.La notte la passiamo per forza in un motel a meteti. 17 dollari per un letto comodo ma con i muri delle stanze talmente sottili da sentire i vari respiri e spasmi dei clienti a ore.Morale notte insonne.La mattina ci dirigiamo a puerto quimba e prendiamo una barca che attraverso il fiume ci porterà a la palma(dopo aver parlato ancora con i poliziotti che ci catalogano di nuovo), una lingua di case di legno più o meno catapecchie lungo la sponda di questa penisola.Cè comunque la banca il porto l’albergo i l ristorante, solo che è tutto un pò squallido e quindi dopo un ora ritorniamo sul fiume ammirando la vegetazione e la natura selvaggia che ci circonda.Decidiamo quindi di ritornare verso nord e viaggiamo fino a el valle. Siamo in montagna e l’aria è decisamente diversa.Siamo circondati dalla valle e da bellissime case con giardini stupendi.Dormiamo la notte al don pepe un albergo pulito comodo (tarjeta) con un negozio di souvenir a pianterreno per lo shopping.Camminare la sera per andare al ristorane nella brezza della montagna è molto piacevole,il paese è ben curato e silenzioso. Il giorno seguente ci avventuriamo al canopy tour, con le carrucole sui cavi attraversiamo la foresta sospesi nell’aria(40usd no visa).Nel pomeriggio ci rilassiamo nella piscina termale, acqua calda e fango sul viso per il nostro piacere, pensando ai nostri amici al freddo e al gelo di bergamo.La sera scendiamo al mare e ci fermiamo a santa clara hotel xs memories, sembra di esser in un pub negli stati uniti. I proprietari americani collezionano di tutto nel loro ristorante andate a vedere se siete appassionati di football o basket o di pappagalli! c’è la piscina e un grande prato verde(45 usd visa).Il giorno dopo è natale e siamo in spiaggia, bellissima e lunga affollata da panamegni e pochi turisti.Le auto parcheggiate vicino alle cabanas suonano musica a tutto volume e la giornata è stupenda, la sera si conclude con il buffet natalizio all hotel in compagnia di altri clienti americani.Da santa clara ci dirigiamo verso pedasi, attraversando chitre, ma arrivati a pedasì il mare non ci è piaciuto e risaliamo la penisola ed arriviamo a las lajas.Dall’interamericana la strada scende per circa 15 m fino al mare ed arriviamo al panamax(non nominato nella guida) bellissime casette colorate in riva al mare.Graziose costruzioni di legno a due piani semplici ma pulite, dove per 40 usd a notte troviamo il nostro posto.Siamo sulla spiaggia davanti al tramonto in compagnia del silenzio dell’ oceano.Il ristorante cucina ottimi piatti e di fianco c’è un altra capanna enorme che ospita un ristorante molto carino gestito da tedeschi.Ottima cena e ottimo vino e una partita a freccette per tirar tardi. La matttina dopo mi alzo presto perchè voglio veder l’alba e credetemi ero da sola a camminare in questa enorme distesa di sabbia.Se cercate un posto tranquillo lontano dal caos dei turisti dei bambini chiassosi e delle radio questa è la spiaggia che fa per voi.Avrete bisogno solo di qualche libro il resto è natura.Il telefono per prenotare( le casette sono solo 4) è 65396969 sonia. È la volta di tornare in montagna e raggiungiamo boquete, un altro posto residenziale tipo el valle dove si vedono case belle e ben curate in queste enormi vallate.I paesaggi che si susseguono nel nostro viaggio sono veramente belli non ci stanchiamo di guardare tutta qesta natura piena di colori.Saliamo sulla montagna in mezzo alle piantagioni di caffè, siamo a 1500 metri ed è il posto giusto per comprare caffè per i nostri amici(cafè ruiz vende le qualità migliori).Andiamo alle poze di calderamezzora di strada e poi a piedi per 15 minuti e ci ritroviamo ancora in ammollo nell’acqua calda.Dormiamo al colibri(non c’è nella guida), siamo nella casa di una famiglia che a fianco della villetta ha le camere per i turisti,molto pulite e comode, la sera a piedi risaliamo il paese in cerca di ristorante,le case anche qui tutte addobbate per il natale.Questo abbiamo visto in panama:anche la capanna più umile aveva la sua ghirlanda sulla porta o le luminarie sulla casa.È il mometo di andare a bocas del toro e la strada che ci porta sul versante caraibico attraversa la montagna in un susseguirsi di vallate nebbie e…Lavori in corso.Cè stata una enorme frana e la strada presenta deviazioni per la costruzione di ponti e nuove strade.Pensiamo di arrivare a changuinola dove secondo la guida c’è un vecchio canale adibito al trasporto delle banane, che ci permetterà di raggiungere bocas a bordo di una barca.Purtroppo da un anno a questa parte il canale è fuori uso e da lì non c’è nessun collegamento per bocas,bisogna ritornare ad almirante dove ci sono i taxi e il traghetto.Il paese non ha niente di bello, però abbiamo visto la piantagione delle banane chiquita,dalle piante al confezionamento nei cartoni fino ai container pieni di banane, perchè la strada che porta alla finca 60(dove ci sarebbe stato il taxi per bocas), passa all’interno della piantagione.Ad almirante parcheggiamo l’auto al sicuro(3usd al dì)e prendiamo il taxi per bocas.Ancora sull’acqua in mezzo alle mangrovie e alla naturaleza.Arrivati a bocas ci rendiamo subito conto di essere in mezzo ai turisti,ce ne sono ovunque, ci sono molti alberghi e ristoranti,e noi ci fermiamo all’hotel cristina nuovo e immacolato per una notte, perchè il nostro destino per la fine dell’anno sarà isla bastimentos.Ho telefonato parecchi giorni prima per riservare la stanza al tio tom e meno male perchè il posto è veramente carino e sull’isola non cè la calca di turisti di bocas.L’isola è carina e per raggiungere la spiaggia wizzard bisogna attraversare la foresta in un sentiero pieno di fango a piedi scalzi.La cosa ci fa apprezzare di più la bellissima spiaggia coraggiosamente conquistata.Le noci di cocco trovate sulla spiaggia sono i nostri pasti,e nell’inseparabile borsa termica la cerveza e l’acqua sono più che sufficienti per la giornata.Non c’è niente a bastimentos a parte le case di legno e il marciapiedi centrale,non ci sono strade e auto, percui chi vuole la movida la sera si sposta a bocas via mare con i taxi che viaggiano anche di notte al buio, ma noi stiamo bene con poca gente ed anche l’ultimo dell’anno iniziamo a festeggiarlo sull’amaca del tio tom alle 18(24 ora italiana) con la bottiglia di vino e 6 turisti tedeschi e americani.Gli abitanti del posto hanno musica in tutte le loro case e la festa prosegue anche il giorno dopo, musica birra e …Quello che volete. Ogni tanto piove ma non dura molto ma il clima è più umido rispetto alla costa del pacifico.Il repellente non manca mai, e anche se mi metto off qualità verde comprato a panamà la mia pelle è puntellata da punture di non so che cosa perchè sinceramente non ho visto le zanzare!dopo 4 giorni rientriamo sulla terra ferma e decidiamo di ritornare sul pacifico,passando per penonomè dove andiamo a visitare la fabbrica di sigari e un artigiano che fa cappelli alla pintada.Dormiamo lì ma il paese non ha nulla di interessante.Andiamo ancora al mare stavolta a playa coronado, una zona residenziale con un sacco di belle case e con molti americani secondo noi.Sulla spiaggia quasi deserta come al solito possiamo trovare le ostriche sugli scogli ed è stata una delizia poterle mangiare così appena colte nel pieno del loro gusto.Un sapore indimenticabile sopratutto perchè le abbiamo trovate noi!ci fermiamo per l’ultima notte a panama city dormiamo praticamente sotto il ponte de las americas al b&b canal inn(88usd visa),perchè la mattina successiva prendiamo il treno alle 7.15 per colon.La vecchia ferrovia attraversa il lago gatun ed è un panorama stupendo.Dopo circa un ora di viaggio arriviamo a destino e ci affidiamo al taxista che ci porta alle chiuse di gatun per vedere ancora il passaggio delle navi.Con 30 usd ci lascia visitare tranquillamente le chiuse e poi ci porta a visitare colon, e alla fine alla stazione dove prendiamo l’autobus che ci riporterà a panamà.Alla mia domanda:come mai colon è considerata pericolosa, ci porta nei quartieri della città più pericolosi dove la delinquenza minorile la fa da padrona.Noi siamo al sicuro, lui è un omone grande e grosso alla guida di un suv con in tasca una calibro 22 e la cosa ci tranquillizza.Purtroppo la vista di case e condomini fatiscenti ci demoralizza molto.Dopo ver visto le stelle ecco le stalle mi dico, e questa cosa mi è rimasta come la morale della storia.Ed è vero perchè anche sulle bellissime spiagge ci è capitato di trovare bottiglie e lattine di birra,abbiamo notato quanto non siano infastiditi dall’immondizia per la strada e fuori casa i panamegni!è normale avere un paesaggio da favola circondato da plastica.Non c’è la cultura del riciclo o del pulito.Abbiamo visto personalmente gente del luogo(adulti e non) bere la birra e sotterrare la lattina nella sabbia.La bazura che c’è sulle spiagge non è quella portata dal mare ma è lasciata lì dalla gente.Noi nel nostro piccolo portiamo SEMPRE via i nostri rifiuti,che ci troviamo in montagna o al mare è normale per noi non lasciare nulla quando andiamo via.Questo mi è dispiaciuto vedere:la gente che beve seduta sull sabbia e poi lascia il suo bicchiere vuoto lì,auguravamo loro di tagliarsi col vetro davvero!è stata una bella vacanza,abbiamo visto paesaggi bellissimi, abbiamo mangiato sempre bene anche nei locali più umili,dormito bene spendendo poco quindi accessibile a molti turisti fai da te.Auguro al panama di avere in futuro più stelle che stalle, e come si legge sui molti cartelloni lungo le strade: AHORA TOCA AL PUEBLO!


    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche