selvaggia corsica

Ormai esperti nell’organizzare viaggi “fai da te” in giro per l’Europa, mia moglie ed io, l’estate scorsa, decidiamo di trascorrere una settimana di vacanza in Corsica. Le guide, la cartina stradale ma soprattutto internet ci supportano nella scelta dei luoghi da visitare, delle spiagge ideali per trascorrere momenti di relax, dei...
Scritto da: timsah
selvaggia corsica
Partenza il: 03/08/2008
Ritorno il: 10/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Ormai esperti nell’organizzare viaggi “fai da te” in giro per l’Europa, mia moglie ed io, l’estate scorsa, decidiamo di trascorrere una settimana di vacanza in Corsica.

Le guide, la cartina stradale ma soprattutto internet ci supportano nella scelta dei luoghi da visitare, delle spiagge ideali per trascorrere momenti di relax, dei ristoranti tipici per assaporare la cucina locale ed infine dell’albergo dove riposare le “stanche membra”. Partiamo i primi di agosto con il traghetto Grimaldi Lines da Civitavecchia portando con noi la macchina poiché abbiamo intenzione di girare in lungo ed in largo. Essendo Porto Vecchio troppo caro per le nostre tasche, optiamo per il paese di Solenzara, situato 40 km più a nord ma ugualmente centrale per muoversi alla scoperta dell’isola.

L’albergo – hotel La Solenzara – è delizioso, composto da una struttura principale che è la vecchia dimora del Governatore genovese, con stanze ampie dai soffitti alti e dalla dependance, più nuova, con stanze piccole anche se comode. La colazione viene servita nel giardino ai bordi di una bella piscina panoramica. La struttura comprende una beauty farm. Il personale parla un po’ di italiano ed è sempre gentile e disponibile con gli ospiti. Il paese di Solenzara con il suo porto turistico, è pieno di ristoranti e negozi ma nel complesso non offre grandi attrattive. Appena arrivati, stanchi un po’ del viaggio, decidiamo di non muoverci e ceniamo alla taverna “Amadeus”, sul corso principale, rustica ed accogliente; l’insalata “chevre chaude”(capra calda) con crostini al formaggio di capra è molto gustosa; altre sere andiamo al ristorante “A Mandria”, un po’ fuori dal paese, verso nord, più raffinato, dove mangiamo ottima carne alla brace. Il proprietario Sebastian si intrattiene con i suoi ospiti, sedendosi con loro ed offrendo da bere del buon mirto o della grappa fatti in casa.

La scelta della Corsica come nostra meta estiva, è stata dettata dal fatto che sia io che mia moglie amiamo il mare e ci divertiamo a fare lunghe nuotate, interminabili passeggiate ma anche a poltrire sotto il sole. Da questo punto di vista l’isola è un vero paradiso che offre tante opportunità.

Ogni giorno cerchiamo di conoscere una spiaggia diversa, anche se lontana da Solenzara; percorriamo parecchi chilometri in automobile, attraversando paesi costieri che, al mattino, sono affollati di turisti smaniosi, come noi, di scoprire l’isola. Ci imbattiamo così in lunghi rallentamenti e code: meno male che abbiamo il climatizzatore! Ecco quelle che abbiamo visitato con relativo commento e voto: – Pinarello: spiaggia ampia con sabbia bianca ed un lido attrezzato. Voto 7; – Piantarella: vicino Bonifacio, è proprio di fronte l’isola di Cavallo; sempre molto ventilata, ha la particolarità di avere una lingua di terra sottomarina, percorribile a piedi, che la collega ad un’isoletta. Voto 8 quando non c’è il vento. – Palombaggia: una delle spiagge più belle che abbiamo visitato anche se molto affollata. Presenta una grande pineta, il mare è pulito e la sabbia tende al rosa. Voto 9.

– Rondinara: incantevole, è una baia circondata da macchia mediterranea con acque cristalline dal sapore caraibico. Voto 9 1/2.

– St. Florent: paesaggisticamente bella, ma il mare lascia molto a desiderare. Voto 6.

– Santa Giulia: la più bella spiaggia in assoluto fra quelle da noi visitate. Ampia, con sabbia bianca e acqua trasparente: un sogno! Voto 10.

Un giorno decidiamo di fare un’escursione diversa dalle “solite spiagge”. Armati di ombrellone e teli, partiamo alla volta del Col Bavella, la montagna corsa per eccellenza. Non siamo impazziti per il caldo ma stiamo andando alle vasche naturali, dei bacini di acqua dolce che il fiume Solenzara forma lungo il suo percorso. Qui è possibile fare il bagno perché l’acqua non è fredda. In alcuni punti si può anche piantare l’ombrellone proprio come sulla spiaggia. L’esperienza è unica, esaltante. Voto 10. Dopo una mezza giornata di relax, percorriamo la strada, che man mano diventa sempre più tortuosa, fino ad arrivare in cima al monte Bavella. Il paesaggio è mozzafiato, con strapiombi e mille picchi simili a guglie, chiamate aiguilles de Bavella, che alla luce del tramonto, assumono sfumature rosate. Incontriamo numerose comitive di escursionisti alla ricerca del più bel percorso di trekking ed una simpatica famigliola di maiali selvatici che cammina indisturbata sul ciglio della strada. Giunti in cima, prima della discesa, c’è un largo spiazzo con una statua della Madonna, meta dei “pellegrini della montagna” che lasciano, ai suoi piedi, un cero votivo.

Quindi ci dirigiamo verso Sartene: la città corsa “più corsa”, come la definiscono i locali; è piacevole fare una passeggiata nei vicoli del piccolo centro storico e visitare la Chiesa di Santa Maria dove sono custodite la croce e le catene utilizzate durante la caratteristica processione del “catenaccio” il Venerdì Santo. Si fa buio e, sapendo che per rientrare in albergo bisogna ripercorrere la stessa strada dell’andata, di buona lena risaliamo il Col Bavella. Giunti di nuovo in cima, la fame prende il sopravvento: sarà l’aria della montagna? Fortunatamente ci sono dei ristorantini dove è piacevole fare una sosta e cenare all’aperto, nonostante gli oltre mille metri d’altitudine.

Durante la nostra permanenza in Corsica, visitiamo anche alcune delle principali città: ci muoviamo da sud a nord della parte orientale dell’isola. Purtroppo il tempo tiranno non ci consente di spingerci su quella occidentale.

– Porto Vecchio ha un centro storico circondato da mura e belle chiese; ci sono tanti locali, negozi e turisti ma niente di più; merita comunque una visita; nella piazza principale dietro la Chiesa di San Giovanni Battista, la sera si tengono spettacoli di musica dal vivo all’ombra di un vecchio platano ed un trenino collega la parte alta della città al molo posto più in basso. Ceniamo alla cantina di L’Orriu tra i prosciutti che pendono dal soffitto; l’atmosfera è bella, peccato che il personale non sia molto gentile. – Bonifacio è affascinante, costruita su alte falesie bianche, si presenta come un borgo dal fascino antico. La cittadella è caratterizzata da stradine tortuose fiancheggiate da antichi edifici; la piazza del mercato è un belvedere a strapiombo sul mare dal quale è possibile vedere le famose Bocche di Bonifacio e, nelle giornate terse, anche la Sardegna. Scendendo i 187 gradini dell’escalier du Roi d’Aragon si arriva fino al mare. Nella parte bassa, quella del porto, attraccate al molo ammiriamo imbarcazioni notevoli e i ristoranti brulicano di bella gente.

– La cittadina di Bastia è gradevole sia nella zona moderna sia in quella vecchia dove visitiamo numerose chiese. Di particolare pregio è la Cattedrale di Santa Maria dalla facciata gialla e bianca, con alle spalle il suggestivo Oratorio della Santa Croce. Nella piazza di Saint Nicolas, una delle più grandi di tutta la Francia, si trova una statua di Napoleone, abbigliato da imperatore romano, che guarda verso l’Isola d’Elba. Andando da Bastia a St. Florent ci imbattiamo in un cartello indicante la strada per una piccola chiesa che custodisce al suo interno la “Scala Santa”, una delle uniche al mondo a parte Roma; non cercatela sulle guide turistiche perché non è riportata ma vale la pena visitarla.

Questa è la nostra esperienza di viaggio in Corsica: un’isola bella, a tratti ancora selvaggia, con un mare incontaminato, dove contiamo presto di tornare.



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