Rodi in autobus
Un po’ indirizzati da ciò che avevamo scelto con il tour operator, un po’ per scelta nostra e un po’ aiutati dal fantastico sito di turisti per caso, abbiamo scelto: – Soggiorno a Rodi città – Pernottamento con colazione e cena all’Hotel Ibiscus – Spostamenti con mezzi pubblici (autobus) Mai scelte (nostre) furono più azzeccate!!!! Clima Caldo, caldo e caldo, anche se ovviamente la parola umidità non è contemplata. Se si ferma il vento o se una spiaggia resta molto riparata diventa veramente difficile stare al sole. Se fate un’escursione privata o organizzata che sia, mettete in conto una bella sudata in particolare se siete esposti al sole (vedi acropoli).
Soggiorno a Rodi città Vero, a primo impatto l’idea di passare le vacanze in città può sembrare un po’ controcorrente e ai più può suonare male: traffico, confusione, il porto, sono tutti elementi che fanno optare per la pace e la tranquillità di un paesino di pescatori. A Rodi però abbiamo trovato spiagge meravigliose con lettini ricoperti da cuscini e ombrelloni in paglia, mare limpido, mai sporco, solo un po’ affollato nel fine settimana; la città vecchia, ricavata all’interno della cinta muraria del castello dove passare serate da favola perdendosi nei percorsi sempre diversi per le vie tra locali, piccoli negozi e botteghe (purtroppo ci raccontavano essere sempre più commercianti e meno bottegai); l’acropoli, nel nord-ovest della città, avvolta in un’atmosfera da libro di storia tra ulivi e campi assolati, sentieri e salite.
Pernottamento con colazione e cena all’Hotel Ibiscus Nulla da eccepire sull’hotel, non parlano italiano, ma con un minimo di inglese si fa tutto. L’hotel si affaccia sul mare ed è situato sulla punta est dell’isola in prossimità dell’acquario, proprio di fronte a una delle spiagge più belle della città. Il ristorante ne è il fiore all’occhiello, camerieri simpatici e disponibili, servizio rapido e cordiale. Colazione a buffet, ottima, dalle brioches al bacon. Cena a buffet, cucina perfetta e tutte le sere ci sono sempre almeno 2 piatti di cucina locale. Le camere sono pulite e spaziose, il bagnetto è un po’ stretto, vasca/doccia a tendina un po’ piccola e scomoda per un ragazzo di dimensioni normali. Se poi siete fortunati e vi capita come a noi la vista mare allora diventa molto più facile apprezzare le cose e non vedere magari le piccole storture come ad esempio la mancanza di una camera di cortesia (ci hanno mandato nella doccia del bagno della piscina, per avere un minimo di privacy bisogna chiudere a chiave il bagno intero!!!) Spostamenti con mezzi pubblici (autobus) Puntuali, puliti, frequenti, questi 3 aggettivi riescono ad esprimere bene la qualità del servizio offerta. Attenzione però, come è ovvio che sia, l’autobus viaggia sulla strada principale, la corrispondente della nostra statale o provinciale che a Rodi è la strada che percorre tutta la circonferenza dell’isola unendo le varie cittadine e paesi che spesso e volentieri non sono sulla spiaggia, ma leggermente rialzati verso l’interno collinare, il che significa che quando si prende il pullman per una determinata direzione, la fermata sarà sulla strada principale e non sulla spiaggia. Per ovviare a questo problema esistono fermate in punti strategici la cui distanza dalla spiaggia varia fino a un paio di km, oppure da Rodi (non so se è lo stesso per le altre località) esistono 1 corsa al mattino con destinazione la determinata spiaggia e 1 al pomeriggio per il ritorno. Se la vostra meta non è capolinea chiedete all’autista di avvisarvi, a noi è andata bene 2 volte su 3, purtroppo ad Anthony Quin l’autista si è fermato senza annunciare il nome della fermata, è ripartito e dopo trattativa ci ha fatto scendere nel nulla “regalandoci” una camminata panoramica fino alla spiaggia che per fortuna ha pienamente ripagato le fatiche fatte. Biglietto a bordo se salite alle fermate, in stazione se salite al capolinea. Prezzo max: Rodi-Lindos, 60 km, 4.5€ a testa a corsa.
Spiagge Fantastiche. In 7 giorni ne abbiamo visitate 5 (la sesta è saltata all’ultimo), tutte però nella parte sud e all’interno dei 60 km che uniscono Rodi e Lindos; ce n’è di tutti i tipi e per tutti i gusti, in sabbia, sassi, miste, con mare che scende piatto o a strapiombo. L’acqua ovunque è di un azzurro intenso, limpida, le spiagge sono quasi tutte private, ma hanno tutte un tratto libero nei primi 10 metri dal mare e una giornata con ombrelloni e lettini costa al massimo 4 EURO…Qualcuno in Italia dovrebbe farsi qualche domanda.
Rodi città: siamo stati solo nella spiaggia di fronte al nostro hotel, la migliore pesando bellezza e comodità. Si trova tra il casinò e l’acquario, in prossimità della punta est dell’isola, fondo in sabbia misto sassolini, acqua e sabbia sono pulitissime. Dopo i primi 5 metri di mare il fondo scende e si può nuotare in tutta libertà senza confusione, traffico o racchettoni vari. Sempre in città, svoltando a sinistra rispetto alla punta dell’isola, ci sono altre spiagge e calette soprattutto in ghiaia; belle, tranquille, mai sovraffollate, pulite, ideali se non ci si vuole muovere dalla città.
Kallithea: spiaggia in sassi, anzi, spiaggia ricavata nella montagna con coppie di lettini posti su livelli diversi, soluzione ideale per chi vuole godersi la giornata a 2; in ogni caso c’è comunque uno spiazzo un po’ più grande dove i lettini e gli ombrelloni sono posti sullo stesso piano, consigliato alle compagnie un po’ più numerose. Non si tocca da nessuna parte, sembra di stare in piscina, si lasciano le ciabatte a riva e splash, non si tocca più e si può partire verso lidi inesplorati. In cima alla montagna proprio in prossimità della fermata dell’autobus e del parcheggio auto, ci sono i resti delle terme romane. L’unico contro delle calette come questa sta nella quasi necessità di avere scarpette di gomma, io non le avevo però dovevo continuamente controllare dove mettevo i piedi perché il rischio è quello di appoggiarsi a scogli ruvidi o a spuntoni di roccia. La taverna sulla spiaggia è gestita da personaggi che più o meno ritroverete in tutta l’isola, bonari, cordiali, un po’ “esagerati” nel voler essere simpatici soprattutto con gli italiani. Gyros pita e insalata greca sono stati i 2 menù su cui abbiamo puntato per tutta la vacanza, più che abbondanti nelle porzioni, molto saporiti, tipicamente greci. Facilmente raggiungibile con il pullman con fermata a 200 metri dalla spiaggia, servita ogni ora.
Tsampika: spiaggia in sabbia, la più “sarda” fra tutte le spiagge dell’isola e la preferita di Sara. Spiaggia dorata, abbastanza lunga, mare che non scende mai, chiusa da un lato da una roccia sulla cima della quale si trova un bellissimo monastero raggiungibile dopo una scalata facilitata da gradini. Si dice che l’acqua del monastero favorisca la fertilità. L’altro lato è più aperto, selvaggio, il che trasmette una sensazione desertica, tranquilla, un po’ come succede in Sardegna. A differenza di Kallithea, qui le taverne sono 3-4, ma credo che non si differenzino più di tanto l’una dall’altra se non nell’aspetto esterno. Da Rodi la spiaggia è servita da una corsa d’autobus al mattino e da una corsa d’autobus al pomeriggio, altrimenti la normale linea si ferma sulla strada principale che ad occhio e croce si trova a 10/15 minuti a piedi.
Lindos: ciò che mi aspettavo dalla Grecia. Viaggio lungo, 60 km che siano in macchina o in autobus sono sempre una distanza importante, ma sicuramente ne vale la pena. Ci sono 2 spiagge in sabbia o meglio, la spiaggia è disposta a L con una strettoia sull’angolo che divide in 2 la costa. Noi abbiamo passato la giornata sul lato perpendicolare al paese, in modo da poter ammirare Lindos dal basso; non c’è che dire, paesaggio stupendo si vedono le costruzioni bianche candide arroccate lungo i tornanti ricavati sulla facciata della montagna dominate dal castello fortezza. Dietro c’è l’acropoli sulla quale non posso esprimere giudizi perché dati il caldo, gli orari e la voglia di relax abbiamo scelto di non visitare. La spiaggia si trova all’interno di un’insenatura che funge da porto. Unici nei, la spiaggia è un po’ affollata e ogni tanto attracca qualche motoscafo, il che toglie un po’ di pace e romanticismo a una posto che per caratteristiche potrebbe essere il più bello della parte di isola da noi visitato. L’autobus si ferma in paese, si può scendere alla spiaggia a piedi o con un servizio navetta gratuito, noi abbiamo fatto piedi all’andata e navetta la ritorno; a piedi si possono cogliere particolari che altrimenti sfuggirebbero, con la navetta si risparmia un tratto con pendenze da giro d’Italia.
Anthony Quinn: l’ultima spiaggia visitata e a mio modo di vedere la più bella. L’atmosfera è da isola del tesoro, il panorama è stupendo, ricavata in un’insenatura da favola fra rocce altissime e spostata rispetto all’apertura al mare, in sassolini fini, la spiaggia è stretta, piccola ma non per questo satura, anzi, gli ombrelloni erano a giusta distanza l’uno dall’altro e la prima fila era bagnata dalla marea del primo pomeriggio. In realtà sono 2 spiagge, ma la più bella è sicuramente la prima che si incontra scendendo. La stradina di accesso resta una quindicina di metri in alto rispetto alla spiaggia dove si scende attraverso gradini ricavati nella roccia. Il fianco della montagna è verde. Il mare scende a picco,si tocca solo a riva e appena svoltato a nuoto l’angolo dell’insenatura la sensazione di libertà che si prova è fortissima, ci si sente attirati verso il mare. Davvero bello, forse l’immagine di Rodi che conserverò sempre dentro di me. La taverna sulla spiaggia è gestita da Michele, un signore greco che impara a memoria i nomi dei clienti e che ti tratta da vecchio amico, ottimo venditore, punta a preparare pesce o lombata, ma un’insalata greca non la si nega nessuno. Capitolo autobus; anche qui l’accesso diretto alla spiaggia è garantito con un viaggio di andata al mattino e 1 di ritorno al pomeriggio, altrimenti la fermata della linea è a circa 2 km dalla spiaggia, distanza caratterizzata da salite e discese, curve e meravigliosi angoli da fotografia, piacevoli da affrontare al mattino con la prospettiva del bagno in mare, terribili se fatti di pomeriggio e soprattutto in infradito. Noi abbiamo scelto di fare il viaggio di linea all’andata e aspettare il pullman diretto al pomeriggio, perfetto se non che l’autista al mattino si è dimenticato di avvisarci alla nostra fermata raddoppiandoci i km a piedi. Però ripeto, la discesa al mare e la spiaggia stessa sono veramente un qualcosa di straordinario.
Da vedere Acropoli: noi abbiamo visitato solo quella di Rodi che a mio parere merita. Si trova dietro la città, in cima alla collina sulla costa nord. Immersa in un paesaggio da libro di storia tra prati e alberi dai colori mediterranei è raggiungibile a piedi e in autobus. Salendo dalla città lungo il percorso si incontrano i resti di abitazioni e terme; si entra così nello spazio archeologico tra verde e sentieri, si attraversano le case antiche e tra zone d’ombra ristoratrici e salite assolate si arriva allo stadio praticamente intatto e al teatro ricostruito. Salendo ancora si raggiunge il tempio di Apollo, o almeno, ai resti del tempio che la storia ci ha lasciato. Si sale ancora poi fino a raggiungere l’acropoli: li la vista è stupenda, la città, l’isola e il mare si uniscono in un blu mozzafiato. A piedi si può arrivare attraverso un percorso tortuoso lungo la costa nord prendendo la strada in direzione ospedale, oppure si può salire dal castello (quindi dal porto sulla costa sud) grazie ad una strada dritta ma molto ripida.
Sulle cartine viene segnalata l’acropoli di Lindos, definita migliore rispetto a quella di Rodi. Su questo sito avevamo però letto il contrario. Non avendo visitato l’acropoli di Lindos non siamo in grado di dare il nostro parere.
Città: sicuramente Rodi e Lindos, se siete in coppia e cercate la tranquillità sconsiglio Faliraki. Rodi è la città principale dell’isola anche se probabilmente a conti fatti è paragonabile ad un grosso paese. La città nuova è forse un po’ caotica, le strade sono selvagge in un ambiente dove l’automobilista ritiene di avere sempre ragione. Il traffico non è molto ordinato, il verde è limitato a certe zone fuori dal centro, e quella che potrebbe essere una bella cittadina è stata forse un po’ offesa dal turismo e dalla moltitudine di negozi, strade, e ristoranti che si sono fatti spazio. Non per questo però Rodi è una brutta città anzi, è a misura d’uomo, in particolare la metà della città racchiusa tra le mura del castello è una dimensione parallela. Li, tra i ciottoli e le viuzze, è molto piacevole passare le serate; ci sono negozi di tutti i tipi, che vendono dai soliti souvenir, ai bracciali (un consiglio: Socrates 83, chiedete di “Nicola di Rodi, non Di Bari”, battuta che lui ripete a tutti i turisti italiani), dal miele, alle icone sacre su legno. Ogni sera un percorso diverso, si può entrare dal porto, dal parco, si può passare dal caos dei negozi e locali al silenzio dei parchetti o delle piazze in cui c’è qualche spettacolo con i mangiafuoco. E poi le chiese bizantine i cui colori alle pareti illustrate a libro meritano davvero una visita. Sono chiese che mescolano sfarzo e semplicità, cristalli e colori, oscurità e giochi di luce, davvero belle.
Lindos è una città molto carina, l’abbiamo solo sfiorata, ma non abbiamo mai fatto una visita vera a e propria. È più piccola e più carina di Rodi più classica con le casette bianche senza tetto, arroccata sul fianco della montagna e dominata dal castello. Tutto è più piccolo rispetto a Rodi, è più centrale e più in pendenza. Le strade, dritte e strette arrampicano in salite (o discese) dal mare fino alla cima. Visitabile sulla schiena di poveri asinelli alla mercé dei turisti o a piedi, è preferiti dagli italiani rispetto a Rodi. Dicono che sia però anche più cara.
Faliraki, pensate a Rimini e ai lungomare pieni di locali con i “buttadentro” che ti impediscono di camminare e che ti fermano ogni 3 passi, ai luna park luccicanti, ai locali che tirano tardi al mattino, pensate a tutto questo e avrete Faliraki. L’abbiamo solo attraversata, ma vedendola e sentendo i racconti di chi ci è stato la sensazione è proprio questa. Ideale per compagnie che vogliono unire le bellezze dell’isola a notti no-stop; in questo senso alcuni ragazzi che abbiamo conosciuto sull’aereo di ritorno ce ne hanno parlato positivamente.
Storia: già detto di acropoli e città/fortezza, numerosi sono gli altri spunti storici offerti dall’isola; in particolare vorrei segnalare i monasteri oltre a quello della fertilità di Tsampika nel quale ci siamo imbattuti ce ne sono altri un po’ sparsi in tutta l’isola e vicino a spiagge sicuramente altrettanto meritevoli. Ad occhio, tutti i monasteri sorgono su alture quindi se si organizza una visita è necessario munirsi di scarpe da ginnastica. Altro sito di interesse sono le costruzioni romane di cui le terme di Kallithea sono un esempio. Infine vi raccomando le chiese bizantine, a me hanno stupito veramente tanto.
La valle delle farfalle: vera attrazione turistica dell’isola, non siamo andati perché puntavamo a trascorrere le nostre giornate al mare, chi ci va ne rimane ampiamente soddisfatto anche se così com’è per tutti gli animali anche le farfalle offrono gli spettacoli migliori quando la presenza degli “spettatori” è pressoché intangibile.
Da mangiare Non prendetela assolutamente come vademecum di cucina greca, diciamo che noi siamo rimasti colpiti dai cibi assaggiati ed elencati qui sotto. Tzatziki: salsa a base di yogurt e cetrioli, generalmente come antipasto o condimento Moussaka: Diciamo che è un lontano cugino delle nostre lasagne, sformato con melanzane, besciamella, carne (agnello) e patate, credo.
Souvlaki: Spiedini di carne di maiale/agnello. Non aspettatevi però il sapore dei nostri spiedini da sagra, il sapore del souvlaki (o almeno, quello che abbiamo mangiato noi) è diverso, più morbido.
Keftedes: polpettine fritte con piselli, carne e formaggio.
Pita e Gyros Pita: alla luce di un’interpretazione del tutto personale, sono le varianti delle italiane pizza e piadina e degli arabi kebab. La pita in se è il solo pane/piadina, piatto, che si accompagna con pollo o maiale (chicken/pork, in inglese, venduto al turismo?!?), patatine fritte, cipolle, Tzatziki e pomodoro. Chiuso a cono e riempito con strisce delle carni sopra elencate diventa Gyros Pita, portata meno abbondante rispetto alla semplice pita, ma comunque ampiamente e decisamente saziante.
Insalata greca: cibo ideale da spiaggia per non ritrovarvi poi ingolfati nel pomeriggio. Aspettatevi un’insalata dai sapori forti con peperoni, cetrioli e cipolle a dare il sapore, pomodoro e olive e per finire un bel pezzo di feta. Frappè: da quelle parti del Mediterraneo se ordinate un frappè vi porteranno una sorta di caffè freddo, caffè, ghiaccio e zucchero, non ricordo se c’era altro, ma a noi piaceva un sacco Miele: Rodi è grande produttrice di miele, lo accompagnano ai formaggi, allo yogurt e alle brioches e chissà a quali altri cibi che non ho avuto l’onore di assaggiare Yogurt greco: Yogurt grasso e denso, più “solido” del nostro. Molto saporito, leggo ricavato da latte di pecora. Accompagnato dal miele è un altro ottimo dessert o colazione