Tour della Giordania
LUNEDI’ 14 dicembre Siamo partiti da Bergamo Orio al Serio alle ore 11:30 con Air Cairo (hanno servito il pranzo) e giunti ad Aqaba abbiamo trovato un clima favorevole, bella giornata e temperatura di circa 23 gradi.
In aeroporto abbiamo trovato Giulio del Turchese con le operazioni in entrata che sono state abbastanza veloci, il viaggio in hotel circa 20 minuti.
L’Hotel Gulf si trova di fronte al mare, a 5 minuti a piedi da Aqaba centro, è tranquillo, è pulito, anche la piscina, il personale è cortese ma le cene non sono all’altezza di un 4 stelle poiche’ varieta’ inesistente e in alcuni giorni il cibo è lo stesso, mentre la prima colazione ha qualcosina in più, anche se la frutta è sempre al limite, contano un pezzo per ogni persona che alloggia.
Questo hotel e’ utilizzato anche dalla FrancoRosso poiché ci sono le loro locandine con i loro programmi.
Sistemati i bagagli, prima di cena, alle 19:45 riunione con Giulio che ci mette al corrente sul tour e sulla guida che avremo avuto, Walled (se così si scrive ?) della Net Tour.
Il cambio con il dinaro jordano è 1 euro = 1 dinaro, tutti i commercianti accettano la nostra moneta e per cambiare ci sono aperti anche la sera degli uffici cambio dove si paga una commissione.
La sera la abbiamo passata nel pub dell’albergo a bere qualcosa anche di alcolico (cocktail a 5.50 dinari).
MARTEDI’ 15 dicembre Partenza col pulmino per Petra circa 1.50h. C’e’ un cambio valuta proprio prima di entrare nel sito. Tenete conto che c’e’ da camminare e tanto e se il tempo e’ bello, come oggi, al sole fa tanto caldo e l’ombra è un po’ più rigida. Sito stupendo, noi siamo arrivati fino alla fine dove si vede “l’infinito” (che salita massacrante, però !!!) e dove si percepisce Israele (anche il telefonino lo segnala), ma che camminata, dalle 10:00 alle 16:00 pausa pranzo di 30 minuti. La guida ci ha illustrato qualcosa, una panoramica, per vederla attentamente penso che ci occorrano dei giorni. In questo poco tempo si capisce cos’era Petra nell’antichità. Alle 16:00 nel pulmino per andare in un luogo dove ammirare il tramonto che in questo periodo e’ circa alle ore 16:40. Rientrati ad Aqaba alle ore 17:10 circa, abbiamo vagato per il paese tra le vie, i negozietti, il mini suq, tutto in modo tranquillo, nessuno dava fastidio agli stranieri. Comprate l’acqua (0.50 dinari) poichè in albergo costa circa 2.50 euro. La notte tutti i negozi sono aperti. Gli alcolici (birra, vino, etc.) vengono serviti solo negli alberghi internazionali o possono essere acquistati nelle “loro enoteche”. Cena in albergo e poi in un locale fronte mare di un piccolo centro commerciale di fronte l’albergo a bere qualcosa anche di alcolico (i prezzi erano allineati a quelli praticati dal pub dell’albergo).
MERCOLEDI’ 16 dicembre Partenza col pulmino per il deserto di Wadi Rum circa 50 minuti. Abbiamo noleggiato noi direttamente una jeep, se così si può chiamare, allo sportello preposto al costo di 36 dinari per 6 persone (l’agenzia ne aveva chieste 33 a persona, quanto abbiamo risparmiato ?) per 2 ore. C’è ne sono a centinaia libere sia coperte che scoperte, forse, durante i periodi di alta affluenza bisogna forzatamente fare l’escursione all’interno con l’agenzia per irreperibilità della jeep o prenotarla in anticipo, ma come ?? Anche se non assistiti dalla nostra guida il giro è sempre lo stesso, allo sportello si possono scegliere vari itinerari, noi eravamo obbligati al pranzo alle ore 13:00 circa. Il tempo è soleggiato, da fermi fa caldo, in movimento un po’ meno. Il nostro autista è un ragazzino di circa 16 anni e ferma la jeep in ogni posto interessante, per scalare una duna di sabbia rossa (che fatica !!), per entrare in una gola tra le rocce (quanto era stretta !!), per riposarsi bevendo un te’, per vedere i cammelli liberi, etc. Pranzato e rientro forzato al pulmino alle ore 15:00. Questo deserto è uno spettacolo da non perdere.
GIOVEDI’ 17 dicembre Partenza sempre con lo stesso pulmino per Kerak. Visita del castello oramai diroccato, bel panorama anche se non perfettamente visibile all’orizzonte poichè oggi tira tanto di quel vento che la sabbia ci entra dappertutto, il vento dal deserto, che sensazione !! Un caos di auto a Kerak poiche’ esiste solo una strada in entrata e una in uscita. Il paese non lo abbiamo visitato forse perche non c’era nulla da vedere oltre il castello. Partenza per Madaba. Tempo bello e caldo. Visita alla Chiesa di S. Giorgio dove è conservato il mosaico raffigurante la carta della Palestina non perfettamente completo. Sarebbe stato bello visitare il paese, coi negozi che producono mosaici, ma la guida non lo ha permesso, subito il rientro al pulman per dirigerci al Monte Nebo. Qui il tempo è coperto dalle nuvole, la temperatura e di circa 10 gradi, e così non possiamo vedere nitidamente il panorama del Giordano e di Gerusalemme. Non è che c’è tanto da vedere, la croce coi serpenti, un piccolo museo, i resti in restauro di una chiesa (peraltro chiusa ai visitatori), l’obelisco costruito nel 2000. Abbiamo percorso la Strada dei Re. Col pulmino arriviamo ad Amman con la pioggia e col freddo (6 gradi). Sosta forzata, come in ogni tour all’estero, in un “grossista” di prodotti del Mar Nero e altro ancora che non era proprio così competitivo (rispetto ad Aqaba e ad altri posti successivamente visitati). Ci portano al Hotel Jerusalem, struttura datata ma elegante, camere non perfettamente pulite, insomma non come l’Hotel Tulip promesso dal Tour Operator (abbiamo saputo da altri italiani venuti in Giordania in altri periodi che anche loro hanno soggiornato in questo hotel nonostante nel programma del Turchese sia riportato Tulip Hotel, ma ci avranno mai fatto soggiornare qualcuno ? o è uno specchietto per allodole ?). Dopo la cena a base di un piatto a scelta tra carne (spiedino di agnello, patate, insalata e salsina) e pesce (halibut, patate, insalata e salsina) e frutta, siamo andati al “night” del hotel a consumare birre (fatevi portare la lista completa delle bevande) e ad ascoltare musica jordana dal vivo.
VENERDI’ 18 dicembre Partenza sotto la pioggia e con 8 gradi di temperatura verso i castelli del deserto, o meglio, cavanserragli in mezzo al nulla. Visita della fortezza di Kaharana veramente in mezzo al deserto (bel tempo, un buon tè offerto dai locali e collane veramente belle a 15 dinari trattati), Amra coi suoi mosaici all’interno (bel tempo e un vento incredibile) e Azrak dove Lawrence d’Arabia si dice fissò il suo quartier generale. Pranzo in un ristorantino locale. Rientro ad Amman con visita della città vecchia (escursione a pagamento euro 22 a persona), la cittadella, il museo archeologico, il teatro romano e il museo del folklore. Ci siamo fatti lasciare dal pulmino in un centro commerciale, grande a 6 piani, e lì abbiamo cenato, poiché nel viaggio una cena non era compresa. Siamo rientrati in hotel col taxi, noi a 2 dinari e l’altro gruppo a 5 dinari. Dopodichè un salto nel “night” dell’albergo con lo stesso gruppo vocale locale della notte precedente.
SABATO 19 dicembre Partenza col sole per Jerash. Visita delle splendide rovine risalenti al periodo romano molto bene conservate. Qui ci hanno fatto una foto di gruppo e chi voleva poteva acquistarla a 5 dinari unita ad un CD di foto (così sembrava, all’interno erano presenti foto di Amman, Petra e Jerash con altri gitanti). Pranzo in un ristorantino locale e partenza per Ajulin, Visita del castello arabo di Qalaat Rabad proprio in cima su un colle. Al rientro ad Amman, ovviamente con la luce, ci siamo fatti lasciare nella città vecchia, caotica, con i suoi negozietti, botteghe e la moschea. Ad Amman il prezzo di un prodotto da acquistare è poco trattabile. Rientro in hotel col taxi stavolta a 5 dinari e cena con la scelta di cibo, o carne o pesce, piatti con la stessa composizione di giovedì 17. Come ci ha detto la guida, il giusto compromesso per una corsa in taxi ad Amman è di 4 dinari.
DOMENICA 20 dicembre.
Lasciamo definitivamente Amman e partenza soleggiata per Araq El Amir a sud- ovest di Amman per la visita del sito archeologico, temperatura 15 gradi. Un edificio del II sec. A.C. Nel Wadi Es Sir. Risaliti sul pulmino partenza per Betania che e’ una escursione al costo di euro 27. E’ da vedere !! E’ un percorso suggestivo tra rami di tutti i tipi fino ai luoghi battesimali, ancora oggi in uso, la chiesta greco ortodossa e la riva del giordano che, in questo punto, con i suoi 7 metri di larghezza separa Israele dalla Giordania, e lo si vede chiaramente. Ripartiamo e ci dirigiamo poi nel Mar Nero, in un “stabilimento”, se così si può chiamare, privato. Facciamo il bagno, acqua freddina ma aria calda, salinità di circa 38%, che sensazione, si galleggia sempre allo stesso modo, più ti giri nell’acqua, più ritorni in posizione, è da provare !! Subito dopo tutti alla doccia per ripulirsi bene dal sale altrimenti si finisce come le acciughe in salamoia. Alcuni di noi poi si sono cosparsi il corpo col fango (colore nero) del Mar Morto al costo di 3 dinari, da un tizio sulla spiaggia. Pranzo e rientro ad Aqaba al Gulf Hotel dove arriveremo la sera e dove ceneremo pessimamente. Temperatura notturna di circa 17 gradi.
LUNEDI’ 21 dicembre.
Il tour predisposto dai Viaggi del Turchese e’ concluso ma essendo partiti un giorno prima abbiamo oggi disponibile tutta la giornata libera che passiamo ad Aqaba. La città molto tranquilla, la temperatura e’ di 25 gradi, nessuno ti dà fastidio (come gli egiziani o i tunisini), anzi, sono cortesi e ti offrono anche dei dolcetti e/o della frutta e/o il tè. Comprate le collane, poiché è la caratteristica della Giordania, con le pietre importate dall’India, comprate le spezie (100 grammi zafferano a 1 dinaro, etc.), comprate il sale e i prodotti del Mar Morto, comprate, comprate, ma tirate sempre sui prezzi. Se dovete prendere un taxi (per esempio per recarvi alla spiaggia privata) il prezzo giusto per ogni corsa è di 4 dinari, fate attenzione al tassametro che non funziona (ha un punto quasi invisibile che contraddistingue la prima cifra che e’ il reale valore), poiché potete trovare qualche taxista che applica il prezzo esposto che ovviamente è completamente errato e fuori dal mondo.
Abbiamo fatto un giro con le barchette dal fondo (un piccolo rettangolo) trasparente (contrattato il prezzo a 25 dinari per 7 persone per un’ora) davanti la “promenade” di Aqaba dove si vede solo un carro armato affondato, un pesce ogni tanto, Eliat in Istraele e Aqaba dal mare. Se volete invece fare un vero giro in barca, noi lo abbiamo scoperto dopo, c’è una barca particolare in legno (sembra vikinga) nello Yacht Club di Aqaba che ti porta dove ci sono i pesci “corallini” e ti fa pranzare a bordo, non so quanto si paghi, e uno dei proprietari nonostante sia jordano parla perfettamente italiano poiché studiato a Napoli. Oltre il porto commerciale ci sono le spiagge pubbliche e private dove e’ possibile fare il bagno e vedere i pesci variopinti e ci si arriva solo in taxi (contrattare andata e ritorno) poiché è distante dal paese circa 8 km. Per privati non si intende il nostro stabilimento balneare ma una spiaggia con ombrelloni e sdraio e cambio abiti al di là della strada. Le donne straniere non sono mai importunate neanche se indossano il bikini, basta avere il costume. Per entrare nello Yacht Club dite all’ingresso che andate al bar o al ristorante, barche belle non ci sono. Il porto di Aqaba non merita una visita poiché è commerciale. Cena in albergo e dopo vaghiamo per Aqaba fermandoci in un bar locale (Al Ajoza Cafè) a bere analcolici, a fumare narghilè e a guardare i locali che giocano a carte, una variante di scala 40 con apertura a 51 e gli assi nel ruolo di jolly. Non c’e’ una donna locale !!! MARTEDI’ 22 dicembre L’aereo dall’Italia non arriva per le avverse condizioni meteo a Bergamo, bene, altra giornata ad Aqaba. Il Turchese ci concede il pranzo in un ristorante dietro l’albergo dove ci servono antipastini e un’ottima orata con patate. Cena in albergo e la sera ritorniamo al locale della sera precedente dove, stavolta, giochiamo anche noi a carte tra i giordani, tutti molto rispettosi. Oramai quasi tutti i giordani di Aqaba ci riconoscevano.
MERCOLEDI’ 23 dicembre Colazione. Siamo in attesa di sapere a che ora si parte per l’Italia. C’e’ chi si “spalma” sulle sdraio nella piscina dell’albergo e chi si reca nei negozietti per gli ultimi acquisti. Peccato non avere la racchetta da tennis, in albergo c’e’ un campo in cemento. Alle ore 15:30 tutti in aeroporto, si rientra.
CONCLUSIONI: Uno dei difetti di Viaggi del Turchese e’ stato quello di definire in anticipo i voli operativi (siamo stati informati di ben 3 cambiamenti dei voli dalla nostra agenzia viaggi, e di conseguenza non potevamo prenotare il transfer) e/o di non prevedere una partenza da Roma, poiche’ chi scrive e’ di Roma ed ha impiegato con l’auto ben 6.5 ore per raggiungere Orio lasciando l’auto in ParkinGo.
Altro è stato quello che detto Tour Operator aveva pubblicizzato sul suo sito, nelle 2 settimane prima della partenza, un last minute, 2 al prezzo di 1 con lo stesso programma (tranne un pranzo), con notevole malessere di chi aveva pagato a prezzo pieno.
Pertanto chi vuole viaggiare col Turchese deve sapere che esso, di consuetudine, ha questo tipo di offerta. Le escursioni potrebbero essere prolungate come tempo a disposizione poiché fanno rientrare in albergo sempre il primo pomeriggio (tranne che il rientro di Amman alle ore 18:40 circa) e dai siti ci si allontana sempre con la luce (Petra alle ore 16:00, il Wadi Rum alle ore 15:00, etc.) Il cibo, e la varietà, negli hotel è sicuramente da migliorare, mentre, con nostro stupore, si mangia molto meglio a pranzo nelle varie strutture ricettive.
La guida locale deve essere più vicina alla presentazione dei siti, degli usi e consumi jordani, all’approfondimento per noi europei e non a teorie filosofiche che non possono essere da noi occidentali messe in discussione.