New york da brivido… Brrrr
Partenza prevista per il giorno 5 dicembre, dico prevista perché purtroppo dopo essere saliti sull’ aereo e pronti al decollo, lo stewart ci avvisa che c’ è un problema tecnico che cercheranno di risolvere in 15-20 minuti… Che poi diventano un’ora e mezza… Che poi diventa, dopo l’arrivo della polizia, sbarco e rientro in gate. Dopo essere sbarcati ci avvisano che l’aereo potrà partire soltanto l’indomani alle ore 7. Ci offrono per il disguido il pernottamento in un albergo vicino (visto che l’indomani abbiamo il check in alle 5), la cena, la colazione e 10 euro di telefonate dall’ albergo.
Avviso l’albergo del ritardo e gentilmente mi comunicano che la notte verrà addebitata comunque Avviso anche via mail la chiesa di Harlem che l’indomani non saremmo riusciti ad assistere alla messa…Quanto mi è dispiaciuto! Domenica 06 dicembre: partenza in orario (per fortuna) e arrivo al JFK alle 10:30 locali… Sbarco veloce e operazioni di immigrazione altrettanto scorrevoli (il nostro era l’unico volo previsto a quell’ora…). Il tizio allo sportello mi chiede se siamo a New York per vedere uno spettacolo di Broadway e io gli rispondo di no, ma per cercare di riuscire a vedere una partita di basket. Ritiro bagagli e poi via a prendere il taxi per non perdere nemmeno un minuto nella grande mela!!! Peccato che di taxi non ce n’era nemmeno uno non sapevano dell’arrivo del volo. Ma tempo tre minuti e 15 taxi erano lì… Arriva il nostro turno e il taxista, l’unico gentile che abbiamo trovato, ci porta in meno di mezz’ora all’ albergo per la cifra fissa di circa 60 dollari, dove molto velocemente facciamo il check-in e da dove altrettanto velocemente ci dirigiamo verso il Madison Square Garden per assistere alle 12 alla partita di basket Knicks Vs Nets. Biglietti comprati sul sito www.Ticketsnow.Com al prezzo di 300 dollari, spedizione in Italia inclusa, circa tre mesi prima… Arrivati giusto in tempo.
Lo spettacolo va al di là della partita: cheerleader, bambini che ballano, giochi durante il timeout, ballerini sugli spalti. Qualcosa di favoloso! Peccato che la stanchezza non ci abbia fatto godere al 100% il tutto. Usciamo dal Madison con tanto di ditone gigante e vari gadget dei Knicks, torniamo all’ hotel e dopo una doccia veloce, decidiamo (vista anche la giornata di sole) di salire sull’ Empire State building, che si trova a soli tre isolati dal nostro Hotel. Due ore di code per: metal detector, biglietto (54 dollari 2 adulti e un bambino) primo ascensore (80 piani), secondo ascensore: noi facciamo gli ultimi 6 piani a piedi. Arriviamo in cima in tempo per vedere il tramonto. SPETTACOLO! Anche se fa un freddo pazzesco mio marito inizia a fare decine e decine di foto ch e vanno dall’imbrunire al buio pesto! La discesa è molto più veloce. Ci dirigiamo quindi verso Times Square e rimaniamo un’altra volta a bocca aperta… Luci sfavillanti: sembra giorno anche se è tardo pomeriggio. Alle 6pm locali (mezzanotte in Italia) ceniamo al MC Donald (e dove sennò) per la felicità di mio figlio! E per altrettanta felicità di mio figlio entriamo al Toy’s ‘R us in Times Square. Purtroppo però le 22 ore di veglia si fanno sentire e alle 8pm locali (2 di notte per noi) decidiamo di andare a dormire… L’indomani Lunedì 07 dicembre è prevista la gita all’outlet di Woodbury. Ma prima telefoniamo via Skype al mio piccolo pupo (il secondo) che è rimasto a casa con i nonni, poi colazione da Starbucks. Così faremo tutte le mattine. Prendiamo il pulmann da Porth Authority alle 9:30 (100 dollari in 3) e in un’ ora di viaggio ci troviamo in una sorta di città fatta solo di negozi (220!!!). Iniziamo alle 10.30 a strisciare la carta di credito… alle 17.00 la mia povera postepay era consumata. Un consiglio: se ci andate fatelo i primi giorni e comprate tutto quello che potete, i migliori affari si fanno lì. Noi ci siamo pentiti di non aver comprato di più… per rientrare in hotel prendiamo un taxi vista la mole di borse che abbiamo! Alla sera altro giro a Times Square…E cena da Mc Donald… Martedì 08/12 ci attende una giornata molto dura… Lower Manhattan. Dato che mio marito odia la metropolitana iniziamo a camminare per la Broadway… Oggi fa freddo ed inoltre c’è un vento che taglia le orecchie!!! Ci imbattiamo subito in un bellissimo scoiattolo che mangia dalle mani di un signore che mi dice che ogni giorno si reca lì per dargli da mangiare… Ne vedremo molti in questi giorni, dove c’è un po’ di verde ci sono loro! Alle 12.00 circa arriviamo a Ground Zero, ma prima entriamo alla St. Paul Chapel. Che emozione, anche se non sei americano, capisci cosa ha passato la comunità newyorkese in quei drammatici giorni… I lavori a Ground Zero proseguono anche se non si vede granché, per via delle transenne. Dopo un hot dog passeggiando (il più buono) nelle vicinanze di ground Zero, decidiamo di proseguire verso Battery park a prendere lo Staten Island Ferry Traghetto gratuito che dura una mezz’oretta che ti permette di vedere tutta la lower Manhattan e di passare a fianco alla Statua della libertà. Noi abbiamo perso un giorno di vacanza e non saremmo mai riusciti a vedere anche Ellis Island… Riprendiamo il traghetto per tornare a Battery park: qui si trova la palla che raffigura il mondo la quale si trovava tra le torri gemelle, a parte qualche graffio è uscita illesa da questa enorme tragedia. Iniziamo a risalire e ci dirigiamo verso il famoso toro, per dare una toccatina… Abbiamo bisogno di un po’ di fortuna… Mio figlio ha già finito la memoria della sua fotocamera (1Gb)… Assomiglia proprio a suo padre!! Per fortuna alla nostra prossima tappa la fotocamera non ci servirà! Ho prenotato tramite e-mail la visita alla Federal Reserve Bank (gratuita), dove ti spiegano un po’ come e dove conservano l’oro di tutto il mondo. Molto carina anche l’esposizione delle monete allestita all’interno della banca. Alla fine del tour, dove sono vietatissime foto, ti regalano un sacchettino con delle banconote triturate a fine corso. Rientrando passiamo per l’Apple store di Soho e anche qui la carta di credito chiede aiuto!!! Taxi fino all’ albergo e doccia veloce.
Alla sera cena di rito da Bubba Gump a Times square; mi raccomando portate con voi un documento se volete bere una birra… A me l’ hanno negata nonostante un figlio al seguito… Mercoledì 09/12 Piove a dirotto da questa notte. Decidiamo dunque di andare al Museo di storia Naturale, per capirci quello del film una notte al museo. Ma non prima della solita colazione da Starbucks. Un nota va fatta riguardo il biglietto di ingresso: la tariffa che vedete esposta è SUGGERITA! Quindi potete pagare quello che volete! Io ho pagato trenta dollari (anziché i 41 suggeriti) ma se volete ne potete pagare anche 20! Restiamo lì dentro tutta la mattina e pranziamo al self service che si trova all’ interno… Niente di speciale e anche abbastanza caro! Il museo è immenso e mio figlio vorrebbe farsi rinchiudere dentro… Ma visto che ha smesso di piovere decidiamo di fare un giro nel vicino Central Park. Anche qui le foto si sprecano: scoiattoli ovunque, uccellini che ci avvisano che non piove più, dog sitter con tre, quattro cani al guinzaglio. Ci fermiamo a strawberry field, un tributo fatto per commemorare la morte di John Lennon.
Proseguiamo poi verso Columbus Circle, dove troviamo delle bancarelle natalizie che vendono un po’ di tutto. Proseguiamo verso la sixth avenue, fino ad arrivare al Rockfeller Center dove vediamo finalmente il grande albero di Natale e la pista di pattinaggio…A questo riguardo faccio una piccola considerazione: mi aspettavo qualche addobbo in più a Manhattan, se non fosse per il Rockfeller e qualche altro negozio importante, le decorazioni lasciano un po’ a desiderare. Poi ci dirigiamo verso la Gran Central Terminal Station. La volta è un vero capolavoro. Dall’ esterno di sera si vede imponente il Chrysler Building… Bellissimo. Siamo tutti e tre senza parole.. Rimaniamo a fissare il soffitto per almeno dieci minuti.
Per la cena optiamo per un BBQ vicino al Port Authority station, di cui non ricordo il nome.. Alette di pollo fritte per me e mio figlio e Cheeseburger per mio marito. Totale 50 dollari mancia inclusa.
Giovedì 10/12 Oggi è la volta di Soho, Little Italy e Brooklin. Come al solito fa moooolto freddo. Ma noi comunque camminiamo. Facciamo una tappa da B&H: il paradiso dell’ elettronica, con commessi cordiali e competenti, e prezzi per noi italiani molto abbordabili! Compriamo così un obbiettivo per la reflex che oggi servirà per fare le foto dal ponte, con tanto di garanzia internazionale. Dopo aver camminato parecchio e visto la casa più stretta sulla Bredford a Greenwich, scopriamo che sul nostro percorso troveremo il museo dei Vigili del fuoco: un istituzione per gli americani. Decidiamo di visitarlo con una donazione di 10 dollari (sempre suggeriti) facciamo un giro tra i vari cimeli dei primi del 900. C’è inoltre una sezione dedicata alla tragedia dell’ 11 settembre… Anch’essa, come la St Paul chapel, molto toccante.
Fuori dal museo prendiamo un taxi che per 12 dollari ci porterà oltre il ponte di brooklin (sono quasi le due) per pranzare alla famosa pizzeria Grimaldi . Al nostro arrivo c’è un po’ di coda fuori, che facciamo in meno di dieci minuti, anche se per il freddo sembrano 30… La pizza è molto buona, e con due pizze regular (una margherita e una pepperoni – che sono il nostro salamino-) ci saziamo tutti e tre per 55 dollari in tutto compresa la mancia!!! Al ritorno facciamo il ponte a piedi. Anche se fa molto freddo ci godiamo il panorama che ci lascia ancora una volta a bocca aperta. Anche qui le foto sono di rito.. Poi con il nuovo obiettivo!!! Terminato il ponte ci troviamo sulla zona del municipio, e degli edifici della giustizia. Ci rifugiamo da Starbucks per una cioccolata calda e poi prendiamo per la prima ed ultima volta la metropolitana da Canal street a Herald Square… Siamo esausti. Alla sera andiamo al negozio di M & M’s: capiamo subito come funziona… Vuoi caramelline di colore diverso da quelli che trovi al supermercato? Le paghi 12 dollari all’oncia… Mi pare un po’ troppo! Venerdì 11/12 alla mattina, nonostante il mio fortissimo mal di testa ci dirigiamo per la fifth Avenue a fare un po’ di acquisti. Ci fermiamo ad ogni negozio. Arriviamo pieni di borse al Rockfeller Center e saliamo in cima al Top of the Rock. Devo dire molto più soddisfacente rispetto all’ Empire… Sia per il panorama che per la minore mole di persone che vi salgono. La giornata era molto favorevole (sole splendente) anche se come al solito faceva freddo. Foto come se piovesse. Pranzo in un fast food cinese all’interno del Rockfeller con riso alla cantonese, involtini primavera e, per la gioia di mio figlio, pollo all’ arancia! Arriviamo fino alla fine della fifth av. Dove si trova FAO Schwartz: altro mondo dei giocattoli. Compriamo due scatole di LEGO per barattare un po’ di camminata con mio figlio che è molto stanco. Decidiamo di rientrare con calma in albergo per un po’ di riposo, ma quando prendiamo il taxi la calma scompare. Al venerdì pomeriggio sulla fifth av. È impossibile trovare un taxi e uno di loro si ferma dicendo che ci porterà all’ albergo per 12 dollari: tariffa fissa… LADRO! Si mette a correre all’impazzata (la sua scritta sopra segnava che era libero perche il tassametro era spento…) e in 5 minuti (che normalmente ci sarebbero costati 5$) ci porta a destinazione. Sulle sei ripartiamo per trovare il negozio sulla fifth Avenue dove si costruiscono gli orsetti per l’appunto “Build a bear”. Mio figlio impazzisce dalla gioia. Inseriamo il cuoricino, lo registriamo sul PC, lo vestiamo da pompiere e per la modica cifra di 58 dollari ce lo impacchettano in un bellissimo scatolone di cartone, con anche una stampa del suo certificato di nascita. Ritorniamo verso Times square per fare un po’ di foto e una passeggiata, ma soprattutto alla ricerca di una valigia per metterci tutto quello che abbiamo comprato!!!. Ma il freddo si fa sentire e rimandiamo all’indomani l’acquisto! Sabato 12/12 ULTIMO giorno. Alla mattina di buon ora partiamo dopo la solita colazione per gli ultimi acquisti. Da Macy’ s compriamo una valigia gigante per 78 dollari, poi da foot locker qualche paio di scarpe da ginnastica… e souvenir in un negozietto vicino all’ hotel. Saliamo a preparare le valigie e a fare una doccia, e alle 12.30 lasciamo la camera. In albergo ci permettono di lasciare le valigie in una specie di magazzino. Usciamo per mangiare e ci fermiamo da Sbarro per un po’ di pizza e polpette col sugo. Compriamo qualche pacchetto di M & M’s in un negozietto e poi alle 3.30 saliamo sul nostro shuttle che per 48 dollari ci porterà diretti al JFK. Arriviamo al check-in, e la hostess ci comunica che uno dei nostri bagagli sfora di circa 4 chili e dobbiamo pagare 150 per heavy luggage…Io e mio marito pensiamo qualche istante e…Dopo aver aperto le valigie iniziamo a suddividere questi benedetti 4 chili tra le altre valigie… FFFFIUUUU Scongiurati i 150 dollari ci mettiamo in coda per l’imbarco.. Per fortuna il ritorno è andato bene. Alle 7.15 pm partiamo, per atterrare a Venezia alle 9.45. Finalmente alle 10.30 arriva mio padre con il mio piccolino che come se niente fosse ci saluta e ci chiede stupito il perché di così tanti baci… MAH! La prossima volta porteremo anche lui… Promesso!!! Se necessitate di qualunque info: manuluric@libero.It