Che bella sorpresa Bruxelles!

Un viaggio un po’ per caso, scegliendo una meta per il Capodanno facilmente accessibile da Bologna che non fosse la solita Londra o Parigi. Dopo una rapida consultazione in internet, ci cade l’occhio su Bruxelles. La Brussels Airlines parte direttamente da Bologna e gli orari ci permettono di passare quattro giorni pieni a Bruxelles, dalla...
Scritto da: nique
che bella sorpresa bruxelles!
Partenza il: 31/12/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Un viaggio un po’ per caso, scegliendo una meta per il Capodanno facilmente accessibile da Bologna che non fosse la solita Londra o Parigi.

Dopo una rapida consultazione in internet, ci cade l’occhio su Bruxelles. La Brussels Airlines parte direttamente da Bologna e gli orari ci permettono di passare quattro giorni pieni a Bruxelles, dalla mattina del 31 dicembre alla sera del 3 gennaio. Inoltre, nelle immediate vicinanze ci sono mete turistiche che meritano certo una visita: Bruges, Gent, Anversa.

Come hotel scegliamo l’Ibis S.Catherine, a 500 metri dalla Grand Place, a 600 metri dalla Stazione Centrale e in una zona piena di ristoranti e di mercatini natalizi. L’hotel è nuovo, con camere minuscole, ma pulite e funzionali. Nota di merito: arrivando a Bruxelles alle 8,30 del mattino, alle 9,30 eravamo già alla reception dell’Ibis; con nostra grande felicità ci hanno dato subito la camera senza farci aspettare fino alle 12,00.

Dall’aeroporto, la capitale è facilmente raggiungibile in autobus o con il treno. Noi abbiamo scelto il treno che parte ogni quarto d’ora e in un altro quarto d’ora arriva in Stazione Centrale. I biglietti costano 5 euro e li abbiamo acquistati su internet prima di partire http://www.B-rail.Be L’ufficio del turismo principale si trova proprio sulla Grand Place dove ci fermiamo subito per prendere una mappa della città e informarci sullo spettacolo di fuochi d’artificio di stanotte. Infatti sappiamo che non verranno fatti in piazza, ma nella zona dei musei, il Mont des Arts.

La giornata è abbastanza uggiosa e la passiamo fra la Grand Place, i negozi del centro e la Piazza Santa Caterina dove ci sono i mercatini di Natale, la pista di ghiaccio, la ruota panoramica e, come ospite dell’Ufficio del Turismo, una rappresentanza dalla Mongolia con tanto di gher e gruppo musicale molto interessante, i Sedaan (www.Sedaanmusic.Com). Ci togliamo anche la curiosità di visitare il Museo del Fumetto (entrata euro 7,50), è carino, ma niente di speciale per noi che non siamo veri appassionati. Ci è piaciuto invece l’edificio che ospita il museo disegnato dall’architetto Horta come deposito di tessuti.

Decidiamo di mangiare qualcosa presto da un Pizza Hut per evitare la ressa nei locali per il fine anno e avere un po’ di tempo per riposarci, visto la levataccia di stamattina, prima di uscire per “festeggiare” il nuovo anno. Passiamo infatti la serata nello spiazzo di fronte al Mont des Arts con tantissima gente di tutte le età e da tutto il mondo che nonostante il freddo aspettano il nuovo anno con musica e proiezioni per l’anniversario della caduta del Muro di Berlino. Finché a mezzanotte incominciano venti minuti di bellissimi fuochi d’artificio e brindiamo anche noi al nuovo anno.

Il primo dell’anno a Bruxelles è praticamente tutto chiuso e la città è deserta. Dopo una lauta e buona colazione in hotel, decidiamo di prendere il treno per Bruges che parte ogni mezz’ora dalla Stazione Centrale e arriva a destinazione in un’ora. Il biglietto andata e ritorno in giornata è in promozione per il periodo natalizio e costa 9 euro a testa, lo chiamano “biglietto shopping” e bisogna farlo nelle biglietterie perché alle macchinette automatiche non è disponibile.

Arriviamo a Bruges che è una bellissima giornata di sole. Il centro si raggiunge facilmente a piedi dalla stazione girando a destra dopo il ponte verso il Minnewater. Incontriamo subito il Begijnhof dove entriamo per fare qualche foto, il museo è chiuso. Procediamo poi verso il centro, entriamo nella Chiesa di Nostra Signora dove è custodita una Madonna con Bambino di Michelangelo e giungiamo al Markt, la piazza principale circondata da case del ‘600 e dominata dal Belfort. Peccato che anche qui sia pieno di bancarelle di Natale che tolgono un po’ di bellezza alla piazza e anche alle mie foto! Il Burg invece è un gioiello con il Municipio in arenaria decorato con statue e torrette e la Casa del Prevosto. Attraverso la Via del Somaro Cieco passiamo nel Vismarkt e ritorniamo sui nostri passi. Peccato che tutti i musei siano chiusi, ci consoliamo con una mega porzione di patatine fritte e maionese.

Riprendiamo il treno superaffollato per Bruxelles e rientriamo in albergo fermandoci nella solita Piazza Santa Caterina ad ascoltare il gruppo musicale Mongolo e ad ammirare la bellissima giostra per bambini. Stasera ceniamo al Vieux Colombier nella Rue des Bouchers, questa strada è una vera trappola per turisti, se potete evitatela. Bellissimo spettacolo di musica e luci nella Grand Place.

Il 2 gennaio partiamo alla volta di Gent sempre con il biglietto “shopping” da 9 euro, durata mezzora. Anche oggi il tempo sta volgendo al bello, per fortuna. La città è molto più “viva” di Bruges che invece ci ha dato un po’ l’impressione di un museo all’aria aperta. Gent è molto più piacevole con i locali, i negozi, tanta gente per la strada (oggi è anche il primo giorno di saldi). A differenza di Bruxelles, qui si parla fiammingo, ma niente paura con i turisti parlano francese.

La stazione(Gent St. Peters) è abbastanza lontana dal centro, circa due chilometri e mezzo, ma si può prendere il tram. Noi l’abbiamo fatta a piedi in una mezzora circa seguendo le indicazioni per il centro.

Peccato che tutto il centro storico sia un enorme cantiere, perché è molto bello con le case medievali intorno al Markt e il Belfort (torre campanaria). Entriamo nella cattedrale di San Bavone che custodisce il polittico dell’Adorazione dell’Agnello mistico, costituito da 10 pannelli di legno di quercia, realizzato dai fratelli Jan e Hubert van Eyck ed esposto nel 1432 (entrata 4 euro).

Dove un tempo si trovava il vecchio porto, adesso si allungano due strade, la Graslei e la Corenlei, considerate le strade più belle di tutta la Fiandra. Oggi è una bella giornata e passeggiare lungo i canali è davvero piacevole anche se freddino. Qui si trovano infatti i pittoreschi palazzi costruiti fra il Duecento e il Settecento, la chiesa e il ponte di San Michele che si specchiano nelle acque del fiume Leie. In fondo alla Graslei, alla confluenza fra il Leie e il Lieve, si trova l’imponente Castello dei Conti (Gravensteen), costruito sul modello dei castelli dei crociati in Siria, un tempo dimora dei Conti di Fiandra, zecca, prigione e fabbrica di cotone. Facciamo poi un salto al Museo del Design che ha una vasta collezione di mobili dal XVII al XIX secolo e oggetti di design moderno e Art Nouveau (entrata 5 euro). Consigliato.

Pausa pranzo da Exki una catena “fastfood” con prodotti naturali e freschi. Noi abbiamo mangiato un’ottima torta salata con tanto di cioccolata in tazza. Non mancano però panini, insalate, macedonie, dolci, yogurt e zuppe calde. L’ambiente è carino, semplice e rilassante.

Perdiamo ancora un po’ di tempo a zonzo per questa vivace città e rientriamo a Bruxelles.

Stasera cerchiamo di evitare la Rue des Bouchers e ceniamo in un ristorante di cucina orientale, frequentato quasi esclusivamente da locali, dove fanno i noodles artigianali. Si chiama Au Bon Bol e si trova in Rue Paul Devaux (proprio dietro al Pizza Hut che si trova a alla fermata Bourse della metropolitana). Se vi piace la cucina cinese ve lo consigliamo. Cena abbondante e gustosa, 15 euro a testa. E’ comunque incredibile la varietà di ristorante etnici a Bruxelles, sembra quasi di essere a Londra.

L’ultimo giorno lo dedichiamo a Bruxelles. Durante la notte ha nevicato, ma oggi c’è un bel sole e la città è molto bella sotto la neve. Ci dirigiamo verso il Mont des Arts per visitare il nuovo Museo Magritte. Facciamo i biglietti alle 10,30 presso il Museo di Belle Arti, ma possiamo entrare al Magritte solo con il turno delle 11,30 (si trova a fianco al Museo des Beaux Arts). Nell’attesa facciamo un giro in Place Royale da cui si gode una bella vista su Bruxelles e dentro al Parc de Bruxelles imbiancato dalla neve. Al museo, passiamo circa un’ora ad ammirare i quadri di Magritte poi torniamo verso la Grand Place per fotografarla con la luce del giorno. Facciamo un passaggio alla Boutique di TinTin che in questi giorni era sempre chiusa e prendiamo la metropolitana per l’Atonium (fermata Heysel). La nostra guida Mondadori è abbastanza nuova, ma riporta ancora la linea vecchia della metropolitana che è stata di recente rimodernata con l’aggiunta di nuova linee. La nostra guida infatti diceva di prendere la linea 1A mentre adesso è la linea 5. Fate attenzione ad avere una mappa nuova della metropolitana.

L’Atonium è stato ristrutturato di recente e l’entrata costa 9 euro. All’interno si può visitare una mostra permanente abbastanza interessante dell’Expo del 1958 e con l’ascensore raggiungere la cima da cui si gode una bella vista sulla città, lo stadio Heysel e gli edifici costruiti per l’Expo. Ritorniamo verso il centro e ci concediamo una pausa all’Exki di Rue Neuve con la solita torta salata e caffè. Giriamo un po’ per questa via dello shopping e rientriamo in albergo per ritirare le valigie lasciate in deposito e prendere il treno per l’aeroporto.

Purtroppo tutti gli aerei sono in ritardo causa neve e gelo un po’ in tutta Europa. Il nostro aereo delle 21,05 parte infatti alle 22,40 ora in cui avremmo già dovuti essere a Bologna. Il volo è praticamente vuoto, siamo appena in ventiquattro, e a mezzanotte e un quarto atterriamo senza problemi a Bologna.

Bruxelles, Bruges e Gent: un’inaspettata e gradevole vacanza in un paese multiculturale e vivace che coinvolge e conquista, merita sicuramente una visita!



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