Amore e odio per l’ilha do Sal
E cosi inizia la nostra avventura sull’isola di Sal. In quella settimana abbiamo visto le principali attrazioni turistiche, una settimana è sempre troppo poco ovinque ti trovi, e cosi abbiamo iniziato visitando la vicina citta di santa Maria; molto caratteristica e a mio avviso molto carina unico inconveniente le pressioni dei “commmercianti” che farebbero di tutto pur di venderti una tartaruga in legno. Poi abbiamo fatto il consueto giro dell’isola: la capitale Espargos, le saline, l’occhio blu, il porto di Palmera e il famoso miraggio. L’isola è bella e selvaggia, durante il giro soprattutto nella capitale ci si sente davvero in Africa, la gente rilassata nonostante il loro essenziale stile di vita, i profumi ,i colori e il deserto immenso ei’Ilha do Sal che mi piaceva sempre di piu. Sempre piu convinti e contenti, ci siamo inoltrati a piedi per raggiungere le spiagge delle dune ( nn mi ricordo il vero nome ) e li, dopo aver camminato per mezz’ora circa nel nulla piu assoluto, ci sembrava veramente di essere arrivati in paradiso. Il mare era azzurro da cartolina e la sabbia bianca e morbida intervallata da sabbia lavica nera, ma tutta comèplemente piena di conchiglie… Le dune intorno sembravano proteggerla e cmq le poche persone presenti erano a km di distanza; un baretto in lontananza…Sembrava di stare in un film. Conclusione la settimana è finita in modo positivo, il posto ci è piaciuto, il villaggio era accogliente e l’organizzazione perfetta. Si rimane solo un po amareggiati dalla forte speculazione edilizia, da tutte villaggi,case ecc che a causa della crisi per fortuna o meno (dipende dai punti di vista) sono stati lasciati a meta, quasi a voler simboleggiare una minaccia sulla vera natura di quest’isola. Sarebbe bello che gli operatori turistici, i turisti e anche gli abitanti del posto capissero che la vera ricchezza dell’isola sta nella sua natura incontaminata nella suo aspetto selvaggio e arido, in quel vero paradiso tropicale che spererei rimasse cosi per sempre.