Viaggio improvvisato ad Atene e Naxos
Sbarchiamo ad Igoumenitsa alle ore 02.30, orario greco con un’ora avanti rispetto all’Italia. Non abbiamo ancora deciso dove andare. Lefkada, Cefalonia, fermarci a Parga? I nostri amici che venivano in Grecia per la prima volta, volevano visitare Atene. Per noi è la quinta volta in Grecia, ma ad Atene non ci siamo mai stati, ci siamo sempre fermati sulle isole ioniche. Non ho né una cartina, né il navigatore, ma ricordo di aver un foglietto di appunti, per un eventuale viaggio ad Atene. Trovo gli appunti. Alle tre di notte è tutto ok, si parte per Atene. Bisogna percorrere 520 Km per raggiungere Atene. Il primo tratto di strada lo conosco bene. Esco dal porto di Igoumenitsa e mi dirigo a destra per Preveza. Alla prima salita s’illumina la spia di riserva del carburante e impreco. “Se non trovo un distributore aperto, cambio itinerario di viaggio.” Il primo distributore che incontriamo è chiuso, ma “stranamente”, il successivo è aperto alle ore 03.30. Il benzinaio ci dice che siamo stati fortunati, perché lui avrebbe aperto alle 04.30. Il diesel costa € 0.980 al litro. Con € 35,00 facciamo il pieno. Si riparte. Attraversiamo l’incrocio per Syvota e poi all’incrocio per Parga dopo una trentina di Km da Igoumenitsa, decidiamo di svoltare e visitare Parga di notte (la perla dello Ionio). Dall’incrocio, si devono percorrere 10 Km per raggiungere Parga. Arriviamo a Parga, si scorge subito l’isoletta illuminata e c’è ancora qualche locale aperto. Facciamo una passeggiata di notte, mostriamo Parga ai nostri amici di viaggio, poi ritorniamo sulla strada principale per Preveza. Dall’incrocio di Parga dopo 40 Km circa, vicino al paesino di Kanali, prima di arrivare a Preveza, svoltiamo a sinistra per Arta. La strada è buona, dritta. Non c’è traffico si può procedere con prudenza a 80 Km all’ora. Passiamo Louros. Alle 05,00 raggiungiamo Arta. La città del re Pirro. Attraversiamo Arta e scorgiamo illuminato il vecchio ponte. Troviamo le prime insegne per Atene. Ci dirigiamo per Menidi, la strada diventa tortuosa con curve e saliscendi. Bisogna prestare particolare attenzione, è ancora buio. Dopo alcuni chilometri, dopo aver attraversato Menidi e prima di raggiungere Agrimnio si apre una strada a quattro corsie nuovissima, senza traffico. Procediamo a velocità sostenuta, la strada lo permette. Sta sorgendo il sole. Ammiriamo un paesaggio dai colori bellissimi. Dopo una quarantina di Km di strada a quattro corsie e spartitraffico, ricomincia la strada con salite e curve. Ormai è giorno, sono le 07.00. Siamo nei pressi di Messolonghi. Ci sono delle bellissime insenature. La strada è buona, ma ci sono saliscendi e curve pericolose. Dopo una trentina di chilometri intravediamo il bellissimo ponte di Antirrio. Per attraversarlo si paga al casello d’ingresso € 11,80. Attraversando il ponte si può vedere Patrasso a destra. Sono le ore 08.00. Il traghetto che partiva da Brindisi alle 18.00 della stessa “Endeavor” sarebbe arrivato a Patrasso alle ore 10.30. Abbiamo alcune ore di anticipo sul traghetto. Abbiamo percorso 294 Km. Prendiamo la superstrada per Corinto-Atene , ci sono altri 225 km da percorrere per arrivare ad Atene. Dopo pochi Km c’è il casello, e si paga € 2,80. La superstrada Patrasso- Corinto non è a quattro corsie ma a due corsie più due piccole corsie, nei due sensi di marcia, per veicoli lenti. C’è poco traffico si può procedere a 80-100 Km all’ora. Non è molto facile sorpassare. Bisogna prestare attenzione. A metà percorso per un breve tratto, la strada diventa a quattro corsie. Ci fermiamo in una modernissima e pulitissima stazione di servizio per fare colazione. Sul mio foglio di appunti ho soltanto il nome di un albergo di Atene. Proviamo a telefonare per prenotare. Il numero trovato su internet è sbagliato. La sig.Ra che ci ha servito la colazione, molto gentilmente provvede a trovare il nr esatto. Telefoniamo. Ci sono due stanze libere. Prenotiamo. Si tratta dell’albergo “Anemoni”. La stanza doppia costa € 75,00 al giorno e c’è il parcheggio auto. Usciamo dalla stazione di servizio e la strada dopo alcuni Km ritorna a due corsie. Dopo una quarantina di km raggiungiamo Corinto. Sono le ore 10.00. Sono circa sette ore che stiamo viaggiando in auto, ma bisogna considerare che ci siamo fermati a Parga e più di un’ora alla stazione di servizio. La strada è di nuovo a quattro corsie. C’è un altro casello. Anche qui si paga in anticipo. Paghiamo altre € 2,80. Una quarantina di chilometri e raggiungiamo Atene. Sono le 11.00. Qui comincio a preoccuparmi, perchè il traffico è sostenuto, e gli automobilisti greci non ti fanno sconti. Sembrano impazziti. Troviamo le indicazioni Piraeus ed Elefsina a destra. Procediamo per Piraeus, ma dopo pochi chilometri non trovo più le indicazioni Piraeus ma Pirereias. Pensiamo che si tratti di un quartiere diverso dal Pireo, e dopo aver chiesto al personale di un distributore senza avere utili indicazioni, ci avventuriamo sulla superstrada sperando di non imbottigliarci nel traffico di Atene. Visto che le indicazioni per Pirereias ricorrono spesso ci dirigiamo verso Pirereias. Intravedo lo stadio “Olimpiakos” e capisco che stiamo sulla strada giusta. Arriviamo al porto, ma non ci si può fermare neanche per un attimo in doppia fila. Suonano come matti. Il Pireo, è brutto e caotico. Decidiamo di entrare nel porto (entrata 6) e trovare l’albergo a piedi. L’albergo “Anemoni” si trova nelle vicinanze della chiesa della Trinità e del Teatro a pochissimi minuti dal porto, in una stradina poco trafficata. Ha una grande insegna verticale bianca su sfondo rosso. Finalmente alle ore12.30, arriviamo in albergo, scarichiamo i bagagli e parcheggiamo l’auto nel parcheggio sotterraneo. Il personale dell’albergo è molto gentile, la stanza e il bagno sono piccoli ma in compenso sono puliti. Mangiamo qualcosa, ci riposiamo, e nel pomeriggio, alle 16,00 circa, ci avviamo verso l’Acropoli. La stazione della metro, linea verde, si trova accanto all’uscita 7 del porto. C’è un cavalcavia, si attraversa e si arriva subito alla metro. Per andare all’Acropoli ci si deve fermare alla stazione di Monastiraki. All’uscita della stazione di Monastiraki, ci troviamo nel cuore del quartiere della Plaka, andiamo a destra e troviamo immediatamente la Biblioteca di Adriano procediamo per una salitella dritti verso l’Acropoli. Dopo 400 metri circa troviamo l’ingresso per l’Acropoli. Il biglietto costa € 12,00, è valido tre giorni e ti da la possibilità di visitare tutti i siti archeologici e relativi musei, a parte il museo archeologico nazionale che si trova più lontano. Saliamo per l’Acropoli ma comincia a piovigginare. Sono le ore 17.00, decidiamo di rinviare la visita al giorno successivo perché è già tardi e le zone archeologiche chiudono alle ore 19.30. Torniamo alla Plaka, facciamo una passeggiata per le stradine piene di negozi e poi ci fermiamo a cenare. Il proprietario della taverna è gentile, ma le pietanze (souvlaki e insalata greca) non eccellenti. Il prezzo è buono, € 65.00 in quattro. In tutta la Plaka non mi sembra ci siano taverne di buona qualità, ma in compenso il quartiere è molto affascinante e ne vale la pena trascorrere una bella serata. Alle ore 23.00 ritorniamo al Pireo.
MARTEDI’ 1 settembre 2009 Dopo aver fatto colazione in albergo e prima di avviarci per visitare l’Acropoli dobbiamo decidere l’itinerario di viaggio per i giorni successivi alla permanenza ad Atene. Decidiamo di andare a Naxos, e quindi dobbiamo informarci sugli orari e comprare i biglietti. Andiamo direttamente alla Blue Star Ferris che si trova all’ingresso del porto – entrata 7. Per Naxos ci sono giornalmente due partenze della Blue Star Ferries, di mattina presto alle ore 07.25 con arrivo alle 12.40 e di pomeriggio alle ore15.00 con arrivo alle 21.15. Optiamo per la partenza di mattina presto, così potremmo scegliere con più tranquillità dove alloggiare. I biglietti di sola andata per Naxos costano complessivamente, € 200,00 per quattro passaggi ponte , più passaggio auto. Il passaggio ponte costa € 30,00 e il passaggio auto € 80,00. In questo periodo non ci sono particolari problemi per trovare posto sul traghetto, neanche per il passaggio auto. Dopo aver comprato i biglietti per Naxos, ci dirigiamo con la metro verso l’Acropoli. Arriviamo a Monastiraki alle ore 10.30. Possiamo visitare tutti i siti archeologici in tutta tranquillità, basta organizzare bene il percorso di visita. Dalla stazione della metro di Monastiraki, prima visitiamo la Biblioteca di Adriano, poi procediamo per l’Agorà romana e vediamo la Torre dei Venti. Poi ritorniamo indietro alla biblioteca di Adriano e lasciandola alle spalle, andiamo dritti verso l’Agorà Greca. Entrati nell’agorà greca, visitiamo il tempio di Efesto che sta su un‘altura e il museo dell’Agorà greca, molto interessante, poi ci avviamo verso la chiesa bizantina dei Santi Apostoli con bellissimi affreschi. Quindi usciamo dall’agorà greca e saliamo verso l’Acropoli. A metà percorso scorgiamo un’altura, è l’Areopago dove secondo la leggenda il dio Ares sarebbe stato accusato di omicidio da Poseidone. Si sale ancora e ci si trova all’ingresso dell’Acropoli. Si raggiunge il Propileion, e si vede alla destra il tempio della dea Atene Nike. Poi si attraversa il colonnato e si trova il Partenone e l’Erechteion con le Cariatidi (copia), dove si ritiene sia seppellito Eretteo il sesto re di Atene e secondo la leggenda il primo re di Atene, Cecrope (il re serpente). Sull’Acropoli ci soffermiamo per ammirare uno splendido panorama di Atene. Scendiamo sul versante opposto e dall’alto vediamo il bellissimo Odeon di Erode Attico. Si scende ancora e in lontananza si scorge il tetto scuro del museo dell’Acropoli. A metà discesa, un po nascosto, troviamo lo straordinario Teatro di Dioniso, che è il più antico teatro stabile al mondo. Bellissimo, emozionante pensare che in questo teatro ci sono state le prime rappresentazioni di Eschilo, Euripide, Sofocle. Nelle prime file ci sono le poltrone scolpite in pietra. Usciamo dal cancello e a destra troviamo l’ingresso del museo dell’Acropoli. Paghiamo un euro per l’ingresso e troviamo, oltre a tante bellissime opere d’arte ritrovate sull’Acropoli, le Cariatidi originali dell’Eretteo, che si possono ammirare da vicino, l’Atena pensosa, le Metope del Partenone con alcune sculture che conservano ancora i colori originali. Usciti dal museo andiamo a destra e procedendo lungo il viale diritto, usciamo sul Parco Nazionale. Intravediamo le altissime colonne del Tempio di Zeus Olimpo, uno dei più grandi templi sacri dell’antichità, terminato da Adriano. Lasciamo alle spalle il Tempio di Zeus, procediamo a destra per 600 metri circa, mantenendo sulla destra il Parco Nazionale, arriviamo in piazza Sintagma dove assistiamo al cambio della guardia. Sono le 20.00. Lasciamo alle spalle piazza Sintagma con il Palazzo del Parlamento e procediamo dritti per raggiungere la Plaka. Mangiamo alla solita taverna che si trova vicino alla stazione della metro Monastiraki, quasi di fronte all’ingresso dell’agorà greca. Alle 23.00 torniamo in albergo. MERCOLEDI’ 2 settembre 2009 Alle 05.30 sono già sveglio, perché alle 06.30 bisogna trovarsi nel porto. Sento un boato. Dopo mezz’ora si sentono le sirene di vigili del fuoco e polizia. Non sappiamo cosa sia successo. Ci ritroviamo tutti giù a fare colazione alle 06.00. Ci interroghiamo sull’accaduto, ma non c’è tempo per commentare. Solo successivamente sapremo che è scoppiata una bomba alla borsa di Atene. Viverlo in diretta ti fa raggelare il sangue. Vado a prendere la macchina dal parcheggio, carichiamo i bagagli e in 10 minuti alle 06,45 siamo già nel porto (entrata 7). Alle 07.25 partenza puntuale. Il traghetto fa prima scalo a Paros e poi alle ore 13.00 arriva a Naxos. Si arriva a Chora, il paese capoluogo, e all’ingresso nel porto si intravede la Portara. Otto anni fa con una crociera Costa avevo visitato Santorini e Mikonos. La vita di crociera non mi era piaciuta assolutamente, ma Santorini mi aveva incantato ed ero rimasto affascinato dalla “little venice” di Mikonos. Avevo in mente l’incanto di Santorini e sinceramente Naxos appena giunto in porto non mi entusiasma, anzi al primo impatto mi delude. Forse questo è un sentimento che qualcuno proverà visitando l’isola per la prima volta, ma non rammaricatevi, perché sicuramente vi innamorerete di Naxos scoprendola. Sul porto ci sono molti affittacamere ad aspettare i turisti. Decido di trovare gli studios da solo, perché prima di affittarli voglio vederli. Non mi piace prenotare, apposta! Grazie ai racconti di questo sito e grazie a Google Earth ho un idea della conformazione dell’isola. Appena sceso dal traghetto vado dritto in direzione obbligatoria. Dopo 1km, passando da Grotta con omonima spiaggia, trovo il bivio per Egares e Apollonas dritto e Agia Anna, Agios Prokopios a destra. Svolto a destra. Alla mia sx c’è un campo di calcio.Dopo altri 500 mt. Ad un’incrocio svolto a sinistra e arrivati vicino alla grande chiesa di Agios Nikodimos svolto a destra. Dopo 2 km ad un bivio che indica l’aeroporto, procedo seguendo a destra l’indicazione Agia Anna e Prokopios. Attraverso una zona, dove a sx c’è una palude e a destra un enorme spiaggia con delle dune, dove praticano il surf, che è la continuazione di Agios Georgios. Trovo un bivio, a destra si va a Stelida a sinistra per Agia Anna e Agios Prokopios, proseguo per Agia Anna. Dopo 4 km circa si raggiunge Prokopios e dopo un altro Km si svolta a destra e si è già arrivati ad Agios Anna. C’è un piccolo porticciolo con dei pescherecci. Abbiamo impiegato 10 minuti da Chora e percorso 10 km circa. Non trovo parcheggio e proseguo a sinistra con la bellissima spiaggia alla mia destra. Dopo alcune centinaia di mt la strada diventa sterrata, ma adeguatamente transitabile. Ci passa anche il bus. All’inizio dello sterrato troviamo la taverna “Paradiso”, con i tavoli sulla spiaggia sotto una bellissima tamerice. Siamo già a Makargas – Plaka Il posto ci piace. Subito dopo la taverna troviamo gli studios Stella, ci fermiamo a chiedere, ma è tutto occupato. Proseguiamo lo sterrato e dopo 200 mt troviamo prima una taverna, poi un market, poi un camping e immediatamente dopo gli studios “Paradiso – Agginiko”. Sono molto belli. C’è una bella piscina, vialetti e giardino ben curato, e naturalmente il parcheggio auto. Ci fermiamo a chiedere. Ci sono due studios liberi con vista mare. Sono molto puliti. Ogni studios costa € 45 al giorno. La proprietaria è gentile. Perfetto aggiudicati! Sono le 14.00. Facciamo spesa al market sotto casa e mangiamo qualcosa in veranda con una splendida vista sulla spiaggia. Dopo un breve riposo, subito in spiaggia. La Plaka è una infinita striscia di splendida sabbia e l’acqua ha colori straordinari, limpidissima. Si vedono il promontorio di Stelida a dx e dal lato opposto quello di Orkos. Sullo sfondo c’è l’isola di Paros. Le spiagge di Agios Prokopios, Agia Anna e Plaka sono un’infinita distesa di sabbia, delimitate da splendide tamerici e intervallate da piccole scogliere con scogli levigati. Le prime due sono di sabbia grossolana che è ottima quando tira vento, la Plaka è invece di soffice sabbia bianca. Un paradiso. La strada che da Prokopios porta a Makargas-Plaka, passando da Agia Anna si può percorrere tranquillamente a piedi. Sono 4 Km circa, e lungo il percorso ci sono numerose taverne e studios. Il tramonto decidiamo di ammirarlo da una scogliera che si trova vicino alla taverna Paradiso. Percorriamo 200mt di strada sterrata dal nostro studios, poi una passerella di legno ci conduce sul piccolo promontorio che divide Agia Anna dalla Plaka e troviamo una deliziosa chiesetta. Alle 19,00 circa assistiamo seduti sul muricciolo della chiesetta ad uno spettacolo straordinario. Le rocce sottostanti sono levigate e sembrano delle sculture che si infiammano di rosso. Il sole scompare dietro Paros e si rimane incantati. La sera andiamo a cenare alla taverna Paradiso. Dalla taverna si vedono le luci di Paros e si è vicinissimi al mare. Cambiamo menù rispetto alla taverna ateniese e ordiniamo due insalate greche due octopus e due calamari alla griglia oltre a vino e acqua (pesce congelato) Paghiamo € 65,00 e siamo soddisfatti per il panorama ma non per il cibo .Dopo la cena decidiamo di visitare Chora. Arriviamo alle 23.00 è piena di vita. Abbiamo difficoltà a trovare parcheggio. Facciamo un largo giro e ci fermiamo al parcheggio della spiaggia di Grotta. Facciamo una passeggiata sul lungomare pieno di taverne e bar . Mi procuro, presso l’agenzia di viaggi, una cartina dell’isola e poi a casa.
GIOVEDI 3 settembre 2009 Dopo tanto girovagare, giornata di riposo. Sole e mare. Prendiamo cmq la macchina per vedere dove arriva lo strada sterrata della Plaka. Percorriamo 4 Km circa di sterrato transitabile. Dopo aver superato il promontorio di Orkos raggiungiamo Mikri Vigla bellissima ma molto ventosa, frequentata quasi esclusivamente da surfisti. Lasciamo lo sterrato e ci dirigiamo verso le spiagge di Pirgaki e Aliko. Visitiamo le spiagge di Kastraki e poi Glyfada dove c’è un ampio lago salato. Sono spiagge immense, deserte, con delle bellissime dune ma sulla sabbia ci sono delle alghe. Proseguiamo. Non troviamo più alcuna abitazione. Svoltiamo su uno sterrato e raggiungiamo Pirgaki, ma non ci entusiasma. Ritorniamo sull’asfalto e subito dopo a 100 mt la strada termina ad Alyko. Le baie di Aliko sono meravigliose. Sono divise da un promontorio dove insiste una costruzione abbandonata e sono protette dal vento. Aliko è la spiaggia di Naxos che prediligo. Restiamo ad Aliko fino alle 16.00, e dopo aver consumato un pranzo al sacco, decidiamo di tornare alla Plaka per assistere allo spettacolo del tramonto. In serata vogliamo vedere il centro storico di Chora. Sul lungomare di Chora, presto attenzione e noto la scritta “Old Market”. Sembra l’ingresso di un negozio o di un piccolo mercato, invece si apre un mondo. Un vero labirinto di stradine, con negozi, taverne, musiche, colori e odori che ci condurranno fino al Kastro e poi alla Chiesa cattolica e al palazzo del veneziano Marco Sanudo. Scopriamo l’incanto di Naxos. Ci torneremo quasi tutte le sere. Mangiamo alla taverna Vassilis che si trova proprio all’ingresso dell’old market Il posto è caratteristico e sembra molto pulito. Il cibo è soddisfacente. Con identico menù della sera precedente, paghiamo € 55,00. Dopo ci fermiamo in un bar dell’old market vicino al wine bar “Labyrint” a bere dell’ouzo e del rachi. VENERDI’ 4 settembre 2009 Tour nella parte orientale dell’isola. Raggiungiamo Vivlos che è uno snodo principale per la visita all’entroterra dell’isola. All’ingresso del paese ci sono tre mulini. Seguiamo le indicazioni per Halchi. Lungo la strada che porta anche alla spiaggia di Aliko e Pirgaki, troviamo a sinistra le indicazioni per Halki, Ano Sagrio, Kato Sagrio e una indicazione di un sito archeologico, il tempio di Demetra. Visitiamo il tempio di Demetra. Sono rimaste in piedi alcune colonne (restaurate) e delle mura. E’ molto interessante. Andiamo ad Halki, che dista dal tempio 6 Km circa, dove visitiamo la distilleria del cydro e la torre veneziana. Dopo un paio di Km da Halki troviamo Filoti e dopo averla attraversata svoltiamo a destra per il monte Zeus. La strada prosegue fino alla cima del monte (1000 mt di altezza), ma ci fermiamo alla prima chiesa, da dove si scorge la piccola chiesetta sulla montagna e molte altre chiese sparse. Un panorama straordinario. Ritorniamo sulla strada principale e dopo 6 km troviamo Aphiratos. Ci fermeremo al ritorno. La strada fino ad Aphiratos è buona anche se con molte curve. Proseguiamo in discesa per Moutsuna. La strada verso Moutsuna è da paura. Moutsuna è un piccolo centro, dove sinceramente non c’è niente di caratteristico. Il pesce costa come a Chora € 60 al chilo. Procediamo per l’insenatura di Panermos. Si intravedono le isole di Koufonissi, Kato Koufonissi. Sono vicinissime. La strada Moutsuna- Panermos è buona e l’ultimo tratto sterrato di poche centinaia di metri è transitabile con auto. Da Moutsuna si raggiunge Panermos in 15 minuti. Panermos è una bella insenatura, riparata dal vento, con una spiaggetta delimitata da una grande tamerice e dieci palme, che però è percorsa da capre. C’è un ovile vicino alla spiaggia. Il mare è meraviglioso ed è un posto perfetto per fare snorkeling . E’ un posto selvaggio. Non ci sono taverne. Ci fermiamo fino alle 16.00. Mi preoccupa la strada che da Moutsuna porta ad Aphiratos . E’ bruttissima, soprattutto se si incontra in direzione opposta qualche camion. Da brivido. Alle 17.00 circa siamo ad Aphiratos. E’ molto bella e c’è un bel fresco, da mettere il maglione. Si trova a 600 mt di altezza. Decidiamo di ritornarci. Da Aphiratos, invece di tornare alla Plaka, decidiamo, attraversato Vivlos, di procedere fino a Chora. La raggiungiamo alle 19.00, appena in tempo per assistere al tramonto dalla Portara. Incantevole. Indescrivibile. Torniamo alla Plaka e poi di nuovo di sera alla Chora. Ceniamo in una taverna dell’old market che ha un nome greco che non ricordo, con i tavoli lungo il vicolo di passaggio, più su della taverna Vassilis. E’ affollata , bisogna fare la fila. Solito menù del giorno precedente, costo € 45,00. Si mangia come a Vassilis ma si spende meno. SABATO 5 settembre 2009 Giornata di riposo. Andiamo alla Plaka, ma decidiamo di spostarci di un Km più in là, rispetto alla spiaggia vicina agli studios. Sorpresa! E’ frequentata da nudisti. La Plaka è enorme e si può trovare un posto tranquillo e discreto. Alle 13.00 torniamo agli studios. Oggi, da bravi italiani, mangiamo pasta! Compriamo gli spaghetti al Market sotto casa e ci facciamo uno spaghetto aglio, olio e peperoncino. Nel pomeriggio ci dirigiamo al promontorio vicino alla taverna paradiso, per un bel bagno. Alle 19.00 siamo a Chora per assistere nuovamente allo spettacolo del tramonto sull’isola Palatia, dove si trova la Portara. Ceniamo alla solita taverna dell’old market.
DOMENICA 6 settembre2009 Splendida giornata di mare e sole ad Aliko, con pranzo al sacco. Il pomeriggio alle 16.00 andiamo alla Plaka, ma comincia ad esserci vento. Il piccolo promontorio vicino alla taverna Paradiso è più riparato. La sera decidiamo di andare a mangiare ad Aphirathos. La strada che dalla Plaka porta ad Aphirathos è buona si può percorrere tranquillamente anche di sera. Si impiega mezz’oretta per arrivarci. Lungo la strada ci fermiamo su un belvedere dopo Filoti, per assistere alle ultime luci del tramonto e ammirare Filoti illuminato. Bellissimo. Raggiungiamo Aphiratos che di notte è ancora più affascinante. Mangiamo quattro porzioni di ottimo agnello con contorno, più acqua e vino, alla taverna della piazzetta centrale sotto un enorme platano. Costo € 45,00. LUNEDI’ 7settembre2009 Tira un forte vento e il cielo è nuvoloso. Decidiamo di visitare Apollonas all’estremità opposta dell’isola. Ad Apollonas si può andare da Halchi, ma quella strada è sconsigliabile perché attraversa le montagne. In quella zona ci sono delle vette che partono dai 500 mt di altezza fino a raggiungere i 1000mt del monte Zeus. La strada consigliata è quella che parte da Chora e attraversa tutta la costa occidentale. Dalla Plaka si devono percorrere 40 Km , invece da Chora 30 Km. La strada è piena di curve ma abbastanza comoda. Il paesaggio fino alla valle di Egares non è particolarmente interessante, si potranno notare le vasche di raccolta d’acqua e alcune aziende agricole, ma dopo è particolarmente suggestivo. Ci sono viste mozzafiato. Lungo la strada si scorge la vecchia torre veneziana. Arrivati nei pressi di Apollonas si trova immediatamente l’indicazione del Kouros. La statua di Dioniso del VI a.C. Incompiuta, che è lunga una decina di metri, è vicinissima al paese. Dal Kouros si può osservare il suggestivo paesaggio di Apollonas. Ad Apollonas finalmente abbiamo mangiato benissimo, alla taverna Venetiko ( che consiglio). Il pesce è tutto freschissimo e costa € 35 al chilo. Beninteso in quasi tutte le taverne di Naxos ho visto del pesce fresco, ma accanto al pesce fresco ho visto del pesce mummificato e sinceramente ciò non suggerisce l’acquisto. Hanno anche l’abitudine, in molte taverne di esporre il pesce nelle vetrinette senza ghiaccio. Per mostrare che il pesce è fresco, lo conservano male. Invece da Venetiko, il pesce era fresco e ben conservato con ghiaccio. Ordiniamo, un chilo di triglie e una porzione di boghe (bughe, ope, vope) alla brace, due fritture di piccolissime sardine, contorni di verdure cotte e insalata greca, acqua e vino. Costo € 60,00. Ad Apollonas il vento è più forte che alla Plaka, il mare è molto mosso perché la spiaggia è esposta a Nord. Apollonas però ci piace e ci tratteniamo un po sulla spiaggia. Torniamo alla Plaka. Ci accorgiamo che la spiaggia più riparata dal vento è quella di Prokopios. Alla Plaka il vento soffia lateralmente e solleva la leggerissima sabbia, mentre Prokopios è riparata dal promontorio di Stelida. La serata la trascorriamo a Chora.
MARTEDI’ 8settembre2009 Il cielo è grigio, con nuvole di pioggia. Tira un forte vento. Ne approfittiamo per visitare nuovamente i paesi dell’entroterra ed alcuni siti non ancora visitati. Dapprima visitiamo il sito archeologico del tempio di Dioniso e il piccolo museo. Le indicazioni si trovano prima di raggiungere Vivlos dalla Plaka. Poi ci dirigiamo nuovamente ad Halchi. Ci fermiano per comprare alla distilleria delle bottiglie di cydro. Poi a piedi percorriamo per 2 Km un sentiero di campagna e visitiamo la chiesa bizantina di Agios Diassoritis, dell’anno 1000, perfettamente conservata con degli splendidi affreshi. All’uscita da Halchi c’è un bivio, a destra si va a Filoti a sinistra si va a Moni e Apollonas. Proseguiamo per Moni. Dopo 1 Km troviamo sulla sx un’altra chiesa bizantina dell’anno 1000 Panaghia Dhamiotisa, anche questa perfettamente conservata. Ma la chiesa di maggiore importanza storica è Panaghia Drosiani del VII sec., che è considerata la chiesa bizantina più antica e perfettamente conservata in Europa. La troviamo 1 Km dopo, sulla destra, prima di raggiungere Moni. Dopo aver visitato queste splendide chiese, non proseguiamo per Moni e per le cave di marmo, ma decidiamo di tornare indietro a Filoti. Pranziamo alla taverna “Babulas” che si trova sul corso principale di Filoti. La taverna non ci sembra particolarmente pulita, ma mangiamo dell’ottimo agnello.Costo € 45. Facciamo un giro nei vicoli di Filoti molto caratteristici e poi ritorniamo alla Plaka. La sera pioviggina, e la passiamo in un locale sulla spiaggia di Agia Anna. Da Prokopios alla Plaka si trovano decine di locali molto belli e numerose taverne.
MERCOLEDI’ 9settembre2009 Ultimo giorno di vacanza. Per motivi di lavoro abbiamo dovuto anticipare la partenza di due giorni. Proprio non ci voleva! Ma cmq vogliamo goderci l’isola fino all’ultimo istante. E’ una giornata meno ventosa delle precedenti e fa capolino il sole. Bisogna fare i biglietti per il traghetto di ritorno. Andiamo a Chora per comprare i biglietti di ritorno. Decidiamo di comprare i biglietti del traghetto fino a Brindisi. Naxos –Pireo, Igoumenitsa- Brindisi per quattro passaggi ponte e passaggio auto, costo complessivo € 385,00. Il traghetto da Naxos per il Pireo, della Blue Star Ferries, parte la mattina alle ore 9.30 con arrivo alle 15.00 e il pomeriggio alle ore18.00 con arrivo alle 23.25. Scegliamo di partire di mattina, così possiamo prendere il traghetto della “Endeavor” che parte da Igoumenitsa il Venerdì mattina alle ore 02.30 e arriva a Brindisi alle 08,00 Decidiamo di partire da Igoumenitsa e non da Patrasso, perché il traghetto che parte alle ore 17.30 di Giovedì da Patrasso, con arrivo a Brindisi alle 08.00 di Venerdì, non facciamo in tempo a prenderlo. Dopo aver comprato i biglietti decidiamo di visitare la Chora di giorno. L’abbiamo visitata solo di sera. Osserviamo la Panaghia Mirtidiotissa che è la chiesetta che si trova su un isolotto nel centro del porto. Poi ci dirigiamo attraverso i vicoli dell’old market verso il Kastro. Di giorno i vicoli sono suggestivi, bellissimi angoli con cascate di bouganville, gelsomini e ibisco. Si scoprono nuovi colori che di notte non si riesce a vedere. Attraversato il portone del Kastro, visitiamo il museo veneziano, poi più in la procedendo dritti e non svoltando subito per la chiesa cattolica, troviamo un’esposizione di antiquariato con alcune opere d’arte, e si possono ammirare antichissime colonne doriche, che testimoniano che la costruzione del Kastro è stata realizzata su un antichissima polis greca. Subito dopo visitiamo la torre dei Crispi (Glezos) E poi facendo un breve giro ci ritroviamo nei pressi della chiesa cattolica. Nella piazzetta si trova anche il museo archeologico che però non visitiamo. Mentre visitiamo la chiesa Cattolica, una sig.Ra greca che è la custode della chiesa e parla francese, ci invita a tornare alle 13.00 dopo la chiusura, così ci porterà a visitare il palazzo del veneziano Sanudo, con le cappelle private. E’ una visita affascinante che dura quasi un’ora. Alle 14.00 torniamo agli studios dove mangiamo qualcosa e poi subito al mare alla Plaka per l’ultimo bagno a Naxos. Poi assistiamo all’ultimo tramonto dalla chiesetta vicino la taverna Paradiso. La sera ceniamo alla solita taverna nell’old market.
GIOVEDI’10settembre2009 Alle 09.00 siamo già sul molo del porto. Il traghetto è in ritardo di due ore. Parte alle ore 11.30 e arriva al Pireo alle 17.00. Avevamo chiesto informazioni su come uscire da Atene e abbiamo avuto cinque informazioni diverse. Alcuni ci hanno detto che avremmo trovato subito dopo l’uscita dal porto le indicazioni per Korinto. Falso! L’unica informazione che si è rivelata corretta, è stata quella fornita dal personale dell’albergo “Anemoni”. Abbiamo seguito le indicazioni per Lamia e poi successivamente abbiamo trovato quelle per Korinto. Abbiamo impiegato sette ore di viaggio per raggiungere Igomenitsa. Alle ore 24,00 eravamo nel porto di Igoumenitsa, pronti per l’imbarco. Abbiamo pagato € 50 per tasse d’imbarco al terminal del porto e poi subito ci siamo imbarcati. Partenza e arrivo a Brindisi puntuale.
Incantevole Naxos. Popolo ospitale e gentile. Un piacevole viaggio, che sto già pensando di rifare il prossimo anno. Buon viaggio. Luigi