Auschwitz Cracovia e Czestochowa
(Guccini) Da tempo desideravo andare a visitare i luoghi di sterminio nazisti di Auschwitz e Birkenau ma lo volevo fare in un contesto alquanto particolare ed emozionante: l’atmosfera che solo il pieno inverno ti può dare; ad Auschwitz c’era la neve… Ho prenotato il mio volo per Cracovia con la compagnia Ryanair alla modica cifra di euro 68,21 a/r da Bergamo con partenza il 16/12/2009 e ritorno previsto il giorno 20, contestualmente ho prenotato un albergo (holidayinn) in pieno centro che data la bassa stagione il prezzo era di euro 39,00 a notte.
Sono arrivato a Cracovia nel primo pomeriggio ed appena uscito dall’aeroporto ho trovato il pulmino che ci portava al treno il quale ci avrebbe condotto in pieno centro di Cracovia il tutto per la modica cifre di euro 2 Uscito dalla stazione mi diressi subito in hotel a depositare il bagaglio e inizia il mio tours x Cracovia visitando la spettacolare basilica di st.Mary’s . Per entrare a vedere la chiesa bisogna pagare 10 zloty più altri 10 se si desidera fotografare, andai nella via principale a cambiare 200 euro ed ebbi in cambio 840 zloty, la chiesa è bellissima con un enorme quantità di dipinti inseriti attorno l’altare maggiore impreziosito da uno spettacolare polittico fatto in legno; prosegui il mio pomeriggio visitando il museo czartorysky famoso per aver in esposizione la dama con ermellino di Leonardo da Vinci, andai poi a visitare un piccolo museo di presepi polacchi ma se ne facevo a meno era meglio. Dopo svariate informazioni su dove andare a mangiare cibo caratteristico mi incuriosii di un semplice ristorantino dove si mangiavano degli ottimi dumplings (tortelli fatti a mano in casa) in tutti i gusti possibili alla modica cifra di 6 zloty :da Zapiecek , via skawkowska 32 … www.Zapiecek.Eu .
Il mattino seguente avevo organizzato il mio tour privato ad Auschwitz, avevo contattato in precedenza un autista con il quale abbiamo trovato un accordo su 250 zloty e partenza dal mio hotel alle 0730. Www.Privatekrakowtours.Com sig. Paul , ragazzo molto puntuale parlante bene inglese e flessibile alle tue esigenze. Partimmo puntualissimi e dopo 1 ora e 15 min arrivammo all’ingresso di Auschwitz , non c’era ancora nessuno , comperai una piccola guida 4 zloty dove spiegava chiaramente il percorso da seguire per visitare al meglio il campo. Si accede al campo attraversando il cancello con la famosa scritta Arbei macht frei ( il lavoro rende liberi) e ci si reca verso il blocco 4 dove si vedono parte degli elenchi dei deportati con il loro numero che veniva a loro assegnato e marchiato in modo indelebile sul braccio, foto dell’epoca inerenti alle donne portate nelle camere a gas e la cremazione dei cadaveri sul rogo, si può vedere centinaia di confezioni di “Ziklon B” il prodotto con il quale venivano uccise le persone all’interno delle camere a gas, una teca con esposti 7000kg di capelli umani , alcuni particolari dei forni crematori e alcuni plastici raffiguranti il modello della camera a gas e del crematorio dove si possono vedere le persone che entravano tranquille nello spogliatoio sotterraneo , rassicurati che andavano a lavarsi.
Nel blocco 5 vengono conservati tutti i resti di occhiali,valigie,scarpe, bacinelle, spazzolini,protesi, spazzole, barattoli di cera per lucidarsi le scarpe, pennelli da barba,indumenti di vario genere alla loro provenienza o motivo dell’arresto , possiamo vedere infine centinaia di fototessere dei detenuti con i loro dati di origine e provenienza Nel blocco 7 vediamo le varie condizioni abitative del campo , dapprima su paglia sparsa sul terreno poi su sacche in paglia dove si coricavano circa 200 persone x sacco e successivamente su panche a tre piani dove dormivano in due o tre ogni panca , migliori condizioni venivano riservate ai prigionieri con funzioni amministrative ai quali venivano assegnati locali separati e quasi dignitosi alloggi, riproduzioni dei servizi igienici e sanitari del campo.
Il cortile tra il blocco 10 e il blocco 11 è recintato da entrambi i lati da un alto muro, le finestre sbarrate da persiane in legno per non permettere la visuale che all’interno del perimetro venivano fatte le esecuzioni dei prigionieri e dove venivano fatte pure le torture su paletti e sgabelli appositi per le fustigazioni.
Nel blocco 11 denominato “ il blocco della morte ” esposte le foto e i disegni riguardanti esempi di torture e momenti all’interno del blocco 11, strumenti di tortura e alloggi dei detenuti, all’ingresso possiamo vedere la stanza dei responsabili del blocco con gli elenchi dei detenuti e il motivo della detenzione, simboli vari di bibbia,rosari; nei sotterrai del blocco possiamo vedere le carceri specialmente la cella nr. 18 che ha rinchiuso nel 1941 padre Massimiliano Kolbe, che saccrificò la sua vita per salvare quella di un altro internato ,padre di famiglia e sopravissuto al lager .
Concludiamo la visita con i forni crematori nei quali venivano cremati circa 350 corpi al giorno ricostruiti perfettamente con i pezzi originali e la camera a gas situati in fondo al campo ;all’esterno vi è il piazzale dove si compivano pubblicamente le esecuzioni capitali sulla forca.
Dopo circa un paio d’ore di visita intensa in completa solitudine mi volgo ancora una volta alla vista della scritta posta al cancello principale ma questa volta con la consapevolezza di essere stato all’interno di un grande pezzo della nostra storia.
Ora ci avviamo verso Birkenau , il secondo campo di concentramento sito a circa 3 km da Auschwitz , qui forte è l’impatto che si vedono i binari del treno entrare all’interno del campo fino a finire la sua corsa in prossimità dei forni crematori dove, dopo aver selezionato le persone abili al lavoro , i restanti deportati venivano condannati alla morte . Il campo è molto esteso ma dopo aver visionato i binari e i resti dei forni crematori,distrutti all’arrivo dei russi per distruggere le prove dei massacri, si può entrare nelle baracche rimaste intatte dove ci sono i blocchi dei lavatoi comuni e delle latrine comuni posti ai lati del campo invece nella parte interna ci sono i blocchi dormitori dei deportati. Le strutture in legno poste al lato sx dall’ingresso sono le prime costruite che servivano anch’esse da dormitori.
Prima di uscire si può salire sopra la torre principale per poter osservare con un unico colpo d’occhio tutta la completa densità del campo.
La visita dei campi è completata ,non dico le emozioni che si possono provare perché a mio parere ogni persona vive i luoghi del più grande massacro della storia moderna in maniera completamente diversa da altri. Un parere è che secondo me il periodo dell’anno da me scelto è stato molto realistico per provare nel silenzio e nell’atmosfera fredda dell’inverno immerso dalla neve il vero senso della pazzia umana.
Anche questo campo me lo sono guardato in santa pace senza praticamente nessun altro ospite in visita dato che il mio intuito di anticipare al mattino presto la visita dei capi è risultata molto ottimale anticipando tutti gli altri visitatori, cosi nel primo pomeriggio sono ritornato a Cracovia, modificando il mio tragitto del ritorno sono voluto passare innanzi la chiesa e la casa natia del nostra amatissimo Papa Karol Wojtyla a Wadowice , rimanendomi poche ore di luce ho deciso di prendere l’autobus in centro a Cracovia che in 15min. Mi ha portato a visitare la miniera di sale a Wieliczka dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Si scende nelle viscere della terra fino ad una quota di -135 mt suddivisi in tre quote di altezza , nel primo tratto bisogna fare ben 380 scalini per giungere alla prima quota di -64 mt per iniziare il nostro percorso guidato sulla storia e la maniera di estrazione del sale dalla scoperta ai giorni d’oggi; si passano varie stanza dove in ognuna sono raffigurate varie storie di vita sotterranea o di commemorazione di personaggi famosi polacchi per giungere verso la fine del percorso ad una chiesa enorme con varie sculture sulla storia di Cristo e della Bibbia con un enorme statua del Papa polacco, tutte le statue e perfino i lampadari sono costruiti con il sale, scendendo ancora troviamo un piccola laghetto dove ci fanno vedere uno spettacolo di luci. Ci avviamo verso la fine del nostro percorso dove ci fanno salire come sardine in scatola in piccolissimi ascensori i quali ci porteranno in pochi secondi in superficie; fate questa visita solo se dovete occupare 2-3 ore altrimenti non ne vale la pena ,secondo me la hanno resa un po’ una pagliacciata con tutte quella statue stile Disneyland. Riprendo l’autobus e me ne ritorno in centro a degustarmi una buonissima cioccolata calda con le deliziose pastine del luogo (sono tre volte le nostre ma sono eccezionali e costano 3,65 zloty) .
La mattina seguente decido di visitare il castello di Wawel , giungo al castello verso le 0915 ed inizio il mio percorso visitando la chiesa dove si può ammirare la cappella di Sigismondo e dove sono custodite le reliquie di san Stanislao, per accedere poi al museo dove ci sono ricordi del papa in visita a Cracovia, alla campana Zigmunt ,la più grande campana della polonia pesante più di 10 tonnellate e alle tombe dei regnanti poste nei sotterranei della chiesa; all’uscita mi recai a prenotare la visita alle sale delle stanze ufficiali e degli appartamenti privati tralasciando la camera del tesoro con l’armeria, le stanze dell’arte orientale dato che non erano molto di mio interesse, mi assegnarono la prima visita guidata(è obbligatorio andare con visita guidata) disponibile alle ore 10.00 in polacco ma hanno avuto cura di darmi una brochure in italiano con tutte le spiegazioni della mobilia e degli oggetti esposti la seconda la feci attorno alle 1045 per ulteriori 50 minuti di visita; da vedere ma senza perderci molto tempo dato che non c’è nulla di eclatante non già visto in altri mille castelli simili e perciò ho saltato a piè pari la visita alle altre mostre dirigendomi verso la torretta dove ho potuto ammirare la città di Cracovia circondata dal fiume Vistola ,splendida visione. Intanto era già giunto mezzogiorno e dovetti correre per non perdere il treno che mi avrebbe portato a Czestochowa per vedere la Madonna nera tanto venerata da milioni di fedeli di tutto il mondo, presi il treno delle 1225 con cambio a Katowice ed arrivo verso le 1550 a Czestochowa al costo di 34 zloty , all’arrivo in stazione presi un taxi che in soli 5 min mi portava di fronte alla chiesa , subito entrai a vedere l’icona tanto amata e ne rimasi entusiasta, penso che una madonna cosi’ espressiva e di forte impatto emozionale non l’avessi mai vista, essendomi seduti proprio fronte all’icona nei primi posti dopo circa 5 minuti entra il prete della cattedrale ed inizia a celebrare la messa per fortuna metà in polacco e metà in latino cosi ho potuto seguire ciò che diceva e è durata solo 15 minuti… bene…Ho continuato velocemente la visita alla cattedrale per poi ritornare in stazione dato che il mio treno per il ritorno era alle ore 1830 questa volta diretto x cracovia al costo di 23 zloty e con arrivo alle ore 2050 giusto giusto per la cena.
Il giorno seguente andai i visitare il quartiere ebraico con le sinagoghe, il vecchio mercato e la fabbrica di Schindler’s dove con delusione non si può visitarla all’interno ma solo accedere ad alcuni filati documentaristici dell’epoca , delusione ma va bene cosi’. Tornai nel primo pomeriggio a visitare le cose rimaste del centro di Cracovia come il barbacane , ottimamente conservato e la torre fortificata posta innanzi ad esso , il vecchio stabile dei tessuti in piazza main market, la bella chiesa di san Pietro e Paolo, il maestoso teatro definito il piu’ bel teatro a livello architettonico di tutta europa. Finii il mio pomeriggio seduto in una buonissima pasticceria degustando la cioccolata calda con svariate pastine squisite. In serata incuriosito da un ristorante con l’effige di un peperoncino entrai a mangiare dell’ottimo pollo contornato di piccante peperoncino. Per le serete non c’e’ che l’imbarazzo della scelta tra discoteche e locali dove suonano musica dal vivo sia jazz che rock .
l’indomani mi svegliai con calma , mi diressi in centro per fare la mia solita colazione e con tutta calma mi diressi verso la stazione dove al binario 1 e con 8 zloty ogni 30 minuti c’è il treno che ti porta all’aeroporto. I controlli sono un po lunghi e pertanto bisogna calcolare circa 1 ora prima dell’imbarco.
Ciao…E …Al prossimo viaggio.