bratislava carina ma uggiosa

Siamo a Vienna per il ponte dell'immacolata, Dicembre 2009, così decidiamo di visitare Bratislava, distante solo 60 minuti: ogni ora un treno. Partiamo alle 9,30, nessun controllo documenti tra Austria e Slovacchia. Bratislava ci accoglie con umidità e una pioggerellina fine che ci accompagnerà quasi tutto il giorno. Dalla stazione scendiamo a...
Scritto da: Enrico 9
bratislava carina ma uggiosa
Partenza il: 07/12/2009
Ritorno il: 07/12/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Siamo a Vienna per il ponte dell’immacolata, Dicembre 2009, così decidiamo di visitare Bratislava, distante solo 60 minuti: ogni ora un treno. Partiamo alle 9,30, nessun controllo documenti tra Austria e Slovacchia. Bratislava ci accoglie con umidità e una pioggerellina fine che ci accompagnerà quasi tutto il giorno. Dalla stazione scendiamo a piedi verso il centro, dopo 10 minuti giungiamo a palazzo Grassalkovichov, dove è in visita una delegazione giapponese, forse il presidente, poichè vi è un plotone d’onore schierato, che viene passato in rassegna, ed una banda intona gli inni nazionali. Proseguiamo verso la città vecchia, attraversando la parte moderna dove sono molti negozi e supermercati. Il servizio pubblico è fornito dai tram, di cui ci serviremo per il ritorno dal centro alla stazione (n.13). Attraversiamo la porta di San Michele su cui si erge una caratteristica torre, simbolo della città; visitiamo il municipio in una bella piazza, anche se poco frequentata, che comprende anche il palazzo “Primacialny”. Da una viuzza entriamo nella “Piazza vecchia”, contornata da una chiesa e bei palazzi, e dove trova sede il mercato natalizio, con molti stands gastronomici. Poi visitiamo il duomo di San Martino, anche internamente, e da lì prendiamo la strada in salita che porta alla fortezza, ora interamente dipinta di bianco. Delusione per i molti lavori di ristrutturazione esterna. La zona è caratteristica ed il panorama sulla città e sul Danubio sarebbe godibile, se non fosse per la pioggerella e la foschia. Ridiscendiamo verso la città vecchia, e dopo aver acquistato alcuni souvenir, cerchiamo un ristorante. Seguiamo un consiglio da TPC, ed entriamo dopo un’attesa di 10 minuti, nel frequentatissimo e caratteristico locale che porta il nome di “Prasna Basta”. Menu scelto: spezzatino di cervo con funghi e dumpling(gnocchetti), e bistecca di tacchino con insalata e riso in bianco, con 2 cole: prezzo totale 19,50 euri; cucina ottima, sul tavolo olio e aceto balsamico italiani, da consigliare. Chieste informazioni a giovani ragazze, in tram raggiungiamo la stazione appena in tempo per salire sul treno che ci riporterà a Vienna.Ci è sembrato strano, che nonostante la vicinanza con l’Austria, e a differenza di Praga, la gente non parla il tedesco; ci siamo arrangiati con l’inglese, rivolgendosi a persone giovani, come sempre accade, soprattutto nei paesi dell’est. Credo che per chi si trova a Vienna, o nelle vicinanze, valga la pena visitare la capitale della Slovacchia, che, soprattutto col sole, e forse anche sotto fiocchi di neve, mostra angoli suggestivi; non è molto grande, ed il centro si visita in una giornata.


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