Canada: Quebec per la famiglia
Martedì 11 giro per MONTREAL che in realtà non vediamo bene, ma ci sembra sufficiente, città carina e moderna che anche la Lonely Planet prevede di visitare in uno o due giorni. Da non perdere un paio d’ore al biodome (animali e paesaggi dei 4 ecosistemi) dove passeggi tra animali in libertà . Mercoledì 12 prendiamo la macchina (AVIS prenotata dall’Italia direttamente presso il nostro hotel) e partiamo per la nostra prima tappa: TADOUSSAC ,500 km percorsi nella giornata, con tappe frequenti su strada bellissima, con sorpresa finale: la strada finisce nel Saguenay fiord e obbligatoriamente si deve utilizzare il battello (gratuito) per approdare sull’altra sponda. Rimaniamo fermi 3 notti all’ Hotel S. Georges dove prenotare è d’ obbligo visto che l’ affluenza turistica in questa cittadina è al top in questo periodo e facciamo anche il bagno in un lago proprio dietro l’hotel. Approfittiamo di questa tappa per l’ escursione alle mitiche balene e alle belughe (piccola balena bianca che si trova solo lì), utilizzando le navi più grandi e non i gommoni perché non accettano bambini;inoltre visitamo lo zoo Sauvage di San Felicien, (600 KM andata e ritorno), ma ne vale veramente la pena… Gli orsi sono a pochi passi, liberi e noi in un trenino-gabbia, poi il simbolo americano ,l’aquila, che vola sulle nostre teste! (vedi sito dello zoo).L’ultimo giorno giro per il paese che offre percorsi naturalistici a piedi e in bici , passeggiate per whale-watching accessibili a tutti: la balena era praticamente a riva, mentre noi passeggiavamo.
Venerdì 15 partenza per RIMOUSKI. Piccolo imprevisto: ignari di dover prenotare la traversata del San Lorenzo da Forestville a Rimouski (obbligatoria e possibile da fare anche via telefono e internet, vogliono carta di credito), abbiamo dovuto utilizzare il traghetto che partiva dalla città di St. Simeon dove non accettano prenotazioni, ma si deve essere lì almeno un’ora prima per essere sicuri di salire. Di buono c’è che si può lasciare la macchina in fila e si va sulla spiaggia. Arrivo a Rimouski nel pomeriggio, giro, cena e tutti a nanna (Auberge de L’Eveche ). La cittadina è deludente, a parte lo splendido parc du Bic, cui dedichiamo la giornata seguente, tra passeggiate e favoloso avvistamento della foca grigia.
Domenica 17 partenza per PERCE’ (Km.400 circa) dove, al tramonto , restiamo affascinati dal “buco” così i nostri figli chiamano il Rocher Percè che niente ha da invidiare ai nostri faraglioni. Ci sistemiamo in Hotel ( Manoir de Percè )con vista sulla roccia. L’indomani partenza alla volta dell’isola di Bonaventura (oasi faunistica ). Dopo un terribile giro turistico della roccia (mare molto mosso ), con la nave approdiamo finalmente nell’isola ,attenzione perché esiste il biglietto che non prevede lo sbarco , e di lì partiamo per la passeggiata di 45 minuti che ci porterà di fronte alla colonia più grande del mondo di Fou de Bassan (sula). Lo spettacolo che si presenta è da documentario. Il rientro in barca, nel pomeriggio, è decisamente più tranquillo. Purtroppo il giorno seguente, abbiamo una delle due mezze giornate di pioggia di tutta la vacanza. Ma non demordiamo. Fallito il progetto di un’altra escursione a piedi, quel brillante di mio marito decide che siamo pronti per fare l’esperienza dei quad, moto a quattro ruote per escursioni su sterrati: peccato che sulla strada del ritorno uno dei loro temporali abbia deciso di farci un’improvvisata! Percè è, tra tutti, il paese più carino e consigliamo di fare acquisti qui perché dalle prossime tappe i costi aumentano.
Mercoledì 20 partenza per RIVIERE DU LOUP, tappa obbligatoria per spezzare il lungo tragitto, dove prenotiamo albergo con piscina (Choice Hotel ), in previsione di qualche ora di relax, direzione Quebec City. Scelta gustosa, oltre alla piscina c’era la vasca idromassaggio calda e immaginatevi i bambini ,anche quelli più grandini come noi ! Giovedì 21 partiamo per QUEBEC CITY e pranziamo al sacco alla periferia della città, dove visitiamo le cascate di Montmorency meno famose ma 30 metri più alte di quelle del Niagara e affascinanti ugualmente. E’ una piacevole tappa, dove si passano bene un paio d’ore visto che una spettacolare scalinata le rende visibili sia dall’alto che dal basso.Infine arriviamo a Quebec City dove, nonostante le cartine e le spiegazioni del tipo dell’hotel( Manoir D’Auteil ), riusciamo a perderci, tra le mille strade. Solo dopo qualche ora, arrivati e pronti ad esplorare, ci accorgiamo che in realtà la città è piccolina e che stavamo girando su noi stessi, dietro ai mille divieti delle mille stradine. Mi va di specificare che di solito non siamo così imbranati. La città è veramente magnifica, molto europea e non ci si può non innamorare dei suoi palazzi e dell’atmosfera che vi si respira. Sembra una città medievale con una leggera somiglianza con Edinburgo. L’ultima sera, sia noi che i bambini, la salutiamo con rammarico. Il centro città pieno di spettacoli di strada dove tutti aspettano il proprio turno per esibirsi convolgendo le miriadi di turisti ,è più da vivere che da visitare, non trascurando comunque la fortezza (cittadella), l’hotel più fotografato del mondo (Le Chateau Frontenac), la funicolare e la zona porto, dove si trova il mercato cittadino e poco distante il Cirque du Soleil, dove abbiamo il rammarico di non aver assistito allo spettacolo.
Domenica 24 con alcune ore da spendere prima del riento in Italia ,sempre da Montreal via Amsterdam previsto per le 18 locali ,ultimi acquisti tra cui il famosissimo salmone !!!! Il viaggio tra distrazioni e cene , persino mentre dormi ti portano da mangiare ( viva KLM ),letteralmente vola visto che atterriamo in anticipo ad Amsterdam .
Un viaggio che tuttora noi e i nostri figli ricordiamo molto frequentemente e che consigliamo a tutti !!!!!!! Se vi servono informazioni più precise potete contattarci all’indirizzo mail maurodpp@libero.It Buon viaggio a tutti Mauro e Simona, Nicola e Thomas ALCUNE INFORMAZIONI PRATICHE – Non dimenticate una buona assicurazione medica: ogni necessità si paga profumatamente – Si mangia bene, quasi tutti i ristoranti hanno pasta buona e menù per bambini a prezzi molto economici (4/5 euro);è una cucina che ricorda i cugini francesi, c’è olio e pane. Se poi volete viaggiare in economia, i supermercati hanno al loro interno sia piatti già pronti, sia spesso aree ristorante e vi si può mangiare a pochi euro.
– Abbiamo scelto hotel medi, ma ce ne sono anche di più economici o di più lussuosi. Via internet vi mostrano le stanze e vi chiedono spesso di scegliere. Per double bed intendono un letto a una piazza e mezzo, per queen bed un matrimoniale, per king bed un letto per 4 persone, che in realtà non abbiamo mai scelto. Cercate di prenotare per tempo perché non ci sono molte stanze per 4. Nelle località più turistiche anche i motel vanno bene, mentre nei paesi più piccoli sono dislocati fuori e poco pratici.
– Cambiate un po’ di soldi in dollari canadesi, perché ci sono anche posti in cui la carta di credito non è accettata. In generale in questo momento per noi i loro prezzi sono sufficientemente economici.
– Parlano più volentieri il francese,rispetto all’inglese, ma si comprendono bene; sono molto disponibili e gentili. Tra i tanti posti visitati, abbiamo trovato solo una volta una locandina tradotta anche in italiano.
– Se avete un pc portatile, l’ingombro vale proprio la pena perché anche l’hotel più scarso ha solitamente l’accesso wireless free.
– Per telefonare acquistate una carta telefonica e chiamate dalle cabine,i prezzi sono ridotti o direttamente via pc.
– Per far viaggiare fresco il salmone affumicato (acquisto obbligato), i supermercati più grandi vendono anche il ghiaccio.
Fig.1 Vista sul porto di Tadoussac Fig.2 Orso bruno allo zoo di Sant Felicien Fig.3 Rocher Percè Fig.4 Colonia di Fou de Bassan Fig. 5 Cascate di Montmorency Fig.6 Basilica di Notre Dame de Quebec Fig.7 Vista dell’Hotel Frontenac