Misteriosa Bretagna e la verde Normandia
Abbiamo percorso 5026km in auto in 14 giorni, è stato organizzato tutto dall’Italia, con l’aiuto di internet, il sito di turisti per caso e le guide (soprattutto le verdi di Michelin per la Francia).
Riteniamo sia indispensabile il navigatore satellitare, che oltre a semplificare le cose, fa risparmiare un sacco di tempo ,e aiuta in condizioni di emergenza a trovare benzinai ristoranti, alberghi e luoghi di interesse turistico.
1° GIORNO: 04/08/2009 Siamo partiti da Padova io (Massimo) e Natalia la mia compagna alla volta di Trecate dove ci aspettavano Mara e Vittorio e da qui finalmente inizia il ns viaggio!! Alle 10 abbiamo preso l’autostrada in direzione Angers (957KM) prima tappa del ns itinerario prima di raggiungere la sospirata Bretagna. Abbiamo passato il traforo del monte bianco euro 33, e poi siamo entrati nelle autostrade francesi, immerse nel verde con tanto di panorama… le mucche che pascolavano nei prati fioriti… Che meraviglia. Gli autogrill francesi sono molto meglio organizzati dei ns, ci sono piazzole attrezzate con tavolini, panchine e bagni puliti. La prima notte non era stata prenotata perchè non sapevamo se saremmo riusciti a percorre tutti questi km…E così per dormire ci siamo adattati senza troppo cercare al PREMIERE CLASS di Angers, molto economico (40 euro a coppia), troppo essenziale e non troppo pulito… Siamo arrivati verso le 19 e dopo una doccia e un panino al McDonald ci siamo tuffati nel centro di Angers, cittadina carinissima con le case a graticcio piena di giovani, forse città universitaria…Comunque il ns primo impatto con la Francia , già ci piace… 2° GIORNO: 05/08/2009 Oggi ci aspetta un piccolo tour de force, anche se i chilometri da percorrere sono meno della metà di quelli fatti ieri. Finalmente entreremo in Bretagna e la nostra prima tappa è un piccolo paesino chiamato Pont Aven famoso per i suoi deliziosi biscotti (gallette) e perché vi ha soggiornato il famoso pittore Gauguin. Nella strada che ci porta a Pont Aven sfioriamo anche la zona dei menhir (Carnac) che non visitiamo in quanto il nostro programma di viaggio è molto ricco e pertanto qualcosa abbiamo dovuto escludere anche se a malincuore.
Arriviamo finalmente a Pont Aven che si presenta già affollata anche se sono sole le dieci di mattina, troviamo facilmente parcheggio non a pagamento vicino al porto come consigliato dalla guida verde e iniziamo la visita di questo delizioso paesino dove notiamo da subito gli effetti della bassa marea difatti ci sono parecchie imbarcazioni sospese sul fondo privo di acqua, Il paese è veramente stupendo con i suoi vecchi mulini e la cosa che più ci colpisce sono i fiori di mille colori , ortensie splendide presenti in ogni dove e che saranno il nostro compagno di viaggio in quanto non c’è casa in Bretagna ed anche in Normandia poi che non sia “addobbata” da questi splendidi fiori.La giornata ci permette anche una piccola escursione in un bosco vicino al paese la cosiddetta strada dell’amore che ci porta in una piccola chiesetta di stile medievale molto affascinante. E’ ora di ripartire perché la giornata è ancora lunga e molte sono le cose da vedere ed anche i chilometri da fare. Il buon Vittorio nonostante le nostre richieste di cambio guida non mollerà il volante né oggi e nemmeno per il resto del viaggio, mi è venuto da pensare che aveva nostalgia del suo vecchio lavoro di taxista!!!!! La prossima tappa è Concarneau famosa per questa piccola cittadella murata proiettata nel mare. Qui i turisti sono aumentati e difatti a nessuno dei quattro questa cittadella murata lascia un gran ricordo, siamo tutti concordi nel trovarla molto turistica , all’interno infatti troviamo una miriade di ristoranti che offrono le famose moules frites e negozi di souvenir di tutti i tipi, ci perdiamo pertanto solo una mezz’ora o poco più e ne approfittiamo per mangiarci un panino visto anche l’ora.
Siamo pronti a ripartire secondo il nostro itinerario la prossima tappa sarebbe la famosa Pointe du Raz, ma visto che siamo in anticipo ed allungando di qualche chilometro possiamo visitare il paese di Locronan consigliato dalla nostra utilissima guida verde che Natalia aveva ben studiato prima della partenza. Qui il parcheggio è a pagamento , ma solo perché si tiene un mercatino dell’usato molto frequentato , la cittadina è veramente splendida e devo dirvi che lo strano di questo viaggio è che quando pensi di aver visto qualcosa di bello il momento o forse meglio il posto successivo ti sembra ancora più bello e quindi lo vivi con l’entusiasmo e con l’impazienza che arrivi il giorno seguente…Comunque questo paesino merita sicuramente una sosta e anche se cominciano le prime gocce di pioggia il tutto ha un sapore veramente particolare, seguendo una piccola stradina di campagna che ci allontana dai rumori e dalla folla a piedi si raggiunge l’ennesima piccola chiesa medievale dove troviamo al suo esterno anche il primo seppur piccolo esempio di Calvario Bretone di cui comunque vi parleremo in seguito.
Ripartiamo ed ora avvicinandosi la sera anche se come ben saprete in questa stagione il sole in queste zone tramonta quasi alle ventidue ci dirigiamo verso Pointe du Raz il punto più a ovest della Francia che si proietta nel mezzo del mare Atlantico. Arrivati ci si presenta una marea di macchine e camper parcheggiati in modo ordinato in un parcheggio super organizzato con relativo punto ristoro e souvenir . Il parcheggio è ovviamente a pagamento circa 4 euro si lascia la macchina e si prende la stradina pedonale che porta al faro. E’ una bellissima camminata in mezzo a distese di erica in fiore avvolti dal rumore del mare e purtroppo e bisogna dirlo anche dei numerosi turisti presenti. E’ l’occasione si scatenarci con le foto e le riprese ,questo impatto con l’oceano è veramente suggestivo sarà la pioggia fine che cade ed il vento , ma restiamo tutti estasiati ed è solo il primo giorno. Oltre al faro principale alcune isolette presentano dei piccoli fari e vediamo anche una statua dedicata alla Madonna a protezione dei marinari che solcavano quelle acque.
Il rientro al parcheggio lo facciamo servendoci della navetta il, cui costo è di un euro a persona andata e ritorno , volendo c’è chi rientra anche a piedi o servendosi di un calesse sempre a pagamento se non ricordo male costa due euro a persona.
Adesso arriva il forse unico punto dolente del nostro viaggio, la prossima tappa è Quimper , anche in questo caso avevamo deciso di non prenotare nessun posto per dormire essendoci numerose catene di hotel nei pressi degli svincoli autostradali (ricordo che l’autostrada in Bretagna e Normandia a differenza del resto della Francia è gratuita) , in realtà ci troviamo di fronte a tutti o quasi gli alberghi full anche quelli più scadenti e quindi andiamo un po’ in panico, sono le dieci della sera e siamo stanchi e con la voglia di farci una doccia calda, ma dobbiamo anche mangiare, decidiamo quindi di fare sosta cena (Buffalo grill) e quindi di schiarirci l’idee. E qui interviene il nostro mitico navigatore e che oltre a fornirci le strade ci fornisce anche degli alberghi con relativi numeri telefonici e pertanto Natalia con il suo francese riesce finalmente a prenotarci una stanza all’Ibis Quimper nord 1/bis rue Eiffel 29000 Quimper al prezzo di 65 euro, ormai è quasi mezzanotte e purtroppo la stanchezza si fa sentire e pertanto non ci sarà possibile visitare la città di Quimper , visto che l’indomani la giornata sarà ancora più pregna.
3° GIORNO 6 Agosto 2009 Ci svegliamo la mattina ed il tempo si presenta inclemente tipicamente bretone inizialmente con un cielo coperto di nuvole e con una pioggia che ci accompagnerà per parecchi tratti della giornata lasciandoci solo a tarda serata. La prima tappa sono i famosi calvari bretoni che non sono altro che la rappresentazione in pietra attraverso statue della passione di Cristo. I calvari sono presenti nella maggioranza delle chiese bretoni all’esterno di queste dove in molte troviamo anche il cimitero del paese.
La giornata è adatta a questo tipo di visita e cominciamo con quello di Pleyben forse il più bello di tutti , ovviamente essendo una cosa non presente nel nostro modo di interpretare la religione ci lascia a bocca aperta, seguono poi nell’ordine quello di Commana , inizialmente non previsto ma siccome era nella strada abbiamo deciso di fermarci poi Lampau Guimiliau , Guimiliau e per ultimo St. Thegonec tutti ovviamente per un modo o per l’altro suggestivi e suggestiva è anche la strada che facciamo che attraversa campagne distese la cui presenza a volte e solo data da mucche intente a pascolare.Dopo aver visitato i Calvari la prossima tappa è la cittadina di Morlaix famosa per le sue case a lanterna o a graticcio dominata da un viadotto costruito a metà del secolo scorso da cui salendo si può dominare l’intera città, troviamo parcheggio ed essendo l’ora di pranzo non è a pagamento (12.30-15.30) , quindi facciamo una passeggiata per le vie e ne approfittiamo anche per mettere qualcosa sotto i denti. La pioggia ci sta dando un po’ di tregua ,perdiamo un po’ di tempo a fare qualche foto ed io e Natalia decidiamo di goderci la vista dal viadotto.
Abbandoniamo la città a cui è sufficiente dedicare un oretta e non più e ci dirigiamo verso la Baia di Morlaix , ha ripreso a piovere e pertanto ci soffermiamo per poco nella baia dove la cosa più caratteristica è data dalla presenza della bassa marea e quindi rivediamo il fenomeno già visto a Pont aven delle barche sospese sul fondo…Ci rimettiamo in macchina dopo avere espletato i bisogni fisici (tengo a precisare che in Francia ci sono bagni pubblici dappertutto ovviamente in alcuni casi ben tenuti ed in altri meno , ma sono presenti sia nelle piccole cittadine che lungo le strade chiamiamole interne.La prossima tappa è Pointe du Primel anche questa si raggiunge attraverso un sentiero ed una breve salita (sono consigliabili delle buone scarpe da ginnastica) in mezzo alle rocce , la vista è bella ma nulla da vedere con Pointe du raz e d’altronde i turisti presenti si riducono a una decina e forse questo rende il posto comunque gradevole. Ci stiamo avviando verso la fine della giornata e non dandoci tregua la pioggia e trovandoci di fronte ad una temperatura quasi novembrina (14°) decidiamo di dirigerci verso la chambre d’hotes prenotata su internet, da questa notte tutti i posti dove andremo a dormire sono prenotati…Speriamo bene.Decidiamo per raggiungere Treguier di fare la costa e la scelta nonostante il tempo risulta azzeccata visto gli scenari ed i piccoli paesi sul mare che andiamo ad attraversare. Arrivati alla chambre( costo 55 euro a camera), sotto un diluvio prendiamo carico delle nostre stanze e l’ambiente si rivela come speravamo cioè sembriamo propri ospiti della famiglia, forse l’unico neo è il bagno in comune, ma dovendo dividerlo con i nostri compagni di viaggio la cosa non ci preoccupa. Visto che la pioggia sembra dare tregua ci facciamo indicare dalla signora che gestisce la chambre la strada per andare a vedere il famoso sentiero dei doganieri nella cosiddetta costa di granito rosa nel paesino di Ploumanch .
Strano ma vero quando arriviamo al paesino esce anche un pallido sole, troviamo parcheggio sempre gratuito nella piazzetta e ci dirigiamo nella piccola spiaggia del paese alla vostra destra con il mare di fronte troverete il cosidetto sentiero dei doganieri (segnalato ma sinceramente non molto visibile), fate attenzione perché erroneamente noi siamo andati a sinistra e pur vedendo un bel panorama non aveva nulla a che vedere con quello che avremo visto subito dopo.
Dire meraviglioso penso non sia sufficiente , le parole , le foto , le riprese non rendono come esserci…Una camminata sempre in un sentiero battuto in mezzo alle rocce di color rosa , alcune smussate dal vento e dalle onde hanno creato dei personaggi che raffigurano animali, ma è tutto l’insieme che è spettacolare sarà stata la giornata grigia ma con sprazzi di sole, saranno state le onde di un mare mosso che si infrange nelle rocce colorate …Non lo so dico solo che la vista meritava il viaggio fin là fatto. Arriviamo fino al faro da cui godiamo la vista del mare aperto e dopodiché ritorniamo indietro e decidiamo di cenare nel paesino . Fate attenzione che in questi posti si mangia presto e pertanto dopo le nove chiudono le cucine e non vi danno da mangiare , abbiamo trovato una soluzione interessante e cioè la possibilità di scegliere tra varie menù con prezzi diversi ma sempre economici dove vengono date tre portate ed il bere a parte,vi dico solo che abbiamo speso 13 euro circa birra compresa a testa e ci siamo tolti sicuramente la fame assaggiando finalmente le famose moules! E’ giunta l’ora di rientrare ci aspetta un lungo sonno ed un nonostante la stagione un piumone caldo.
4° GIORNO 07 AGOSTO 2009 Alla mattina ci svegliamo sotto un bel sole anche se la giornata sarà freddina (consigliamo di portarvi via qualcosa di lana e vestirvi possibilmente a cipolla) ci aspetta una fornitissima colazione nel salotto della padrona di casa e ci sentiamo veramente come a casa nostra forse anche meglio abbiamo tutto per soddisfare ogni appetito.
Anche oggi ci aspetta una giornata intensa che avrà il suo culmine nella veduta di Mont Saint Michel e quindi lasceremo la Bretagna per la Normandia,ma i paesi bretoni hanno ancora molte bellezze da riservarci.
Lasciata Treguier la prossima tappa è il piccolo paese di Paimpol , caratteristico per il suo porto , riusciamo a trovare un parcheggio proprio lì vicino gratuito e vediamo lo stesso porto coperto da un mare di imbarcazioni a vela e la popolazione che si prepara ad una festa che comincerà la sera stessa.Facciamo una breve passeggiata per le vie della durata di non più di mezz’ora e poi lasciamo il paese per dirigerci verso la vicina abbazia di Beaufort.
Il parcheggio è gratuito , mentre l’entrata all’abbazia costa otto euro (la stessa è in parte in restauro e quindi coperta) decidiamo quindi di non entrare, ma è comunque possibile visitare i giardini esterni e soprattutto vedere la parte dell’abbazia a cielo aperto. Dal nostro punto di vista è uno spettacolo all’interno si vedono una moltitudine di ortensie di diversi colori e i raggi del sole che illuminano il tutto, veramente affascinante.Prendendo una stradina laterale si arriva al mare anche da li la vista è incredibile… Quando siete lì chiudete un attimo gli occhi è tornate indietro con il tempo è pensate come doveva essere la vita dei monaci all’interno di questo meraviglioso e suggestivo posto.
Decidiamo di ripartire e puntiamo di nuovo verso la costa , la nostra prossima tappa è cap Frehel la cosiddetta costa di smeraldo per i colori del mare, ci arriviamo attraverso una strada ed un panorama mozzafiato, troviamo parcheggio in questo caso a pagamento costo circa 2.50 euro e ci incamminiamo verso il faro in mezzo ad una miriade di turisti tra i quali si iniziano a vedere molti italiani o meglio a sentire.Anche qui la veduta e spettacolare con il mare che si infrange sulle scogliere, a piedi con due ore di camminata si può raggiungere Fort la Latte che si intravede in lontananza. Siccome la giornata è ventosa e ci aspetta ancora molto da vedere decidiamo di raggiungerlo in macchina (circa dieci minuti scarsi) , parcheggio gratuito in questo caso ed attraverso una breve passeggiata si arriva fino al forte (ingresso 5 euro) , decidiamo di comune accordo di non entrare facciamo qualche foto e poi decidiamo di ripartire previa una piccola sosta rifocillatrice .
La prossima tappa è Dinan, splendido paese che merita sicuramente una sosta, visitabile in un ora o poco più con le solite ma sempre suggestive case a graticcio e le sue strade che salgono e scendono. C’è la possibilità di salire su parte delle mura da cui è visibile un discreto panorama sia della città che dei dintorni, anche in questo caso parcheggio a pagamento a tempo comunque economico e vicino alla zona centrale.
Giungiamo ora a Saint Malo la città dei pirati, devo essere sincero a me personalmente ha molto deluso , innanzitutto c’è difficoltà a trovare parcheggio anche se vista l’ora in cui arriviamo sono le sei di sera riusciamo a parcheggiare vicino alle mura , ma pensate bene che esistono parcheggi ben più distanti che poi portano alla cittadella murata con dei bus navetta, questo vi può dare l’idea dell’afflusso turistico. All’interno è interamente ricostruita, in quanto bombardata dalle forze alleate nel corso della seconda guerra mondiale , piena di negozi anche di firma per lo shopping. L’unica cosa carina forse sono le mura interamente percorribili e la piccola spiaggia , certo che pensavo una cosa completamente diversa.
Lasciamo Saint Malo e ci dirigiamo a Ceaux (Normandia) il paesino dove abbiamo prenotato la chambre(costo 45 euro a camera) ,l’unica per altro a cui abbiamo inviato caparra per le altre si sono fidati della parola, prima di giungervi facciamo una breve sosta a Dol de Bretagne a vedere il dolmen più grande della zona che troviamo grazie al navigatore in quanto lo stesso è posto in mezzo ad un campo di grano difficilmente visibile se non dal fatto che ci sono altre macchine parcheggiate nei pressi , se siete in zona merita una sosta.
Arriviamo finalmente alla chambre nuovissima sembrava di essere in un albergo (vicinissima a Mont St. Michel circa 9 km) prendiamo le nostre stanze, una doccia veloce e decidiamo di andare subito a vedere St.Michel primo per il fatto di vederla di sera e poi perché la curiosità di vedere questa abbazia in mezzo al mare è veramente tanta.
Vi diciamo subito che lo spettacolo è meraviglioso anche perché l’orda di turisti è inferiore rispetto al giorno ed inoltre il parcheggio è gratuito mentre il costo giornaliero è di 4 euro. La vista di Mont s.M. Già da lontano è suggestiva con i colori del tramonto facciamo una breve passeggiata al suo interno (molto turistica – ristoranti shop souvenir) e visto che ormai è tardi decidiamo di far rientro in chambre previa sosta ad un MC Donald per la cena.
Il fatto di aver deciso di dormire nei pressi del monte è stato perché si voleva visitarlo di mattina presto , l’idea iniziale era di dormire all’interno scartata per mancanza di posti letto. A posteriori sono contento della scelta fatta come leggerete tra poco.
5° e 6° GIORNO 8-9 AGOSTO 2009 Alla mattina ci svegliamo con una robusta colazione e cerchiamo di essere in macchina molto presto, la nostra prima tappa è Mont S. Michel in quanto decidiamo di visitare l’abbazia all’interno. La scelta si rivela vincente in quanto troviamo con facilità parcheggio e la coda per entrare all’interno dell’abbazia il cui costo è di otto euro è molto rapida .La visitiamo (dal nostro punto di vista merita) per altro attraverso un percorso guidato e quindi obbligatorio facciamo le nostre foto e soprattutto riprese con la videocamera i nostri due “Fellini” sono Natalia e Vittorio, terminata la visita usciamo dal monte e ci accingiamo a dirigerci verso le zone dello sbarco. Uscendo dal parcheggio e sono solo le undici la coda per entrare è interminabile..Non ho menzionato le maree che per altro in Normandia e Bretagna sono come le previsioni del tempo in quanto nel giorno in cui ci siamo stati il fenomeno era ben poco visibile.
Finalmente ci dirigiamo nella zona dello sbarco sono anni che aspetto questo momento e l’emozione dentro di me è molto forte. Inizialmente il nostro programma prevedeva il passaggio a Caen con visita al memoriale e alla città, ma poi vedendo cartina e km abbiamo deciso di iniziare subito la visita delle zone dello sbarco a cui dedicheremo due giornate difatti nella prossima chambre sosteremo per due notti nel paese di Basly (costo 65 euro a notte per camera) nei pressi di Thaon molto vicina a Caen.
La prossima tappa è Saint Mere d’Eglise resa famosa per il paracadutista impigliato nel campanile della chiesa , al cui interno peraltro c’è una vetrata dedicata all’episodio.Visto che è mezzogiorno presso una boulangerie vicina compriamo dei meravigliosi panini e delle paste locali (fanno una specie di torta di mele buonissima ).
Ora ci dirigiamo verso la famosissima spiaggia di Utah beach , oggi ovviamente una spiaggia normalissima dove però esistono cippi a ricordo del passaggio delle truppe alleate nonché carri armati, mitragliatori, case matte ed altro a ricordo di quella cruenta battaglia. E’ difficile immaginare che 60 anni prima si combattesse per la libertà dell’ Europa dal nazismo in quei posti ora frequentati da famigliole francesi come se nulla fosse.
Immaginavo il tutto molto più coinvolgente devo essere sincero che sono rimasto un po’ perplesso. Ogni paese al suo museo a ricordo degli eventi e credo che visitarne uno sia sufficiente.
Lasciamo questo posto attraverso quella che viene chiamata la strada della libertà e consigliati da una coppia di ragazzi italiani in moto (quanta invidia da parte mia e di Vittorio) conosciuti al momento ci dirigiamo verso Pointe du Hoc famoso per la presa della stessa attraverso la scalata della roccia da parte dei Rangers , qui troverete un parcheggio libero attenzione che il sito chiude alle 18.00 è un posto incredibile nel senso che vedrete praticamente il terreno coperto da buche causate dai bombardamenti alleati e la presenza di case matte e batterie tedesche in perfetto stato.
A nostro modesto parere le maggiori tracce sono state lasciate dalle truppe tedesche ed a quanto avevano fatto e creato per impedire lo sbarco. Ovviamente poi ci sono tracce dei mezzi lasciati dalle truppe alleate, ma dal punto di vista materiale e di costruzioni belliche i tedeschi fanno la parte del leone. La cosa che non mi è piaciuta e che questi posti andrebbero visitati con il rispetto di chi sia dalla parte dei vincitori che dei vinti ha lasciato la propria giovane vita , in realtà questo rispetto non l’ho visto bambini che urlano e ridono , cartacce ecc, ecc,. Forse ci vorrebbe più silenzio.
Ci dirigiamo ora ad Omaha beach ed anche questa è una lingua di spiaggia con alcuni cippi a ricordo ed l’onnipresente museo a memoria.
Finiamo la giornata con la visita del cimitero americano ,arriviamo appena in tempo chiude alle 19.00 , riusciamo però ad assistere all’ammaina bandiera ed un momento molto commovente in questo luogo, coperto da croci cristiane ed anche ebraiche di un marmo bianchissimo su un prato perfetto e con lo sfondo del mare . Ci soffermiamo a leggere qualche nome e soprattutto l’anno di nascita …Mamma mia quanti ragazzi giovani appena maggiorenni che ci sono!!!!! Lasciamo con il cuore gonfio questo posto e ci dirigiamo finalmente verso la chambre d’hotels a Basly , la chambre è carina ma ha un piccolo difetto o almeno lascia la mia compagna Natalia con l’amaro in bocca, difatti dopo aver fatto chilometri in mezzo ai campi invasi da mucche eravamo convinti di trovarci nella tipica chambre di campagna in realtà eravamo nel centro del piccolo paesino e non aveva nulla di caratteristico se non la calda accoglienza (molto inglese però) del nostro padrone di casa ed una sistemazione non in camere separate , ma in una specie di piccolo appartamentino-mansarda con stanze vicine quindi di conseguenza poca privacy!!!!! Consigliati dal padrone di casa la sera siamo andati a mangiare in un ristorante sul mare e precisamente a Saint Aubin sur mer , solito menù però sicuramente a buon prezzo e con giuste quantità, possiamo tranquillamente dirvi che con circa 15 euro a persona si riesce a mangiare benino in questi posti.
La mattina abbondante colazione servita nel salotto della casa con altri ospiti tra cui conosciamo una coppia di italiani con i due figli in visita per la passione di lui nelle spiagge dello sbarco che ci raccontano di essere scappati da un’ altra chambre che era un vero e proprio tugurio , per quanto ci riguarda ci riteniamo fortunati perché tutte quelle trovate sono da considerarsi da consigliare per lo meno per la cosa più essenziale che è la pulizia e l’abbondante colazione mattutina.
IL fatto di aver rinunciato di vedere il memoriale ci ha permesso di vedere più cose nella prima giornata e quindi decidiamo di viverci questo secondo giorno con un po’ più di tranquillità anche perché un po’ di stanchezza si fa sentire.
La prima cosa che decidiamo di vedere nella mattinata e la città di Bayeux famosa per il suo arazzo (costo circa 8 euro con audio guida ) , bellissimo e particolare l’audio guida obbligatoria e comunque necessaria altrimenti non si capirebbe il significato dell’arazzo stesso. Visitiamo in velocità il paese molto piccolo , ma con una bellissima ed imponente cattedrale.
Su consiglio del padrone di casa decidiamo di andare a vedere il cimitero tedesco di la Cambe , ciò ci costringe a ritornare indietro in quanto lo stesso è molto vicino a quello americano. Prima ci soffermiamo a visitare il cimitero inglese di Bayeux.
Il cimitero tedesco poco frequentato è molto suggestivo con le croci di materiale scuro formate a gruppi di quattro , secondo tutti noi merita una visita al pari degli altri cimiteri.
Sempre su consiglio del padrone di casa andiamo a visitare le batterie tedesche di Longues sur mer, questo sito(gratuito) e interessante praticamente si tratta di una passeggiata in cui si possono vedere numerose batterie tedesche integre con relativi cannoni, quello che ci ha lasciato tutti e quattro perplessi e le condizioni in cui dovevano vivere questi soldati praticamente come topi in trappola.
Ci dirigiamo poi ad Arromanches les Bains , dove ammiriamo il porto artificiale ancora presente costruito per permettere lo sbarco in terraferma dei mezzi corazzati e su suggerimento dei ragazzi conosciuti ad Utah Beach andiamo a vedere il cinema 360° dove viene presentato il film Il prezzo della libertà (costo 4 euro) molto suggestivo e commovente dove vengono mischiate immagini dello sbarco con immagini di oggi.
Concludiamo la giornata con la visita della chiesa di Thaon una chiesa romanica sconsacrata per altro in fase di restauro all’interno, merita una visita per la sua locazione dentro un bosco non visibile dalla strada e si raggiunge attraverso un piccolo sentiero nella macchia verde. Vicino troverete anche il castello Henry- Fontaine ,entrata a pagamento otto euro, viene descritto dalle guide come un castello simile a quelli della Loira.
Decidiamo alla sera di andare a mangiare a Caen, ma restiamo profondamente delusi anche se la città ha sicuramente dei bei siti da vedere, in quanto essendo domenica risulta essere completamente deserta e con tutti gli esercizi chiusi, tenete conto che abbiamo fatto le vie centrali, pertanto scappiamo da cotanta desolazione e ci dirigiamo verso il mare e precisamente a Consuelles sur mer , anche qui non che la vita fosse frenetica, ma almeno troviamo dove mangiare (non benissimo) in un ristorante con la solita cifra di circa 15 euro a testa.
7° GIORNO 10 AGOSTO 2009 Dopo la solita ricca colazione ci mettiamo in viaggio verso Honfleur , piccolo paesino sul mare meraviglioso a parere nostro forse il piu’ bello dei paesini visti. Troviamo parcheggio vicino al porto a pagamento a tempo ad un prezzo contenuto pensando a cosa costa parcheggiare nelle nostre città. Il paesino merita una visita accurata godendo di tutta la sua bellezza anche perché la giornata è tiepida e con un bel sole che ne fa gustare maggiormente la bellezza. Restiamo fino a mezzogiorno e facciamo le prime compere per lo più prodotti locali come sidro- calvados o ricordi da portare a casa, ad esempio io e Natalia dove andiamo ci compriamo un attacchino da mettere sul frigo.
Verso mezzogiorno lasciamo Honfleur la prossima tappa è Etretat per arrivarci dobbiamo passare attraverso il ponte di normandie (costo 5 euro) , ma ne vale la pena un opera ingegneristica meravigliosa che vista da lontano ha la forma di un gatto che si ingobba. Raggiungiamo finalmente Etretat famosa per le sue falesie e per essere il paese dove sono ambientate le storie di Arsenio Lupin di M. LeBlanc a cui è dedicato anche un piccolo museo adatto forse ai più piccini.
Trovare parcheggio in questo paese è molto difficoltoso in quanto è super frequentato dopo varie peripezie ci riusciamo non vicini al paese , ma comunque sempre gratuito come lo erano anche gli altri più centrali.
Il paese è carino , ma sinceramente nulla di che ha però queste due spettacolari falesie una per parte , nel senso che andrete sulla piccola spiaggia ed a destra salirete per una falesia ed a sinistra per l’altra, fate attenzione alle maree. Lo spettacolo che godrete dall’alto merita la fatica della salita e comunque anche visto dal basso sono spettacolari , una delle due sembra il muso di un elefante.
Comincia a piovere e pertanto decidiamo di dirigerci verso la chambre trovata grazie al sito turisti per caso consigliata da un viaggiatore di Napoli ed è proprio come viene descritta sicuramente la più’ bella fin’ora con la colazione più’ ricca e che consigliamo anche noi vivamente, l’unico problema ma risolvibile con il navigatore e che è un po’ isolata e non facile da trovare il paesino è Beaurepaire e la chambre la Desirèe.
Dopo una doccia calda decidiamo di andare a mangiare a Fecamp, purtoppo la pioggia è molto insistente ed nonostante ci sia ancora luce la giornata è veramente molto uggiosa, troviamo comunque un bel ristorante vicino al porto frequentato da gente del luogo dove con meno di 17 euro ci togliamo anche la voglia di ostriche e mangiamo veramente bene.
8° GIORNO 11 agosto 2009 La mattina ci aspetta una abbondante e deliziosa colazione nel salotto della padrona di casa , per altro persona squisita e gentile, insomma se siete da quelle parti vi raccomandiamo questa chambre anche per il rapporto qualità -prezzo che è di 52 euro a camera.
Qui il nostro viaggio in Bretagna e Normandia sta quasi volgendo al termine, in programma avevamo la visita di Rouen, ma poi in corso d’opera abbiamo deciso di dirigerci subito verso le nostre prossime destinazioni che sono Bruges, Bruxelles ed Amsterdam , ma questa è tutta un’altra storia.
Per giungere in Belgio abbiamo deciso di proseguire lungo la strada che porta anche a Calais, dove non ci fermiamo ma sostiamo ben prima a Dieppe che visitiamo velocemente sotto una pioggia incessante , anche per la gioia del nostro amico Vittorio che da qui quando era un giovannetto armato solo di sacco e pelo e di belle speranze prese il traghetto che portava in Inghilterra , erano gli anni caldi del ’68.
Lasciamo Dieppe e prima di lasciare la Normandia facciamo una sosta nel piccolo paese di Eu al confine con la regione de Pays de Calais , molto carino da vedere ne approfittiamo per mangiare un panino e risalire poi in macchina la prossima tappa sarà Bruges.
Costo circa 700 euro a persona compreso Belgio ed Olanda Km percorsi 5100 compreso Belgio ed Olanda Macchina utilizzata Seat altea tdi Consigli: Come già scritto è un viaggio da fare munito del navigatore , Vi permette di tagliare i tempi ed anche i costi di benzina farete molti meno km. Attenzione le segnaletiche francesi non sono il massimo e questo è un motivo in più per avere con se il navigatore, inoltre vi dice alberghi e anche le pompe di benzina , consigliamo di rifornirvi presso i distibutori presenti nelle catene dei supermercati (es. Carrefour , Eleclerc) dove la benzina costa meno.
Riguardo al vestiario anche se sembra incredibile era agosto portatevi qualcosa di lana e non solo la semplice k-way , ma anche un giubbo da mezza stagione.
Io e Natalia lo abbiamo praticamente organizzato in internet senza per altro anticipare denaro se non per una chambre.
Abbiamo trovato persone per lo più gentili e disponibili sia in tutte le chambre ma anche negli alberghi.
Consiglio ulteriore che possiamo dare , anche se il nostro è stato un viaggio itinerante è quello di dormire nelle chambre piuttosto che negli hotel è tutto un altro modo di vivere la vacanza e poi alla mattina avete una colazione che vi permette anche di fare il pranzo! INDIRIZZI UTILI ZONA COSTA DI GRANITO ROSA : CHAMBRE CLECH RENée -16 Rue de Crublen 22220 TREGUIER tel-06.31.10.13.11 La Sig.Ra non ha ancora un sito ma la trovate tra le altre chambre in www.Pourlevacance.It ZONA MONT ST. MICHEL: CHAMBRE LA CLE DES FORGES -11 Rue A les forges 50220 CèAUX www.Lacledesforges.Vpweb.Fr mnhericher@aol.Com ZONA SBARCO VICINO CAEN: CHAMBRE LE CLOS DE LA BARRE -10,place de l’eglise 14610 BASLY www.Calvadosbnb.Com info@calvadosbnb.Com ZONA ETERAT FALESIE ALTA NORMANDIA: CHAMBRE LA DèSIRèe- 8,chemin de Guernesey 76280 BEAUREPAIRE www.La-desiree.Com f.Lappert@wanadoo.Fr Altro sito utile per trovare le chambre, non solo in Bretagna e Normandia, ma in tutta la francia è www.Fleurdesoleil.Fr