Via della seta: Uzbekistan, Kyrgyzstan e Cina 1
Un viaggio indimenticabile attraverso la cultura di tre paesi molto diversi tra loro e affascinanti allo stesso modo.
UZBEKISTAN TASHKENT: capitale dell’Uzbekistan, è anche tappa obbligatoria per iniziare il viaggio attraverso quest’affascinante regione.
Da qui è possibile prendere dei voli che in un’ora raggiungono sia la parte nord della regione che la capitale del Kyrgyzistan nel caso in cui vogliare proseguire il viaggio in questo paese.
La città non offre molto, ma a nostro parere merita comunque una visita per via della sua originalità data dal suo duplice aspetto: sovietico e islamico al tempo stesso.
Ampi viali in stile sovietico caratterizzano la città. Da visitare la Piazza dell’indipendenza le cui porte sono sorvegliate da statue di pellicani in acciaio/alluminio che si colorano di un rosso fiammante all’ora del tramonto. KHIVA: un’ora di volo vi porterà a Urgench. Da qui soli 30 km vi separano dalla meravigliosa Khiva. La città vecchia – Ichon-Qala – rispecchia esattamente quello che poteva essere in passato, rimanendo quindi un’autentica città centro asiatica.
Basta chiudere gli occhi e immaginare i suoi vicoli tortuosi brulicanti di mercanti, merci, cammelli sovrastati da splendidi minareti, medresse e moschee. Oggi splendide bellezze da ammirare al tal calar del sole mentre si colorano d’oro. Superba la vista della città alla luce del tramonto sulla sommità del minareto d’Islom-Huja. BUKHARA: da Khiva un taxi (scegliete voi se privato o collettivo) in circa 5 ore vi condurrà attraverso il caldo soffocante del deserto a Bukhara. Anche questa meraviglisoa città è rimasta la stessa di quel tempo ormai andato.
Gironzolando per la città vecchia ci s’imbatte in un vero e proprio groviglio di vicoli commerciali e minibazar. Nei caratteristici mercati coperti (i Taqi) minuscole botteghe si aprono in angusti spazi al cui interno gli artigiani lavorano in penombra. Nei cortili, d’incomparabile bellezza delle medresse, oltre ai piccoli negozi, si svolgono mercati giornalieri. Da togliere il fiato per la sua bellezza la piazza in cui si trova il minareto Kalon. A fare da cornice la moschea di Kalon e la madrasa di Mir-i-Arab, quest’ultima, attiva ancor oggi, importante scuola coranica.
SAMARCANDA: a circa 4 ore di viaggio in treno, si raggiunge Samarcanda, città leggendaria, nota per la magia del suo nome che richiama alla mente la “via della seta” come nessun’altra città asiatica. Purtroppo è rimasto molto poco di quello sfarzo che Samarcanda che poteva rappresentare un tempo. Imperdibile è la piazza del Registan, dove mattonelle dagli abbaglianti colori blu cobalto, turchese e verdie adornano le tre medresse che incorniciano la piazza: d’Ulug-Beg, di Shir Dar e Tilla-Kari. Incantevole la Moschea di Bibi Khanym alla luce del mattino.
Ancor più splendido e suggestivo è il santuario Shah-I-Zinda, dove numerosi fedeli si recano a pregare sulla tomba di un cugino del profeta Maometto che pare abbia portato l’Islam in questa regione. Da Samarcanda, la capitale Taskent è facilmente raggiungibile in treno (4 ore). Da qui il nostro viaggio è proseguito in volo verso Biskek, capitale del Kyrgyzistan.
Segui sul Kyrgyzistan la seconda parte del viaggio…
Via della seta: Uzbekistan, Kyrgyzstan e Cina 2
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