Le meraviglie di Redang
Raggiungere l’isola di Redang da KL presuppone una buona dose di pazienza perché il trasferimento è lungo e il viaggio nel complesso può essere piuttosto faticoso. Ci sono alcune opzioni: 1) Aereo diretto da KL. E’ sicuramente quella meno faticosa. Bisogna prendere un volo nel secondo aeroporto della Capitale malese il Subang Airport e acquistare un biglietto della compagnia charter “Berjaya Air” che effettua un volo diretto sull’isola di Redang, dove c’è un piccolo aeroporto. Il volo ha un costo orientativo di 100-120 € a/r tasse incluse a persona ma bisgna accettare di viaggiare su un aereo privato da 40 posti…Che attraversa longitudinalmente la nazione malese. Noi non ci siamo fidati ma vedete voi. Potete anche fare un salto sul sito della compagnia per vedere l’apparecchio www.Berjaya-air.Com e per prenotare (d’estate bisogna farlo anche con un certo anticipo). Attenzione perché le frequenze non sono molte e dovete incastrare le vostre esigenze e soprattutto ricordare sempre: la partenza da KL non è nello stesso aeroporto in cui arrivate dall’Italia… e quindi considerate sempre un’oretta per il trasferimento dai due scali. Questo perché ho letto che qualcuno ha perso il volo di rientro in Europa proprio per questo motivo 2) Aereo+Traghetto. In questo caso si parte dall’aeroporto internazionale di KL, Klia Airport, con la Malaysia Airline. Si arriva in circa 45 minuti a Kuala Terengganu con un volo su un aereo tutto colorato da 120 posti. Si tratta di un volo di linea della compagnia di bandiera, professionali ed efficienti. Il costo che abbiamo pagato è di circa 45 € a/r tutto incluso ma se acquistate con 15 gg di anticipo il prezzo può scendere fino a 25 € a/r. Arrivati a Kuala Terengganu dovrete prendere un taxi per arrivare al porto (jetty). Il taxi impiega circa 40 minuti considerando anche il traffico. Una volta arrivati al porto dovrete prendere un battello veloce che impiega 2 ore per arrivare al porto di Redang. L’attesa però può esere piuttosto lunga anche perché il battello non parte nelle ore serale e durante il giorno ci sono solamente tre partenze. Il battello è completamente chiuso, una specie di siluro con aria condizionata altissima…Inoltre la mancanza di aria fresca comporta, per chi già è debole di stomaco, un mal di mare piuttosto forte. Le onde lunghe (anche con mare calmissimo) completano l’opera…Dopo un’oretta molti ricorrono alle buste (della mondezza!) che sono appese al soffitto del battello per dare di stomaco…Io personalmente all’andata sono stato malissimo e per poco non faccio il patatrack mentre al ritorno ho peso il mio bravo Travelgum per evitare guai peggiori. Una volta arrivati al porto di Redang vi dovrete fare altri 20 minuti di battello-chiatta che vi porterà al resort. Non saprei dirvi il costo individuale di questi trasferimenti perché abbiamo acquistato un pacchetto direttamente dal resort con tutti questi spostamenti inclusi. La maggior parte dei turisti fanno così perché coloro che hanno acquistato tramite i resort hanno anche la priorità d’imbraco rispetto a chi viaggia in modo individuale.
3) L’autobus da KL per Kuala Terengganu a cui va aggiungo poi il trasferimento in battello. Il tour in autobus potrebbe essere interessante per il panorama ma impiega oltre 5 ore e il caldo potrebbe essere piuttosto importante per non parlare della perdita di tempo in quanto gli orari di arrivo non si conciliano con la presenza del battello per Redang. Noi scegliendo l’opzione numero 2 siamo usciti dall’hotel di KL alle ore 5.30 per arrivare alle 14.00 al resort Coral Redang che avevamo prenotato dall’Italia.
Resort Coral Redang L’abbiamo prenotato dall’Italia su sito del resort www.Coralredang.Com.My. Il sito corrisponde esattamente al resort, anzi se devo dire la verità è in diminuzio rispetto a quello che poi si ha nella realtà. Le camere sono piuttosto confortevoli. Il Coral Redang è un resort per chi viaggia “on budget” ovvero non vuole spendere grandi cifre, ha una minima capacità di adattamento e non ha grandi pretese nei servizi offerti, quelli classici da grande albergo tanto per intenderci. A chi non si riconosce in questa descrizione consiglio caldamente di andare al Laguna oppure al Berjaya (o prossimamente al Sari Pacifica).
Il complesso è fortemente integrato con la natura circostante e le stanze sono ricavate in piccoli ma confortevoli bungalow che si trovano in prossimità della jungla dietro alla spiaggia. Ci sono circa una ventina di bungalow, nella maggior parte una piccola casetta ospita due appartamenti. Ogni bungalow è ovviamente indipendente. Ci sono pochi bungalow “solitari” e poi c’è una piccola palazzina di due piani piccole camere. Per chi vuole avere più confort (oppure ricorre un’occasione speciale) c’è anche una suite proprio sulla spiaggia; si tratta di un bungalow indipendente direttamente sul mare e decisamente più grande degli altri. Noi avevamo anche tentato di prenderlo ma la signora cinese ci ha spiegato che bisogna muoversi con qualche settimana di anticipo perché è spesso prenotato.
Il nostro bungalow (condiviso) si trovava di fronte alla piscina, con un bel prato davanti all’entrata. Ogni struttura è completamente in legno e all’entrata c’è un piccolo rubinetto dell’acqua per pulirsi i piedi. All’interno un letto matrimoniale e due comodini; una scrivania e un armadio (piuttosto piccolo) dotato di pratica cassaforte. Ovviamente un condizionatore, due sedie ed un tavolinetto basso (ci sono anche due comode sedie sulla veranda) e poi il bagno che è decisamente spartano con un arredamento molto vecchio, con mattonelle piuttosto logore e malandate. E’ sicuramente la nota dolente del resort. La doccia ha un tappetino a terra che non vi consiglio di sollevare mai per evitare di scoprire quello che c’è sotto (quindi obbligarie le ciabatte) e anche il lavello ha un piccolo piano d’appoggio e una luce da 10W con la quale è impossibile radersi se “non a memoria”. Nel complesso la camera risulta essere piuttosto pulita ma c’è un chiaro odore di muffa che vi accompagnerà anche nei giorni successivi. Altra nota dolente il cambio biancheria: non viene assolutamente fatto se non nel momento in cui prendete possesso della stanza. Ci hanno detto che viene fatto una volta a settimana per via delle questioni ambientali legate al lavaggio con detersivi. Noi siamo rimasti una settimana con le stesse lenzuola…Invece gli asciugamani vengono cambiati tutti i giorni. Inoltre vi vengono forniti quotidianamente asciugamani per il mare (gratuitamente). La stanza non ha nessun design e non è certamente inspirata all’architettura malese: sembra essere fatta con mobilio di 20 anni fa che viene sempre rabberciato per permettergli di anadare avanti. Dimenticavo: sopra il letto c’è anche un mega ventilatroe ma abbiamo provato ad accenderlo e quasi la stanza decollava! Abbiamo optato per un classico Condizionamento d’Aria! Ottima la veduta verso la piscina e verso il mare. Sconsiglio i bungalow che danno verso la jungla se non altro per il “rumore” notturno delle migliaia di rane che affollano un piccolo laghetto e delle scimmie che lambiscono il resort. Direi che è meglio optare per quelle che si trovano vicino al bar. Sconsiglio anche quelle standard nella piccola palazzina perché sono veramente piccole e ancora di più spartane. Non c’è in nessun caso il servizio in camera. L’accoglienza è stata “normale”. La cinesina che ci ha accolto non è proprio il massimo dell simpatia, ha ripetuto quasi meccanicamente le tre regole principali del resort (no topless, maglietta obbligatoria al ristorante e senza scarpe nei luoghi comuni). Non è stata molto cortese nel farci notare che dovevamo toglierci le scarpe per salire sugli sgabelli del bar: dopo un viaggio durato 6 ore da Kuala Lumpur forse ci vuole anche un minimo di comprensione…Anche perché sia il periodo che il resort non presuppongono uno sbarco quotidiano di decine di clienti. Fortunatamente invece tutti gli altri inservienti della struttura sono stati molto carini e simpatici, sempre molto discreti e sempre disponibili a dare informazioni. Non c’è nessuna animazione quindi è un posto da vero relax, senza l’ansia e l’angoscia di di “no, grazie”. Molto preparati anche i regazzi dello scuba dive center. Il bar del resort era aperto dalle 10 di mattina fino all’1 di notte. E’ il punto più vissuto del resort e fin dalla mattina si sente in azione il frullatore…Frullati, mix di frutta…Vanno come il pane. I due ragazzi sono molto carini e sempre cordiali. I prezzi molto accettabili: si va dai due euro per un frullatone di frutta ad un massimo di 4 euro per un cocktail alcolico. Ampia scelta comunque di bevande ma al bar non c’è possibilità di mangiare se non quando è aperto il ristorante. La piscina è alle spalle del bar. Non è molto grande ma comunque capiente per la struttura anche perché quasi tutti vanno al mare. Non c’è una piscina per bimbi anche la parte iniziale ha l’acqua bassa. Viene sfruttata molto dallo scuba center per insegnare i primi rudimenti di immersione per i neofiti che decidono di avvicinarsi a questo sport meraviglioso. Davanti al resort c’è un piccolo campo da pallavolo (si può chiedere il pallone gratutitamente alla reception) e qualche canoa da poter prendere a nolo. Inoltre si può (anzi si DEVE!) prendere a noleggio l’attrezzatura per lo snorkeling e i prezzi sono piuttosto esigui. A noi hanno fatto un forfait di circa 5 euro a settimana per maschera, boccaglio e safety jacket ovvero un piccolo giubetto salvagente (tipo quelli che si trova sui gommoni). Insistono molto per farvelo prendere per motivi di sicurezza: non vi noleggiano infatti le pinne per evitare di danneggiare i coralli. Se avete le vostr enessuno vi dirà niente ma nessuno ve le noleggerà a meno che non facciate scuba e non snorkelig. Quindi senza pinne soprattutto in alcune zone il giubetto vi darà un aiuto anche perché dopo qualche ora in acqua la stanchezza si fa sentire e qualche volte le correnti vi sfiancano. Il ristorante è molto carino: costruito su un piano rialzato, come se fosse una palafitta è completamente aperto e la sera (o quando piove) viene chiuso da tende di cannucce molto carine e scenografiche. Ci sono diversi ventilatori a pala che rendono l’ambiente confortevole ma essendo direttamente sulla spiaggia non abbiamo sofferto mai il caldo durante i pasti per via di una piacevola ventilazione.
La varietà del cibo non è il punto forte: a pranzo e a cena vengono sempre offerti 4 pietanze, senza contare l’insalata, la zuppa e la frutta. Normalmente c’è sempre una pietanza di pollo, una di pesce, un tipo di pasta ed eventualemente un piatto cinese/malese. Non c’è il pane ma solo riso bianco basmati. Diciamo che se starete una settimana non soffrirete molto perché la ripetizione grave avviene la seconda settimana quando…Ricomincia da capo il menù! La colazione invece è sempre la stessa: ci sono dei cornetti, pane, uova e salsicce. Alcune volte ho visto anche fagioli oppure una minstra di riso (malese). The e caffé ci sono sempre anche a pranzo e a cena. L’unica bevanda gratutita è l’acqua (microfiltrata così dicono loro) e la spremuta d’arancio a colazione. Il resto lo potrete ordinare. Il sabato viene fatto un meraviglioso barbecue con carne di maiale al curry, pollo (immancabile) e pesce (gamberetti). Il sabato vengono anche molte persone dagli altri resort quindi vi conviene muovervi per tempo, se non volete restare a bocca asciutta. L’altro aspetto “non gradevole” è che le pietanze principali non vengono quasi mai “integrate”. Se finiscono, non ce n’è più. E questo diventa fastidioso perché sarete costretti ad ordinare à la carte. Gli orari sono piuttosto rigidi: la colazione 8-10 il pranzo 12.30-14.30 e la cena 19.30-21.30. Come vi dicevo non vi conviene mai andare a ridosso della chiusra perché non troverete scelta. Se volete (o se non optate per il tutto incluso come noi) potete ordinare con il menù. Non costa molto il piatto più caro che ho visto non superava i 10€. Ovviamente potete anche con il tutto incluso optare per l’ordine con il menù, pagando a parte. Il barbecue invece è compreso (altrimenti costa 10€ a persona). Il servizio c’è solo per gli ordini à la carte altrimenti è self service. Comunque i ragazzi della sala sono sempre molto carini e disponibili per qualsiasi cosa. Solitamente a pranzo il ristorante è preso d’assalto da simpatici scoiattoli (non credo che siano scoiattoli ma ci assomigliano). Sono veramente grandicelli enon hanno paura di venire sulla vostra tavola per implorarvi un pezzetto del vostro cibo. Ovviamente si vedono delle scene esilaranti con signore che urlano alla loro vista, con i bambini che ne restano affascinati e con qualcuno…Che invece non li sopporta proprio! Come vi dicevo non c’è alcuna vita notturna di rilievo al Coral Redang. Diciamo che in assoluto sull’isola non c’è un gran fermento la sera. I resort frequentati dai cinesi sono quelli più “movimentati” e alcuni di questi abbozzano anche una discoteca serale, direttamente in spiaggia. Tra questi sicuramente il Pelangi Resort che sembrava essere quello più movimentato ma anche il Redang Beach Resort faceva la disco serale; inoltre al Redang Beach c’è un tatuatore (quelli temporanei) e un chiosco dove dipingono il batik. Al Laguna la sera (tranne il lunedì) c’è una specie di spettacolo canoro al bar sulla spiaggia con tre cantanti cinesi. Molti camminano sulla spiaggia e si spostano da un resort all’latro facendo due passi e andando a bere qualcosa in un bar di un’altro resort. Insomma: c’è molta tranquillità ma comunque se si vogliono passare un paio d’ore in allegria non troverete difficoltà. Invece se cercate le discoteche vere, quelle con la gente vestita a festa e truccata, con i deejay scatenati (stile Ibiza) avete sbagliato posto e resterete molto delusi. Ottima invece la spiaggia: bella, spaziosa, ampia, delicata. Non c’è che dire. Il mare è meraviglioso, caldo, azzurro nelle sfumature più impensate e pieno di pesci e di coralli. E’ lo stesso identico mare delle Seychelles con più pesci e più coralli (che alle Seychelles non abbiamo trovato). Un pochino fastidiosi: i battelli che portano i villeggianti in giro per snorkeling ed immersioni (anche 3 volte al giorno per ogni resort) oppure i barchini che caricano e scaricano le merce (c’è anche qualcuno che carica la spazzatura…). L’altra cosa che non è proprio gradevole è un fiumiciattolo che passa accanto al Coral Redang e arriva in spiaggia. In relatà ci hanno detto che è un fiume della jungla ma a noi è sembrato che fosse anche usato come scarico di acque “non nere”. Fortunatamente il fiume era in secca e non arrivava fino al mare se non dopo un violento acquazzone notturno. In ogni caso non dava l’impressione di essere inquinato oppure di dare odori o colori strani…Forse avevano ragione loro. Il Coral ha a disposizione dei villeggianti delle sdraio (molte) e ombrelloni (pochi). La mattina noterete che i più furbi metteranno un asciugamano sulla sdraio per occupare il posto ma noi non abbiamo mai trovato penuria di sdraio. Molti degli ospiti vanno in giro, vanno al mare, fanno snorkeling. Pochi sono quelli sedentari che stanno seduti a leggere. Invece molti la sera navigano in internet con i loro PC grazie al wi-fi gratuito in tutto il resort. Per la postazione internet invece dovrete andare a Redang Beach Resort dove un’ora di internet costa 2€ (inclusa una webcam e skype installato su ogni postazione).
Parco Marino di Redang Il Parco Marino dell’Isola di Redang è probabilmente l’attrazione più importante e più famosa dell’isola. Per accedervi è necessario farsi accompagnare da un battello (basta chiedere ai resort, l’escursione è programmata tutte le mattine con partenza alle 9.30) e pagare una sorta di tassa d’entrata (che serve per la salvaguardia del parco) di 5 MR ovvero 1€. Il biglietto ha una validità di 3 giorni ma vi consente l’accesso per uno solo quindi se vorrete bissare la visita dovrete ripagare. Il primo biglietto si paga direttamente al molo di Kuala Terengganu quando prenderete il battello per Redang (pagherete comunque anche se poi non ci andrete) e le eventuali altre visite si pagano direttamente al Dive Center che vi ospita. Tutte le mattine Il Coral Redang, resort che ci ospitava, organizzava una visita al Parco Marino. Sempre di mattina, mai di pomeriggio. Si naviga verso sud per una ventina di minuti con battello veloce. Quando si arriva l’acqua assume dei colori che viene difficile descrivere perché assume delle tonalità di celeste e verde incredibili…Numerose sono le isolette i gli scogli che fiancheggiano per arrivare al Parco che si trova anch’esso su un’isola quasi frontale al Berjaya Golf Resort e nei pressi dell’unico aeroporto dell’isola. L’isola ospita un resort e quindi è possibile l’accesso solo nella parte della spiaggia dove vi sbarcano: se avete voglia potete anche fare un giro a piedi nessuno vi impedirà di entrare nel resort anche se vi raccomandano di non fare il bagno in piscina. Ma la vera piscina è dalla parte della spiaggia ovvero il mare. L’unica vera nota negativa è che per evitare disagio agli ospiti del resort sull’isola si concentrano le visite di tutti i resort solo la mattina e quindi…C’è un sovraffollamento pazzesco. Gruppi di cinesi armati di pane che si immergono per dare ilcibo ai pesci e per farsi fotografare circondati da migliaia (non un numero a caso, credetemi) di picoli e grandi pesci…Che ti toccano, famelici alla ricerca di pane! La parte adibita allo snoreking non è molto grande anche perché il canale che separa l’isolotto dall’isola principale ha una forte corrente (si vede ad occhio nudo) e gli accompagnatori vi ripeterano fino alla nausea di non superare le boe di segnalazione per eviatare di essere risucchiati dalla corrente del canale. Ci sono tantissimi pesci e molti coralli…Verdi e gialli in predominanza. Abbiamo visto anche una meravigliosa cernia di una trentina di Kg che beata e paciosa dormicchiava sotto un grande masso. Vicino alla riva si è veramente presi d’assalto da migliaia di pesci argentati che cercano qualche mollichella di pane (evidentemente non distinguono i cinesi dagli europei!). L’acqua è come in tutta l’isola molto calda anche se siamo stati presi d’assalto dalle pulci di mare, ovvero degli insetti che vivono sul pelo dell’acqua e che ti mollano dei pizzichi fastidiosi, lasciando sulla vostra pelle delle piccole bollicine che andranno via dopo qualche ora. Per ovviare a questo problema vi consiglio almeno una maglietta in modo da limitare i danni alle gambe. Abbiamo chiesto anche alla nostra accompagnatrice e ci ha confermato che non c’è un rimedio particolare se non quello di coprirsi. Per fortuna queste simpatiche amiche le abbiamo trovate in modo così concentrato solo qui mentre nelle altre zone dell’isola ce ne sono decisamente meno. Sembra la concentrazione dipenda da molti fattori…Ph dell’acqua, il clima esterno, la temperatura…Mah…
La sosta non dura più di un’ora e poi si deve fare la fila per salire sul molo e ripartire ognuno sulla barca del proprio resort. Ecco la cosa negativa è questa idea di “transumanza” che leva al posto quell’incanto che meriterebbe. Ovviamente non mi prenderei mai una camera nel resort dell’isola considerando che questo affollamento degno della spiaggia di ostia ad agosto c’è ogni mattina. Quello che abbiamo pensato è: per fortuna che è fine settembre non osiamo immagina che cosa possa essere a Ferragosto.
Comunque una bella escursione che vale sicuramente lo stress della massa. Alcune cose non possono essere visitate in “solitaria” e quindi ci si deve adeguare. Ma la visita alla cernia e ai suoi amici vi ripagheranno delle fatiche! La spiaggia di Long Beach Alla fine della vostra vacanza, quando tornerete a casa dal Redang e i vostri amici e parenti vi chiederanno “Beh, com’è quest’ isola? Com’è il mare?” difficilmente troverete delle parole per rendere giustizia a questo paradiso. Resterete senza parole perché non ce ne sono per descrivere un posto che è un connubio perfetto ed armonico tra la natura selvaggia e la serenità dell’isola deserta. Una spiaggia lunga quasi due chilometri e costituita da due enormi anse divise da un promontorio. Sabbia bianca e fine quasi fosse borotalco…Sempre fredda grazie alla presenza di microcoralli che ne impedisce il surriscaldamente anche nelle ore più calde della giornata…L’acqua turchese, calda e quasi mai mossa. E poi tutte le zone per lo snorkeling per farvi passare ore inchiodati a guardare i fondali, con la maschera che alla sera vi lascerà sul viso i segni della vostra passione. Questo dovreste dire al rientro, ma credetemi nessuno vi potrà capire. Lungo questa spiaggia sorgono quasi tutti i resort di Redang (ad eccezione del Berjaya). Sono tutti discreti (tranne un paio decisamente invasivi) e si adattano meravigliosamente alle vostre esigenze: internazionale, locale, cinese, incasinato, sereno, spartano, luosso. A Long Beach troverete tutto quello che desiderate. La spiagga è l’occasione per fare lunghe camminate, fare fotografie, visitare i resort, prendere qualcosa da bere (durante le ore centrali il sole picchia ma il caldo ancora di più). E ovviamente prendere il sole, fare bagni lunghissimi e poi, soprattutto lungo le coste rocciose, a pochi metri dalla battigia fare snorkeling ed entrare dentro un documentario di Folco Quilici. Troverte una fauna veramente ricca con pesci di ogni tipo e ogni colore. Avrete i sudori freddi quando incontrerete gli squali dalla pinna nera, creature di circa 1,5 metri che nuotano in prossimità dei reef tropicali oppure guarderete con ignara curiosità uno dei pesci più bislacchi (e temuti) della barriera, ovvero il pesce balestra. Per non parlare delle cernie oppure delle centinaia di pesce sergente con i colori argentati e le strisce gialle. Ma ci saranno anche i pesci pappagallo che passano le loro giornate a scorticare scogli e piccoli sassi oppure i pesci farfalla belli ed eleganti come se andassero a teatro. E lo sfondo di questo film sono i verdi coralli del reef, sembrano quasi disegnati da un abile caricaturista e ancora di più vi sembrerà di stare in un film di Walt Disney quando incontrerete gli anenomi di mare…Guardate bene e attentamente perché troverete sicuramente qualche pesce pagliaccio che non potrà non farvi tornare alla mente il cartoon di Nemo.
Ore e ore passate in acqua. Questa spiaggia la vivrete poco perché per la maggior parte del vostro tempo starete a mollo. Ma il pomeriggio, con in mano un merviglioso e fresco cockaitl di frutta, sedeti su una sdraio a sentire il profumo di queste terre. Altro che mal d’Africa altro che saudade: io da quando sono tornato non faccio altro che pensare a Redang, un paradiso perduto.
Animali sull’Isola Nella foresta alle spalle dei vari resort ci sono numerose scimmie, di diversa tipologia e specie. Sono di tagli direi piccola e media. Soprattutto la mattina e la sera si fanno vedere ai margini della foresta, si fanno avvicinare ma state molto attenti perché sono imprevedibili e soprattutto i più grandicelli sono aggressivi. Dico aggressivi…Non che fanno il furtarello ma che tentano di saltarvi addosso a bocca spalancata. Lo fanno se si sentono minacciate e per evitare questo non dovete avvicinarvi più del dovuto. Noi abbiamo esagerato per fare delle foto ma siamo stati aggrediti da un paio di esemplari che non si sono saltate addosso solo per una casualità (abbiamo urlato talmente forte che si sono spaventate!) Varani. Ce ne sono molti sia all’interno che nella spiaggia ma sono animali molto schivi. Non amano il caos, la confusione e l’uomo, quindi se vi vedono (e lo fanno sempre non temete) si allontanano sempre velocemente. Sono anche abili nuotatori e li abbiamo visti negli anfratti più isolati della spiaggia ma credo che nuotino solo per raggiungere altre spiagge senza restare in acqua per molto. Pesci Vicino al promontorio della spiaggia si trovano degli squali pinna nera di un metro e mezzo di lunghezza molto belli e innoqui. I pesci sono tantissimi in genere e sono tutti non pericolosi tranne il pesce balestra. Chiedete al vostro resort di farvi vedere fotografie (in inglese trigger fish) o disegni di questo pesce che è il “pazzo “ del gruppo. E’ piuttosto aggressivo anche quando non ce n’è bisogno. Non ci sono particolari accorgimenti, quando lo vedete state sereni e girate al largo…Tutto qui.