Rajastan e triangolo d’oro: un sogno ad ‘occhi ape

INDIA I rumori assordanti dei clacson dei risciò, gli odori di cibo mescolati a incenso e al fetore dei residui delle vacche lasciati per le strade, il colore vivace degli splendidi sari delle donne a lavoro nei campi, l’eleganza con cui sono abbigliate che riportano indietro ai tempi dei maraja.. E ancora il misticismo che regola la vita di...
Scritto da: Dioniso
rajastan e triangolo d'oro: un sogno ad 'occhi ape
Partenza il: 03/08/2008
Ritorno il: 26/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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INDIA I rumori assordanti dei clacson dei risciò, gli odori di cibo mescolati a incenso e al fetore dei residui delle vacche lasciati per le strade, il colore vivace degli splendidi sari delle donne a lavoro nei campi, l’eleganza con cui sono abbigliate che riportano indietro ai tempi dei maraja..

E ancora il misticismo che regola la vita di milioni di indiani, i loro visi espressivi, i loro volti, i loro sguardi profondi che ti penetrano l’anima.

La magica atmosfera al tramonto sulle rive della “mother GANGHA”, le preghiere, le cantilene dei bramini, le luci dei lumini lanciati sul fiume dalle bambine L’assurda convivenza tra passato e presente. Questa è l’INDIA.

Il viaggio tappa per tappa NEW DHELI: buon punto di partenza per la visita del Rajastan. Già dall’aeroporto si respira la vita pulante di questo splendido paese. Il traffico congestionato. Macchine, risciò e motorini con il rumore assordante dei loro clacson per segnalare il loro diritto di precedenza. Le mucche che insensibili al caos che le circonda si riposavano in mezzo alla strada. Incredibile India. E questo è solo un piccolo assaggio.

BENARES (Hotel Alka – fantastica la posizione. Molto umile ma con un’incredibile vista sul Gange.): la città sacra tra le città sacre dell’India. Benares o Varanasi, il suo nome attuale che vuol dire “la città fra i due fiumi” il Varuna e l’Asi, è il luogo di riferimento per tutti gli indiani che vogliono fare un pellegrinaggio. Sorge sulla sponda occidentale del fiume sacro: il Gange. Sulle gradinate lungo il fiume, i ghat, il tempo passa, nell’ammirare la devozione che gli indiani nutrono verso la loro religione: suoni, canti, profumi d’ incenso e fiori, donne sedute a pregare.

Da non perdere la gita sul fiume all’alba. La levataccia ha un motivo preciso: solo così si può assistere alla celebrazione del nuovo giorno in una delle città più antiche del mondo. Uomini in abiti succinti e donne in sari colorati, scesi nel fiume dai ghat, si immergono nell’acqua ed eseguono l’antico saluto al sole. Qualche ragazzina vende lumini da accendere e li lascia andare alla deriva portando con sè il desiderio espresso davanti alla divina mother Ganga. La gita in barca termina davanti al ghat crematorio il MANIKARNIKA, il più famoso tra i ghat di Benares. Spesso lì si vedono seduti indiani attorno ad una pira, dove il cadavere del loro caro sta ritornando ai 5 elementi.

I templi: – Golden Temple, che prende il nome dalle torri placcate in oro ma vietato ai turisti – Dunga Temple conosciuto come tempio delle scimmie SARNATH: a pochi km dalla rumorosa Benares una piccola oasi di pace e di verde. Qui nel parco delle Gazelle, il Buddha diede il suo primo insegnamento dopo l’illuminazione e in seguito il buddhismo si propagò in tutta l’India. Lo stupa DHARMARAJIKA alto circa 30 m, ora in rovina, fu fatto costruire dall’imperatore Ashoka 200 anni dopo la morte del Buddha. Alla sua distruzione, al suo interno fu trovata una scatola di marmo verde contenente le ceneri del Buddha.

AGRA (Tourist Rest House): – TAJ MAHAL: uno dei due motivi per cui visitare Agra è noto a tutti. Lo splendido Taj Mahal. Nel 1634, alla morte della sua adorata moglie, Shah Jahan le fece costruire il Taj come sua ultima dimora. Conosciuto dall’indiani come tempio dell’amore quest’enorme costruzione completamente fatta in marmo bianco, è sormontata da un enorme cupola e affiancata ai quattro lati da minareti; alcune pareti sono ornate con versi del Corano. Se ne consiglia la visita al tramonto.

– FORTE ROSSO: costruito fra il 1565 e il 1573 sulla sponda destra dello Yamuna. Sha Jhanan lo abbellì con i palazzi reali, la sala delle udienze e una moschea. Una costruzione davvero splendida.

Lungo la strada che da Agra conduce a Jaipur consigliamo due soste: – FATEHPUR SIKRI: si tratta di una città abbandonata costruita interamente in arenaria rossa dal grande Moghul Akbar come sua residenza. Fu abbandonata pochi anni dopo per mancanza d’acqua. Con i suoi palazzi ed edifici riccamente scolpiti, è una perla architettonica senza pari.

– GALTA: meno turistica (almeno nel 2004 lo era) e molto suggestiva. E’ un tempio completamente immerso tra rocce e vegetazione. Ci sono delle vasche in cui gli indiani, uomini e donne, separatamente fanno il bagno.

JAIPUR (Hotel Jaipur Inn/ Samode): Fondata nel 1727, è la città rosa, capitale dello stato del Rajasthan. E’ la sede di ricchi commercianti di tappeti e gioelli. – HAWA MAHAL: il “palazzo dei venti”, un edificio con una bellissima facciata in arenaria rosa, si trova nell’affollato bazar. La facciata con un totale di 953 nicchie consentiva alle nobildonne di assistere alla vita movimentata di Jaipur.

– CITY PALACE: le diverse sale mostrano vestiti broccati e tessuti pieni di ricami dei membri della famiglia reale e ancora armi, tappeti e dipinti.

– AMBER FORT: poco fuori da Jaipur su una collina si trova questo meraviglioso forte. Seguendo la tradizione degli antichi maharaja, si può salire a dorso di pacifici elefanti lungo una strada panoramica e giunti alla Jai Pol, la porta della vittoria, si entra nel grande cortile. Templi dedicati alla Dea Kali e al Dio Ganesh, la sala delle udienze adornate di preziosi tappeti, sale dei divertimenti, gli appartamenti personali di Jai Singh, il suo Arem e ancora la meravigliosa sala degli specchi le cui pareti sono completamente ricoperte da piccoli specchietti.

FATEHPUR: a circa 4 ore di macchina da Jaipur, nello Shekawati, vi è la terra delle haveli, le dimore dei signori locali, stupendamente decorate con affreschi che riproducono scene di vita del periodo coloniale. Si possono visitare i villaggi di Fatehpur e Mandawa.

BIKANER: un’intera giornata di trasferimento (8 ore) fra villaggi rurali e l’inizio del deserto del Thar. E’ la città più a nord tra le città del deserto, circondata da 7 km di mura imponenti con cinque entrate.

– JUNAGARH FORT: tra le varie aree meritano una visita il Chandra Mahal, il palazzo della luna, il Phool Mahal, il palazzo dei fiori e il Karan Mahal. Altri posti d’interesse sono il Durga Niwas, un cortile finemente decorato e il Ganga Niwas.

– LALGARH PALACE – forte rosso: situato a 3 km dal centro della città è una mescolanza di facciate orientali e interni occidentali. Un’ala di questo palazzo è ancora la residenza del mahrajà mentre il resto del palazzo è adibito ad albergo.

Lungo la strada che collega Bikaner a Jaisalmer (a 50 km da Bikaner) potete decidere di fare una deviazione per il KARNI MATA TEMPLE (il tempio dei topi): questo tempio vecchio di 600 anni è dedicato a Karni Mata, una famosa mistica creduta reincarnazione della divinità Durga. In questo posto i topi sono considerati sacri perché si crede che le anime dei devoti di Karni Matta siano tramisgrate in questi animaletti e quindi sono da proteggere e nutrire.

JAISALMER (Hotel Sona): costruita nel 1156, è una delle più affascinanti città Rajastane, profondamente affossata nel deserto del Thar. Arrivando al tramonto, i suoi edifici, i bastioni, e le sue mura costruite in arenaria gialla riflettono una luce dorata che gli ha guadagnato il nome di “città d’oro”. – IL FORTE DI JAISALMER: sorge dal mare di sabbia che lo circonda, conosciuto anche come “Sonar Kila” il forte dorato. Si visita inoltre il tempio jainista Parswanath Temple, il più antico e il più bello dei templi jainisti dentro al forte. Subito fuori dal palazzo vi è il bazar chiamato Mank Chowk: vale la pena fare una passeggiata per le sue strette viuzze per osservare oltre ai negozietti, le costruzioni tipiche.

– LE HAVELI: usciti dalla cittadella, ci si dirige verso la città vera e propria per visitare le Haveli, palazzi in arenaria gialla riccamente decorati costruiti da ricchi mercanti e nobili: Salim Sing ki Haveli, Patwon ki Haveli, Nathmanlji haveli, e la Tazia Tower.

– LODURVA: a 15 km fuori da Jaisalmer; una volta l’antica capitale, è un importante luogo di pellegrinaggio per i jainisti. Nel tempio vi è un buco dal quale, si dice, la sera esca un serpente per bere il latte che gli viene lasciato in offerta, ma naturalmente può essere visto solo da coloro che godono di una particolare benedizione.

– SAND DUNES: a circa 40 km da Jaisalmer è possibile godere di un panorama incredibile, le due del deserto del Thar con escursione in cammello appena prima del tramonto. Si può scegliere, come noi, di passare la sera nelle capanne nel deserto dei villaggio di Khuri,dove case di fango e paglia sono decorate con motivi simili a quelli dei tappeti persiani. Occhio, ci vuole mooolto spirito di adattamento. Ovviamente è la classica escursione per turisti, ma comunque molto carino.

JODHPUR (Sandhu Palace Hotel): la città blu, è annidata nella profondità del deserto del Thar, è oggi la seconda città del Rajastan dopo Jaipur. E’ ancora oggi uno dei più importanti centri per la lana, il bestiame, i cammelli e il sale.

– MEHRANGARH FORT: la città è dominata dal maestoso forte costruito nel 1806; localizzato al centro della città è stato costruito su una collina dalle pareti alte e ripide e quindi di difficile accesso. Al suo interno mura e finestre elaborate, fanno rivivere atmosfera e lo splendore medioevale – UMAID BHAWAN: il palazzo dell’ultimo Maharaja fu costruito nel XX secolo in uno stile molto occidentale. Sotto la sua cupola unica in Rajastan, vi sono 300 camere, un teatro, otto sale da pranzo e una sala da ballo. Una parte del palazzo è adibita ad hotel, un’altra a museo e un’altra ancora rimane la residenza privata della residenza reale – LA TORRE DELL’OROLOGIO E IL SADAR BAZAR: sono tra e più interessanti attrazioni della città; piccole strade con tantissime bancarelle e negozietti introducono nel bazar dove si possono comperare tessuti, oggetti in argento e lavori artigianali PUSHKAR (White House): è un piccolo paesino situato al bordo di un lago e circondato da colline. E’ un luogo di pellegrinaggio dedicato al dio Brhama, l’unico in tutta l’India. Durante la fiera dei cammelli, al plenilunio del mese di Kartika, il paesino si popola all’inverosimile di commercianti di bestiame, devoti e turisti. Durante il resto dell’anno rimane un posto molto gradevole e tranquillo. Si visita il tempio dedicato al dio Brhama, si fa un giretto attorno al lago e una visita al bazar molto carino.

BUNDI: cittadina accogliente conserva ancora l’atmosfera medioevale, grazie all’assenza delle orde di turisti che privilegiano le mete più conosciute. Un enorme forte dell’epoca Rajput si affaccia sulla valle cui sorge la città, ai suoi piedi un imponente palazzo racchiude i famosi dipinti di Bundi. Diverse case di colore azzurro simili a quelle che si trovano Jodhpur, sono visibili nella parte vecchia della città.

UDAIPUR (Poonam Haveli): “la città bianca”, fondata nel 1567, è definita “l’unica in India che stimola l’immaginazione di poeti, artisti e scrittori”. Circondata da colline. – CITY PALACE: contiene una serie di sale molto interessanti che testimoniano la ricchezza e lo spirito indipendente dei Maharana di Udaipur – JADGDISH TEMPLE: costruito nel 1651 è il più grande tempio indù di Udaipur. È consigliato visitarlo la sera (verso le 18.00) per assistere ad una cerimonia “aarti”, purificazione del fuoco – A pochi km da Udaipur, se noleggiate un tuc tuc, farete una piacevole passeggiata di un quarto d’ora circa sui lati di una collina fino a salire in cima dove si trova il Moonsoon palace il palazzo dei venti appunto. Molto suggestivo al tramonto dove il cielo si colora di rosa.

NEW DHELI: è una città in cui è relativamente facile orientarsi, anche se è molto vasta. E’ divisa in due parti, NEW DHELI, dai quartieri puliti e modernamente progettati e OLD DHELI, la zona che interessa maggiormente i visitatori con i suoi vicoli caratteristici, il traffico incessante e i suoi punti di principali interesse quali: – IL FORTE ROSSO: costruito all’epoca dei Moghul e da girare a proprio piacimento – QUTB MINAR: una torre innalzata per proclamare l’arrivo dell’Isalm in India – JAMA MASJID: la più grande moschea dell’India, eretta per volere di Shah Jahan, lo stesso sovrano che fece costruire il Taj Mahal – CHANDNI CHOWK: la via principale di Old Dheli, pittoresco bazar pulsante di vita notte e giorno – GANDHI DARSHAN E GANDHI MEMORIAL MUSEUM: un‘esposizione poco frequentata di quadri e fotografie che raccontano la vita e le gesta del Mahatma. All’angolo opposto il museo dove si possono osservare i cimeli tra cui il bastone di bambù che Ghandi portava durante la marcia del sale nel Gujarat e la pallottola che lo uccise..

NEW DHELI: – CONNAUGHT PLACE: centro commerciale e turistico della città , è una rotatoria dove si trovano banche, uffici, negozi, ristoranti e compagnie aeree.

– TOMBA HUMAYUN: esempio di architettura dell’era Moghul – TEMPIO BAHAI: edificio a forma di fior di loto simbolo di unità di tutte le religioni

Le tappe da non perdere – Benares e gita mattutina sul fiume – Agra, Red Fort e Taj Mahal – Galta – Jaipur e l’Amber Fort – Jaisalmer e sand dunes

Consigli • Il periodo ideale In India ci sono fondamentalmente tre stagioni climatiche: calda, umida e fresca. In generale il periodo migliore per visitare il paese è d’inverno (da novembre a febbraio) ma può variare da una regione all’altra. Il caldo umido e gli eventuali monsoni possono rendere il viaggio pesante. Noi, Ci siamo andati in agosto e abbiamo sfidato il tempo. A parte un paio di giorni in cui ci siamo letteralmente lavati, è andata bene. • Come vestirsi? In estate c’è caldo umido a parte la zona desertica. Attrezzatevi per combattere il monsone: quindi key way e sandali. Occhio agli sbalzi di temperatura dovuti all’aria condizionata.

• Come muoversi? Aereo per i lunghi spostamenti o treni. Il treno può essere affascinante perché di giorno si ha la possibilità di osservare la campagna indiana con la gente a lavoro. Di notte sono estremamente comodi in quanto consentono di ottimizzare i tempi.

Se doveste prenotare dei treni notturni consultate la guida in quanto è sconsigliato prenotare le “sleeper” ma meglio privilegiare le classi più elevate.

Nelle principali città comunque esistono sportelli appositi per gli stranieri. Sotto il sito delle ferrovie per consultare gli orari dei treni: www.Indianrailway.Com Per il resto del viaggio consigliamo di noleggiare un’auto con autista. Funziona così. In India, hanno un modo di guidare tutto loro, abbastanza “emozionante”. Tra l’altro i cartelli sono scritti nella loro lingua indecifrabile. Noi ci siamo rivolti ad un’agenzia con cui ci siamo trovati benissimo ecco la mail: dineshsharma249@yahoo.Com.

Loro possono venire a prendervi ovunque. Noi per esempio li abbiamo chiamati a partire da Agra.

Per i piccoli spostamenti li dove non abbiate ancora noleggiato l’auto: – taxi o tuc tuc. Prima di salire fare attenzione che sia stato messo in funzione sul tassametro. Se così non fosse concordate il prezzo prima.

• Dove dormire? Larga offerta di hotel dai più modesti i ai più lussuosi. Come per gli altri viaggi tendiamo a privilegiare piccoli hotel in cui si respira più a fondo l’atmosfera del posto. Prima di decidere se prendere o meno la camera, potete tranquillamente chiedere di vederla.

– SAMODE PALACE: coccolatevi passando una notte nello splendido Samode. Fuori da Jaipur, era una residenza di un marhajà. Da mille e una notte. Molto buona anche la cena nel loro elegante ristorante. • Varie – Visto: informatevi per tempo per il rilascio – L’arrivo in india può essere seccante per la confusione e l’assalto da parte di varie persone che tentano di vendere il percorso in taxi, alberghi ecc… Fate attenzione perché tutto è finalizzato a prendere un’eventuale commissione dall’albergatore/negoziante o ristoratore che sia. Compresa ovviamente nel prezzo che voi pagherete (maggiorato).

– Cambio: oramai per andare in India non serve più portarsi i dollari, potete portarne un po’ma gli euro al cambio attuale sono più vantaggiosi. Si può cambiare in hotel – Igiene: piccole attenzioni per i cibi e per l’igiene fanno risparmiare scomode e prolungate soste nei bagni. Innanzitutto fate attenzione all’acqua, bere solo acqua minerale e controllate sempre che siano sigillate. Per quanto riguarda il cibo si dovrebbero evitare verdure non cotte e frutta non sbucciabile, occhio alla carne. Noi abbiamo mangiato quasi sempre vegetariano – Portate un adattatore di corrente

Se oltre all’India vuoi esplorare altri paesi che abbiamo visitato vai su: www.Piedistanchi.Com oltre a preziosi consigli, splendide immagini ti condurranno attraverso nuove culture…



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